
Mentre scrivo, la
Corte Costituzionale è chiusa in camera di consiglio per decidere sull’
ammissibilità dei due referendum elettorali. Noi ci auguriamo che la Corte dica sì ma
rispetteremo qualunque decisione assuma. Abbiamo la coscienza a posto, di chi ha lavorato sodo per raccogliere le firme.
Si tratta di un milione e mezzo di cittadini che hanno espresso la precisa volontà di voler cambiare questa pessima legge elettorale e tornare a scegliere i propri candidati. Un milione e mezzo di firme non può essere ignorato.Ma c’è chi, in queste ore, si sta agitando.
C’è un sottobosco in movimento che si muove alla ricerca di un accordo sottobanco. Sotto, appunto, niente alla luce del sole. Tira una brutta aria, un’aria di restaurazione, un modo come un altro per esercitare indebite pressioni.
Buona parte dei partiti, infatti, ritiene che il bipolarismo sia un male da superare e pensa di rifugiarsi in una sorta di ritorno alla prima Repubblica, in particolare ad una riedizione scadente e scaduta di compromesso storico. Nel caso specifico, con la scusa della crisi economica, si governa tutti insieme. E allora cosa si fa, come si aggira la volontà dei cittadini? Si pensa di riportare in scena la peggior commedia della partitocrazia mai vista: andare al voto senza sapere prima la coalizione, con chi, e il leader, chi e quali parlamentari.Fare ciò è come gettare alle fiamme la volontà dei cittadini. Tutti i partiti dovrebbero avere almeno la decenza di rispettarli.
Altrimenti, non è democrazia, è un’altra storia.
Commenti recenti
1 ora 27 min fa
1 ora 48 min fa
3 ore 34 min fa
4 ore 35 min fa
1 giorno 2 ore fa
1 giorno 4 ore fa
1 giorno 5 ore fa
1 giorno 7 ore fa
1 giorno 8 ore fa
1 giorno 9 ore fa