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DECLASSATI PER SQUALLORE

Declassati. Parola di Standard and Poor’s. Angela Merkel avverte: “se cade l’euro, crolla l’Europa”. Confindustria lo dice chiaro e tondo: questo governo non è più credibile. Da mesi, gli esperti, gli osservatori internazionali e gli economisti lo ripetono come un mantra: così non si può andare avanti, serve una svolta per ridare credibilità all’Italia e farla ripartire. Il problema è che ogni giorno in più di sopravvivenza di questo governo ormai agonizzante sta costando all’Italia un prezzo altissimo. Ogni giorno che passa Berlusconi al governo è un giorno di pena in più per il nostro debito pubblico, perché la scarsa affidabilità del governo si traduce in un aumento di interessi del debito pubblico che gli italiani dovranno pagare. Non ci sono più parole per commentare la situazione assurda ed insieme drammatica che stiamo vivendo. Silvio Berlusconi tiene in ostaggio un Paese intero, solo allo scopo di continuare a farsi gli affari propri, ovvero, provare a fermare i processi che lo riguardano o le sentenze che stanno per piombargli addosso. Non c’è nessun senso della misura, della dignità. Non c’è la minima traccia di quel senso dello Stato e di rispetto delle istituzioni che chi governa dovrebbe avere come faro guida per fare il bene del Paese. Ma dove sono i grandi democratici e i grandi liberali che stanno nel Popolo delle Libertà? Che fine hanno fatto? Tutti conigli nascosti sotto le gonne del padrone? Il governo si deve dimettere perché sta portando il Paese sul baratro di una crisi drammatica e il caso Milanese, sul quale il Parlamento si pronuncerà giovedì, aggiunge squallore a un governo incapace di affrontare la situazione.