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AAA. CERCASI NUOVI PARTIGIANI PER LIBERARE L’INFORMAZIONE

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Sanzioni pecuniarie. Puntate cancellate. Mobbing contrattuale. Ritardi. Rallentamenti. Ostacoli burocratici. Rinvii sine die. Cancellazione della tutela legale. In Rai, per fare l’informazione che piace a loro, si va avanti così. Santoro, Biagi, Travaglio, Fazio, Vauro, Gabanelli, il lungo elenco delle vittime delle tv controllate dal padrone. Killeraggio mediatico. Dossier squallidi che rimestano nel fondo. Giornalisti prezzolati, pagati per sputtanare il nemico politico di turno. Ieri, Antonio Di Pietro e Italia dei Valori. Oggi, Gianfranco Fini. E poi ancora, Boffo, Mesiano, Fassino, Marcegaglia, Caldoro, Veronica Lario, il lungo elenco delle vittime dei giornali e delle tv del padrone. Giornali usati come pallottole. Sulla stampa del padrone, per fare l’informazione che piace al padrone, si va avanti così. Questo è Berlusconi e la sua spietata macchina da guerra mediatica, che non fa prigionieri. Un odio viscerale, un’ossessione maniacale che si trasforma in azioni premeditate e studiate a tavolino, per screditare, piegare, intimidire, cancellare, fermare la libera informazione. C’è un’informazione che piace a loro, quella che usa ogni mezzo per distruggere il nemico, ed un’informazione che non piace a loro,  quella che parla di loro e sulla quale vorrebbero fare scendere una cappa di silenzio. E mentre si affilano le armi e si arrotano i coltelli di questa schifosa guerra, che umilia e calpesta innanzitutto il diritto dei cittadini ad essere informati correttamente, tentano di addormentare le nostre coscienze, usando i palinsesti tv, Rai e Mediaset, per dare spazio ai plastici che illustrano i dettagli minuziosi di orribili ed incomprensibili crimini, per dare fiato a lunghe interviste al criminologo di turno, per mettere in scena moviole snervanti ed ossessive sulle lacrime di figlia e padre, alla ricerca dell’ennesimo dettaglio morboso sfuggito. Scriveva Bertold Brecht: “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare". Questo è il prezzo dell’indifferenza che, come scriveva Antonio Gramsci, è abulia, parassitismo, vigliaccheria, non è vita, è il peso morto della storia. Per questo, oggi, dobbiamo diventare nuovi partigiani per sentire nelle nostre coscienze pulsare l’attività della città futura che stiamo costruendo. Cominciamo da qui. Cominciamo ora.