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Pareggio di bilancio sì ma va corretto

Sì all'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione ma no all'istituzione di un organismo indipendente presso il Parlamento al quale attribuire compiti di analisi, verifica e valutazione in materia di finanza pubblica, una sorta di Cbo (Congressional Budget Office) italiano. Avremmo voluto che il compito di controllo fosse affidato alla Corte dei Conti. Sarebbe stato molto più congruo e garantista per la terzietà dell'organismo che andiamo a prevedere, e più conveniente dal punto di vista economico. Per tentare di modificare la norma presenteremo un emendamento in Senato.

++LE BUGIE SULL'ANTICORRUZIONE++

++ DDL CORRUZIONE: VIA LIBERA CONSIGLIO DEI MINISTRI ++
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge anticorruzione. E' quanto si apprende da fonti di governo.(ANSA).

Una notiziona. Correva il giorno primo marzo duemiladieci. E subito Alfano, confermando la notizia, disse: "I nostri partiti non hanno bisogno di soldi rubati per sopravvivere. Chi ruba, ruba per sé".

Sintetizzava così lo spirito delle norme anticorruzione approvate dal Cdm facendo riferimento anche alle inchieste di quei giorni. Io dissi subito che si trattava di uno specchietto per le allodole. E commentai così:  "Il ddl anticorruzione è solo uno specchietto per le allodole, una presa in giro con cui Berlusconi spera di far dimenticare ai cittadini gli scandali che hanno coinvolto il governo ed il Pdl negli ultimi tempi. Se Berlusconi vuole davvero combattere la corruzione ed il malaffare faccia innanzitutto pulizia nel governo ed in parlamento nelle fila del Pdl e poi una immediata retromarcia sulle intercettazioni. Non si puo' parlare di lotta alla corruzione se si approva una legge e contemporaneamente si fa in modo che nessuno venga condannato per reati contro la pubblica amministrazione. La lotta alla corruzione ed al malaffare sara' efficace solo se si potranno ancora utilizzare le intercettazioni e se verra' reintrodotta la sanzione penale per il falso in bilancio ed abrogata la ex Cirielli che diminuisce i tempi di prescrizione".

Non mi sbagliavo. Nei giorni scorsi si è riunita la commissione congiunta Affari Costituzionali-Giustizia della Camera per discutere del testo, che, a quasi due anni di distanza, non è ancora stato approvato. Naturalmente, viene da aggiungere con un po’ di malizia. Il governo si è presentato con un testo che è come un bicchiere d’acqua fresca. Un testo inutile, che ha un bel nome (com’è altisonante la parola ‘anticorruzione’, soprattutto pronunciata da chi ha di fatto legittimato la corruzione) e che serve solo a illudere i pochissimi cittadini che ancora credono a questo governo. A parte che se questo è l’obiettivo farebbero meglio a chiamarli a casa, uno per uno, tanto son pochissimi…

Il fatto è che il ddl anticorruzione del governo non dà nessuna risposta concreta ed il governo ancora una volta ha dimostrato di avere poche idee. E confuse. Per di più, ha chiuso le porte in faccia a chi le idee ce le ha. E pure buone. Non si è confrontato con le opposizioni, ha respinto tutti gli emendamenti pur avendo presentato un testo insufficiente e inadeguato. La verità, triste, è che questo governo non ha alcuna intenzione di lottare contro la corruzione e contro lo spreco. Non vogliono norme efficaci, ma solo una legge-manifesto per ripulirsi l’immagine agli occhi dell’opinione pubblica. Hanno respinto persino il nostro emendamento che prevede l’annullamento dei rimborsi elettorali per quei partiti che non rispettino le norme sull’incandidabilità. A questi signori dico: non si illudano di averla vinta. Faremo una battaglia di legalità e di etica politica su questo punto, per avere finalmente un parlamento pulito.

CONDONO, LA FURBIZIA DEI CRETINI

"E dai Silvio, facciamo un condono, dai dai dai per favore. Uno solo, piccolo piccolo, tombale. Poi pero' si cambia eh! Mica è sempre Pasqua. Si fa questo condonuccio tombale e poi linea dura. Eh eh, son finiti i tempi di un condono ogni due tre anni, siamo gente seria noi...". E' il ragionamento di qualche parlamentare del Pdl che ha gia presentato delle proposte di legge, che potrebbero trasformarsi in emendamenti alla manovra. No. Noi non ci stiamo. Il Pdl non s'illuda perche' ci metteremo di traverso e impediremo l'approvazione di questo ennesimo vergognoso scempio. I condoni fanno parte del peggiore malcostume politico italiano, sono un premio all'illegalita' e alla furbizia. Nel paese dei furbi (o di tanti cretini e disonesti che si credono tali) il condono e' una misura ideale. Nell'Italia che vogliamo costruire noi, che esce distrutta moralmente, socialmente ed economicamente da vent'anni di berlusconismo, no, non e' la misura ideale, ma una misura truffaldina. I condoni hanno gia' procurato troppi guai e troppe ingiustizie nella storia italiana. Ci opporremmo a qualsiasi tentativo di reperire risorse in questa maniera disonesta. I tempi devono cambiare.