ROMA BRUCIA E NERONE SUONA LA LIRA

Berlusconi novello NeroneBerlusconi novello Nerone Dimissioni del governo e nuove elezioni a novembre, come in Spagna. E’ questa la nostra richiesta ed è questa la ragione per la quale abbiamo presentato una mozione di sfiducia al Governo. Quando in un paese c’è un governo delegittimato, privo di credibilità internazionale e impantanato come questo, le elezioni sono una buona notizia per i mercati finanziari. In Spagna è accaduto esattamente questo. Chi, in questi mesi, ha sostenuto il contrario lo ha fatto o per paura delle urne o per cercare una scorciatoia per andare al governo. Noi a questi giochetti non ci stiamo ed è per questo che chiediamo a tutte le opposizioni di sostenere la nostra mozione che inchioda il governo ai suoi errori, egoismi, alla sua visione miope e a senso unico.E’ evidente, ormai da tempo, che il Paese è guidato da una maggioranza di natura solo numerica. Dopo la fuoriuscita di una parte consistente del centrodestra e la nascita di Fli, di fatto il paese è privo di una maggioranza politica. In questo quadro di tutti contro tutti, di ricatti continui e di atti di compravendita parlamentare, il governo e la maggioranza hanno ampiamente dimostrato di non avere più una visione comune e di non essere più in grado di immaginare e costruire un quadro di riforme per il bene del Paese. L’azione del Governo, sotto scacco di una maggioranza divisa che pone ricatti continui, è capace solo di dar vita  ad atti inutili ed inefficaci, e talvolta incostituzionali, come nel caso dell’apertura di sedi distaccate di rappresentanza operativa di 3 ministeri al Nord.Questo governo, in una situazione di straordinaria emergenza economica, non ha saputo dare adeguate risposte. Prova ne sia che i mercati hanno bocciato la manovra economica e che l’Italia è sotto minaccia delle speculazioni finanziarie, perché questa manovra è recessiva, non credibile perché scarica più del 90 per cento delle misure decisive a dopo la fine della legislatura in corso. Abbiamo perso ogni credibilità sui mercati e gli scenari internazionali, anche a causa di un Presidente del Consiglio travolto da scandali personali, inchieste, condanne e processi che lo riguardano. L’elenco dei ministri travolti da inchiesta è lungo e parte da lontano. Oggi annovera anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il cui più stretto collaboratore è accusato di aver commesso plurimi e gravissimi reati, al punto che su di lui pesa una richiesta di arresto della magistratura. Nella migliore delle ipotesi, Tremonti avrebbe pagato in nero una casa in subaffitto. Che credibilità ha un ministro dell’Economia sul fronte dei mercati internazionali? Quale autorità morale ha per chiedere sacrifici agli italiani? E mentre Roma brucia, Nerone suona la lira. Il Premier, ossessionato dalle sue beghe giudiziarie, si preoccupa solo di  imporre la fiducia sul processo lungo, che indebolirà ulteriormente il sistema della giustizia, misura della civiltà e della democrazia di un Paese. Restituiamo la parola ai cittadini. Diamo al Paese un governo forte e legittimato dalla volontà popolare. Questa è l’unica via per la ripresa.

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CARO DONADI, SONO RIMASTO BASITO QUNDO IN UNA TUA INTERVISTA, APPARSA SUL CORRIRE DELLA SERA DEL VENETO DI QUALCHE SETTIMANA FA, HAI AMMESSO CON CANDORE CHE ANCHE UN DEPUTATO DELL'IDV SI E' FATTO RIMBORSARE IL CAPPOTTO RUBATO A MONTECITORIO. IO CHIEDO CHE VENGA FATTO IL NOME DI QUESTO DEPUTATO E CHE VENGA IMMEDIATAMENTE DEFERITO DAI PROBI VIRI DELPARTITO! E' INCONCEPIBILE CHE UN DEPUTATO DELL'IDV USI QUESTI SQUALLIDI MEZZUCCI, INVENTATI APPOSTA PER AUMENTARSI LO STIPENDIO. NON SI PUO' ESSERE CENSORI E AL CONTEMPO FARE I CIALTRONI! CONSIDERO VERGOGNOSO E INDECENTE CHE UNO VOTATO DAL POPOLO DELL'IDV ABBIA FATTO UNA COSA DEL GENERE!!!! SICCOME TU SAI CHI E', DOVRESTI COME CAPOGRUPPO NON SOLO FARE PUBBLICAMENTE IL NOME DI QUESTO LADRO, MA ADOTTARE LE MISURE PER ALLONTANARE IL SOGGETTO IMMEDIATAMENTE DAL PARTITO!  
LA RICETTA A TUTTO QUESTO CAOS ERA TANTO SEMPLICE QUANTO EFFICACE, E C'ERA ARRIVATO PERSINO TREMONTI: APPLICARE I DAZI A TUTTE LE MERCI PROVENIENTI DALLE FAMOSE E FUMOSE ECONOMIE EMERGENTI, ED IO AGGIUNGO, ELIMINARE LA CONCORRENZA INTERNA CINESE CHE STA DEVASTANDO QUEL TESSUTO CONNETTIVO INDISPENSABILE ALLE ECONOMIA ITALIANA, FATTA DI PICCOLE E MEDIE AZIENDE (PERSINO REPORT SI E' OCCUPATA PIU' VOLTE DI QUESTO ASPETTO DELLA ECONOMIA ITALIANA). TUTELA QUINDI DALL'ESTERNO E DALL'INTERNO. MA C'E' QUALCUNO CHE CREDE CHE AL DI FUORI DI QUESTE RICETTE VI SIA LA POSSIBILITà DI SALVARSI? L'EUROPA SEMBRA ANDARE SEMPRE NELLA DIREZIONE OPPOSTA A QUELLA GIUSTA, VI SEMBRA ESAGERATO PARLARE DI AUTODISTRUZIONE DELL'EUROPA ?...ALTRA INELUDIBILE QUESTIONE è LA TOSSICITA' NON DI QUESTO O QUEL TITOLO MA DI TUTTO IL MONDO FINANZIARIO E BANCARIO A LIVELLO PLANETARIO, IN PARTICOLARE QUELLO ITALIANO CHE OLTRE AD AVERE SPECULATORI IMMONDI NON DISTINGUE PIù TRA POLITICA E FINANZA TRA BANCHE E PARLAMENTO TRA CONTROLLATI E CONTROLLORI ....MA QUESTA E' STORIA VECCHIA....CARO MASSIMO, PASSIAMO ALLA QUESTIONE DELLA CONCIA CHE 'SI SPOSA': A PARTE IL FATTO CHE NON CAPISCO COME LA CONCIA - NOTA MANGIAPRETI, COMPRESO IL VATICANO TUTTO - SI AVVALGA DI UN ISTITUTO PRETTAMENTE RELIGIOSO PER EMANCIPARSI, MI CHIEDO COME POSSIAMO PARLARE DI LIBERTA' DI QUESTO TIPO NEL 2011 QUANDO L'EUROPA VIENE INVASA DA CULTURE CHE 'DI QUESTE COSE' PROPRIO NON NE VOGLIONO SAPERE (TANTO PER ADOPERARE UN RAFFINATISSIMO EUFEMISMO), NON TI SEMBRA CHE ANCHE SU QUESTO IDV DEBBA RIFLETTERE SERIAMENTE?
Non solo Roma brucia, come ai bei temp... di Nerone, ma oggi l'incendio si é propagato all'intero Paese, come ai bei tempi... di Benito il Mascellone e più recentemente del cinghialone San Bottino fuggitivo a Hammamet. Per ora Berlu Papi l'Impunito tiene sotto controllo la situazione coi suoi "onorevoli prezzolati mercenari", novelli lanzichenetti che stanno devastando il Paese grazie anche ai suoi  fedeli "capitani di ventura" Verdini, Cicchitto, Gasparri, e ora anche Scilipoti, Razzi, Calearo che giurano che il Capo se la spassava con Rubi "nipote di Mubarak".  Ora lo Statista non si presenta più tra i peones in Parlamento, ma delega al prode Angelino che si trova in "stato di grazia" per l'ambito onore, mentre Papi Cialtrone si diletta ad Arcore coi suoi usuali e più graditi passatempi.