NAPOLITANO UNICO E ULTIMO ARGINE

video: 

Con l’approvazione definitiva della legge sul legittimo impedimento, abbiamo assistito all’ennesima sciagura istituzionale. La maggioranza ha approvato un’altra legge illegale ancor più che incostituzionale. Questo provvedimento è l’ennesimo schiaffo alla Corte Costituzionale che, con precise motivazioni, nemmeno due mesi fa, ha sonoramente bocciato il Lodo Alfano che aveva sostanzialmente gli stessi effetti: istituire uno scudo per impedire che Berlusconi e i suoi ministri venissero processati. Un Lodo Alfano Bis, insomma, con valenza temporanea. L’Italia dei Valori continuerà a dare battaglia. Proseguiremo con l’opposizione dura e decisa, in tutti i modi e con tutti i mezzi a nostra disposizione, a cominciare dalla piazza di sabato a Roma. Per il resto rimane solo un altro passaggio decisivo: la firma di Napolitano. Non voglio tirare per la giacchetta il presidente della Repubblica, ma davvero, dal profondo del cuore, mi domando: in questo paese, dove ormai tutte le istituzioni e gli organi di garanzia sono stati delegittimati e travolti dal presidente del Consiglio, chi altri, se non Napolitano, può restare a difendere e tutelare i valori della Costituzione? Mi rendo conto che i poteri del presidente della Repubblica sono parziali e limitati. Che Napolitano è una sorta di Davide con la sua fionda contro un Berlusconi, Golia, violento e spregiudicato. Ma, quando in un paese c’è un governo che viola le leggi e le istituzioni, che approva norme incostituzionali, deve pur esserci qualcuno che si alza e dice: “Questo è troppo”. Bisogna tenere presente che un rifiuto, una bocciatura proveniente dal presidente della Repubblica avrebbero un valore istituzionale altissimo. In questi anni di governi Berlusconi tante sono le leggi che non sono state controfirmate dai presidenti della Repubblica. Ogni loro rifiuto è sempre stato un atto tutt’altro che formale, che ha creato diversi problemi politici alle maggioranze che in quel momento erano in Parlamento, tanto che nessuna di esse ha mai potuto esimersi dal cambiare la propria rotta. Io credo che questo sia il momento in cui Napolitano è chiamato ad una scelta decisiva. Credo debba affrontare anche il rischio di restare travolto dalla macchina da guerra berlusconiana, tenendo ben presente che la fionda di cui egli dispone è un’arma minuta ma formidabile. Spero che questa volta si comporti diversamente da quanto fece in Campania in occasione dell’approvazione dello scudo fiscale (guarda il video), quando disse ad un cittadino: “Se io non firmo oggi il Parlamento approva un’altra volta quella legge e io sono obbligato a controfirmarla”. Ci rendiamo conto che chiediamo a Napolitano di andare a un confronto durissimo, ma il Presidente della Repubblica non può ignorare il fatto che i valori costituzionali non sono comprimibili o negoziabili e il suo ruolo gli impone di difenderli a qualunque costo. Ora abdicare significherebbe cedere alle prospettive di conflitti e tensioni sociali, piegarsi al degrado di un confronto civile e politico. Napolitano è l'ultimo ed unico argine alle tentazioni antidemocratiche e autoritariste di questo Governo.
 

Compila il seguente form per inviare una mail al direttore generale Rai,
Mauro Masi, per chiedergli di "riaccendere l'informazione" (testo della mail).

Per maggiori informazioni leggi l'articolo:
"Un fax e una mail per riaccendere l'informazione"

Nome:
Cognome:
E-mail:
facebookdonadi.jpg

Commenti

Mi pare strano che a nessuno di coloro che avversano, dai banchi di Montecitorio e di Palazzo Madama, la legge truffaldina sul legittimo impedimento, non sia venuto in mente di gettare in faccia a questa maggioranza di lestofanti una storiella comica che in questo contesto avrebbe assunto una connotazione satirica efficace e ben recepibile dal popolino, meglio di lunghe discettazioni ormai inaccessibili a chi ha portato il proprio cervello all'ammasso.La storia di Bertoldo, di Giulio Cesare Croce (sec. XVII) parla di un rozzo contadino, che, condannato all'impiccagione, chiese e ottenne di poter scegliere l'albero a cui essere appeso. Naturalmente non ne trovò alcuno di suo gradimento e riuscì a farla franca. Ecco, propongo di fregiare il capo e i componenti di questo malgoverno con l'appellativo di Bertoldo (da divulgare su stampa e TV) ogniqualvolta si varranno dell'espediente per sfuggire ai tribunali. Per ora non si può far altro che satireggiare, finché non ci verrà proibito anche questo.
"Questo sito e' stato disattivato! Per ulteriori informazioni si prega di contattare il Supporto Tecnico. Grazie."www.soniaalfano.it
Credo che il Presidente Napolitano, non sia più nelle facoltà di intendere e volere, oppure si trova sotto pesante ricatto, perché basta leggere le poche righe della Costituzione e delle Legge di attuazione per capire l'incostituzionalità. (Riporto il testo originale) 
La Costituzione della Repubblica Italiana (omissis)
Parte seconda: 
Ordinamento della RepubblicaTITOLO I: 
IL PARLAMENTO (omissis) Sezione II: 
La formazione delle leggi(omissis) Art. 72. (omissis) IV comma La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi.     
 Legge 23 agosto 1988, n. 400  (omissis) CAPO III
POTESTA' NORMATIVA DEL GOVERNO (omissis) ART. 15.
(Decreti-legge) (omissis) 2. Il Governo non puo', mediante decreto-legge: (omissis) b) provvedere nelle materie indicate nell'articolo 72, quarto comma, della Costituzione;  
CHI RISPETTA QUESTA LEGGE SUL LEGITTIMO IMPEDIMENTO COMMETTE UN REATO! SE SI PUÒ LEGALIZZARE QUESTO MODO SPREGIUDICATO DI FARE LE LEGGI, CHE NON RISPETTA I CRITERI PIU’ ELEMENTARI DI UGUAGLIANZA ED IMPARZIALITA’ VERSO I CITTADINI DETTATI DALLA COSTITUZIONE, ALLORA NON SIAMO PIU’ IN UNO STATO DI DIRITTO, MA IN UNO STATO DEI DRITTI, (“SENZA UNA I”), COME SUCCEDEVA MIGLIAIA DI ANNI FA AI TEMPI, DEI BARBARI E DEGLI ANTICHI ROMANI, IN CUI VI  ERANO DEI CITTADINI CON I DIRITTI E GLI SCHIAVI SENZA DIRITTI!MA SIAMO IL PAESE DELLE BANANE. ? IL LEGITTIMO IMPEDIMENTO E’ STATO FATTO PER NON RISCHIARE DI ANDARE IN GALERA; INVECE CI VORREBBE UN LEGITTIMO IMPEDIMENTO PER VIETARGLI DI GOVERNARE IN QUESTO MODO VERGOGNOSO! SE LORO FANNO LA VOCE GROSSA E NOI NON REAGIAMO ADEGUATAMENTE, GLI FACCIAMO PENSARE CHE NON SAPPIAMO REAGIRE E QUELLI SE NE APPROFITTANO PER FARE DI PIU’ LE LORO LEGGI PORCATE! PERCHE’ NON CHIEDIAMO L’IMPEACHEMENT ALLA CORTE EUROPEA, PER BERLUSCONI & C. CHE STANNO ABUSANDO SEMPRE PIU’ DELLA LORO CARICA, DELLE ISTITUZIONI E DELLE STRUTTURE DELLO STATO, PER FARE DELLE NORME SU MISURA PER TUTELARE I LORO INTERESSI PARTICOLARI, INVECE CHE NELL’INTERESSE GENERALE DEL POPOLO ITALIANO E SOPRATTUTTO PER PROTEGGERE I LORO LEADERS, ANCHE DA ACCUSE MOLTO GRAVI SU CUI INVECE BISOGNEREBBE VEDERCI CHIARO, (MA QUESTO NON E’ UN TENTATIVO DI FAVOREGGIAMENTO A PRIORI?): MA E’ MAI POSSIBILE CHE NESSUNO, ANCHE  DELLA MAGGIORANZA SI PASSI LA MANO PER LA COSCIENZA?MA DOVE SIAMO ARRIVATI:, ABBIAMO PERSO IL SENNO? QUI ABBIAMO OLTREPASSATO OGNI LIMITE DI TOLLERANZA! E’ ORA DI FINIRLA E DI REAGIRE ADEGUATAMENTE! SPERIAMO CHE ANCHE IL PADRETERNO CI METTA LA SUA MANO E CI LIBERI AL PIU’ PRESTO DALL’OPERATO DISASTROSO DI QUESTI PERSONAGGI SULLA VITA POLITICA ED ECONOMICA DI QUESTO BENEDETTO PAESE CHE STA ANDANDO IN MALORA!
I parlamentari di maggioranza, e non, non sono eletti dal popolo, ma grazie ad una legge che ormai tutti conosciamo, vengono eletti dai partiti.La maggioranza attuale è come un'orchestra che guarda lo spartito per eseguire un'opera (quasi sempre distruttiva). Il direttore sappiamo chi è, si lo so delle volte è difficile vederlo, ma come Napoleone i danni fatti al teatro-paese sono inversamente proporzionali alla sua statura. Sappiamo ormai anche il tipo di musica che ama far suonare," la sonata delle toghe rosse persecutorie" è la sua preferite, "requiem per una democrazia" poi la ama particolarmente.Però ci sono una ventina di suonatori della sezione fiati Pdl che sembra ne abbiano gli oboi pieni e probabilmente faranno un'orchestrina per conto loro. Però anche una parte degli archi ex AN, con a capo il primo violino Granata allievo del maestro Fini,  buoni musicisti a dire il vero, sembrano accorgersi che andando avanti così rischiano tra un pò di essere suonati dal pubblico, vorrebbero rinnovare il repertorio.Il rischio per tutti rimane la riconferma nell'orchestra, non ubbidisci agli ordini di scuderia (capezzone), niente riellegibilità.A proposito di legittimo impedimento, cominciamo a chiamarlo con il suo vero nome ILLEGITTIMO IMPEDIMENTO, per favore.
Caro Luciano, mi complimento con te per il lucido paragone con il mondo della musica, tra l'altro a me molto familiare. Un po' di sana ironia è quello che ci vuole, non c'è niente da fare. La situazione italica è grottesca e, come ben sappiamo, il termine non è sempre legato alla comicità. Il nostro grande cantautore Giorgio Gaber disse che c'è una bella differenza tra l'avere il senso del comico ed essere ridicoli, e lo stato attuale delle cose obbliga più che mai a rimarcare questa noevole differenza. Le esternazioni di Berlusconi non fanno più nemmeno ridere i polli, rasentano anzi sono i sintomi di un'evidente mania di persecuzione, e il quadro sembra aggravarsi proprio quando il soggetto, che evidentemente non ha smarrito nel suo intimo il senso della realtà, sente che la sedia sta paurosamente scricchiolando. Certo, sono elezioni regionali e per un triennio lo scettro è ancora suo, teoricamente, però. Ho la convinzione che, passate le elezioni, si acuirà evidenziandosi lo stato di profondo malessere che vige all'interno di un PDL la cui costituzione è stata per lo meno una mossa azzardata, un'idea berlusconiana che ha trovato un'adesione meramente interessata da parte di AN. Questo fattore rappresenta il fallimento di un uomo che pensava di fare il bello e il cattivo tempo, il suo senso di onnipotenza sta sempre più franando e i sintomi ci sono tutti.
Mi hanno appena passata delle news. Sembra che il direttore d'orchestra, che ho saputo chiamarsi "l'orchestra dell'amore", abbia diversi teatri, restaurati da un certo Guido e ne abbia fatti temporaneamente chiudere, per irregolarità comunicative e grazie all'ausilio di amici compiacenti e simpatizzanti, da lui insediati, altri. Sembra che le opere trasmesse, facessero pensare troppo il pubblico, con conseguenti forti emicranie, crisi isteriche e qualcuno si fosse messo a gridare anche stanno ammazzando la democrazia. Un folle!!La cosa mi sembra impossibile, un pubblico educato da anni di "sana TV" e "libera stampa",non fa di queste cose, e poi suvvia, sarebbe il primo caso di corruzione e di conflitto di interessi di cui sentiremmo parlare in Italia, non ci credo, non è possibile, per me sono i soliti invidiosi.
Meno male che qualcuno si è reso conto che, attaccare Napolitano perché non ha le (quelle), serve solo a indebolire la posizione della sinistra, rafforzando di conseguenza, il regime Berlusconiano. Napolitano, è sicuramente sotto ricatto, non so perché, ma sicuramente, avendo partecipato all'attività Politica Italiana, Vergine non è.  Oramai, queste sciocchezze non hanno importanza, di fronte alla realtà Berlusconiana, l'unica cosa che si può fare è  utilizzare tutto quello che di utilizzabile rimane, contro questi avversari VILI (vedere La Russa Ieri) e arroganti. Anche in Campania, l'insistenza del Il Fatto Quotidiano nei confronti di De Luca, (a giochi fatti), non solo è controproducente, ma favorisce nettamente la posizione dei clan che rispondono a Cosentino. Il resto, è Filosofia, chiacchiere, stupida e stolta esibizione di cretineria messa al servizio del peggio. Se dovessi portare un paragone, è il comportamento idiota dei numerosi partitini comunistini che si sono formati ultimamente, LORO, sono l'esempio vivente ""dell'anticittadinismo"", è odiare il Paese reale, è il fallimento di questi imbecilli egoisti che pretendono di diventare I PADRONI DELLA VERITA'. Non bisogna lasciarsi trascinare in questa Bolgia che favorisce ""Il Nemico"", e non so quanto, non sia provocato da agitatori pagati dallo PSICOPATICO Presidente del Consiglio. Basta ricordare i De Gregorio, Mastella, Dini, e tantissimi altri, per rendersi conto che il ""Tizio"" non si ferma di fronte a niente. UTILIZZATE NELLA CAMPAGNA ELETTORALE, LE PAROLE DI   BOSSI  QUANDO DEFINIVA BERLUSCONI   MAFIOSO,   SOCIO DELLA MAFIA, e colui che  HA FATTO I SOLDI GRAZIE ALLA MAFIA, e tante altre accuse, sone parole del Suo fedele alleato, sono le uniche che possono fare breccia nel ""Gregge Sciocco"" che vota Don Silvio.
E' INCREDIBILE, FINO A IERI DI PIETRO E DE MAGISTRIS, SOTTOLINEO 2 EX MAGISTRATI CHE DOVREBBERO MOSTRARE EQUILIBRIO E BUON SENSO, DEFINIVANO NAPOLITANO UN UOMO CONNIVENTE CON BERLUSCONI, DE MAGISTRIS ADDIRITTURA LO REPUTAVA INIDONEO A TUTELARE LA COSTITUZIONE, MENTRE ORA DONADI, SECONDO IL CONSUETO COSTUME ITALIOTA DURO A MORIRE, SI ESIBISCE IN UN ODIOSO QUANTO IPOCRITA LECCAGGIO CONSIDERANDOLO "ULTIMO ARGINE"...MA COME FATE A PRESTAR FEDE A SIMILI PAGLIACCI?
Voglio dire che prendersela col Presidente della Repubblica se poi gli italiani sono fatti così serve sola ad una cosa: Non già a delegittimare la Sinistra (entità a mio avviso piuttosto astratta da ultimo)ma a delegittimare l'unica e sola istituzione che ancora RISCUOTE LA FIDUCIA DELLA GENTECHE GUARDA CASO è PROPRIO IL CAPO DELLO STATO. QUANTO POI A "PRETENDERE" DA LUI IL CONTROLLO (ex ante) DI LEGITTIMITà COSTITUZIONALE delle leggi; non credo che SIA QUESTO IL COMPITO CHE GLI ATTRIBUISCE LA COSTITUZIONE CHE INVECE DEMANDA SIFFATTO CONTROLLO (ex post) alla Consulta. Resta al Capo dello Stato la facoltà di rinviare alle Camere una Legge a LUi proposta per essere promulgata per una seconmda lettura e votazione ma poi nulla più è in Suo poetre essendo quello del reinvio alle Cam,ere non già un "potere di veto", come da taluni si vorrebbe, ma appunto una Sua insindacabile facoltà come recita l'art 74 della Costituzione che riporto per intero: "Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione.Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata".                              Infine credo che ci sia un unico modo per opporsi allo scempio che il Governo attuale sta facendo delle Istituzioni e della Loro credibilità ed è saper scegliere chi ci deve Governare sia a livello locale che nazionale. Cioè l'Opposizione si fa in Parlamento e nelle Assemblee elettive di ogni ordine e grado attraverso il Voto." Credo, ho sempre creduto, che il denominatore comune a tutti gli Italiani, quanto meno alla più parte, sia il credersi furbi. Ora a parte il fatto che credersi furbi, non significa affatto esserlo davvero, e che quan'anche lo fosse ciò non sarebbe a mio avviso una virtù di cui gloriarsi, in realtà a molti di loro riesce tutt'al più di essere "furbetti" nel senso di sapersi approfittare di tutte le occasioni in cui c'è molto da guadagnare (non solo economicamente) rischiando poco o pochissimo attraverso una rete di coperture, amicizie, agganci e quant'altro riesce ad assicurare di non essere presi con le mani nel sacco. Altra peculiarità tutta nostra è il non voler mai far sapere chiaramente cosa ci passa per la testa, come votiamo, come la pensiamo su un dato argomento e ciò per evitare che le nostre opinioni ci possano essere ritorte contro. Così era al tempo della prima Repubblica, così è stato sul finire della 2^ guerra mondiale fino ad arriìvare all'antesignano nobile di questo modo di essere e di fare a quel Macchiavellico "fine che giustifica io mezzi" poi volgarizzato in "tengo famiglia" ed è proprio in questo tipo di Italiano, in cui molti di noi non si riconoscono, tantissimi invece si specchiano fedelmente; anche se non lo ammetterenno mai nemmeno con se stessi o sotto tortura. Per di più queste persone sono le prime che, così come hanno osannato quelli che sembravano avercela fatta e magari hanno anche nutrito un pò di invidia nei loro confronti, non appena accade che vengano scoperti, queste stesse persone siano le prime a prendere le distanze ed ad esecrarne l'operato. Allora occorre che gli altri Italiani. quelli che invece che sono "vergin da servo encomio e da codardo oltraggio", quelli cioè che sono soliti tenere il punto, esporre le loro opinioni che amano confrontare con quelle altrui nel tentativo di dare vita a quel reciproco arricchimento che è proprio del dialogo tra diverse idee, questi uomini e questi metodi dobbiamo saper selezionare ed a questi uomini ed alle loro idee "dare gambe perchè con esse possano camminare" ed acquisire nuovi spazi di libertà e di Democrazia. Gli altri dovranno necessariamente essere costretti in un angolo, e per far ciò non ci sono che due strade una Politica ed è il VOTO e l'altra che si identifica con la Legalità il cui rispetto è affidato alla Magistratura. A noi che crediamo nel rispetto della Legalità e che quindi già siamo su quella strada non ne rimane che una sola: IL VOTO".
Pensare che il Presidente Napolitano , questa volta, dia un valore alla forma più che agli effetti e al risultato di un suo rinvio alle Camere del Lodo Alfano 2, è cosa fantasiosa , purtroppo, ma che non possiamo fare a meno di sperare che avvenga.Napolitano è uno degli ultimi di una generazione politica segnata da grandi avvenimenti ma che non lo ha mai visto capace di prese di posizioni coraggiose. E' stato sempre visto , anche all'interno del PCI ,come un elegante signore che meritava di essere ascoltato pur sapendo che non avrebbe lasciato il segno nella memoria.Mi sentii offeso anch'io , come tanti italiani, quando diede quella risposta facendomi capire che , in fondo, il buon vecchio ,mai guerriero, si sarebbe accontentato di fare il notaio.Questo paese è ricoperto di uno strato di omertà, connivenze,immoralità che solo un terremoto politico potrebbe dare una svolta economica al paese.Continuo a pensare che sia stato sbagliato inseguire i dettami federalisti della Lega , ancora di più nell'applicazione fiscale, che creano già ora situazioni paradossali.Avremmo invece bisogno di uno Stato centrale forte e deciso, che avesse il coraggio di riordinare completamente la sua organizzazione rinunciando alle Provincie , agli enti inutili come i piccoli Comuni , riappriopriandosi dell'organizzazione dell'Istruzione, della Sanità, della Sicurezza e della Difesa.E' necessario far sparire tutti quei posti, assegnati nei vari consigli di amministrazione solo a titolo di spartizioni, che,in fin dei conti sanno tanto di mafia legalizzata.IDV, spero, inizi un percorso che, seppur rischioso, sappia riascoltare le intelligenze della base emarginando gli incapaci , anche se ottimi servitori, facendo emergere una classe dirigente che possa essere ammirata per onestà intelletuale , identificata come una volta , da bambino, sentivo dire nella piazza.....quello è una persona seria è un .....e veniva associato ad una apparteneza politica spesso precisa.Tangentopoli non ha fatto altro che nascondere gli scheletri importanti in profonde cantine che sarebbe necessario svuotare....chissa se ci riusciremo.Certo sarebbe un grande giorno se il Presidente rinviasse il decreto alle Camera anche solo dicendo...voglio essere onesto ,oggi,domani purtroppo dovroì firmare 
Credo che chiamare questa nuova porcheria "schiaffo alla Corte Costituzionale" sia azzeccatissimo. La Corte è un organo istituzionale e costituzionale che viene spesso ignorato. Giustamente, è un organo che deve stare dietro le quinte, e se i governanti rispettassero la costituzione, allora potremmo anche non sentirne mai parlare. Invece la si sente fin troppo, e nonostante ciò viene continuamente disattesa. Quindi trovo giusto porre l'ultimo atto del governo e della maggioranza come un ennesimo schiaffo a questa istituzione. Se il messaggio viene ribadito, può essere un messaggio più costruttivo ed efficace che attaccare Napolitano direttamente. Anzi, se ci rendessimo conto degli insulti alla costituzione prima e alla Corte dopo, forse anche Napolitano agirebbe in modo diverso. Proviamoci.
io,nel mio piccolo,durante la mia vita ho sempre firmato tutto quello di cui ero convinto .Nemmeno la Costituzione puo' convincermi del contrario,L'uomo  con i suoi ideali e le sue convinzioni è al di sopra di tutto.In democrazia nessuno è costretto a fare cio' che non vuole.Mi rivolgo a persone intelligenti,in fondo non si tratta di difendere ideali ma  vili denari,difendere i danari è piu' vile di ogni cosa.Anche Gesù fu venduto per 30 danari.
Purtroppo il problema dell' Italia non e' chi sia il Presidente del Consiglio, ma la sciagurata idea degli Italiani di approvare, con il "referendum" suicida del '93, la cancellazione anche di quelle gia' poche garanzie che la nostra (pessima) Costituzione forniva in materia di DEMOCRAZIA. Non e' colpa del Presidente del Consiglio se oggi, raccogliendo i voti del 25% degli Italiani e' possibile nominare il Parlamento, il quale cosi' ridotto e' poco piu' di una farsa !!!!Gli Italiani che considerano un valore la governabilita' farebbero bene a pensare che il massimo della governabilita' e' stato raggiunto ai tempi del Duce. Il nostro attuale capo del governo ha un solo vero torto, quello di voler (lui solo sa per quali motivi) ancor piu' radicalizzare questa mancanza di DEMOCRAZIA, mediante una riforma della Costituzione in senso presidenzialista.E' necessario innanzi tutto opporgli non gia' le manette, bensi' una massiccia RISCRITTURA DELLA COSTITUZIONE IN SENSO DEMOCRATICO, e quindi necessariamente federale (anche se tale parola mi crea qualche problema di digestione) soltanto dopo sara' possibile portare CHIUNQUE di fronte a un Magistrato, finalmente libero, in quanto legittimato direttamente dal Popolo Italiano, e pertanto autorevole.Enzo LUZI ( iscritto IDV Roma)