LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE. ED ANCHE IL GOVERNO...

Le bugie hanno le gambe corte. Cortissime quando si tratta di Berlusconi. Basta dare un'occhiata ai principali quotidiani per rendersi conto che la situazione reale è molto diversa da quella descritta dal premier. Partiamo dal caso più eclatante: i rifiuti in Campania. Ricordate quando, in pompa magna, Berlusconi affermava di aver compiuto il miracolo. di aver ripulito le strade di Napoli? Ecco, più che di un miracolo si è trattato di un trucchetto da mago imbroglione, ed infatti oggi ci ritroviamo con montagne di rifiuti per strada, con le rivolte a Terzigno e con la longa manus della camorra che gestisce e manda segnali. Il governo ha nascosto tonnellate di rifiuti sotto il tappeto, ed ora rischia di esserne sommerso. Passiamo ad altro: il nostro pasese se la passa meglio degli altri dell'Ue. Berlusconi ed i suoi ministri, quando non potevano più tacere sulla crisi economica, nè negare l'evidenza, hanno cercato di mettere in buona luce la nostra situazione, paragonandola, in meglio, a quella degli altri paesi europei. Anche in questo caso arriva la doccia fredda. La presidente di Confindustria Marcegalia dice: siamo stati pesantemente colpiti dalla crisi, non è vero che stiamo meglio di altri e adesso abbiamo una capacità di crescita inferiore alla media europea. E dire che stiamo parlando della Confindustria più filoberlusconiana mai esistita. Torniamo alle bugie: la maggioranza è solida, governeremo per altri tre anni. Voi che ne pensate? io credo che ogni commento su questo argomento sia superfluo e che la verità sia sotto gli occhi di tutti. Quella casa a Montecarlo è diventata il simbolo di uno scontro feroce nel centrodestra, che rasenta i limiti del giallo o degli intrighi internazionali. Ormai i fatti di casa nostra sono nelle mani di un quantomeno improbabile ministro della giustizia di un'isoletta caraibica nota solo per essere un paradiso fiscale...Non proprio una bella figura internazionale per l'Italia. Chiudo con l'ultima grande bugia: farò della Lega una forza moderata ed affidabile. Beh, complimenti mr B, ci è proprio riuscito...E' ironia, naturalmente. Dopo i simboli padani ad Adro, gli amministratori locali del Carroccio hanno emanato una circolare per evitare che le bande suonino l'inno di Mameli, a meno che non ci sia la presenza di corpi militari. Forse in un paese moderno e civile una forza moderata di governo non farebbe battaglie contro il tricolore e contro l'inno nazionale. Battaglie culturali e simboliche pericolosissime, perché attentano all'unità e all'identità nazionale. Amara conclusione: l'Italia è retta da un governo che a sua volta si regge sulle bugie. Nota di speranza: come le bugie, anche il governo ha le gambe corte. E non andrà lontano.

Commenti

  • Pd, Partito Desaparecido      di marco travaglio
  • Il 3 agosto Il Fatto apriva con il titolo “C’è vita nel Pd?”. Due settimane dopo, rientrati con comodo dalle ferie, i dirigenti del “principale partito di opposizione” annunciavano sfracelli per la ripresa. Il segretario Bersani parlò di “una campagna porta a porta, la più grande mobilitazione che un partito abbia mai promosso”, per “raggiungere il più alto numero di italiani casa per casa e lanciare la nostra proposta di governo”. Siamo al 28 settembre e nulla di tutto questo è avvenuto, né se ne intravede la benché minima avvisaglia. A meno che la più grande mobilitazione che un partito abbia mai promosso non sia l’ennesima batracomiomachia fra dalemiani e veltroniani, su un copione che si ripete da una quarantina d’anni fin dai tempi della Fgci. Nel qual caso sì, le avvisaglie si vedono, purtroppo. Veltroni ha inviato una lettera al Corriere, Bersani ha inviato una lettera a Repubblica, allora anche Veltroni ha inviato una lettera a Repubblica, poi ciascuno ha presentato la sua mozione e raccolto le sue firme. Così tutti hanno capito che, nel momento della crisi più drammatica mai vista nel centrodestra, il Pd ha deciso di rispondere con una bella rissa, anche se nessuno ha ancora capito bene su che cosa stia litigando (a parte gli onanismi sul “papa straniero”). Intanto il Pd è entrato nella giunta siciliana Lombardo IV, sostenendo un governatore indagato per mafia: lo stesso che tre anni fa la capogruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro, candidata contro di lui, definì “temibilissimo perché ha costruito un sistema di potere clientelare spaventoso che ha riportato la Sicilia al Medioevo”. A Milano, come candidato sindaco, il Pd ha scelto l’archistar Stefano Boeri, stretto collaboratore di Salvatore Ligresti e artefice di opere faraoniche alla Maddalena targate Protezione civile e a prezzi raddoppiati per il celebre G8 fantasma. Un sondaggio di Mannheimer dimostra che il 30% degli elettori del Pd vuole l’alleanza con Di Pietro e il 28% anche con la sinistra radicale, ma i vertici del partito continuano a inseguire l’Udc di Casini, o quel che ne resta dopo la fuga verso B. dell’azionista di maggioranza, Totò Cuffaro. La mozione di sfiducia al premier, più volte ventilata, risulta non pervenuta. Così come le regole per le primarie in caso di elezioni, anche perché i sondaggi danno in testa Vendola (capo di un partito che alle ultime elezioni non raggiunse nemmeno il 4%) su Bersani (capo di un partito che due anni fa prese il 27% e ora naviga intorno al 24). Ma nessuno si domanda il perché: se gli elettori non gradiscono l’attuale gruppo dirigente, è colpa degli elettori, non del gruppo dirigente.L’idea di lanciare un candidato nuovo, possibilmente vivente e contemporaneo, è scartata a priori. Il meglio che si riesce a immaginare è Sergio Chiamparino (62 anni, in politica da 40), da dieci anni sindaco di Torino, il comune più indebitato d’Italia e la città più inquinata d’Europa dopo Plovdiv in Bulgaria (ma non si esclude di candidare direttamente il sindaco di Plovdiv). Occasioni d’oro per la “grande mobilitazione” ne fioccano al ritmo di una dozzina al giorno: dal massacro politico-mediatico di Fini allo scandaloso voto salva-Cosentino, dallo scandalo quotidiano della Rai al fallimento del miracolo della monnezza in Campania. Ma su Fini il Pd balbetta. Su Cosentino non può che balbettare, avendo votato nello stesso modo per salvare D’Alema e Latorre dalle intercettazioni Unipol-Bnl. Sulla Rai non sa che dire, anche perché la parola “conflitto d’interessi” suona fessa in bocca a chi per tre volte poteva risolverlo e per tre volte non ci pensò neppure. E su Napoli il Pd ribalbetta, non avendo rimosso per tempo i corresponsabili dello sfascio, da Bassolino alla Jervolino. Occorrerebbe un leader che, negli ultimi 15 anni di suicidio del centrosinistra, non c’era e dunque possa riprendere in mano quelle questioni cruciali senza sentirsi rinfacciare il passato. Ma forse, se c’è, questo Mister X fa la seconda elementare.
vero,le bugie hanno le gambe corte,anche quelle dell'IDV che ha proposto una contromanovra che dovrebbe essere alternativa a quella del governo ma che in realtà é una bufala.Infatti,la commissione europea ci ha chiesto una correzione del deficiti di circa 12 miliardi per il 2011 e di circa 25 miliardi per il 2012 per riportare il deficit sotto il 3%,cosa che il governo in carica ha fatto.Invece,la contromanovra dell'IDV prevede un taglio del deficit di 24 miliardi nel 2011,ma di soli 9 miliardi nel 2012,16 miliardi in meno di quelli richiesti e necessari per riportare il deficiti sotto il 3%:infatti,la riduzione di 9 miliardi nel 2012 proposta dall'IDV porterebbe a legislazione vigente,il deficit dal 4,3% a circa il 3,7%.E altra cosa é che la contromanovra IDV,nonostante tutti i proclami di questi anni,non prevede nessun euro in piu' per scuola,università,ricerca,giustizia e sicurezza.Per favore,prima di dire che le bugie hanno le gambe corte agli altri,cominciate a guardare in casa vostra. http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/proposte/contromanovra_idv_2010.php http://www.parlamento.it/bgt/pdf/s2228-rel_tec.pdf
  • L’impero off shore di Berlusconi
  • Fini ha ragione: grazie ai conti nei paradisi fiscali il premier ha pagato mazzette ed evaso il fisco
  • La falsa campagna moralizzatrice dei “berluscones” contro le società off shore, per colpire Gianfranco Fini, non poteva che provocare una facile risposta del presidente della Camera, dopo la rottura con il cavaliere: “Sia ben chiaro: personalmente non ho né denaro, né barche, né ville intestate a società off shore, a differenza di altri che hanno usato, e usano, queste società per meglio tutelare i loro patrimoni familiari o aziendali e per pagare meno tasse”. Sottinteso, naturalmente, il nome di Silvio Berlusconi, il re dei fondi neri all’estero. Lo hanno accertato sentenze definitive. Come quella per il corrotto e prescritto avvocato David Mills, il mago delle off shore del premier. O la sentenza del processi All Iberian 2, che ha accertato una colossale evasione fiscale, 1500 miliardi di lire, ma non ha potuto decretare la condanna di Berlusconi. Come? Grazie a una delle sue leggi, quella sulla depenalizzazione del falso in bilancio, “ il fatto non costituisce più reato”.Ville, barche e soldiFini ha parlato anche di ville e barche. Si riferiva ad almeno sei ville che il suo ex alleato possiede tra Antigua e le Bermuda, intestate a off shore. Berlusconi è proprietario anche di una barca di 48 metri, valore all’incirca 13 milioni di euro. È intestata alla società Morning Glory Yachting Limited, neanche a dirlo, con sede alle Bermuda.Il salto verso i fondi neri, il Cavaliere l’ha compiuto a metà anni ’90 servendosi di Mills, soprannominato l’architetto delle off shore. Le società occulte all’estero hanno permesso a Berlusconi di accantonare centinaia di miliardi di lire, di evadere il fisco, di pagare mazzette, come i 21 miliardi a Bettino Craxi, di eludere la legge Mammì, che all’epoca impediva a un editore di avere più di 3 televisioni. Il cavaliere, invece, era anche l’azionista di maggioranza, segreto, di Tele più. La sentenza di primo grado del processo Fininvest- Gdf del ’96 ha stabilito che alcuni militari delle fiamme gialle si sono fatti corrompere proprio per non indagare sulle off shore del biscione. In appello e in Cassazione le prove per condannare il premier non sono state ritenute sufficienti. In secondo grado ha contribuito alla sua salvezza, la falsa testimonianza di Mills del novembre ’97. Sappiamo adesso che per quella, come per un’altra deposizione reticente, al processo All Iberian, gennaio ’98, il legale ha avuto 600 mila dollari. E per queste dichiarazioni taroccate in suo favore, Berlusconi è ancora sotto processo. Sospeso, come gli altri procedimenti, grazie ai vari scudi.Ai giudici milanesi di All Iberian, Mills ha nascosto tra l’altro anche i reali beneficiari di “Century One” ed “Universal one”, le due off shore nell’isola di Guarnsey, intestate a Marina e Piersilvio Berlusconi, per decisione del padre. Un fatto che scopriranno nel 2004 i pm Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo. Mentre i difensori di Berlusconi fino ad allora avevano ripetuto che erano “ società del tutto estranee a Fininvest e Mediaset”.I falsi in bilancioI falsi in bilancio, conseguenza del vizietto delle off shore, hanno portato a un altro processo: quello per la compravendita dei diritti tv di Mediaset. Ma grazie a un’altra delle leggi ad personam, la ex Cirielli, che ha accorciato la prescrizione, sono state azzerate la frode fiscale per 120 miliardi di lire e l’appropriazione indebita per 276 milioni di dollari, fino al 1999. Restano in piedi quelle fino al 2003. C’è poi una costola di questa indagine, denominata “Mediatrade-Rti”, in fase di udienza preliminare, bloccata sempre per il legittimo impedimento. Berlusconi è accusato di appropriazione indebita e frode fiscale. Mentre il figlio Piersilvio e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri di frode fiscale, fino al settembre 2009. Secondo la procura di Milano, Mediaset avrebbe nuovamente falsificato i bilanci e gonfiato i costi per l’acquisto di diritti tv da major americane. I soldi, 100 milioni di dollari, sarebbero transitati su banche estere e, in gran parte, confluiti su conti riconducili a Berlusconi e ad alcuni suoi manager. A Silvio Berlusconi, sono contestate operazioni tra il 2002 e il 2005. Anni, come per l’inchiesta madre, in cui era sempre presidente del Consiglio.
 Un governo che non fa  ma che "dice" di fare                                   Quest'articolo è davvero illuminante. Vale la pena leggerlo.  
vero,le bugie hanno le gambe corte,anche quelle dell'IDV che ha proposto una contromanovra che dovrebbe essere alternativa a quella del governo ma che in realtà é una bufala.Infatti,la commissione europea ci ha chiesto una correzione del deficiti di circa 12 miliardi per il 2011 e di circa 25 miliardi per il 2012 per riportare il deficit sotto il 3%,cosa che il governo in carica ha fatto.Invece,la contromanovra dell'IDV prevede un taglio del deficit di 24 miliardi nel 2011,ma di soli 9 miliardi nel 2012,16 miliardi in meno di quelli richiesti e necessari per riportare il deficiti sotto il 3%:infatti,la riduzione di 9 miliardi nel 2012 proposta dall'IDV porterebbe a legislazione vigente,il deficit dal 4,3% a circa il 3,7%.E altra cosa é che la contromanovra IDV,nonostante tutti i proclami di questi anni,non prevede nessun euro in piu' per scuola,università,ricerca,giustizia e sicurezza.Per favore,prima di dire che le bugie hanno le gambe corte agli altri,cominciate a guardare in casa vostra. http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/proposte/contromanovra_idv_2010.php http://www.parlamento.it/bgt/pdf/s2228-rel_tec.pdf
La cosa che sfugge all'attenzione  dei molti  e che, secondo il mio modesto parere, è iniziata in sordina  la terribile operazione di "pulizia sociale"  fortemente voluta dalla Lega. e dal PDL, con la complicità del PD. Il sindaco di Montecchio Maggiore ha ottenuto ragione nell'escludere dalla mensa scolastica i nove bambini i cui genitori non possono pagare la retta. Alias. allontanamento dei più poveri dai servizi scolastici.L'intelligente e sensibile  Giuseppe Pellegrino, assessore all'istruzione di Chieri, così definito dal sindaco nel difenderlo  dopo che l'assessore ha candidamente dichiarato un "basta per i  disabili a scuola,  non apprendono e disturbano. Per loro  bisogna creare "luoghi adeguati", strutture specializzate". Alias:  allontanarli dalla scuola pubblica, perchè incompatibili con la "società sana!L'assessore si è giustificato dicendo che lui ha espresso quello che è  il "pensiero di tutti".Alias: senza che ce ne rendessimo conto hanno deportato il Nostro pensiero nei lager dei loro cervelli, ed ora i loro desideri  "sono  Nostri".Dopo i bambini che "creano problemi" nelle scuole a chi toccherà ???So che gli elettori dall'IDV ci aspettiamo tanto dal Nostro partito , e sapendo altresì che è  boicottato già a sinistra dove militano i simpatizzanti di questi ignobili classisti, o razzisti. Mi piacerebbe  se s'andasse contro questo sistema da tonnara e si cominciasse a parlare di ciò che stanno facendo alla gente. Insomma non occuparsi della "casa di Fini" e delle leggi che B. vuole ad ogni costo per se, magari lasciarli come  argomenti nelle sedi adatte quando c'è da discuterne. Penso che sia ora che qualche partito politico  metta in risalto l'argomento GENTE.. dai barboni, agli stranieri, ai bambini, alle donne, agli uomini, e cominci ad occuparsene. Persone di questa  società a cui hanno tolto e continuano a togliere tutto. Non c'è altro modo di uscire fuori dal pantano se non dando la giusta importanza a tutta quella gente che si è allontanata dalla politica perchè isolata nei loro problemi.Ammesso che qualcuno voglia davvero che il Paese  esca fuori da questo ignobile sistema!! Mi aspetto che a farlo sia proprio l'IDV.  
Focolai padani               Quel buttafuori del sindaco di Adro ha martoriato la nuova scuola con simboli della Lega. Fatti noti. Incalzato, ha obiettato: si tratta di antichi simboli. Per cui non condivide la richiesta di toglierli di mezzo. Ieri la "Padania"ha scritto: «La scelta del sindaco... di riempire di simboli della Lega... la scuola elementare...». Allora avevano ragione gli obiettori. Ma quei segni, intanto, restano, resistono alla Repubblica. Il sindaco di Treviso, Gobbo, che è anche capo della Lega del Veneto, vuole estromettere l’inno di Mameli dalle celebrazioni ufficiali, tranne i casi in cui le cerimonie coinvolgano le forze dell’ordine. Scoppia un putiferio, previsto. Il sindaco leghista di Verona, Tosi, attacca non Gobbo ma la «clamorosa strumentalizzazione» e le «sterili polemiche» seguite alle parole di Gobbo, mentre rassicura: il protocollo, attaccato dal sindaco di Treviso, verrà rispettato. Accendono focolai di secessione dove capita. È in atto un attacco gravissimo ai fondamenti di una Repubblica che distrattamente pensa al thé.26 settembre 2010
Normal 0 14 MicrosoftInternetExplorer4 Gentile Onorevole…con grande onestà devo ammettere di essere uscito alquanto deluso e amareggiato dal Congresso regionale campano dell’Italia dei valori. Il partito ha dimostrato, anche a livello regionale, di avere ancora una voce unica e univoca. Trovo infatti desolante che vi sia stata un’unica mozione messa ai voti, quella del Segretario uscente Formisano. Mentre l’unica alternativa - presentata goffamente da un assessore di Frattamaggiore che ha letto i punti dando l’impressione che fossero stati scritti da altri senza neanche conoscerli - ritirata di fatto subito senza nemmeno essere messa ai voti, si è dimostrata più un timido sussulto o tentativo di dare fastidio (esagerato chiamarlo avvertimento) da parte di una parte della provincia di Napoli, che una provocazione come è invece stata presentata, o appunto una reale alternativa come invece avrebbe dovuto essere.  Unica voce realmente alternativa è stata rappresentata da un documento letto da Gianni Occhiello, scritto insieme a De Magistris e altri esponenti Idv e della società civile, che hanno voluto esporre una loro idea diversa del partito, ponendo, tra le altre cose, l’accento sulla necessità di una maggiore apertura verso la società civile. Pertanto l’Idv sarà ancora rappresentato dall’Onorevole Nello Formisano in modo incontrastato, senza alcuna corrente interna. Con ciò non si vuole mettere in discussione le capacità dell’Onorevole Formisano, persona onesta e stimabile. Tuttavia, il partito dimostra di non avere ancora quel fermento democratico al suo interno, quel dibattito che mette in dubbio le posizioni dei vertici, in grado di porre loro delle valide alternative. Prima ho usato l’avverbio “anche” preceduto a regionale. Già, perché la stessa situazione, cosa ancor più grave, si è verificata a livello nazionale, dove la mozione del leader, nonché storico fondatore del partito, Antonio Di Pietro, è stata contrastata solo da quella sostenuta dall’Onorevole Francesco Barbato. Anche in questo caso si è trattato più di una mozione “di facciata”, tanto per dare una parvenza di alternativa a quella dell’Onorevole Di Pietro; eletto poi ovviamente di nuovo Presidente. Desolante infine un altro aspetto: quello delle altre Province campane, le quali denunciano e si lamentano, a torto o a ragione, del “napolicentrismo” del partito, come del resto fanno per altre questioni campane; ma poi nei fatti nessuna di esse ha presentato un proprio candidato alternativo a quello napoletano, anzi, molto probabilmente, erano in pochi presenti nella stessa sala. Non di meno, è stato molto interessante l’intervento del consigliere provinciale salernitano Carlo Guadagno, classe ’79; egli ha posto in luce l’ancora scarso spazio dato ai giovani nel partito, ma soprattutto, la scarsa voce che hanno le province (come ad esempio quelle salernitane), denunciando il fatto che per Salerno si intenda solo il Comune e non la vasta provincia, rappresentando di fatto esso solo il 10% dell’intera area salernitana. Insomma, l’Italia dei valori a 12 anni dalla sua fondazione (Sansepolcro il 21 marzo 1998) dimostra ancora di non riuscire ad essere un partito a tutti gli effetti, legato di fatto ancora alla persona del suo fondatore, Antonio Di Pietro, tant’è che il simbolo presenta ancora il suo nome. Credo che i tempi siano ormai maturi per un salto di qualità di questa formazione politica, che a livello nazionale viaggia tra il 6 e l’8 per cento, ma che dimostra ancora una gestione “personalistica” sia a livello nazionale che locale. Certo, non bisogna passare da un eccesso all’altro, ossia passare dall’avere un leader indiscusso (come accade anche nel Pdl) all’avere troppi leader che litigano e sgomitano per farsi spazio, come accade nel Pd. Ma un maggiore fermento democratico interno aiuterebbe non poco la crescita del partito; anche perché affidarsi sempre ad un leader trainante rischia di delegare il successo di un partito a quello di una sola persona, che è di fatto in concorrenza con altri leader della stessa area politica. E nel centro-sinistra, si sa, sono in forte ascesa personaggi quali Vendola e Grillo…
  • Il pistolino fumante         di marco travaglio
  • La Seconda Repubblica defunge là dove ha sempre vissuto: in Sudamerica. In tre giorni il ministro della Giustizia di St. Lucia ha fatto per Berlusconi più di Alfano in tre anni. In attesa che mister Francis venga cacciato per aver rovinato la reputazione e l’economia del suo paese e si trasferisca in Italia come ministro dello Sviluppo economico, non è chiaro dove avrebbe mentito Gianfranco Fini: se anche fosse confermato (e per ora non lo è) che suo cognato è il mero proprietario della società caraibica da cui affitta la casa a Montecarlo, bisognerebbe ancora provare che Fini lo sapeva. Il presidente della Camera ha sempre detto di aver scoperto, a cose fatte, che l’alloggio l’ha affittato Tulliani e (sempre per ora) nessuno l’ha smentito. In ogni caso, dopo le pistole fumanti della cucina Scavolini e della lettera di Francis, la stampa di destra ha in serbo altre scoppiettanti rivelazioni destinate a inchiodare Fini alle sue atroci responsabilità. Il Fatto, sempre sulla notizia, è in grado di anticiparle.1) Un dentista del Suriname, tale Daniel Cabezòn, scrive alla zia materna per informarla di aver saputo che Fini ha un dente canino d’oro donatogli da Tulliani, che a sua volta l’avrebbe acquistato a borsanera col surplus ricavato dall’affitto sottocosto dell’appartamento di Montecarlo. Titolo de Il Giornale: “Fini incastrato: ecco perché non ride più”.2) Un bagnino di Antigua, un certo Victorino Feltrinho, spedisce un telegramma a una bottiglieria di Bergamo Bassa in cui riferisce di aver avvistato Fini mentre entrava in una cabina della sua spiaggia da cui poco dopo usciva Tulliani, il che dimostra che i due sono la stessa persona, dunque il reale proprietario della casa di Montecarlo non è Tulliani, ma Fini. Titolo di Libero: “Finiani, la crasi di Fini e Tulliani” (in allegato, un inserto per spiegare ai lettori il significato di “crasi”).3) Un salumiere di Anguilla, Maurice Guapopietrao, giura in un appunto manoscritto, consegnato al suo garzone con le mèches, che Fini è solito atterrare clandestinamente sull’atollo per fare rifornimento di affettati, che poi vengono spediti via mare a Montecarlo dove purtroppo arrivano regolarmente marci a causa dei lunghi tempi di percorrenza, il che dimostra che l’alloggio monegasco è di Fini, ma soprattutto che Fini è un idiota. Titolo di Panorama: “Gianfrà, acchiappa ‘st’anguilla”.4) Un trapezista del circo di Guadalupe, l’agile Lucien Gauccez, in un messaggio in bottiglia lanciato nel Mar dei Caraibi e fortunosamente sbucato da uno sciacquone nei bagni de Il Giornale, sostiene che nell’ultima tournée a Monacò l’ammaestratore di pulci fu avvicinato da Fini che lo pregò di ammaestrargli il cognato, ma rifiutò per l’inanità dell’impresa. Quindi Fini è stato a Montecarlo, ergo la casa è di Tulliani, dunque Fini deve dimettersi. Titolo di Libero: “Fini, ammaestraci ‘sta cippa”.5) Una sciampista delle Isole Vergini, Danielle Santanchez, invia un messaggio scritto col rossetto su uno specchietto al ministro Francis, suo grande ammiratore, per rivelargli che chattando con lei dall’Italia, un superdotato di nome Gianfranco la invitò per un bollente weekend a Montecarlo. Inutile dettagliare la portata della rivelazione a carico di Fini, che a questo punto dev’essere arrestato. Titolo de Il Giornale: “Il pistolino fumante”.Ps. Nel viavai di telegrammi, biglietti, lettere e pizzini fra Caraibi e Italia, viene rinvenuta nel tramezzo in cartongesso di un ufficio postale delle Cayman una rogatoria impolverata e rosa dai topi, giacente dal lontano 1996, a proposito di 64 società offshore situate in vari paradisi fiscali. Leggibili soltanto alcune parole smozzicate, sbiadite e prive di apparente significato: “Med..set… Mr.B… avv. Mills… Fininvest… All Iberian… Crax… Squillan… Mondad… Proc. Mil… Grec… De Pasq… Robled… Prev…”. Il Giornale, Libero e Panorama anticipano la notizia in edizione straordinaria, titolo a edicole unificate: “Offshore, embè?”.
Caso Montecarlo, parla Fini                             Il famigerato video che si attendeva............ sicuramente io non ci capisco di politica, ma l'ho ascoltato, l'ho letto, e sinceramente non ho trovato alcuna "rivelazione" bomba. Niente che non fosse già stato detto, sospettato, ipotizzato. Il presidente del Consiglio usa il proprio potere (le proprietà) mediatico per disfarsi di un personaggio scomodo? E dov'è la novità, se non nel fatto che stavolta tocca ad uno dello schieramento di "destra"???In sostanza, mi sembra la "bella copia" di "adesso parlo io". Sicuramente più elegante, senza utilizzare la TV pubblica, e senza il compiacente giornalista-servo a disposizione.                 Ora possiamo passare ad altro, o dobbiamo continuare a seguire le fantasticherie di Belpietro/Sallusti che sono sempre, dappertutto, in preda ad un delirio maniacale di tipo ossessivo-compulsivo??? BASTA!!!!!!
cara maria, i  segugi di cui parli la smetteranno quando il loro padrone avrà ottenuto la testa di fini!! ....e fini ha affermato che si dimetterà qualora risultasse che la famigerata casa è del cognato....musica per le orecchie del manovratore&servi!!! non credi?
Stefy, ma le società off-shore non servono per garantire segretezza, oltre che una serie vantaggi dal punto di vista fiscale??? E, se non erro, Mister B. se ne intende.....o no?????
Giovedì sera ho visto Annozero. Castelli come Tremonti, parla senza dire nulla. A proposito della crisi diceva che bisogna seguire l'Europa( quando gli pare a loro, visto che sui diritti intern. dei migranti o i fondi per gli altri paesi o ancora i tassi/soglie da non superare non ci sentono e fanno come se non esistessero). Poi ha tirato in ballo addirittura Obama per spiegare la crisi e scollarsi di dosso qualsiasi responsabilità, bella strategia, uno ti chiede conto della crisi italiana e tu la butti sulla globalizzazione(quando ti fa comodo) e vai a deviare l'attenzione su altre nazioni. Veramente un metodo interessante.La Marcegaglia: frasi talmente generali da risultare insulse: la crisi è passata, adesso abbiamo gli strascichi, la crisi è tornata, è passata, ohhhhhhhh!!!!!La Buongiorno quando hanno savato Cosentino: l'unica cosa che posso dire è che l voto è segreto. Una sfilza di banalità senza fine!Berlusconi quanti anni sono che non la nomina neanche la parola lavoro! Intercettazioni, riforma della giustizia, lodo su lodo. Mai una volta neanche una frase sul lavoro o sulla disoccupazione!Così ai telegiornali parlano di loro supposizioni sui dati (attendibili?) a loro pervenuti e da quei numeri: la crisi è passata, è in vacanza, è sotto la doccia!
 C'è una cosa in cui i nostri “sgovernanti” hanno ragione: in Italia esiste una Costituzione “di fatto” ed una Costituzione “di diritto”, dove quest'ultima è stata soppiantata dalla prima. Si ha un bel dire che l'Italia pullula di associazioni e individui che promuovono la lotta in difesa della Costituzione.......         Quando l'Italia non è più una “repubblica democratica fondata sul lavoro”, quando i cittadini non sono più “uguali davanti alla legge”; quando lo Stato non si impegna a rimuovere ostacoli alla professione di altre religioni, anzi, le persegue; quando la libertà d'espressione e di pensiero è diventata un'anomalia; quando lo Stato non garantisce le pari opportunità, rimuovendo ostacoli derivanti dalla differenza di razza, religione, o altro; quando le manifestazioni razziste sono percepite come “giustificata insofferenza di fronte all'invasione straniera”........ E quando tutto ciò accade, ma non si può o non si riesce, o non si vuole fermare....perchè nel frattempo s'è diffusa la cultura che se riesci ad evadere o eludere le norme sei più bravo degli altri, quando s'è diffusa l'idea che i magistrati siano tutti corrotti, complottisti, o comunisti, che gli operai siano alla base della crisi economica, che il sud sia il parassita d'Italia, che la salvezza per il nord sia abbandonare un pezzo d'Italia al proprio destino.......Quando si assiste alle sceneggiate per Napoli e per L'Aquila, dove si scopre che siamo stati TUTTI ingannati dalla pubblicità di un prodotto che non c'è, ma nel frattempo certi fatti (gravissimi) vengono offuscati dalla notizia del momento: di chi è la casa di Tulliani? E quando si “scoprirà cosa c'è dietro” questa cosa di vitale importanza per l'intero paese, che è l'enigma della casa di Montecarlo, ci sarà sicuramente un nuovo, grande enigma che terrà tutto il paese con fiato sospeso.....senza rendersi conto che, se si è arrivati a parlare di “queste cose” invece che d'altro, in un momento così critico per il nostro paese, è perchè stiamo veramente alla frutta. Le ideologie sono state sostuite dal populismo, i “programmi” dalle demagogie. E questo accade da destra a sinistra. E' un fare diffuso, che corrisponde alla distruzione di quelli che erano i nostri valori. Oggi tutti siamo pronti a credere che un gesto populista possa “portare voti”, ma nessuno pensa veramnente che il gioco non comincia e non si esaurisce nello spostare una manciata di voti da una parte all'altra. Oggi la posta in gioco è molto più alta. Oggi la cultura è un disvalore, e la mediocrità una virtù. Il servilismo è acclamato, la massificazione della coscienza scambiata per “consenso”. L'apparire conta più dell'essere. Si è diffusa la convinzione che i diritti dei lavoratori siano un inutile orpello, se l'operaio vuol lavorare, in un paese in cui il precariato è considerata una fortuna, deve sacrificare i propri diritti. E' considerato giusto. Ci hanno raccontato che il nostro paese era al di fuori della crisi economica mondiale: molti ci hanno creduto. Poi ci hanno raccontato che la crisi era superata, il peggio era passato. Ma noi non eravamo fuori dalla crisi mondiale? La Marcegaglia si sconvolge perchè i consumi sono fermi. E se si arrestano i consumi, si arresta il profitto. Ora. Ma mentre in Italia si faceva scempio di tutto ciò che garantiva un minimo di “equilibrio”, perchè la Marcegaglia e tutti quelli come lei “applaudivano”??? Ciò che è davvero sconvolgente è la capacità che abbiamo assunto, TUTTI noi, di spostare l'attenzione, il focus, dal problema principale, a quello secondario, a quello “derivato”. Pensateci un attimo. Noi non ci chiediamo (non più) il perchè della crisi economica (che in Italia è molto più grave di quanto vogliano farci credere), ma insistiamo nel ritenere di vitale importanza la nomina del ministro per lo sviluppo economico. Cosa che, sinceramente, in questo “scenario politico”, non vedo cosa possa cambiare. Una controfigura al posto dell'attore principale??? La mancata soluzione ai problemi di Napoli come di quelli dell'Abruzzo, ha ragioni complesse, che hanno origine dagli intrecci tra politica e organizzazioni criminali. La salvezza di Cosentino potrebbe aver inferto un duro colpo all'accertamento di fatti di questo livello, in Campania. A chi giova garantire la sopravvivenza alla criminalità organizzata, e perchè? Eppure quel giorno l'attenzione era su “chi vince” nel pallottoliere della politica. La politica è diventata il mercato delle vacche. Chi parla di fedeltà al mandato degli elettori, è proprio colui che compra, vende, sposta e promette, assicura, ipoteca, grazie ad una legge elettorale che permette alle segreterie di partito di ricattare e controllare l'operato degli eletti. Perchè in realtà non sono eletti, ma nominati. Ma di quale fedeltà stiamo parlando? E qual'è il politico che ha questo dovere di fedeltà, e con chi?? Perchè continuiamo a prenderci in giro?
L'ultima sonora panzana: crescita bassa ? Secondo B. ci frenano il debito pubblico( finalmente l'ammette) e i costi dell' energia elettrica senza il nucleare. Chi glielo spiega che l'energia nucleare verrebbe a tutt'oggi a costare di più ? Meno male che alcuni di noi, nonostante lo sfascio delle scuole, le frequenta ancora!
CARO MASSIMO,  VISTO CHE CI SONO TI RINNOVO LA MIA SUPPLICA. SE SI VUOLE DIMOSTRARE UN MINIMO DI RISPETTO PER GLI ELETTORI DELL'IDV (QUELLI VERI NON QUELLI CHE SI SONO BUTTATI SUL CARROZZONE PER AVERE QUALCOSINA IN CAMBIO) I NOSTRI PARLAMENTARI (E IN PROPORZIONE TUTTI GLI ALTRI CHE HANNO CARICHE) DEVONO ATTUARE UNA IMMEDIATA AUTORIDUZIONE DEGLI STIPENDI ALLA MEDIA EUROPEA, SENZA ASPETTARE UNA LEGGE CHE NON SAREBBE MAI APPROVATA! SE I NOSTRI ELETTI IDV GODONO DEGLI STESSI INIQUI STIPENDI E PRIVILEGI DEI MOLTI LADRI, CORROTTI, MAFIOSI, EX BRIGATISTI O EX BOMBAROLI NERI CHE SIEDONO IN PARLAMENTO, SONO EQUIPARABILI ALLA FIGURA DEL PALO CHE NON PARTECIPA DIRETTAMENTE ALLA RAPINA MA COMUNQUE PRETENDE PARTE DEL BOTTINO! I NOSTRI DEPUTATI DEVONO DARE UN SEGNALE ALLA NAZIONE CHIARO E FORTE ALTRIMENTI OGNI DISCORSO SULLA MORALIZZAZIONE DELLA POLITICA HA IL SAPORE DI UNA ODIOSA PRESA PER IL C.... CON I SOLDI RICAVATI (CHE NON SAREBBERO POCHI) SI POTREBBE ISTITUIRE UN FONDO PER LE FAMIGLIE DI OPERAI DECEDUTI SUL LAVORO!  Inserito da bulgarelli mario (non verificato) il Sab, 09/18/2010 - 15:39.
CARO MASSIMO, CAPISCO CHE BERLUSCONI E' UNA FONTE DI VOTI, MA CREDO CHE IL PD ABBIA CONCESSO ANCHE TROPPO, SIAMO AL CAPOLINEA E NON CI VUOLE UN MAGO PER CAPIRE CHE ALLE PROSSIME ELEZIONI DIFFICILMENTE CON QUESTA STRATEGIA INCREMENTEREMO I VOTI. NON DOBBIAMO RAGIONARE CON LA LOGICA DEL "NON SI PUO' SPUTARE NEL PIATTO DOVE SI MANGIA" MA AVERE IL CORAGGIO DI FARE MANOVRE ANCHE SPERICOLATE  PUR DI ALLONTANARCI DAL PANTANO IN CUI CI SIAMO CACCIATI, CERCANDO DI INTERCETTARE I VOTI DEL CENTRODESTRA. IMPOSTARE LA POLITICA DEL PARTITO QUASI UNICAMENTE CONTRO UNA PERSONA SODDISFA LA MONOMANIA DI QUALCHE FRANGIA SCALMANATA, MA LA GENTE COMUNE HA ANCHE, E SOPRATUTTO, BISOGNO DI PROPOSTE CONCRETE. CACCIATO BERLUSCONI  RISOLVEREMO TUTTI I PROBLEMI CON UNA IMMENSA PALLA DI PIOMBO AL PIEDE COME IL PD? IO CREDO PROPRIO DI NO!
ricordiamo che IDV HA UN PROGRAMMA :http://www.antoniodipietro.it/bisogna anche ricordare che "quella persona su cui qualche frangia scalmanata soddisfa la propria monomania" è proprio quella che sta distruggendo l'italia, il che NON E' UN DETTAGLIO, NON E' UNA MANIA!!!!!...e ricordiamo che IDV è di SINISTRA!!!!! quindi se qualche destrorso o leghista deluso, vuol far cambiare rotta a IDV, se ne faccia una ragione!! IDV prende i voti anche dai COMUNISTI, il che non è un'onta ma un pregio!!!
cara mia la sinistra ha distrutto l'italia forse più di berlusconi. I ladri della sinistra hanno tre peccati originali: uno di essere ladri, il secondo di avere rubato sempre ed esclusivamente non come privati ma come politici nel pieno dei loro ruoli istituzionali, terzo di essere ladri sulle disgrazie del popolo che gli ha eletti, perchè si sa storicamente e in genere chi li elegge sono le classi sociali più deboli.Comunque non dico niente di scandaloso. lostesso di pietro, pur ribadendo la lotta contro berlusconi, ha sempre detto molto saggiamente che non dobbiamo guardare le malefatte solo del centrodestra ma anche quelle di uomini del PD perchè (testuale): ne hanno combinate forse di peggio!!!!TI BASTA?
mio caro, forse ti sfugge un piccolo particolare....i ladri di cui parli sono quelli che hanno governato per piu' di 60 anni questo paese, riducendolo a cio' che è ora.....parlo della cara vecchia mafiosa DC!!! per non parlare di quei ladri e ladroni del psi oggi tutti riciclati nella destra di berlusconi!!!
Bando agli scherzi! Dopo il naufragato "dossieraggio" su Fini da parte del malefico Nano PAPI L'IMPUNITO Imbonitore Padrino e Piduista, l'IdV, tutta l'opposizione e Futuro e Libertà, uniti nell'intento,  devono fare fronte comune per dare una robusta pedata sul sedere al tiranno e cacciarlo una volta per tutte dalla tana di Alì Babà. Questo é il primo obiettivo irrinunciabile da raggiungere, anche per rendere giustizia all'Italia degli Onesti!!! Poi via subito ai processi al primo Ladrone d'Italia ed immediata abolizione delle innumerevoli "leggi ad personam"...per far ritornare l'Italia ad essere un normale Paese Democratico dell'Occidente.
Le bugie di questo governo hanno le gambe corte, la pancia grassa, la cipria e la plastica in viso e la mafia alle spalle.
caro donadi, conosciamo il banano da quasi 20 anni e sappiamo bene di cosa è capace, a quale livello assurdo puo' arrivare il suo innato "talento" nel raccontare menzogne, frottole......le bugie, le panzane, le fandonie sono la sua specialità, il pane quotidiano della sua scellerata azione....tutto ruota intorno alla sua capacità di sovvertire la realtà, di mistificare i fatti, di truffare il popolo....è un maestro nell'arte dell'illusionismo politico.....sa ingannare, sedurre, abbindolare,  meglio di chiunque altro facendosene pure un vanto con la manfrina del "grande comunicatore" o del "ghepensimismo" o del "governo del fare": boiate, solo boiate che pero' ,col l'ausilio massiccio e martellante di un sistema mediatico totalmente asservito e volto alla propaganda, son state etichettate come "il programma elettorale" o "il contratto con gli italiani"....tutte invenzioni pubblicitarie, ovviamente,  aventi come scopo quello di suggestionare l'elettore e fargli credere che c'era un leader (di plastica) con un grande programma (leggi ad personam) volto al bene del paese (col cavolo!!!!).....ed il paradosso piu' grande è che c'è chi ci crede ancora!!!!!....ora, la storia del dossieraggio su fini ha dell'incredibile, quasi quanto quella che all'epoca fu confezionata ai danni di dipietro.....dimostra come la "piovra" è capace di arrivare dappertutto, pure su un'isoletta sperduta che vive riciclando e nascondendo soldi sporchi di evasori, mafiosi, truffatori, insomma, frutto di illegalità....dimostra che la "piovra" stende i suoi tentacoli ovunque ce ne sia bisogno, utilizzando pure i servizi segreti di "amichetti" stranieri coi quali condivide non solo il culto delle escort e dell'arricchimento personale, ma anche quello del malaffare.....dimostra che "l'utilizzatore finale"  di tutte queste manovre è disposto a tutto pur di calpestare chiunque si metta di traverso ai sui piani da despota....il dramma vero è che questo "pericolo pubblico" siede ancora là, a s-governare indisturbato, con uno stuolo di cortigiani al suo servizio, mentre l'italia brucia nella crisi, nel ladrocinio, nella corruzione, e via dicendo......