SQUADRISMO FASCISTA "A MEZZO STAMPA"

 E' quello che è stato definito il metodo Boffo. Per il quotidiano Il Giornale, fare giornalismo è mettersi al servizio del padrone e pubblicare articoli frutto di dossieraggi squallidi, commissionati e appositamente tenuti nel cassetto, fino a che i tempi per la loro pubblicazione non si fanno maturi. E' squadrismo fascista a mezzo stampa, con l'obiettivo di denigrare il nemico fino a distruggerlo. Il metodo è sempre lo stesso. Prima vengono le minacce, per costringere l'avversario a più miti consigli, poi comincia una campagna infamante, a colpi di titoli a caratteri cubitali, che infangano e trascinano tutto con sè, non solo gli ideali e la storia politica, ma anche quella privata e personale. Il presidente del Consiglio non guarda in faccia a nessuno quando l'obiettivo è la distruzione dell'avversario. Il grande manovratore dei gioielli d'informazione di famiglia, Silvio Berlusconi, usa a suo piacimento i giornali di sua proprietà e le tv, quelle che possiede e quelle che comanda come presidente del Consiglio. E' l'unico oligopolista televiso al mondo a controllare, in qualità di politico, l'altro oligopolista. Con i media di sua proprietà racconta al mondo le malefatte del nemico, con quelle che comanda (la Rai, ndr), invece, racconta agli italiani le cose buone e belle fatte in due anni e mezzo di governo, tra cui da ultimo l'indispensabile e prestigioso nuovo codice della strada. Dopo mesi e mesi di copertine ed intere paginate dedicate a inchieste inesistenti, piene zeppe di balle spaziali su Antonio Di Pietro ed il nostro partito - puntualmente smentite dalle procure della repubblica di tutt'Italia, con tanto di condanna al risarcimento dei danni per il quotidiano della famiglia Berlusconi e dei pseudo-accusatori- ora è il turno dei finiani, i grandi traditori, quelli che non ci stanno ad abbassare il capo e mandare giù il verbo berlusconiano. Bocchino per primo, poi Chiara Moroni, sbertucciati, umiliati e messi alla berlina. Man mano seguiranno tutti gli altri. Questo è quanto comanda il padrone, Silvio Berlusconi, e questo è quanto esegue il direttore Feltri, lontano anni luce dal rigore morale e professionale di Indro Montanelli. Oggi il nemico numero uno da abbattere, quello su cui concentrare tutte le mitragliatrici mediatiche di famiglia, è Gianfranco Fini e tutto quello che ruota intorno a lui, al suo passato e al suo presente, anche familiare. Bene ha fatto il presidente della Camera a dirsi sereno auspicando che sia fatta luce al più presto. E' quello che abbiamo sempre fatto noi, di fronte anche alle più infamanti ed astruse delle accuse. Ma quello che serve a questo paese per la vera svolta è cancellare questa anomalia tutta italiana, rappresentata dal gigantesco conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, che pesa come un macigno sull'informazione, la democrazia e la libertà in questo paese. "Immaginate un paese dove un solo uomo unisce il potere politico del presidente Bush, l'influenza sui media di Rupert Mardoch e la ricchezza e l'ambizione di Ross Perot e Steve Forbes. Quel Paese è l'Italia e quell'uomo è il primo ministro Silvio Berlusconi" (Wnet Thirteen tv, New York). Per questo, prima se ne andrà a casa, prima questo Paese tornerà a respirare aria di libertà. 

Commenti

Si chiama giornalismo, questo?Postato in Senza categoria il 13 agosto, 2010-->--> Si chiama giornalismo, questo? Com’era prevedibile (anzi previsto, perfino minacciato) Gianfranco Fini è sotto attacco da quando ha fatto il suo “strappo” dal Pdl di Silvio Berlusconi. Giorgio Stracquadanio, parlamentare Pdl aveva detto che bisognava sottoporre Fini al “trattamento Boffo” ricordando lo squallido episodio dell’ex-direttore di Avvenire, Dino Boffo, costretto a dimettersi a colpi di dossier, nonostante il fatto che alcune delle carte pubbblicate dal Giornale della famiglia Berlusconi fossero false come ammesso dal direttore Vittorio Feltri dopo che il danno era fatto e Boffo reso innocuo. Fango e falsità che non hanno impedito a Stracquandanio di lanciare il suo proclama: “Boffo si è dimesso da Avvenire per il martellamento del Giornale, anche su Fini eserciteremo una pressione costante”.Un meccanismo che abbiamo visto tante volte all’opera durante l’avventura politica di Berlusconi. E’ toccato a Indro Montanelli, un giorno considerato il piu’ grande giornalista italiano del XX secolo poi, quando ha rifiutato di seguire gli ordini di Berlusconi, subito attaccatto come un ingrato, una voltagabbana, un vecchio fascista camuffato, ecc. Ad Umberto Bossi, ora alleato fedele di Berlusconi e quindi trattato con grande rispetto dagli organi di casa Berlusconi, massacrato durante i mesi del cosidetto “ribaltone” quando “tradì” Berlusconi e si alleò con il centro-sinistra.Nel 2004, dopo le elezioni europee in cui Berlusconi perse molti voti, e Marco Follini, allora leader dell’Udc dichiarò (un po’ come Fini) “La monarchia è finita, deve cominciare La Repubblica” Berlusconi reagì minacciando una manganellata mediatica. “Marco, continua così e vedrai come ti tratteranno nei prossimi giorni le mie televisioni. (…) Non fare finta di non capire, la questione della par condicio è fondamentale. Capisco che tu non te ne renda conto visto che sei già molto presente sulle reti Rai e Mediaset”. Quando Follini sottolineò che di fatto nell’ultimo mese lui era stato presente solo per 42 secondi sulle reti di Berlusconi, il premier rispose: “Non dire sciocchezze la verità è che su Mediaset nessuno ti attacca mai”. “Ci mancherebbe pure che mi attacchino”. “Eppure se continui così te ne accorgerai”. E Follini replicò: “Voglio che sia messo a verbale che sono stato minacciato”.Quando un giornalista attacca o non tratta bene un personaggio politico secondo il comportamento sugli ordini del suo padrone è giornalismo? O qualcos’altro: propaganda, ufficio stampa, pubbliche relazioni? I giornalisti di destra sostengono che loro sono come tutti gli altri. I giornalisti di Repubblica, per esempio, non sono anche loro di parte? Il giornale tifa apertamente per l’opposizione di centro-sinistra. Nessuno e’ obiettivo e quindi che differenza tra gli uni e gli altri?A mio avviso, la differenza c’e, ed è molto grande. La cosa che, secondo me, separa il giornalismo dalla propaganda politica è la volontà – anzi il dovere – di raccontare anche le notizie che vanno contro il tuo punto di vista personale, che sono scomode per la tua tesi preferita e per la causa politica in cui ci si riconosce. Quindi quando la sinistra italiana sbaglia – cosa che fa spesso – in genere la Repubblica lo dice. Anzi, spesso le critiche più dure si trovano su giornali come Repubblica, proprio perche il giornalismo è un tentativo di informare e di spiegare la realtà come è non come vorremmo che fosse. Se la destra stravince, il titolo del Giornale è “La destra stravince”. Piaccia o no. Quando invece Berlusconi perde o la sinistra vince, appaiono storie di imbrogli elettorali oppure articoli che addossano la sconfitta ad altri fattori, altri membri della coalizione del centro destra. Non appaiono mai articoli sgraditi al padrone. La Repubblica, pur apprezzando lo strappo di Fini, ha pubblicato pezzi sugli aspetti poco limpidi della storia della casa di Montecarlo. Mai i lettori del Giornale o di Libero sapranno nulla dei dettagli raccapriccianti di come Berlusconi abbia acquistato la sua reggia di Arcore.
A chi volesse ulteriore "spunto di riflesione", propongo questo bell'articolo di Concita De Gregorio.....a proposito dello squadrismo fascista a mezzo stampa, come "arma di distrazione di massa"  I dettagli e la scena 
I Fini a senso unico
  • L’insistenza con cui tutti giornali italiani chiedono spiegazioni a Gianfranco Fini sull’affaire monegasco è una cosa positiva. È un bene che pure in questo Paese chi fa politica cominci finalmente ad abituarsi all’idea di dover rispondere alle domande poste dall’opinione pubblica. Ed è un bene che anche i Tg, per una volta, seguano con attenzione un caso controverso che riguarda un potente eletto in parlamento.
  • Del resto, come si fa a non essere d’accordo persino con il Corriere della Sera quando, dopo aver letto l’articolato comunicato firmato presidente della Camera sulla questione dell’appartamento di Montecarlo, abbandona la sua proverbiale prudenza e scrive che, nonostante tutto, “i dubbi restano”.
  • E poi, almeno in linea di principio, sempre il quotidiano di via Solferino, ha pure ragione quando ricorda che vendere una casa come ha fatto Alleanza Nazionale “a soggetti creati proprio per sfuggire al fisco (due società off shore ndr) non è forse il comportamento più lineare per un partito di governo”.
  • Tutto bene, insomma. No, perché tranne pochissime eccezioni (e noi de Il Fatto ci consideriamo tra queste) le domande scomode i giornali e le tv italiane le fanno solo a senso unico. Cioè solo ai nemici o agli avversari del presidente del Consiglio.
  • Eppure, se solo si volesse restare nel campo delle off shore, si potrebbe chiedere conto e ragione proprio a Silvio Berlusconi delle decine e decine di società domiciliate nei paradisi fiscali di mezzo mondo a lui direttamente riconducibili (lo ha stabilito la sentenza per la corruzione dell’avvocato inglese David Mills).
  • Se invece si volesse parlare di residenze estere, abitate non da parenti o affini, ma direttamente dai proprietari poi entrati in politica, ci si potrebbe sbizzarrire tra Antigua e le Bermuda dove di ville, ovviamente controllate da off shore, il Cavaliere ne possiede almeno sei.
  • Anche sulle tasse c’è poi solo l’imbarazzo della scelta. Per essere assolto – con la formula “perché il fatto non costituisce più reato” – dall’accusa di aver accantonato, sempre all’estero, più di millecinquecento miliardi di lire di fondi neri, il premier ha dovuto far approvare una legge apposita. E nonostante le promesse che andavano nel senso esattamente contrario ha quindi aderito a più o meno tutti i condoni fiscali varati dai suoi governi.
  • Roba vecchia, diranno in molti. Berlusconi negli anni è cambiato. Sarà. Fatto sta che solo la legge sul legittimo impedimento lo mette oggi al riparo dal processo Mediatrade. Un procedimento in cui è accusato di “appropriazione indebita” e “frode fiscale” per aver concorso nel 2002-2005 (mentre era presidente del Consiglio) a rubare 34 milioni di euro dai bilanci di Mediaset (società quotata) e a frodare il fisco per 8 milioni di euro con effetti tributari sensibili ancora fino al settembre 2009.
  • Ovviamente l’elenco delle domande che andrebbero fatte a Berlusconi (e che nessuno nei Tg e in quasi tutti i giornali fa) è molto più lungo.
  • Se solo se ne avesse il coraggio, si potrebbe parlare con lui di mafia e di mazzette. O si potrebbero addirittura contestare al premier le ostentate frequentazioni con un pregiudicato per corruzione giudiziaria: l’avvocato Cesare Previti che comprò i giudici del caso Mondadori con soldi, e in nome e per conto, del suo più celebre cliente. In fondo l’accusa mossa al coordinatore del Pdl, Denis Verdini, almeno dal punto di vista politico, è una sola: essersi visto ripetutamente con un tipaccio (amico di Berlusconi e Dell’Utri) come Flavio Carboni.
  • Intendiamoci, tutto questo non sposta di una virgola il dovere di Fini di spiegare, meglio di quanto non abbia fatto finora, che cosa è successo nel principato di Monaco. Ma chiarisce bene il motivo per cui le tv generaliste perdono ormai un milione di telespettatori all’anno e la stampa italiana è sempre più in crisi. I lettori e i telespettatori a poco a poco il gioco (sporco) dei media lo stanno capendo. E per tutti diventa ormai evidente come in Italia, quando si parla di giornalisti, ma non solo, il problema sia sempre quello evidenziato molti anni fa da Leo Longanesi: “Qui non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi”.
Nadia Urbinati: «E' finta la democrazia degli urlatori»
  • «A dare il segno di una democrazia malata, di una democrazia degli “urlatori”, c’è l’uscita della ministra della Pubblica Istruzione e dell’Università, Mariastella Gelmini, che propone di dare la laurea ad honoris causa ad un politico, Umberto Bossi che usa sistematicamente linguaggi e segni volgari e irriverenti. Una volgarità aggressiva, minacciosa, inquietante, che ben si coniuga con la strategia di occupazione dei grandi mezzi di comunicazione realizzata dal Cavaliere...». A sostenerlo è Nadia Urbinati, politologa e docente alla Columbia University.
  • Per aver sostenuto che occorreva «liberarsi di Berlusconi», il segretario del Partito Democratico è stato fatto bersaglio di una aggressione mediatica da parte di numerosi esponenti del Governo e della maggioranza. Ma che democrazia è questa? «È la democrazia di chi ha vinto e ora non vorrebbe più perdere. È chiaro che Bersani ha utilizzato una espressione colorita, gergale, di quelle che si usano nel parlare quotidiano. Del resto, le campagne elettorali hanno sostituito le campagne militari, e quindi si usa molto spesso lo stesso linguaggio per parlare di “battaglie”... È evidente che chi è al Governo ha voluto prendere alla lettera quelle parole gridando allo scandalo, pur sapendo che lo scandalo non c’era proprio, tanto più che a scandalizzarsi sono gli stessi ben usi al linguaggio violento. A dimostrazione di questo c’è l’uscita della ministra della Pubblica Istruzione e dell’Università che ha proposto di conferire la laurea honoris causa a un politico che usa sistematicamente linguaggi e segni volgari e irriverenti...».
  • Il riferimento è al ministro e leader leghista, Umberto Bossi... «Certo che sì. Al ministro che non trova di meglio che fare il segno del dito medio ai giornalisti che gli chiedevano se si andava verso le elezioni anticipate. Non è un gesto isolato. Da quando Bossi e i suoi attuali alleati di Governo sono entrati sulla scena politica, a partire dagli anni Novanta, hanno contribuito pesantemente a cambiare in peggio lo stile e il contenuto del linguaggio politico...».
  •  È dunque la politica degli urlatori che è stata imposta? «Sì. E probabilmente sembra che paghi, visto che Berlusconi la ritira fuori ogni volta che annusa aria di crisi... La strategia dell’urlo, del parlarsi addosso, la politica di chi grida più forte fa bene, e va bene, a coloro che non hanno contenuti da proporre o che, con le urla e gli insulti, cercando di mascherare il vuoto di contenuti politici, mentre la strategia dell’urlo non fa il gioco di coloro che basano il proprio successi con il pubblico sulla deliberazione ragionata».
  • Nel frattempo, il presidente del Consiglio si prepara alla campagna di autunno condotta a colpi di talk show urlati e a senso unico... «È una mossa prevedibile, perché a leggere i giornali di questi giorni, si possono individuare i due scenari a cui il Cavaliere sta lavorando...».
  • Quali sarebbero questi scenari? «Berlusconi si prepara a tenere aperta la possibilità, usata come arma di ricatto nei confronti dei “finiani”, delle elezioni anticipate. E al tempo stessi, continua le trattative di palazzo. Quello che tra i due scenari risulterà essere più conveniente per lui, verrà perseguito. Come Berlusconi ha sempre fatto».
  • Esistono gli anticorpi contro questa democrazia degli urlatori? «Sì e no. Sì se guardiamo a livello istituzionale e costituzionale: su questo terreno gli anticorpi esistono e sono già attivi, come ha più volte rimarcato il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. La risposta, purtroppo, è negativa per quanto riguarda il potere dell’opinione pubblica. Le ragioni le conosciamo...»
  • .Ma è bene ricordarle a fronte di una dissolvenza della memoria collettiva che viene scientemente perseguita dai fautori della democrazia dell’urlo... «Alla base c’è la commistione tra informazione e potere politico della maggioranza berlusconiana-leghista e potere economico. Quello dell’informazione è sempre più terreno di conquista per un potere insaziabile piuttosto che essa stessa, l’informazione, un potere moderato. Questo è il problema più grave della democrazia italiana, e probabilmente sarà quello sul quale e per mezzo del quale il Cavaliere intenderà giocare la partita anche in questa occasione. Del resto, è sufficiente prestare attenzione ai direttori delle maggiori testate dei Tg nazionali per comprendere quanto deboli siano gli anticorpi in questo potere straordinariamente forte che è, o dovrebbe essere, l’opinione pubblica in una democrazia».
  • «Democrazia degli urlatori», abbiamo detto. Quale altra definizione può dare conto della situazione italiana oggi? «Non userei la parola democrazia così facilmente: perché democrazia implica discutere per comprendere e decidere, e non sopraffare l’avversario con aggressività e arroganza. Come chiamare un regime che usa amplificare la voce invece della ragione?».
  • La democrazia dell’urlo è un accidente temporaneo del sistema italiano in questo momento storico o è un’anticipazione di ciò che saranno le future democrazie mediatiche? «Una democrazia che si regge sul potere pervasivo e controllato dei mezzi d’informazione, rischia di essere una democrazia fatta di spettatori passivi, che assistono ad uno spettacolo condotto da altri, senza la possibilità di svolgere il loro ruolo di stimolo, di critica e di controllo in quanto cittadini e non semplicemente come spettatori. È la democrazia del cittadino che viene sopraffatta dalla “democrazia dell’audience”. Da attori a spettatori: una involuzione che non può non destare allarme...».
  • Riusciremo a riconquistare un tono di voce normale? «Bisognerebbe che chi mette in scena la democrazia dell’urlo non trovasse partner o chi faccia loro da spalla...».
  • È una critica all’opposizione? «È un invito più che una critica. Occorrerebbe riuscire a coprire un ruolo più dignitoso di quello di interlocutori in un gioco delle parti già stabilito nei toni, nei modi e negli esiti».
  • Ma negli altri Paesi democratici dell’Occidente, vince chi urla? «Penso che questo più che altro sia un problema italiano, a giudicare dalle trasmissioni politiche condotte in altri paesi europei o negli Stati Uniti, dove, Fox News è stata immediatamente definita “Tv propaganda”, proprio per i suoi Tg calibrati sulle idee del Partito repubblicano. Saper distinguere tra informazione e propaganda è un indicatore del successo o meno della democrazia dell’urlo».
09 agosto 2010
gentile carlo mascarinonon so se ha letto la lettera di GUGLIELMO a proposito dell'immigrazione i suoi toni non sono affatto esagerati! Ormai qui in italia c'è una situazione esplosiva, tutti i sacrosanti giorni in tutte le città (ormai divenute dei BRONX) e nei paesi dell'italia (anche i più reconditi) ci sono furti, assassini, pestaggi terribili per pochi soldi ad opera di stranieri extracomunitari rumeni e rom. Proprio perchè già ci sono i delinquenti italiani e i mafiosi nostrani non abbiamo bisogno di altri delinquenti e mafie. Poi mi creda se legge le cronache dei giornali si accorgerà che delitti efferati come negli utlimi tempi compiuti da extracomunitari regolari e non e da rumeni non si sono mai verificati in italia. Per esempio nella tranquilissima Venezia sono successi alcuni delitti tra extracomunitari regolari che a memoria d'uomo nessuno ne ricordava di così violenti, potrei continuare all'infinito... per non parlare poi di alcune credenze religiose (ocio che qui si rischia!) che di certo non semplificano la vita ! Siamo nel caos la lega prospera e non fa niente e di pietro che risolverebbe la questione in poco tempo, proprio perchè è refrattario a questa devastante illegalità diffusa, ha paura di farlo perchè perderebbe il bacino di voti raccolto con tanta fatica dal PD (questa perlomeno è la mia convinzione!).cordialmente mario bulgarelli
Ciao Mario, siamo in perfetta sintonia sul problema della sicurezza e dell'immigrazione, chi nega che sia indispensabile una politica di rigore basata su controlli preventivi ed espulsioni o vive fuori dal mondo o è in malafede, persino la Spagna socialista esegue annualmente migliaia di espulsioni senza per questo essere accusata di "fascismo, razzismo " ed altre idiozie. Io vorrei che tutti questi ipocriti buonisti benpensanti vivessero solo per un mese a Roma, nei pressi della Stazione Termini, vicino al campo nomadi di Via Salone, nel quartiere Esquilino in cui a breve i CINESI SARANNO LA MAGGIORANZA. NELL'ITALIA MULTIRAZZIALE DI UN FUTURO NON TROPPO LONTANO NOI ITALIANI SAREMO STRANIERI IN PATRIA E FORSE LA RELIGIONE PREDOMINANTE DIVENTERA' QUELLA ISLAMICA, COSI' MARIA, STEFY E PERLPLESSA GIRERANNO COL BURQA...
spero che IDV non segua questi consigli intrisi di razzismo....non vorrei proprio che Donadi o Dipietro diventassero dei cloni di bossi che mira alla pulizia etnica, che diffonde una cultura xenofoba....ho fiducia in IDV e credo che abbia soluzioni meno rozze al problema immigrazione...
voi con questi atteggiamenti distruggete tutto quello che le donne si sono conquistate in millenni di storia in occidente! siete anticlericali fino al midollo e vi stracciate le vesti se la chiesa nostrana mette la bocca in qualche questione etica, ma poi sostenete con anima e corpo religioni che di certo non tengono in grande considerazione la donna!E sarà il caso che tu fai anche qualche riflessione sui moltissimi stupri che succedonoNon ti dice niente il fatto che da quando c'è questa immigrazione una donna non può più girare da sola?Purtroppo so già che le mie parole cadranno nel vuoto perchè persone come te ne ho già conosciute, il vostro modo di pensare è molto grave perchè misconosce realtà evidenti e sotto gli occhi di tutti. Sembra quasi che siate animate da una forma di autodistruzione.  
  • innanzitutto le dico che persone come me non sono animate da forme di autodistruzione, anzi. Persone come me, vorrebbero che non venissero incoraggiate culture xenofobe e razziste come quelle che vengono auspicate da gente come lei che vedono nello straniero la causa di tutti i mali attuali….questa sì, che una forma di autodistruzione della società perché basata su un elevato grado di egoismo, di provincialismo esasperato, di autolimitazione interculturale, di negazione del concetto di umanità ….
  • Quanto alla vicenda stupro: ma lei pensa davvero che alla donna stuprata possa importare la nazionalità del suo aggressore?? Lo stupro è un reato ignobile, è un atto di vigliaccheria, di sopraffazione, di non rispetto, e non credo che il fatto che lo compia un italiano sia una attenuante. Non crede?? Lo stupro come le rapine, gli omicidi, sono reati PERSONALI, non legati alla nazionalità. Certo è che l‘ignoranza, i pregiudizi, annebbiano la mente perché, pur di accusare lo “straniero“ inteso ormai come “nemico“ da abbattere, si arriva addirittura a giustificare la delinquenza nostrana affermando addirittura che da quando c‘è immigrazione la donna non puo‘ girare da sola (infatti la ragazzina stuprata a capri, girava con un ragazzo della napoli-bene che poi l‘ha violentata), ci si finge interessati ai problemi del genere femminile; si arriva a strumentalizzare lo stupro per coprire le proprie tendenze xenofobe, il proprio odio per chi è “diverso” … a questa gente, della donna NON gliene importa così tanto, altrimenti rifiuterebbe qualsiasi altra forma di violenza, di sfruttamento fisica e non, da chiunque venga commessa e disdegnerebbe quelle culture maschiliste che nel 2010 invadono tutti i settori della società…..invece molto spesso sono proprio quelli che gridano alla caccia allo straniero, che poi alimentano lo sfruttamento, il non rispetto, le discriminazioni sulle donne …
  • La distruzione di quello che le donne si sono conquistate sta avvenendo ad opera di “certi” uomini che continuano imperterriti a ritenere la donna un essere inferiore e lo fanno attraverso la creazione di nuove forme di maschilismo….non ultimo quello in politica: il velinismo….la cultura berlusconiana (fatta da omuncoli) ha creato un modello piu’ sofisticato di maschilismo e/o machismo…una forma piu’ sottile, piu’ raffinata, formalmente meno offensiva, meno umiliante, ma che sottosotto, svela l’identico atteggiameno sprezzante nei confronti della donna. un tempo il concetto di inferiorità della donna doveva essere esplicito, oggi, è stato reso meno riconoscibile, mimetizzato nella giungla dei falsi miti costruiti dentro il trash della tv. Ed è proprio lì, che cresce e si perfeziona il nuovo modello (che certi maschi non disdegnano), che nella forma, puo’ far credere ad un maggiore affrancamento, ma nella sostanza perpetua la concezione di donna come oggetto di piacere, a cui è consentito accedere alla politica solo se disponibile e bella, solo se devota al suo “padrone” politico, solo se disposta ad indossare “il burqua” del servilismo, della cortigianeria, della sottomissione compiacente e incondizionata.
  • Quanto all’essere anticlericali: che c’è di male a criticare le scelte fatte dalle gerarchie ecclesiastiche?? Perché le critiche devono essere viste sempre in negativo, come attacchi?? Io sono credente ma mi disturba non poco quando la chiesa si intromette nelle questioni etiche (divorzio-aborto-eutanasia) SOLO per lanciare anatemi, per puntare il dito, ma poi se ne infischia del resto ed insabbia tutto, quando per es. si parla degli atti PECCAMINOSI CRIMINALI commessi da preti (pedofilia, riciclaggio, ecc.); mi disturba non poco quando interviene NON per aiutare effettivamente i deboli, i sofferenti, ma allo scopo di MANIPOLARE i fedeli, per tenerli stretti a sé, perché ha paura di perdere il PROPRIO potere economico e politico; mi disturba non poco quando la chiesa avalla sistemi politici criminogeni, culture xenofobe come quella legista solo perchè la lega fa’ quella finta e ipocrita battaglia sul crocifisso…..insomma, io vorrei una chiesa che seguisse davvero valori cristiani e si liberasse dall’opulenza, dalle ambizioni, e fosse piu’ trasparente, e ammettesse i suoi limiti ed errori!!
Io non voglio un soldato per ogni bella donna che cammina per strada, voglio parità riguardo gli stipendi, gli accessi al mondo del lavoro,lo  stesso trattamento.Voglio vedere almeno la metà del parlamento formata da donne, il discorso della sicurezza delle donne è un contentino per riaffermare una visione mentale patriarcale!No grazie!Il femminismo e le conquiste non posso scomodarli per così poco!Anticlericali.La Chiesa non ci aiuta: coppie di fatto, ricerca sulle staminali, aborto, riconoscimento diritti dei gay e coppie di fatto,uso del preservativo( in Africa può salvare la vita),mancati processi e autorizzazioni per gli scandali dei preti pedofili.Questo è ragionare non autodistruzione! 
Ben detto, stimata sra. Perplessa : lei analizza con logica punto per punto. - Al contrario il di solito beneducato sig. Mario Bulgarelli perde le staffe e mescola le questioni serie con sciocchezze come l'uso del burqa. - Dobbiamo avere pazienza, ancora troppi italiani sono razzisti nazi-fascisti-separatisti come lui, ma un giorno capiranno. - Certo, dovrebbero abituarsi a studiare, a leggere la storia solo con libri ben documentati e non con sofismi tendenziosi come quelli con cui infestano i blog. - Mi domando come saranno i blog pro-cavaliere. Ce ne saranno ???-  
a volte, leggendo alcuni commenti su questo blog, devo controllare bene di non aver sbagliato "pagina"..........:-((((
I libri di storia ci diranno se in questo ventennio c'è stato un delirio di massa o una colossale cecità di massa riguardo la condizione politica del paese.Che vergogna!Ma cosa diremo ai nostri figli?Cambieremo il significato della parola vergogna dal dizionario, per forza! 
MA CHE DELIRIO E DELIRIO! VOI SCRIVETE E I DEPUTATI PERCEPISCONO STIPENDI INDECENTI (I PIU' ALTI TRA TUTTI I DEPUTATI EUROPEI)PER QUESTO I NOSTRI DEPUTATI IDV DEVONO DARE UN SEGNALE FORTE ED INEQUIVOCABILE : AUTORIDUZIONE DEGLI STIPENDI (anche perche' una legge su questo non avrebbe mai i numeri per essere votata) E SOLO COSì ACQUISTEREBBERO UNA TOTALE CREDIBILITA' MA FIN CHE PERCEPISCONO GLI STIPENDI DI TUTTI GLI ALTRI QUALCHE TERRBILE DUBBIO RIMANE.LA MORALIZZAZIONE DEVE PARTIRE DAI MORALIZZATORI!!!SPERO CHE DONADI MI ASCOLTI ! I MILLE EURO SONO VERAMENTE UNA PRESA PER I FONDELLI!DI QUESTO DOVETE PARLARE (compagne/i, bolscevichi e menscevichi, trostzkysti, lienininisti, stalinisti, e mettiamoci anche i seguaci di kerensky che nel gruppo non c'entrano) SE VOLETE SMUOVERE LA CLASSE POLITICA!(sull'argomento ci tornerò state pur tranquilli/e con alcune chicche!!!) 
all'amico leghista consiglierei, oltre a parlare della riduzione degli stipendi, di parlare anche della corruzione-illegalità-ladrocinio-evasione, ecc. che stanno mandando allo sfacelo l'italia degli onesti...
ha dimenticato kandinsky.... non ci azzecca niente, però fa rima!!!!
in questo ventennio abbiamo assistito ad ogni tipo di contraddizione. La magistratura è "politicizzata" se indaga su uomini del Governo B., ma non lo è se coinvolta in indagini che la collegano a "complotti" poco puliti. Il giornalismo è "eversivo" e "comunista" se critica il Grande Capo, ma è onesto se spara su uomini dell'opposizione o presunti "traditori" (direi semmai "dissenzienti") rispetto ai dictat del Sultano. L'opposizione è disponibile al dialogo se pronta all'inciucio, oltranzista e giustizialista se ambisce ad un governo di persone pulite. Il Governo è detto "del fare" perchè ha consegnato tot numero di casette agli aquilani, ma non si può dire che a L'Aquila non funziona nulla, che l'informazione su L'Aquila è stata manipolata, che una certa "cricca" ha fatto affari ed altri si apprestava a farne, sciacallando su quella tragedia. Il Governo del fare è lodevole per la sbandierata lotta alla criminalità organizzata (ogni tanto blaterano numeri di arresti), ma è lo steso Governo che vuole limitare le potenzialità di indagine (vedi il DDL intercettazioni), che depotenzia di risorse le forze dell'ordine, che mina la credibilità del lavoro della magistratura, e che minaccia un settembre di fuoco, per l'argomento "giustizia", che ovviamente sarà trattato ampiamente dalle reti RAISET e dai giornali "di famiglia". Il dossieraggio è tipico della sinistra sovversiva, se riguarda le frequentazioni di mister B., o le intercettazioni che lo vedono coinvolto, ma va tutto bene se riguardano Marrazzo, o Fassino. La privacy deve essere tutelata, se riguarda il Mister B. o i suoi sodali, ma può essere elusa se riguarda appunto i dossier su Marrazzo o la famosa telefonata di Fassino.  E' così che bisogna vederla. Non esiste una "verità", ma tante verità diverse, a seconda del punto di vista. Cioè, se dal punto di vista di B., o dall'altro..........tutto qui.
"Il Governo del fare è lodevole per la sbandierata lotta alla criminalità organizzata (ogni tanto blaterano numeri di arresti)"     si, ogni tanto si sente di uno o due arresti di poco conto e poi ci montano su un carrozzone.... sei una persona intelligente.....perchè ogni tanto ti rendi ridicola con 'ste cose? quando neghi anche l'evidenza fai ridere....sai fare di meglio,su......scrivi tutto il resto ed evita questo,no? poi finisce che non ti prendono più sul serio neanche le tue compagne....
già, maria, che dici mai??? questo è il governo che combatte la mafia!! ma scherzi!! pensa che dell'utri, condannato per mafia, siede ancora in parlamento....sì, è il governo che combatte la mafia!!!
Cosa replicarti, niente:-)
 LA BASE DEVE ESPRIMERSI CON ANTICIPO. SOPRATTUTTO LA BASE DEL PD.a coalizione di tutto il centrosinistra deve nascere dalla base degli iscritti e degli elettori, soprattutto quelli del PD, stoppati dalle incertezze del vertice. Le nomenclature dei partiti devono accettare un passo indietro per il bene del paese: rinunciare a candidarsi premier ed accontentarsi, si fa per dire, di fare il ministro, ed affidare il ruolo di premier  a una persona capace di stabilire una “connessione sentimentale col popolo” (Vendola, Renzi, Bonino, Chiamparino e altri…). Una coalizione che presenti  già  un governo ombra, manuale Cencelli alla mano:  il modo migliore per impiegare correttamente il patrimonio di esperienza della attuale nomenclatura del centrosinistra, tutte persone molto intelligenti e capaci.Due condizioni indispensabili: : 1) l’ iniziativa deve partire dalla base, e tutti  i cittadini si devono sentire coinvolti nella proposta. 2) le primarie di coalizione  sono lo strumento fondamentale e insostituibile per la scelta del premier; i candidati: una rosa di nomi tra non politici o, se di politici, di persone capace di suscitare emozione E’ la base che deve scegliere. SE LA NOMENCLATURA DEL PD NON CI STA, occorre rivolgersi direttamente alla sua base.  [email protected]
 Il “conflitto d'interessi” che vive Berlusconi, secondo me non è la “causa”, ma uno degli effetti di una degenerazione culturale, politica, morale che inizia da lontano, anche da “prima” della discesa in campo di Berlusconi. Quest'ultimo ha trovato il modo di “cavalcare” l'onda, e l'ha fatto, perseguendo i suoi interessi. Nessuno gliel'ha impedito. E non mi riferisco SOLO alla cosiddetta opposizione che, invece di impedire, ha contribuito a “stabilizzare” il fenomeno, ma anche a tanti altri soggetti, persone o lobbies.Cominciando proprio dai vari Fini, Bocchino, etc.....Solo l'altroieri si sono accorti che il “conflitto d'interessi” gli si poteva torcere contro? Dov'erano prima? Quando “altri” sollevavano la questione, loro minimizzavano, negavano, deridevano.... Quando hanno deciso di appoggiare un Governo che si sarebbe servito di tali mezzi, hanno condiviso, hanno beneficiato. Ora, per un dissenso “tutto interno” alla loro coalizione, il padrone “ha sciolto i cani”, e loro devono imparare a “difendersi”. Dov'era la loro “solidarietà” quando sono stati sferrati attacchi ad “altri”, con lo stesso mezzo? Ma, come dicevo, il discorso è ancor più ampio, e non basterebbe un giorno intero per esaminarlo tutto.Ad esempio: il “merito” non ha più alcun valore. E' stato sostituito, passo dopo passo, da altri “requisiti”. Come l'appartenenza ad un gruppo, o ad una lobby. Ed è così che l'ignoranza (in senso lato) è dilagata. Qualcuno dice che TUTTI i giornalisti hanno un padrone. Nel senso che tutti (o quasi) hanno un editore cui rispondere? E' vero. Ciò non toglie, però, che ogni giornalista abbia (o dovrebbe avere) una “sua” capacità di raccontare, di elaborare, di comunicare, che vada al di là dell'interpretazione dei “desiderata” del capo. Perchè il giornalista è (o dovrebbe essere) un intellettuale, un professionista, con una “sua” etica personale, professionale. Non solo il servo di un padrone. Ma poichè “il sistema” è quello in cui il “merito”, il “valore” non contano nulla, ecco la degenerazione. Pur di accedere a quella posizione, a quella “visibilità”, ci si vende, ci si “prostituisce” (in senso lato). Al contempo, lo “standard” di qualità si abbassa, il livello medio del servizio “atteso” si abbassa, appiattendosi al livello basso del servizio “reso”. E il gioco è fatto.La progressiva degenerazione ha fatto sì che interi “pezzi” della nostra società siano stati smembrati, calpestati, distrutti. Come, ad esempio, i diritti dei lavoratori. In pieno ossequio ai desiderata dei “padroni”. In ossequio alle esigenze del “profitto” del padrone. Al diavolo il lavoratore!!!! E quando qualcuno, seppur timidamente, cerca di far notare simili storture, allora ci si inventa di tutto di più, pur di mantenere lo staus quo, fingendo di far qualcosa per cambiarlo. Ad esempio, ormai è opinione diffusa che gli stranieri siano uno dei mali maggiori della nostra società. Portatori di malattie, di disvalori culturali, di danno economico, di criminalità. Bisogna “espellerli”. Bene. Io quasi quasi mi augurerei che succedesse. Un bel “controesodo”. Tutti gli stranieri a casa. Sicuramente ci sarebbe un margine di “criminalità” in meno. Ma anche: nelle fabbriche-industrie dei “padroni”, ci sarebbero meno “schiavi”, meno manodopera “al nero”. Quel lavoro, toccherebbe agli italiani? Magari in violazione di tutti i diritti cui gli stranieri troppo spesso rinunciano? Io non credo. Secondo me, assisteremmo ad una colossale “delocalizzazione”. Gli stranieri che pagano le tasse e i contributi, e che dopo una decina d'anni tornano nel loro paese (sono tanti), dovrebbero poter chiedere il “rimborso” dei contributi versati alle casse del nostro Stato? Certo che no. Allora, le casse dell'INPS, ad esempio, avrebbero un “gettito” in meno. Disoccupazione irrisolta: che si fa? Chi contribuisce a rimpinguare le casse che oggi servono per pagare casse integrazioni, pensioni, etc etc? I giovani? Con quale lavoro? E poi......quali giovani? Il nostro paese ha una crescita demografica praticamente “nulla”. Se i giovani, o i bambini non arrivano dall'estero, quelli italiani diminuiscono sempre più, dove saranno i giovani? Ma sicuramente, una volta mandati a casa gli stranieri (e ripeto, mi auguro che succeda), vorrò vedere cosa si inventeranno, quale sarà il “prossimo nemico”, causa di tutti i mali.Vogliamo parlare del settore “cultura”? Dei tagli indiscriminati che hanno reso la nostra scuola (quella che dovrebbe formare le classi del futuro) gretta, superficiale, povera, inadeguata? O dei tagli alla ricerca, all'università pubblica, sì da convogliare risorse economiche e intellettive al settore privato? Perchè la ricerca oggi non è pubblica, ma “sponsorizzata” dalle grandi lobbies? Ci siano mai chiesti perchè l'ignoranza diffusa, sia più funzionale ai “poteri forti”?Viviamo in un paese che ormai ha affermato la “legge del più forte”. Se non sei tale, non sopravvivi. Un paese che la legge del più forte l'ha fatta propria, che ha dimenticato cosa siano le “pari opportunità”, che ha dimenticato cosa significhi riconoscere un merito a chi davvero lo possiede. Oggi “essere” equivale all'”avere” o all'”apparire”. E ancora: non è mai stata fatta una seria lotta all'evasione fiscale. Solo ieri è saltata fuori la notizia di ingenti fondi, frutto di colossali evasioni, facenti capo alla farmaceutica "menarini". Ma nessuno più si scandalizza, e neppure se ne meraviglia. E' considerato "normale". La gente non riesce nemmeno più a "collegare" che il mancato gettito fiscale da parte di siffatti contribuenti, costituisce un "furto" alla collettività. Perchè, diciamolo, si è perso proprio il concetto di "collettività", di bene comune. E quindi, chiediamoci: "a chi giova"????Le “degenerazioni” sono ancora tante, troppe.....ma io mi chiedo: mentre si stavano affermando, dove eravamo? E perchè nessuno si è ribellato? Perchè, ad esempio, (per dirne una), la Chiesa ha lasciato che tutto ciò avvenisse? Mentre i “poteri forti” (di cui fa parte) si affermavano, la Chiesa dov'era? Se n'è accorta solo con Boffo??? Non credo. Ecco, secondo me stiamo percorrendo una triste china. Il fatto che il dibattito  non sia più basato sulla contrapposizione di idee e di ideali, ma sull'attacco personale, sull'aggressività, sulla meschinità, non è un fenomeno che appartiene SOLO alla politica. Ormai è diffuso in tutte le sfaccettature della società. Per vincere, per affermarsi, si “colpisce la persona”, con qualunque mezzo. Succede ormai dappertutto, non solo sui giornali di Feltri o Belpietro. Fa parte della “novella cultura”.Quindi oggi, cercare di “spezzare” la punta della lama, non equivale a renderla inoffensiva. Bisognerebbe cominciare da molto più lontato.
Si parla tanto di fango sul povero trasformista presidente Fini,Casa Montecarlo,aperta un'inchiestaRoma, indagini su compravendita ex AnArriva in Procura la vicenda della casa di Montecarlo donata ad An dalla vedova Colleoni e diventata la residenza del "cognato" di Gianfranco Fini, Giancarlo Tulliani. Dopo lo scoop de "Il Giornale", il tribunale di Roma ha aperto un'inchiesta sulla cessione dell'immobile a società off-shore caraibiche da parte di Alleanza Nazionale. I pm hanno disposto l'acquisizione di documenti riguardanti l'appartamento situato al 14 di Boulevard Princesse Charlotte.Nel dettaglio gli inquirenti di Piazzale Clodio hanno aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di truffa aggravata per la compravendita dell'appartamento. "Si tratta di un atto dovuto", spiega la Procura, in quanto il fascicolo è stato aperto sulla base di un esposto presentato nei giorni scorsi ai carabinieri da due esponenti de La Destra.Fabri: "Fini ha tradito la volontà di mia zia"Paolo Fabri è il nipote di Anna Maria Colleoni, la contessa che ha lasciato in eredità al partito l'appartamento al centro delle polemiche. Intervistato da Bergamonews.it racconta la sua versione dei fatti. "Mi spiace che l'immagine che sta uscendo di mia zia non corrisponda al vero - commenta Fabri - Mia zia era un'idealista e ha lasciato tutto al partito per una buona causa.
io capisco che berlusconi rappresenti una fonte di voti, ma ho l'impressione che ormai siamo al capolinea e forse otterremmo al massimo che qualcuno gli tiri in faccia qualche altro ricordino! Bisogna pensare di coinvolgere nel nostro partito anche e sopratutto chi vota per il centrodestra!Ma quello che mi preme dire ora è che con quale faccia i nostri politici dell'IDV possono parlare di buongoverno se percepiscono gli stessi indecenti stipendi di tutti gli altri politici, anche qui bisogna dare un segnale inequivocabile e forte: I PARLAMENTARI IDV SI DEVONO AUTORIDURRE GLI STIPENDI ALLA MEDIA DELLE ALTRE NAZIONI UE SENZA ASPETTARE UNA LEGGE CHE PERALTRO NON SAREBBE MAI APPROVATA .Se il nostro fosse un paese normale - come spesso tu Donadi dici - i deputati dell'idv, come paladini dell'etica nella poltitica, per primi dovrebbero rigettare l'iniquo privilegio di avere gli stipendi più alti fra tutte le nazioni UE. Lascia esterefatti come nessuno dei deputati IDV mai abbia stigmatizzato questa evidente difformità, chissa perchè......cordialmentemario bulgarelli 
i metodi "mediatico-mafiosi" o “fascio-squadristici” utilizzati dagli scagnozzi del capo per intimidire(=smettila, altrimenti farai una brutta fine!!), punire (=così impari a contraddire il sultano!!), educare (=questo è il trattamento che subirai se osi metterti contro cesare!!!) , chiunque osa dissentire, criticare, disubbidire, li conosciamo da tempo, purtroppo (vedi Dipietro, Boffo, Lario, ecc.ecc.). Questo “sistema“, basato sul dossieraggio, appositamente predisposto nelle segrete stanze, su preciso ordine del grande capo, dimostra il livello di depravazione e meschinità, di questi sedicenti giornalisti, che, perfettamente “addestrati” al linciaggio, utilizzano l’arma del “regolamento di conti”, per distruggere, annientare, annichilire, ogni forma di “deviazionismo” dalla cultura mitologica e apologista del berlusconismo. La soffocazione del dissenso è un dogma di questa “moderna” forma di “cesarismo”, degenerata da tempo, in un specie di settarismo delirante, che vuole “ammazzare“ il pensiero, vuole "addormentare" le menti, per poterle manipolare piu’ facilmente. . Ma ripeto, cio’ è conseguenza di quel conflitto di interessi MAI risolto!!!! Cio’ che stupisce, piuttosto, è la reazione dei cd finiani davanti a questa forma di annientamento dell’avversario, che, come detto, non è nuova!!! Oggi i finiani , svegliatisi dal profondo sonno dell‘ipocrisia, scoprono il “metodo“ e “denunciano” gli attacchi subiti da fini parlando di “anomalia italiana” e/o di “pestaggi” mediatici”….. ma dove erano quando il “metodo” veniva sferrato verso altri avversari politici????? Perché si son sempre guardati dal ripudiare pubblicamente queste forme becere di accanimento e aggressione???? Con questo non voglio dire che meritano il “trattamento” ma il vittimismo di chi ha avallato per anni il “metodo” e ne ha “raccolto” i frutti , francamente, mi disturba non poco!!!!
".....a colpi di titoli a caratteri cubitali, che infangano e trascinano tutto con sè, non solo gli ideali e la storia politica, ma anche quella privata e personale...."   si,certo come se questo schifo non fosse GENERALIZZATO, come se repubblica&C non facessero le stesse cose, si va bene non sarebbero (ma ci credete davvero?ma state scherzando?) al soldo dei politici, non li paga nessuno,ecc certo come no.E' buona parte del giornalismo che fa schifo, i giornalisti fanno schifo.la stampa crea e distrugge quello che vuole da sempre, quando è mercenaria diventa uno strumento potentissimo, oggi ancor di piu' e lo sapete benissimo. "dossieraggi squallidi, commissionati e appositamente tenuti nel cassetto, fino a che i tempi per la loro pubblicazione non si fanno maturi" . fantastico, sono mesi che si fa giustizia a orologeria verso chi sappiamo, non è forse la stessa cosa? sono d'accordo sulla condotta squallida del giornale ma è la stessa identica di repubblica&C . si denuncia sempre a senso unico per convenienza politica, dello stato dell'informazione non frega nulla in realtà
Oreste, premetto che da tempo non acquisto più il Giornale perchè a me piace documentarmi, leggere la notizia così com'è, non mi piace il tifo da stadio. Ritengo tuttavia che tu abbia perfettamente ragione, l'IDV ATTACCA IL GIORNALE E NON DICE UNA PAROLA SUI MAESTRI DEL LINCIAGGIO MEDIATICO CHE SONO L'UNITA' E LA REPUBBLICA SOLO PERCHE' I LORO EDITORI SONO ORIENTATI A SINISTRA, ALLORA VA TUTTO BENE. METTIAMOCI IN TESTA CHE IN ITALIA, A DIFFERENZA DEGLI STATI UNITI, NON ESISTONO GIORNALISTI LIBERI ED INDIPENDENTI, SONO TUTTI SERVI DEGLI EDITORI E PROPRIETARI DEI MASS MEDIA.
oreste, c'è una bella differenza tra le "10 domande di repubblica" e i dossier del giornale.
....dossier che vengono, chissà perchè, utilizzati AL MOMENTO GIUSTO.finchè fini rigava dritto, potevano esserci benissimo case a montecarlo o cose del genere e anzi, se fosse stata “repubblica” a denunciare la cosa, tutti a dare la propria solidarietà, tutti ad accusare “repubblica” di linciaggio e via dicendo; ora che fini ha “dissentito”, escono fuori i dossier dall’armadio, tenuti ben nascosti da Berlusconi, perché utili al momento opportuno.....sì, ribadisco, c'è una bella differenza!!!
dossier utilizzati "al momento giusto",a parte il fatto che feltri sta attaccando fini da mesi e mesi (PRIMA che iniziasse a "dissentire",ricordi il valium regalato da fini a feltri per natale?ma anche da prima), facciamo che siamo d'accordo ma lo vedi a senso unico, è una vita che la cosa avviene verso B.&C. ad es. la storia della protezione civile e quella di Di girolamo non sono forse state tirate fuori al momento giusto?, APPOSTA per le regionali? la dx doveva prendere una batosta che non c'è stata perchè la gente ha detto: si,ok ma di là c'è il NULLA. si parla giustamente di "giustizia a orologeria",ecc.. (mi sembra innegabile), quindi? a me sembra ci voglia una bella faccia per denunciarlo negli altri (anche se è evidente che avviene) dopo che lo si è fatto all'esasperazione.non mi stanchero' mai di dirlo:qui c'è della gran IPOCRISIA, il solito vizietto della sx, che palle! eppure la situazione è davanti agli occhi di tutti. B. è di gran lunga il + bersagliato dalla stampa, deve dedicare una bella porzione di energie per gestire attacchi mediatici anche contro la sua vita privata, ce ne vuole per far passare lui per il linciatore a mezzo stampa.  "tutti ad accusare “repubblica” di linciaggio e via dicendo" ma quando mai? ma chi li lincia a quelli? sono loro che linciano, non cominciamo a rigirar la frittata. se devo dirlo, io ricordo che (secondo me) il governo stava operando bene fino a quando non hanno iniziato a ROMPERCI I COGLIONI con le cazzate di Msr.Lario, noemi, scopate, villa grazioli, orge, cazzi e mazzi. va bene denunciare(seppur a orologeria) le malefatte politiche,finanziare,le cricche, le P2-3-4-5 ma il resto?  io sono un liberale, a volte mi avvicino ai radicali, non dico che sia un premier "sobrio", lo preferirei anche io ma, soprattutto se lavora bene, non mi frega niente non tanto della sua vita privata in generale che dovrà anche essere pubblica e non obietto, quanto al conoscere i particolari della sua vita sessuale. può metterlo dove vuole: dentro una donna, dentro un uomo, dentro una pecora,dentro una gallina,dentro una bambola gonfiabile,dentro un buco nel muro(solo consiglierei di non  andare a mignotte con l'auto blu) e il bello è che siete d'accordo anche voi quando vi conviene come con sircana o marrazzo.  Ora non ricordo neanche + bene ma la storia della d'addario cosa significa? abbiamo scoperto che le prostitute d'alto bordo hanno come clienti i politici? che novità! non si finisce mai di imparare, bene quindi? siamo in america? ci scandalizziamo perchè il presidente si è fatto fare un lavoretto di bocca?(una delle non rare occasioni in cui ti chiedi se gli americani ci sono o ci fanno) sbaglio o la questione della sanità era molto più importante del letto di putin? non per voi a quanto pare .  http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_01/santoro-annozero-daddario_... . dai sù, la sx non ha nulla da dire, al punto che spesso deve affidarsi al gossip per fare opposizione.   e poi un'altra cosa: secondo me bisognerebbe cambiare registro, guardiamo un pò in faccia la realtà, basta con l'idealismo, con il "buonismo" o che ne so io. ma dico siamo scemi? parliamo di POLITICA, di POTERE, se un belpietro scopre la porcheria della casa di fini in un momento in cui fini e B. sono in pace voi vi aspettate che lo denunci? no, non lo fa  E FA BENE, se mai prima si cerca di lavare i panni sporchi in casa.cosa credete che esistano romantici giornalisti votati al giusto a costo della vita?Concita-GiovannaD'Arco? a parte poche mosche bianche i giornalisti sono una categoria di merda, particolarmente votati al mercenarismo per natura stessa della loro attività, per il potere che hanno, in italia poi...il paese dei cialtroni, degli arrivisti a ogni costo(metto le mani avanti: sempre stato così, la cosa non inizia con B. e lui NON la ingigantisce, a sx sono maestri in questo, pensate a certi ambienti sindacali ad es.) . la stampa può creare e distruggere quel che vuole, trasformare stronzi in eroi (che so...... di pietro?) e distruggere le anime più nobili (berlusconi?......mmmh...no,qui esagero),ecc..e il bello è che lo sapete benissimo ma,di nuovo solo quando vi conviene(ipocrisia,as usual). intorno a B. si è creato un DELIRIO DI MASSA e i responsabili, oltre a dipietro&C sono soprattutto i giornalisti.Si, un delirio di massa,pazzia collettiva che contagia anche persone colte e intelligenti, si arriva a leggere cose incredibili. l'ultimo di una lunga serie di esempi? http://archiviostorico.corriere.it/2010/giugno/28/Bertolucci_Squadra_dem... ma ci rendiamo conto? ma come si può commentare una cosa del genere? siamo al delirio.Un giornalista NORMALE non pubblicherebbe una stupidagine così grossa. 
  • http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=909
  • http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=32660
 oreste, il problema è uno solo: CONFLITTO DI INTERESSI!!!!! è questo che rende anomala la vicenda. NESSUN POLITICO HA UN CONFLITTO DI INTERESSI COME B.!!! quindi i tuoi esempi non reggono finchè ci sarà quel conflitto!!! è il  più bersagliato dalla stampa? quale stampa?  il 99,99% è nelle sue mani!!! ah, unità e repubblica? ma quante copie vendono? il tg1-tg2-tg4-tg5-studio aperto, fanno molto piu' share delle copie vendute da repubblica!! giustizia ad orologeria? ma la magistratura quando deve fare le indagini? mai? senno' significa che fa uso politico della giustizia!! bella scusa, no?? è quello che vuole b!!! infatti è b. che fa uso della politica per pararsi il sedere dai processi....ah, per te berlusconi è lindo e immacolato???...ma per favore!! per me b. puo' andare a letto con putin e con tutte le veline che vuole......mi urta quando quelle, le fa diventare ministre o roba varia e cmq mi urta quando va a sventolare  valori cristiani, di cui NON è degno, per acchiappare voti, quando ti manda il depliant a casa con le immagini della famigliola perfetta, quando parla di family-day, ecc.ecc.......ma dai, piu' ipocrisia di questa!!!!..... e poi, NON è per niente sobrio!!! è un estremista a tutti gli effetti con quei modi dispotici, mafiosi, da perfetto prepotente....vuole tutti ai suoi piedi....si crede un dio che deve essere per forza amato e riverito (forzasilvio, menomalechesilvioc'è, amorevincesuodio e cazzate varie)!!!.....  belpietro non cerca di lavare i panni in casa, ma tiene quelle informazioni nel cassetto come arma di vendetta, per ordine del padrone!!!! quanto al potere dei media, te ne devi fare una ragione:b. è ossessionato dal controllo dei media perchè ha paura di perdere il suo consenso, ha paura di non poter manipolare l'elettorato con le sue scemenze, ha paura che la gente scopra che non è capace di fare un bel nulla a parte la difesa di sè stesso, delle sue aziende e di cio' che ama di piu' cioè i soldi!!!  B.SI LIBERI DEL CONFLITTO DI INTERESSI e poi ne riparliamo!!  DI La' NON C'è NULLA?? bella scusa anche questa!!! bella propaganda!! "di là non c'è nulla e quindi voto b"....(cioè il peggio del peggio!!): questa è una bella lavata di mani, se permetti! è un modo per non prendersi le proprie responsabilità!!! "repubblica" è stato ritenuto responsabile dell'aggressione di b. ed è ritenuto, assieme a travaglio e santoro, istigatore a delinquere, terrorista mediatico!!! 
Se non ci fosse da piangere mi verrebbe da ridere; mi viene in  mente quella comica di Stanlio e Ollio in cui i due meschinetti e un negoziante scemo litigando si distruggono a vicenda tutto quello che possiedono. Se non ci andassimo di mezzo noi, sarei anche contento che questa classe politica si autodistruggesse. Alla fine della tragedia del berlusconismo siamo arrivati alle comiche. Nel frattempo la gente muore sul lavoro, la gente perde il lavoro, i soliti delinquenti lucrano sul lavoro e sulle vite dei lavoratori. Occorre  risollevarci e riscoprire i VALORI della società che sono stati annichiliti dalla corruzione della classe politica a partire da craxi in poi.Ben venga un Di Pietro che finisca ciò che ha iniziato nel 92. Buon lavoro, Flavio
  silvio berlusconi oramai è alla dittatura, che vergogna vedere i suoi giornali e tv mandare messaggi mafiosi, per il modo che hanno di accusare tutti e tutti di avere ruubato la marmellata, mentre il loro capo è sospettato di stragi di stato, che vergogna capisco essere pagati, ma così si è servi ma anche complici della mafia berlusconiana fatta da leggi ad personam e schifezze  colgo l'occasione per chiedere aiuto, abito a piancogno e da due anni e mezzo sono vittima della burocrazia e ci sto rimettendo in salute, metto quì la pagina del mio blog che tratta l'argomento, ho bisogno di aiuto vero, perchè io ci rimetto o la vita o la salute mentale perchè le istituzioni se ne fregano, il comune di piancogno è di detra, la lega è forte, ma io sto morendo http://politicando.myblog.it/archive/2009/10/29/morire-di-rumori-a-piancogno-provincia-di-brescia-nella-vall.html 
 Sull'INDRO oggi cosi magnificato quanto a professionalità e rigore morale, personalmente ho molti dubbi: é stato senza  dubbio un giornalista di successo ( sempre grazie alla sue frequentazioni col potere fin dai tempi mussoliniani - aderente quanto basta, frondista per convenienza, dal naso tappato poi,  per non sentire il lezzo di certa politica becera ignorante e di malaffare,  abituata,  spesso col consenso dei benpensanti a sistemare antidemocraticamente le cose) intellettuale da poco (la sua storia d'Italia pur  scritta da uno che "sparla bene" ebbe qualche successo solo perchè non paludata, come nello stile prevalente dei nipotini di Croce, ma rimane zeppa di errori storigrafici pesanti. Leggiamo invece la "Antistoria d'Italia" (1948) di Fabio Cusin : illuminante la sua critica alla faziosità italiana che genera i ducetti di casa nostra (Mussolini,Fanfani, Craxi ,l'ultima replica compresa)dell' indro il mio Prof di Liceo grecista di ottima scuola e partigiano nella Repubblica dell'Ossola, diceva che "avrebbe scritto anche sui cessi delle stazioni se l'avessero pagato..." Cosa che potrebbe ben adattarsi a pensarci bene a qualche suo emulograzie per  l'attenzione
 Non entro nel merito di ciò che dice il sig. Pamato sul giornalista Montanelli, perché non conosco le malefatte delle quali lo accusa. ─ Di lui invece mi è dispiaciuto che l’8 settembre 1943, quando Badoglio (che subito dopo se ne andò con il re) mandò il telegramma che diceva agli ufficiali delle truppe dislocate nell’Italia (occupata in parte dai nazisti) di rispondere agli attacchi da qualunque parte essi venissero, lo interpretò (come tutti i comandanti italiani eccetto quelli di Cefalonia) come un irresponsabile e vile « tutti a casa !!» abbandonando cosí alla loro sorte (e alla fame) centinaia di migliaia di soldati. ─ Poi mi è pure toccato di vedere un video dove ironizzava sul nostro presidente ADP.- Punto e basta ! !  
Carlo, non entro nemmeno io nel merito, diciamo però una cosa: Montanelli è un giornalista e scrittore che stimo, pur avendo una matrice politica abbastanza antipodica rispetto alla mia. Ma, appunto, era un uomo di destra; e, all'epoca, fascista, cosa che peraltro onestamente non ha mai negato. Nella "Storia d'Italia" rimarca la scarsità di coraggio degli italiani, e l'interpretazione citata è vera, senza ombra di dubbio. Ma qui, effettivamente, sviluppiamo una dicotomia: è più etico un "tutti a casa" e voltare le spalle ad un alleato come il Terzo Reich, o un permanerne a fianco vista la parola data? Parlando con amici riguardo al comportamento italiano, qualcuno sostiene che la Nazione ha tradito la Germania in entrambi i conflitti; posso essere d'accordo, volendo, per quanto concerne la prima guerra mondiale, ma riguardo alla seconda non ho alcun dubbio: avrà pure tradito, ma chi se non il nazismo, uno dei principali simboli dell'aberrazione dell'uomo?
 Egregio sig. Stefano T , se Montanelli nella sua Storia rimarca «la scarsità di coraggio degli italiani», si sbaglia di grosso riguardo al soldato italiano, dovrebbe riferirsi piuttosto ai generali, includendo sé stesso. ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  Ma lei affronta anche un tema molto trascendente che meriterebbe da parte nostra una ricerca più profonda. Per me la fonte fondamentale sono i diari di Galeazzo Ciano, il marito di Edda Mussolini che era stato molto vicino agli ambienti tedeschi dell’epoca. Questi documenti non sono “memorie” ma notizie scritte poche ore dopo gli avvenimenti giornalieri. Una prima parte fu trafugata dai tedeschi. Ma si può leggere tra l’altro nel resto che Mussolini fu trascinato alla guerra nell’agosto 1939 da Hitler (e Ribbentrop) che presero la decisione senza tener conto dei militari italiani né le possibili limitazioni dell’accordo italogermanico firmato pochi mesi prima. “La nostra sorte non gli importa” scrisse, e lo disse al suocero. Ma la disgrazia fu che Mussolini oltre a pensare che il suo onore lo vincolava ai tedeschi voleva “la sua parte del bottino in Croazia e Dalmazia”. – Ciano insisteva con il duce : “Ordiscono un sacco di bugie e intrighe, non ci hanno trattato come soci, ma come servi”. E pensava che ciò era stato possibile per la “disonesta pusillanimità di Mussolini”. ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ── I diari sono una solida fonte storica sulla vita del fascismo degli ultimi anni, sulla guerra dalla prospettiva di molti italiani, commenti sui paesi europei alleati e quelli neutrali, e severe opinioni su diversi personaggi tanto italiani come di altre nazionalità, e sull’andamento della guerra. – Contengono dati sulle funzioni diplomatiche che gli affidava Mussolini, come le visite al Quartiere generale di Hitler, e conversazioni con Ribbentrop, Goering, Hitler, Pierre Laval, Jodl, Keitel.   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─– La conclusione che io ritengo che si debba trarre è che non c’è stato nessun tradimento : uscire dalla guerra era il meno che si potesse fare con simili criminali. – Perché la popolazione italiana (come quella tedesca d’altronde) avrebbe dovuto continuare a sopportare i bombardamenti di coloro che stavano vincendo la guerra su tutti i fronti, bombardamenti che l’aviazione tedesca non era capace di impedire ? – Non era una pazzia dei generali nazisti credere che i loro scientifici avrebbero potuto creare in tempo la bomba atomica che avrebbe distrutto l’Inghilterra ?    ─   ─   ─   ─   ─   ─ – E non era una pazzia che lo sperasse Mussolini ? Ma quale voltare le spalle a un alleato, ma quale parola data, ma quale tradimento, per piacere, quale tradimento ? ! ?  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─  ─   ─   ─   ─   ─   ─   ─ Dopo l’8 settembre a causa di quei comandanti che, come Montanelli, malintesero il telegramma di Badoglio (« resistere agli attacchi da qualunque parte essi vengano», con ovvia riferenza ai tedeschi ), come riferí lui stesso quando scriveva sul Corriere della Sera (le lettere al direttore), io ritengo che il «tutti a casa» dei comandanti italiani è stato un avvenimento molto trascendente : sono certo che se le unità dell'esercito italiano (=del re) si fossero mantenute sotto bandiera, come quelle di Cefalonia, la nazione italiana sarebbe giunta al tavolo della pace con diritto di voce, lo stesso della Francia gaullista (mentre non si tenne conto affatto della Francia di Vichy, durata ben 5 anni, retta da Pierre Laval e Philippe Pétain, criminali voltagabbana) e non come la nazione mussoliniana vinta al pari di quella hitleriana. ─ Per questa mancanza di voce l’Italia si vide togliere pezzi di territorio dalla Francia e grandi pezzi ad oriente a favore del comunista Tito, con l’orrendo esodo di 350 mila istriani. Distinti saluti.  Carlo Mascarino (classe 1935)  
Egregio sig. Carlo, condivido la Sua analisi completamente. Distinti saluti.
"la sua storia d'Italia pur  scritta da uno che "sparla bene" ebbe qualche successo solo perchè non paludata, come nello stile prevalente dei nipotini di Croce, ma rimane zeppa di errori storigrafici pesanti "                                                                                                    "erorri storiografici pesanti", intende relativi anche all'età moderna? tipo?