ottobre 2009
GIU' LE MANI DALLA PAR CONDICIO



LA LETTERA DELLA VERGOGNA
Oggi pubblico una lettera…
"Egr. dott. Mancini nella sua e-mail Lei mi segnala una problematica personale che esula dalle mie competenze. Sarebbe svilente se un On. si dovesse occupare di cassonetti - o monnezza, come dicono a Roma - tanto più se gli stessi si trovano dinanzi ad un´attività imprenditoriale di un privato. Con profondo rammarico noto (...) che lei non comprende
il senso, né la ratio della Mia attività politica! Cercherò di essere chiaro. Lei, alle elezioni che mi hanno visto trionfatore non mi ha votato - anzi più volte nel corso degli anni ha manifestato antipatia nei confronti di Berlusconi (...) E allora - continua la risposta - nasce spontanea una domanda: perché si rivolge alla mia persona? Io per quale motivo dovrei
adoperarmi per lei? Forse mi reputa un idiota che si fa sfruttare da chiunque? Oppure, cosa ancora più offensiva, il suo servetto? Io lavoro solamente per chi mi vota in quanto faccio politica, non il missionario (...)".
"Sarebbe svilente e umiliante per la mia persona, la mia competenza e la mia professionalità - prosegue il consigliere capitolino - consentire a chiunque di chiedermi favori che, come nel caso di specie, esulano dalle mie competenze. Pertanto: 1) O si impegna formalmente - stipulando un patto di sangue con il sottoscritto - a votare nel 2013 il sottoscritto on. Patrizio Bianconi al Comune di Roma ed il dir. Andrea Zaerisi al municipio XIX; 2) O, se lei non è intenzionato, non si rivolga alla mia persona".
"Desidero infine segnalarle che per avvalersi della mia professionalità deve preventivamente fornirmi: nome, cognome, indirizzo di residenza affinché io possa schedarla nella mia rubrica individuando la sezione elettorale dove lei vota al fine di controllare se esprimerà o meno la preferenza nei miei riguardi. E poi: il suo telefono di casa, il cellulare e l´e-mail al fine di poterla rintracciare quando ci servirà il voto suo e
della sua famiglia. Se non se la sente di instaurare con il sottoscritto tale tipologia di patto - conclude Bianconi – la invito a rivolgersi alle persone che lei vota (...) Io non mi
faccio prendere per il culo da nessuno!"
Così risponde il consigliere comunale di Roma Patrizio Bianconi ad un cittadino che gli chiedeva di adoperarsi per spostare un cassonetto.
Non intendo discutere dello stile e dei toni, non mi interessa e tra l’altro qualificano benissimo la persona senza la necessità di troppe parole. Pongo, però, un problema politico. Qui siamo ben oltre il voto di scambio. Siamo al ricatto, all’intimidazione, all’abuso di potere. Fossimo stati in un Paese normale, un secondo dopo la pubblicazione di questa sconcertante lettera, il consigliere si sarebbe dimesso, carico di vergogna. In un paese normale appunto, non in uno “berlusconizzato”, guastato da 15 anni di Berlusconi in politica. I danni peggiori provocati da questo signore non sono solo quelli sociali ed economici, ma anche e soprattutto quelli culturali. Per recuperare la condivisione collettiva del concetto di etica pubblica, sarà necessaria una lunga e forte azione di “deberlusconizzazione” del Paese, al di là della sua permanenza al governo.



CHI E' DAVVERO LA QUINTA COLONNA DI BERLUSCONI
Oggi, durante il voto finale sullo scudo fiscale, quel campione di oppositore che si chiama Pierferdinando Casini ha definito l’opposizione di Italia dei Valori irresponsabile ed infantile. E ancora, che con un’opposizione come quella di IDV, Berlusconi rimarrà al Governo per altri 60 anni. Parole quelle del leader dell’Udc sottoscritte dall’applauso del Partito Democratico.
(Leggere per credere. Ecco il link alla pagina del sito della Camera dei Deputati, il riferimento è a pag.21
Martedì, 29 settembre 2009. Alla Camera dei Deputati, il centrodestra respinge le pregiudiziali di costituzionalità sullo scudo fiscale presentate dall’opposizione con 50 voti di scarto. Le pregiudiziali sarebbero state approvate ed il provvedimento decaduto se l’opposizione, Pd e Udc, non fosse stata latitante. Alla votazione, infatti, erano assenti:
51 deputati del Pd
6 deputati dell’Udc
2 dell’Idv
Venerdì, 2 ottobre 2009. Replica. Il centrodestra approva lo scudo fiscale. Il provvedimento al voto finale passa per una differenza di voti risibile (20 voti). Alla votazione erano assenti:
22 deputati del Pd
6 deputati dell’Udc
1 dell’Idv
Lascio a voi ogni valutazione ed ogni commento sui numeri e su chi Berlusconi deve ringraziare se governerà per altri 60 anni.



Iniziativa antilegalitaria del PDL
Pubblico una mia intervista apparsa ieri sul quotidiano “Il Piccolo”. Vorrei conoscere la vostra opinione in merito.
Il Pdl è pronto, secondo il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, a «organizzare una grande manifestazione contro l'attacco a Silvio Berlusconi» citando anche la sentenza sul lodo Mondadori...
È uno dei tanti esempi della cultura anti-legalitaria del centrodestra per cui le sentenze della magistratura sono un esproprio.
Potrebbe avere successo?
Credo sia una manifestazione che sta soltanto nella testa di Cicchitto.
“Firmare lo scudo fiscale è stato un atto vile”. Ha condiviso l'attacco frontale di sabato al Quirinale di Antonio Di Pietro?
Il Presidente della Repubblica avrebbe potuto rinviare alle Camere questo provvedimento. Come gesto politico. Detto questo, personalmente, mantengo inalterata la mia stima nell'operato di Giorgio Napolitano
“Questa porcata non andava promulgata” scrive sul blog Di Pietro. L'impressione è che usiate un linguaggio leghista per avere le prime pagine dei giornali?
Io rispondo del mio linguaggio. Personalmente non credo che il Paese abbia bisogno di stimoli ulteriori.
Il deputato dell'Idv Francesco Barbato è arrivato alla Camera ad accusare il premier di essere “mafioso”...
Si è trattato di un'intenzione condivisibile espressa in un modo sbagliato. Il punto è che questo governo ha approvato una legge che è un regalo colossale alle mafie e ai criminali in generale.
Il segretario in pectore del Pd Pierluigi Bersani ha dichiarato che gli attacchi al Quirinale “sono il miglior regalo che si possa fare a Berlusconi”.
Il miglior regalo è non andare in aula. Se l'opposizione fosse stata compattamente presente alla Camera - l'Idv lo era - lo scudo fiscale non sarebbe passato.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha ricevuto i suoi complimenti. Un caso?
Si è dimostrato un vero galantuomo. In un contesto come questo e in un momento difficile ha avuto il coraggio di rifiutare un privilegio vergognoso come il lodo Alfano. Dimostra di avere la coscienza a posto.
“La libertà di informazione è sotto stretta vigilanza” ha dichiarato a margine della manifestazione di sabato in Piazza del Popolo...
C'è un governo che controlla cinque televisioni su sei e sta cercando di far scomparire dalla televisione pubblica le notizie. Si può dire solo quello che fa comodo al governo, chi racconta notizie scomode deve chiudere e chi come Idv fa un'opposizione scomoda scompare dai telegiornali. Noi non accettiamo che l'Italia sia 70esima nel mondo per libertà di informazione, perché la libertà di informazione è il cuore della democrazia.
Il ministro Renato Brunetta, suo concittadino, ha proposto che all'inizio di tutti i programmi della Rai insieme al nome dei giornalisti venga reso noto anche l'ammontare del loro stipendio. Condivide questa «operazione trasparenza»?
Brunetta ormai è un esperto di iniziative strampalate. Sono spesso solo trovate demagogiche per guadagnare il titolo di un giornale.
Beppe Grillo, presentando ieri il suo “Movimento a 5 stelle”, ha dichiarato che “Di Pietro va difeso. È un monumento per quello che fa”?
Ringrazio, ovviamente, Beppe Grillo per gli apprezzamenti. Detto questo, l'Italia dei valori e Beppe Grillo hanno progetti molto diversi. L'Idv nasce come forza di governo, Grillo intende portare avanti le istanze dei cittadini.
(N.B. Questa mia risposta è stata trascritta in modo davvero molto improprio. Ci mancherebbe altro che un partito non porti avanti le istanze dei cittadini!!!! Al giornalista, ho detto che il movimento di Grillo, non accettando alleanze, ha scelto di dare soltanto voce al malessere dei cittadini. L’Italia dei Valori, invece, cerca di trasformare queste istanze in proposta alternativa di governo. Due scelte legittime ma, per l’appunto, diverse).
All'iniziativa di Grillo c'era anche il vostro europarlamentare Luigi de Magistris che ha parlato di «un dialogo aperto» con il comico genovese «per un'azione comune». Sono possibili alleanze alle prossime regionali?
L'Idv alle regionali punta a un'alleanza con il centrosinistra. Se in qualche regione si aggiungeranno anche le liste di Grillo, saranno benvenute...
Certa stampa parla anche di venti di scissione nell'Italia dei valori a causa della difficile convivenza tra il fondatore Antonio di Pietro e l'ultimo arrivato Luigi de Magistris...
È una cosa che ci fa sorridere. Non esistono due partiti. L'Italia dei valori ha un leader indiscusso come Di Pietro. De Magistris ha cominciato a fare politica pochi mesi fa. Sta muovendo i primi passi.
da “il Piccolo” di Fabio Dorigo Trieste



E' un corruttore




Lodo al nano



Ghedini? Si ispira ai maiali di Orwell




Bocciato!!!!!!!!!!!!!!!!




Lodo Alfano, Berlusconi inqualificabile



Abolizione delle province: chi fa sul serio e chi no



Mani pulite a Westminster e immunità a Montecitorio




Pinocchi in Parlamento



Non vogliamo essere pagati per fare i fannulloni



Il ponte? Pagliacciata propagandistica




LA DITTATURA DEI PIXEL



DITTATORUNCOLO DA OPERETTA



SFIDA A GIULIO SUL POSTO FISSO




LA QUESTIONE MORALE




L'IRA(P) DI BERLUSCONI




A PIERLUIGI DICO CHE...




5 DICEMBRE IN PIAZZA: SERVE UNITA'
Vasto 2009
DOVEROSA CORREZIONE
Non c'è dubbio alcuno che la manifestazione sia nata dalla rete, grazie all'impegno e alla dedizione di alcuni blogger che hanno avviato un gruppo - al quale io stesso ho aderito - che conta oggi più di 100.000 iscritti. IDV si è soltanto aggiunta a questa iniziativa e non ha alcuna intenzione di metterci il cappello sopra. Tantomeno possiamo decidere se la manifestazione si debba tenere o meno.
Detto questo nel mio post mi ponevo la domanda se è opportuno che IDV sia presente (con le proprie bandiere) dato che alla manifestazione non ci saranno tutti i partiti di opposizione e c'è il rischio di dare un segnale di un'opposizione ancora una volta divisa. Ovviamente in quel caso si dovrebbe partecipare senza simboli di partito, ognuno a titolo individuale.
Mi dispiace davvero se la mia riflessione ha ingenerato un simile equivoco. In ogni caso, sbagliare è umano, correggere è doveroso
Oggi è stata presentata da Di Pietro e Ferrero la manifestazione nazionale del 5 dicembre per denunciare il grande inganno di questa maggioranza e chiedere le dimissioni di Berlusconi. Alla manifestazione, oltre a Idv e Prc, ha garantito il suo entusiastico appoggio anche il Pdci di Diliberto. Il Pd, invece, attraverso Penati, coordinatore della mozione Bersani, ha fatto sapere che “quando ci saranno una piattaforma e contenuti comuni sulle questioni democratiche e sociali aperte nel paese e sulla prospettiva dell'alternativa, sarà il momento giusto per decidere tutti insieme forme di iniziative e mobilitazione”. Su questa questione mi sono permesso di sollecitare una riflessione all’interno di Italia dei Valori. E’ sbagliato dare al Pd il pretesto di poter dire ‘non veniamo perché l’avete organizzata senza consultare nessuno’. Dobbiamo agire con più ‘furbizia politica’ per ‘stanare’ le altre opposizioni e verificare le loro reali intenzioni.
E’ ormai evidente, nonostante il cumulo di bugie dette, che questo governo ha tradito gli impegni presi con i cittadini ed è altrettanto evidente che è incapace di affrontare la crisi economica. La conferma della sentenza di condanna per David Mills dimostra l’assoluta perdita di credibilità, anche internazionale, del presidente del Consiglio. Per questi motivi una manifestazione come quella del 5 dicembre è doverosa e sacrosanta, ma l’elezione di Bersani a segretario del Pd apre una nuova fase politica da cui non si può prescindere. Questo impone una riflessione all’Italia dei Valori: se privilegiare iniziative importanti ma parziali oppure iniziare da subito a ricercare momenti di unione di tutto il centrosinistra. Italia dei Valori ha la carte in regola anche per farsi promotrice di un incontro di tutte le forze del centrosinistra e lì verificare se vi è una comune disponibilità ad organizzare una grande manifestazione popolare per denunciare la deriva di questo governo, anche a costo di accantonare temporaneamente, la manifestazione del 5 dicembre. Da questo momento in poi, per dare la spallata vera e definitiva a Berlusconi, serve l’unione di tutte le opposizioni. Condurre una battaglia politica giusta senza avere, però, la capacità di coinvolgere tutti, diminuisce anche la nostra forza. Cosa ne pensate?



LA SICUREZZA NON SI TAGLIA



LA CASTA SALVA IL MINISTRO




ANCHE IL SIGNOR ROSSI ORA VA ALLA CARITAS



Commenti recenti
1 ora 1 min fa
1 giorno 16 ore fa
1 giorno 17 ore fa
2 giorni 3 min fa
4 giorni 16 ore fa
4 giorni 16 ore fa
5 giorni 13 ore fa
5 giorni 18 ore fa
5 giorni 18 ore fa
5 giorni 21 ore fa