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POLIZIOTTI IN MUTANDE, RAZZI E SCILIPOTI SCORTATI

Sicurezza. Sicurezza. Sicurezza. Lo slogan di più campagne elettorali berlusconiane. Più sicurezza per tutti, città più sicure. Parola buona, ottima, in tutte le sue declinazioni, per riempirsi la bocca davanti agli elettori. Una volta eletti, però, dimenticano rapidamente le promesse. E così accade che persino i poliziotti scendano in piazza a manifestare contro i pesanti tagli al comparto sicurezza. E in questo strano e berlusconiano paese capita anche che due parlamentari ‘responsabili’ (è straordinario come l’italiano permetta di plasmare il significato delle parole anche impropriamente), i ben noti Razzi e Scilipoti, ottengano la scorta. Nonostante la carenza drammatica di fondi. Per estrema semplificazione accade questo: promettono soldi alle forze dell’ordine e sicurezza per i cittadini; vanno al governo e tagliano i fondi alle forze dell’ordine e diminuisce la sicurezza dei cittadini; i poliziotti scendono in piazza per protestare contro i tagli e perché è impossibile lavorare in queste condizioni, sotto organico e senza mezzi; due bellimbusti parlamentari ottengono la scorta. Per loro non è una necessità, - non si ricordano epiche battaglie contro la malavita, la mafia, la ‘Ndrangheta, la camorra -  ma uno status symbol da esibire. ‘Guardate, guardate qua – sembra voler significare questa scorta - quanto sono diventato importante’. Nel mare magnum degli sprechi italiani, questa è solo una goccia, ma è talmente rappresentativa di come vanno le cose in questo paese che è utile parlarne. Il ministro Maroni, soprattutto, dovrebbe avere la dignità di spiegare agli italiani i motivi di questa scelta. Presenteremo un’interrogazione e gli chiederemo conto della decisione. Quali sono i criteri con cui si assegna una scorta ministro? La scorta è per caso un benefit da aggiungere a qualcos’altro con cui premiare chi dall’opposizione passa in maggioranza? Lancio anche una proposta: facciamo l’election day, accorpiamo amministrative e referendum e diamo i soldi risparmiati (300 milioni di euro) alle forze dell’ordine. Questa è una proposta seria, non come la sceneggiata di Berlusconi che ha promesso ai poliziotti che protestavano sotto la sua villa ad Arcore che avrebbe risolto la situazione. Paternalismo patetico, il solito ‘ghe pens mì’ che ha portato allo sfascio l’Italia. Anche un’altra proposta: togliamo la scorta a Razzi e Scilipoti, che non ne hanno bisogno, e diamola ai servitori dello Stato che lavorano in territori ‘di frontiera’.