PERCHE' VOTIAMO NO A QUESTA MANOVRA

Noi il governo Monti lo abbiamo voluto. Abbiamo votato con convinzione la fiducia perché questo governo potesse nascere. Lo abbiamo detto dall’inizio con grande chiarezza: la stangata, di cui si fa un gran parlare, era ed è qualcosa di cui purtroppo l’Italia non poteva e non può fare a meno, per le condizioni disperate in cui dieci anni di governo “non-governo” Berlusconi ci ha portato. Se il Pdl e la Lega avessero fatto anche solo due anni e mezzo fa le riforme e i tagli che servivano, oggi staremmo molto meglio.

Ieri a "Porta a Porta", in una suddivisione surreale, mi sono trovato seduto accanto all’onorevole Reguzzoni, capogruppo alla Camera della Lega Nord partito che, pur avendo governo il Paese fino a ieri e per dieci lunghi anni, andando a braccetto con Berlusconi e assecondandone tutte le richieste ad personam, oggi cerca di ricostruirsi la verginità perduta.

Vorrei spiegare perché, invece, ero seduto io lì, tra quella che nella semplificazione politica e giornalistica era la parte dell’opposizione, ovvero spiegare le ragioni del nostro no alla manovra del governo Monti.

Abbiamo votato no perché convinti che un’altra manovra era possibile farla, ugualmente rigorosa, ugualmente seria, a saldi invariati, e cioè che non rendesse un centesimo di meno rispetto a quello che l’Europa ci chiedeva. Una manovra che contenesse più equità sociale e che soprattutto distribuisse, in maniera più giusta, i sacrifici che non si potevano evitare.

Così non è stato. Non c’è stato nessun margine di trattativa con il governo affinché venissero accolti i nostri emendamenti. In questa manovra mancano troppe cose: a partire dalla lotta all’evasione fiscale, dall’equità e dall’asta sulle frequenze tv. Qualche passo significativo c’è pur stato ma non sufficiente a nostro avviso. Lo avevamo detto. “Daremo il nostro voto affinché il governo Monti possa nascere ma poi valuteremo nel merito ogni singolo provvedimento”.

Abbiamo esaminato, lavorato sodo sulla manovra ma giudicandola fortemente depressiva e ingiusta oggi votiamo no. Ciò non significa che, in futuro, faremo mancare il nostro voto positivo qualora dovessimo ritenere un provvedimento giusto e sacrosanto. Questa è la nostra coerenza.

Commenti

caro massimo, spero che sia giunta finalmente l'ora di svincolarsi dalla stretta mortifera che idv aveva col pd, sono sicuro che tutto questo gioverà infinitamente al partito....

la brutta copia dei molti governi di centrodestra e centrosinista che Monti incarnava è una immagine intollerante per tutte le persone ragionevoli! non si risolvono i problemi con l'aumento della benzina e l'accanimento verso i pensionati...

sono convinto che idv se saprà giocare bene le sue carte, diventerà l'ago della bilancia sgangherata di questa Italia, ma, innanzitutto, un impegno cogente l'aspetta: fare pulizia all'interno del partito, conditio sine qua non per avere veramente le carte in regola.

 

Mi piacerebbe sapere in che modo l'Italia si dovrebbe risollevare con una manovra inutile  e dannosa, basata esclusivamente su tasse e vessazioni di avrio genere, e che colpisce solo il ceto medio basso svuotandone completamente le tasche per riempire quelle dello Stato. Ciò determinerà un ulteriore compressione dei consumi e soprattutto impedirà la crescita, la popolazione sarà sempre più povera e lo Stato non ne ricaverà alcun vantaggio, anche perchè non è stata varata alcuna misura volta a favorire l'occupazione e a tutelare alcune categorie di lavoratori come quelli a progetto che ormai sono milioni. Se a questo aggiungiamo il continuo rinvio dei tagli ai costi della politica, della soppressione di enti inutili, la prospettiva di scellerate amnistie e detenzioni domiciliari invece di un serio piano di edilizia carceraria il quadro è completo, e di questo ringrazieremo i luminari della Bocconi e i vari buorocrati che ci stanno governanando ed insieme a loro tutte le forze politiche che li sostengono sulla pelle degli italiani. Un ultimo interrogativo mi nasce spontaneo, dove sono finiti il popolo viola, gli indignados e centri sociali vari?

Si, è una questione genetica. Non leggono, non s'informano e pontificano.

Troppo facile dire no, troppo facile inveire, troppo facile approfittare di (giuste) proteste per nascondere il vuoto della propria strategia. Sì, perché vorrei sapere quale è la strategia dell'IdV. Ora che abbiamo detto no ad un Governo che, comunque, chiudeva un'epoca (berlusconiana) e ne apriva un'altra, anche se raggiungessimo il 10% dei voti alle prossime elezioni, che cosa cambierebbe? Coloro che non arrivavano alla fine del mese, senza manovra Monti, e che non ci arriveranno lo stesso, i giovani che non trovavano lavoro e continueranno a non trovarlo che giovamento troveranno dall'incremento dei voti di un partito che si è messo nell'angolo? Quando a chi ha bisogno si promette un miglioramento, bisogna anche indicare come lottare per raggiungere quel miglioramento. Diversamente, si inganna, come fanno tutti, chi ha bisogno. On. Donadi, non basta far sfogare la gente con questi blog, Lei ora dovrebbe dire a chi ha bisogno cosa deve fare da domani per avere una propsettiva di miglioramento: aspettare che l'idV diventi maggioranza assoluta?

Non è onesto far credere che tutto dipende da questa manovra.

Se siamo arrivati a questo punto, prossimi al non ritorno, non é  colpa di Mario Monti ma della "onorevole Casta" che ha malgovernato questo Paese per ben 17 anni, e tuttora pesantemente lo condiziona, con a capo il Satrapo Statista di Arcore ed il fondatore celtico-longobardo della Padania dall'incomprensibile eloquio e prodigo di gestacci da osteria, al quale si onora di appartenere fedelmente Reguzzoni, geniale "onorevole" di robusto appetito del cerchio magico! Accoppiarsi con la Lega nel voto contrario alla manovra Monti, anche se iniqua, é semplicemente "contro natura". La battaglia  dell'IdV non é finita, ma se ora dovesse cadere il governo Monti resterebbero solo macerie del nostro Paese per moltianni. E l'IdV non può esserne responsabile e ne pagherebbe amaramente le conseguenze. Un momento di riflessione é d'obbligo!

AGGIUNGI TRA I CORRESPONSABILI DEL DISASTRO IL GOVERNO PRODI DILANIATO DA LOTTE INTESTINE E DI CUI RICORDIAMO SOLO L'AMNISTIA VOTATA DA TUTTO IL CENTROSINISTRA (TRANNE IDV), DA FORZA ITALIA E UDC, ALTRIMENTI TI DIMOSTRI ALQUANTO FAZIOSO...

Un mio caro amico, uno di quelli che hanno studiato, uno di quelli che non perdono mai occasione per snocciolare frasi in latino, mi interromperebbe nel mio incedere, e con stucchevole saccenteria sbufferebbe: excusatio non petita, accusatio manifesta! In che senso? Nel senso che, personalmente, non sono mai stato un comunista, e penso di non diventarlo proprio adesso che sto incanutendo, ma da quanto sto per dire potrei essere facilmente, quanto strumentalmente, tacciato di marxismo. Me ne frego! E mi spiace per te ed i tuoi latinismi, caro amico mio, ma nonostante l'impeto del 'me ne frego' non sono neppure un nostalgico del ‘ventennio’, e una cosa la voglio proprio stigmatizzare. Poi sei libero di immaginarmi come meglio credi, con la falce in pugno, il martello in mano ed il colbacco in testa, o come un perfetto imbecille, insomma, trova tu l'aforisma latino che più ti piace e meglio si addice alla circostanza:

Non è umanamente comprensibile, né moralmente accettabile, né politicamente sostenibile che in questo nostro grande paese ci siano persone che percepiscono stipendi e pensioni dieci, cento, mille, un milione, un miliardo di volte più alti di quelli di un cittadino ‘normale’!

Se poi a questo si aggiunge pure il fatto che chi gode di certe ‘entrate’, non ha mai pagato neppure un centesimo di tasse al fisco, allora la situazione diventa davvero insostenibile: inaccettabile!

Stipendi e Pensioni, come certi prezzi al consumo, andrebbero ‘calmierati’!

Le tasse, poi, per quanto il concetto possa sembrare ovvio, ma altrettanto ‘evaso’ nel belpaese, dovrebbero pagarle tutti, senza eccezioni ed... 'elusioni' di sorta, senza condoni a eminenze grigie e porporate!

Non sono un comunista, repetita juvant anche se …stufant, per cui è giusto e sacrosanto cogliere la misura delle differenze interpersonali dei quadri di riferimento e della gerarchia dei valori legati ai ruoli sociali assegnati agli uomini e alle donne, ma oggigiorno i gradini della scala sociale sono diventati gradoni davvero insormontabili!

E’ del tutto normale che chi ti salva la vita venga remunerato di più rispetto ad un portantino, ma con "equità"! Vale la pena ricordare che se non ci fosse quel portantino il chirurgo rimarrebbe con il bisturi in mano e, ahimè, il paziente, per quanto… ‘paziente’, se la vedrebbe direttamente col padreterno!

Ma sarebbe irriguardoso fare di tutta l’erba, un fascio. Vieppiù che ‘il principio di equità’ è da tempo in vigore nel ‘Palazzo’ dove a fronte di certe indennità, più o meno onorevoli, c’è giusta corresponsione con la busta paga dei dipendenti di Camera, Senato, Quirinale, Corte dei Conti, ecc, ecc.

Sarebbe sufficiente estendere ‘il principio di equità’ a tutti i lavoratori, in tutte le aziende, sia pubbliche che private, per tornare a vivere in una Italia più giusta, equa e solidale.

Loro lo sanno bene, ma farlo non gli conviene!

(per LiberalVox)Condivido in toto il Suo post. In più aggiungerei che tutti gli emolumenti da qualsiasi settore vengano erogati debbano essere collegati da un rapporto  costante da stabilire con equità , e senz'altro non in percentuale, ma con meccanismi adeguati per raggiungere lo scopo.   

L'accusa che ci viene fatta ultimamente è che non possiamo pretendere d'essere presi in considerazione dall'attuale governo perchè ci siamo "rifiutati" di colloquiare con Monti, come hanno fatto PD e UdC. Posso solo verificare che nemmeno le proposte del PD e dell'UdC, nonostante abbiano "colloquiato", non siano state prese in considerazione (uno è stupefatto, l'altro deluso). E, d'altronde, come poteva, dopo aver accordato a Berlusconi l'intangibilità dei suoi interessi, come Polillo ha candidamente ammesso di fronte a Di Pietro? Continuano a dirci che siamo populisti perchè siamo capaci solo di protestare. Ma le manovre alternative presentate sono fosse a lor sfuggite? E, allora mi chiedo: ci fanno o ci sono?

On. Donadi,

condivido perfettamente le sue parole, ma lei si dimentica di dire una cosa importante.

 

Condivido su tutta la linea.

Avanti così, con oggettività e il consueto buon senso.