Terremoto, dolore e riflessione

Oggi è il giorno del dolore, del rispetto, della solidarietà nazionale per le vittime del terremoto. A distanza di pochi giorni una nuova scossa ha colpito l’ Emilia Romagna. Siamo vicini ai cittadini. E’ difficile scrivere quando le notizie che giungono dalle zone colpite ti colpiscono nel profondo.

E’ chiaro, però, che ancora una volta la catastrofe impone una riflessione. Innanzitutto sulle costruzioni, sulla sicurezza degli edifici. In Italia siamo ancora indietro, molto indietro. Si devono definire nuovi criteri per l’edificabilità, tenendo conto che il 70% del nostro territorio è a rischio idrogeologico.

Questa tragedia non deve essere dimenticata, come sempre avviene in Italia dopo il grande impatto emotivo iniziale. Dopo ogni catastrofe che colpisce il territorio, il nostro popolo s’impegna e dà prova di grande solidarietà. Ma non di lungimiranza. I giorni del dramma entrano nella nostra coscienza collettiva, nell’epopea solidale del popolo, ma non producono cambiamenti effettivi.

Ecco, scrivo poche righe commosse solo per segnalare che anche in questo caso la politica ha il dovere di intervenire per limitare i danni, per quanto possibile naturalmente, degli eventi naturali.