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Il ponte? Pagliacciata propagandistica

ponte_di_messinaA dicembre inizieremo i lavori del ponte di Messina, dice Berlusconi. Bugia, diciamo noi. A meno che Berlusconi per inizio dei lavori non intenda la posa della prima pietra. Solito copione: telecamere, flash, nugolo di giornalisti (alcuni, forse molti, ‘embedded’…), sorrisi smaglianti del presidente del Consiglio che sicuramente si metterà in posa con elmetti da operaio. Una sceneggiatura perfetta per nascondere una fastidiosa verità: un minuto dopo la cerimonia i lavori saranno sospesi. Non ci sono soldi. Punto. Al di là di roboanti annunci, la situazione è questa. I numeri non sono come le dichiarazioni di Berlusconi e non possono essere smentiti. Ed i numeri sono chiari: per il 2010-2011 il contributo in conto capitale all’Anas è pari a zero e le risorse stanziate per la costruzione di opere pubbliche e infrastrutture è diminuita dell’8%. Numeri, non chiacchiere. Comprendiamo che Berlusconi abbia bisogno di recuperare credibilità e consenso dopo i fischi di Messina, ma questo castello di bugie gli crollerà addosso. Come farà il presidente del consiglio a costruire il ponte senza soldi? E come si fa a costruire il ponte senza progetti? Eh già, leggete cosa dice il Wwf: “non esiste ad oggi non solo un progetto esecutivo che consenta di aprire i cantieri del ponte, ma nemmeno il progetto definitivo che serve a completare la procedura di valutazione di impatto ambientale”. Insomma, ad occhio e croce, questo annuncio sembra la solita pagliacciata propagandistica di Berlusconi.