VENDOLA LEADER? SAREBBE SUICIDIO COLLETTIVO

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Pubblico il testo della mia intervista apparsa oggi su "La Stampa"

Vero che di questi tempi il fantasma delle elezioni anticipate si aggira nei corridoi del Palazzo e per sentirsi pronti alla pugna è difficile prescindere dalla scelta di un condottiero dotato di carisma, perché «oggi la politica si nutre anche di leadership». Però affidarsi a Vendola «sarebbe un suicidio collettivo e dunque non mi sembra una buona idea». Massimo Donadi è un docente di diritto privato prestato alla politica, sempre misurato in tv, ma da buon veneto senza peli sulla lingua e di Antonio Di Pietro è il braccio destro alla Camera. E anche se un anno fa fece la scelta temeraria di smarcarsi da un Tonino ancora paonazzo dopo uno scontro frontale con il capo dello Stato, questa volta il capogruppo dell' Idv ci va giù con mano ancora più pesante. Dopo aver letto l' intervista a La Stampa in cui il suo leader benedice la kermesse di maggio a Firenze con Santoro, De Magistris e Vendola, non riesce più a tenersi. «Io non ci andrò e spero che Di Pietro ci ripensi.
L' immagine che ne viene fuori non è quella di un Idv che viaggia intorno al 10% e che può giocarsi la sua partita dettando temi e regole per costruire una futura coalizione, ma di un partito in difesa nel tentativo di arginare Vendola». Insomma il numero due dell' Idv non ci sta a farsi schiacciare dalla sinistra. «Sarebbe un errore mortale per noi. Vendola è una persona brillante e simpatica, ma per me non potrà essere mai e poi mai il leader della coalizione. E' l' espressione oggi più alta di una sinistra ideologica che non ha ancora fatto i conti con la sua storia, che ha la responsabilità di due fallimenti di governi di centrosinistra con lo slogan di "spendi e tassa". E che non ha capito nulla delle dinamiche della sicurezza e dell' immigrazione. Se Vendola fosse il prossimo candidato premier, potremmo dire di aver creato noi la Padania, perché non è un caso che il suo partito al nord abbia percentuali da prefisso telefonico». Quindi Di Pietro sbaglia su tutta la linea a cavalcare questa operazione? «Penso che lui, che è uomo scaltro e accorto, anche se ha poco da condividere con Vendola, voglia essere vicino a questo mondo in fermento. Un mondo a sua volta vicino ad alcuni settori del partito...». Ecco, anche se sono passati sei mesi dal congresso della "svolta governativa", in cui Di Pietro mise all' angolo il rivale De Magistris, è evidente che la piaga ancora è infetta.
E per Donadi, questo modo di corteggiare i movimenti «è sbagliato perché appare gregario e noi al contrario dobbiamo rilanciare con proposte di ben altro peso e spessore». Allora, visto che tirare la volata a Vendola ha tutto il sapore di uno schiaffo a Bersani, che «produrrà solo l' acuirsi dei conflitti dentro il Pd», per Donadi sarebbe saggio puntare su cavalli che potrebbero avere più gradimento tra le armate dipietriste. «Non si può pensare di costruire una futura coalizione se non partendo dal Pd, pur rivendicando che noi dobbiamo essere competitivi con loro e con la sinistra radicale. E' mai possibile poi che in Italia siamo condannati ad avere candidati premier sempre sulla soglia dei 60 anni? Esistono giovani bravi fuori dal Pd, ma anche nel Pd e penso al sindaco di Firenze Renzi, a Zingaretti, ad Andrea Orlando, a Beppe Civati. Facciamo delle primarie vere e basta con queste alleanze costruite nel chiuso dei laboratori politici che piacciono tanto a D' Alema».

dal quotdiano, La Stampa: www.lastampa.it

 

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Commenti

l'idv non ha spessore politico, oltre alla legalità non ha null'altro. chi dovrebbe essere il candidato premier, di pietro? ma non fatemi ridere..
sui primi anni fortunati … e poco chiari … di Berlusconi. C’è molto di più. Indagini del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria che vengono interrotte (il responsabile, M.M.Berruti, lascia la GDF passa in Fininvest e poi diventa un deputato di Forza Italia), archivi bancari che vanno inspiegabilmente fuoco (con dettagli di operazioni di Berlusconi che i magistrati non potrnno mai vedere), acquisto della prima villa a modico prezzo (da una minore di cui era tutore Previti!), vari escamotage per non pagare tasse, fondi che dal Liechtenstein vanno in Svizzera e da qui in Italia (ovviamente da Finanziarie/Fiduciarie, tramite Commercialisti e studi Legali abituati ad operazioni sotto copertura), prestanome che si prestano volentieri … e molto altro !Ovviamente Berlusconi si è poi "pulito" (ha saldato i prestiti occulti ed ha iniziato attività più trasparenti - viene chiamato tecnicamente "RICICLAGGIO" per chi non lo sapesse!!!!)Ormai sono trascorsi troppi anni. Ogni malefatta è caduta in prescrizione.Alla faccia dei cittadini onesti e rispettosi delle leggi. Abbattiamo il tiranno, destituiamo il malfattore, l'inaccettabile nanoporco mafioso e massone che è a capo di questo governo di corrotti speculatori e criminali della più bassa risma.SCAVAMOGLI LA FOSSA AL NANOPORCO PEDOFILO E MASSONE E PURE BURATTINO IN MANO ALLA MAFIA CHE NEGLI ANNI 70 SI E' COSTRUITO L'IMPERO FINANZIARIO RICICLANDO I PROVENTI DEL TRAFFICO DI COCAINA DI MILANO.
Carissimo onorevole,premesso che quando lei si "smarcò" per le critiche che Di Pietro rivolgeva a Napolitano, io stavo con Di Pietro, in questo caso mi sembra che lei abbia tutte le ragioni. Voglio testimoniare dalla mia Ancona che è già difficile avere a che fare con i vendoliani ora che contano come il due di coppe quando briscola è bastoni; immaginatevi se proprio noi dobbiamo fornirgli l'ossigeno per sopravvivere pompando il loro leader!  In questa vicenda, il nostro Presidente sembra commettere due errori: uno quello che ho già evidenziato su Vendola e i vendoliani, l'altro quello di non accorgersi che De Magistris (accidenti a me che l'ho pure votato) stà tentando di coalizzare tutta l'insana follia presente, anche se assai minoritaria, nel Partito. Dicevo sembra perchè spero che Di Pietro, come spesso, abbia calcolato tutto, compresa l'inconsistenza di Vendola e la vanagloria di De Magistris (che purtroppo ha dimostrato di non essere uomo di squadra). Buon lavoro!  
Il commento di Maria B. mi sembra uno fra i più adeguati, che esplica bene le correnti di pensiero all'interno di IdV, e posso confermare, essendo un tesserato che partecipa alla vita politica, che è del tutto conclamato che coloro che provengono da "realtà di sinistra" siano più propensi ad una candidatura di Vendola, gli altri cercano invece nuove spiagge da esplorare per cercare un leader capace di far sintesi di tutte le realtà della coalizione. Io sono del parere di Donadi anche se provengo da storie di sinistra, perchè la leadership non si crea a tavolino, deve essere innata, venir fuori da sè, proprio per questo la candidatura di Vendola mi sembra la rappresentazione di quel movimento interno all'IdV di nome La Base, ma è una candidatura artificiosa che serve per misurare la capacità dei vertici di partito ad assecondare le richieste del gruppo La Base. Tralasciando questo aspetto, io candiderei per il suo alto profilo e per le conoscenze e competenze trasversali Gustavo Zagrebelsky, l'Emerito Presidente della Corte Costituzionale.
leggo ora il tuo commento. Personalmente credo che una persona sul "tipo" di Zagrebelsky potrebbe piacere a te, a me e a tutti coloro che apprezzano competenza, rettitudine, e un'ottima conoscenza del "diritto". Avrebbe sicuramente un gran rispetto per la Carta Costituzionale, per i "diritti civili". Oltre a ciò (che sarebbe già abbastanza), credi che abbia gli altri requisiti richiesti dalla moderna cultura del leader politico? Non credo, e lo dico con profondo rammarico....
Caro Massimo,condivido lo spirito e il contenuto della tua intervista.Sottopongo alla tua attenzione l'ipotesti innovativa e unitaria della candidatura alla carica di Premier- che potrebbe ovviamente concorrere alle Primarie di tutta la coalizione,dell'attuale portavoce dell'Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati (Unhcr) LAURA BOLDRINIhttp://www.facebook.com/group.php?gid=101219609922326Il nostro gruppo Facebook ha raccolto in pochi giorni diverse centinaia di adesioni.Cordiali SalutiUn abbraccioAndrea Atzori
La proposta di candidatura di Laura Boldrini è un'oscenità peggiore di quella di Vendola, ma che vi dice la capoccia, chi la voterebbe questa che predica l'apertura indiscriminata delle frontiere a tutti gli immigrati? SIAMO DI SINISTRA SI', MA PAZZI SUICIDI NO!!!!
E' un vero peccato che qualcuno che discute qui riprenda pari pari argomenti neo-fascisti contro Laura Boldrini, Portavoce e Responsabile dell' organismo ufficiale ONU per i Rifugiati Politici - non per cani  e porci.Secondo un'interpretazione (giusta o meno, lo si vedrà presto), la legge "Bossi Fini" dell'Arizona ha dato involontariamente l'assist ad Obama, per non perdere le importantissime elezioni parlamentari di mid term di st'autunno. O almeno contenere le perdite.Cosa vi fa pensare che l'elettorato italiano sia - su questo nodo delicato delle paure e del razzismo generato dalla macelleria sociale di Tremonti - più o meno cristiano o forcaiolo. E tutto sommato così diverso dalla gamma dei vari elettorarati degli Stati Uniti (tra costa Est e profondo Sud vicno alla frontiera calda)?Laura Boldrini è una personalità tra le più degne per dare il segno di un  VERO cambiamento politico: se c'è. Sennò lasciamola lavorare in pace a cose più serie dell'Italietta che allegra sprofonda in Africa a forza di non-sviluppo (e di sinistra favorevole alla decrescita).
Non dire cazzate, prova a vivere vicino alla Stazione Termini o vicino a qualche campo nomadi, diventerai il peggiore dei razzisti...ricordati che quello che al quartiere Pigneto andò a sfasciare il negozio di un extracomunitario aveva il Che tatuato sul braccio, essere di sinistra non significa essere buonisti cretini, io sono più di sinistra di tutti voi messi insieme!!!
kikko, tu prova a vivere in certi quartieri di napoli o bari o di genova.......... dove non ci sono campi nomadi, ma mafiosi, camorristi......italiani, insomma!..........finiamola di ghettizzare la malavita o i quartieri a seconda della nazionalita'. la delinquenza non ha nazionalita'. l'onesta' non ha nazionalita'.
Come scusa, puoi ripetere ?Se sicuro di aver confuso questa pagina con quella della Lega ?
Condivido con Donadi che Vendola non potrà mai essere il candidato premier del centrosinistra nè che IDV possa fare politica con Vendola in una posizione diversa da quella di semplice alleato.IDV ha ottenuto un grande risultato alle elezioni regionali grazie alla posizione "governativa" assunta dal Presidente Di Pietro al congresso di Roma.    Così IDV ha catturato il voto di tutti coloro che vorrebbero un governo serio e una società con valori e regole. Un voto molto trasversale. Quindi non solo di sinistra (parzialmente di sinistra). Un elettorato di sinistra al quale comunque IDV è in grado di parlare autonomamente come farà a Firenze.
Credo che quest'argomento sia servito come una sorta di "sondaggio". Come dire: buttiamola lì...e vediamo che ne viene fuori.      Di sicuro non è finita qui, perchè ci saranno altri interventi, tutti interessanti, e per fortuna tutti altrettanto appassionati, ma credo che comunque il quadro sia tracciato.    
  • Vendola piace a coloro che sono di provenienza sinistrorsa. A tutti coloro che, delusi dal "dalemismo", dopo la non-soluzione del conflitto d'interessi, e il regalo della bicamerale, urlavano: "Massimo!!!!  Dicci qualcosa  di sinistra!!!!!" E così si sancì la fine della politica "di sinistra", benchè già moderata, dell'allora DS (o PDS??? ho perso il conto delle sigle). Vendola piace a tutti i "delusi" dalla sinistra, molti dei quali hanni trovato, o hanno creduto di trovare nell'IDV una giusta rispondenza alle proprie aspettative.
     
  • Viceversa, Vendola NON piace a quell'elettorato dipietrista che ha radici diverse, centriste (ossia molto moderate), o addirittura "destrorse", visto che l'IDV ha la presunzione di voler essere un partito "di tutti", superando le vecchie ideologie e le vecchie appartenenze.
         Allora, prima si sono fatti discorsi sulla necessità delle alleanze. Per vincere ci vogliono alleanze "strategiche" con i "partiti più forti". Ossia, con il PD. L'attuale PD. Quello che non c'è mai, o che se c'è, dorme. Il PD a sua volta deve darsi una ragione delle continue sconfitte, della perdita di elettorato (pardòn....volevo dire "consenso"), e quindi blatera di "stare sul territorio", e altre cose simili, tutte prive di significato. Il vuoto pieno di nulla. (Per chi non l'ha visto, suggerisco questo video di Travaglio, che esamina tutte le imbecillità partotite dal Pd in questi ultimi tempi  http://www.youtube.com/watch?v=UG7Aq4Sg9co )      Ma per proporre agli elettori dell'IDV un'alleanza con il PD, bisogna che questo PD un pò si smuova, che si smarchi (almeno, apparentemente) da D'Alema & co., che cominci a fare opposizione in maniera credibile, e che metta in campo volti nuovi. Persone "giovani", con la voglia di fare, che abbiano conquistato una certa posizione (e visibilità, aggiungerei io con un pò di malizia), e che vengano dalla "gavetta". Che poi ho capito che "gavetta", modernamente, non vuol dire essersi fatto un mazzo così nella militanza di partito, spesso rimettendoci di tasca propria, e senza che nessuno ti dica mai grazie, e farlo perchè è bello e "sano" farlo....nooooo!!!!! La "gavetta" modernamente intesa, significa, magari, essere figlio di politico (non solo "il trota" è figlio d'arte!!!), essere di provenienza simil-democristiana, aver ricoperto un ruolo in amministrazioni cittadine o provinciali. O, magari, avere un ruolo nell'amministrazione di una provincia (senza aver brillato per alcunchè), e un fratello che fa l'attore.           
  • Proponendo siffatti "giovani" candidati, non si commettono errori. Magari si lascia a casa una parte di elettori che esprimeranno il loro scontento altrove, o magari smetteranno di votare, ma in compenso saranno felici tutti i "moderati" (ma quanti sono 'sti moderati???? Possibile che "gli incazzati li conosca tutti io, e che invece l'Italia sia piena di moderati, accuratamente nascosti?????), gli indistriali che in maniera chic si "atteggiano" ad amici "fighetti" della sinistra, i cattolici (mentre si blatera sul laicismo), e chissà....persino l'altalenante UDC!!!
    
  • Ora, il PD sta tentando di darsi un'immagine nuova. Presto per dire se dietro quell'immagine c'è anche sostanza, o è solo apparenza. Se dietro i cosiddetti "volti nuovi" c'è davvero il "nuovo", o sono solo i giovani pupilli dei "grandi vecchi".
Così come io non me la sento di dire SI' a Vendola, o NO a Vendola. Lo stimo, mi piace, secondo il mio parere è un politico capace, e anche coraggioso. Credo che si debba fare un percorso inverso: prima si decide "dove vogliamo andare " (visto che da dove veniamo lo sappiamo già), poi "con chi ci vogliamo andare", e poi, ma solo POI "da chi ci facciamo rappresentare". Credo sia prematuro, al momento,  parlare di LEADERSHIP. La leaderscip si conquista, non la si riceve per investuitura popolare. (Berlusconi è un'eccezione).  Altrimenti si continua all'infinito con il balletto dei nomi, ogni giorno ne uscirà uno nuovo dal cilindro. E ogni giorno ci sarà chi lo voterebbe ad occhi chiusi, e chi non lo voterebbe nemmeno con il naso turato  
  • In ogni caso, bisognerà fare i conti con le "perdite". Perchè, caro Donadi, qualunque sia la scelta dell'IDV, una parte di elettorato (=consenso) la si perderà comunque. I partiti al di sopra delle ideologie, secondo me, non esistono. E non esisteranno mai. Forse si supererà l'ideologia della vecchia "destra" e "sinistra", per essere sostituite da idee  nuove e moderne come "profitto", "economia", "consumi", "sicurezza", "lotta all'immigrato", "fuori il diverso", etc etc....e chissà, magari un giorno rimpiangeremo le care, vecchie, sane, ideologie!!!!!
                          
Questo non è un commento. Come altri qui, sono senza parole per la bellezza dell'intervento di Maria B.Confesso che, da compagno di Sinistra Libertaria fuo ri di qualsiasi schema (ec PCI) non estimatore di IdV (coacervo per me sempre sospetto, pur assitendo ad ingressi via via qualificati e moderati, che però mi parevano marginali), è la prima volta che comincio a capire qualcosa (di profondo, è chiaro che lo apevo in qualche modo) della sua base e delle sue differenziazioni.Un augurio di cuore: arrivederci nella prossima formazione d'attacco, di tradizione Ulivista, per governare questo paese dopo 15 anni di prevalente disgoverno P2-ista, escluso Prodi-1.Il "Vangelo" resta sempre lo scritto postumo di Simone Weil per l'abolizione democratica dei Partiti: la cosa  più di sinistra mai detta sinora.
Gentile frequentatore, molto probabilmente nello scorrere velocemente non si è accorto che il suo intervento delle 15,39 è lì dove deve essere. Per cui prima di gridare alla "censura", controlli meglio. E non dica che è stato tolto e reintrodotto, perchè ho letto il suo intervento ieri sera alle 20.Cordialità.
Gentile Donadi,giusto due righe per renderle noto che -con la mancata pubblicazione del mio innocuo commento in data 03/V- ha perso non solo un fruitore costante del Suo sito ma anche un voto quasi certo. Mi auguro solo che questa censura Le abbia fatto capire quanto perverso sia il "gioco" di chi pretende di manovrare i mezzi Comunicazione...  chissà: se avesse rivestito ben altri ruoli nell'ambito dei media, magari a quest'ora farebbe rimpiangere persino chi non sarebbe facile compiangere!PS. Non ho interesse alcuno a vedere pubblicato questo mio intervento. E' sufficiente che Lei venga a conoscenza della personale delusione di un cittadino -molto suscettibile- che nonostante tutto La ringraziaper avergli aperto gli occhi: continuerò a votare PD!
Guardi che il suo commento IO l'ho letto quando lei l'ha inserito. Il fatto è che questo TOPIC ha suscitato molto interesse, e vi sono PIU' pagine di risposte. Forse non le aveva scorse tutte.La censura proprio QUI, no, eh?????????
Condivido la posizione dell'On. Donadi per motivazioni che riguardano sia IDV che l'intera colazione di centro sinistra.Premesso che ritengo Vendola un bel personaggio, bravo nel vincere la Puglia, grazie anche ad una UDC, ricordiamolo, schierata da sola, non lo ritengo assoluntamente la persona idonea a ricoprire il ruolo di leader del centrosinistra.Non è una figura rappresentativa, non è una figura che unisce e non guarda a 360° nell'ambito della coalizione, ma ha una visione molto settaria: noi abbiamo bisogno di una persona in grado di unire e non di una proposta che produca reazioni contrastanti dentro uno stesso partito.Di Pietro, con grande senso di responsabilità, continua a premere l'accelleratore sull'individuazione del leader del centrosinistra, ma sul nome di Vendola occorre una forte frenata preventiva.Siamo usciti da un congresso che ha sancito una svolta moderata e governativa, senza tradire, naturalmente, la nostra anima: scelta che gli elettori hanno premiato alle ultime elezioni. Il nostro paese ha bisogno di essere governato per questo ritengo la proposta di De Magistris inadeguata e la considero un clamoroso passo indietro rispetto alla linea politica dell'IDV.
Pur apprezzando il lavoro svolto da Vendola quale Governatore della regione Puglia, credo che il leader della coalizione di centro-sinistra debba essere una persona  in grado di incarnare le varie anime ed istanze che vivono all'interno della coalizione. Purtroppo se il leader fosse il govenatore della regione Puglia non riusciremmo nel suddetto impegno  con l'elevato  rischio di perdere anche l'elettorato  moderato.
Rivincere in una regione non giustifica nè legittima la possibilità di poter rappresentare o addirittura poter giudare nazionalmente una coalizione. Con Vendola l'assetto politico di coalizione si sposterebbe troppo a sinistra e l'attuale gradimento della sinistra è sotto gli occhi di tutti. Idv è cresciuta perchè rispetto alla sinistra ha saputo conquistare la fiducia degli elettori avanzando proposte concrete e rispondenti alle reali esigenze e problematiche della gente: intraprendendo vere e proprie battaglie, dimostrando di crederci e soprattutto di non mollare mai quando in gioco ci sono gli "interessi" di tutti i cittadini" e non quelli di pochi. Ma parte delle battaglie su cui Idv si è impegnata, si impegna e si impegnerà quotidianamente e costantemente erano e sono state cavallo di battaglia anche da parte di una sinistra che ormai non esiste più. Molteplici sono i motivi ma il dato di fatto è che gli elettori a questa sinistra non le hanno più concesso la propria fiducia. Vendola per quanto persona capace finirà comunque per ostaggio di questa sinistra dal fiato corto e ciò più che rinforzare e dare qualità alla coalizione rischia al contario di squalificarla. Vogliamo continuare a farci del male? Io non ci sto.
IDV con i risultati elettorali appena ottenuti non può scendere a tali compromessi, questa è l'occasione per identificarsi e non aggrapparsi ai "vari Vendola" che appaiono nella confusa massa di politicanti arrivisti. Appoggio pienamente l'opinione dell'on. Donadi, mentre mi trovo in totale disaccordo con il pensiero di De Magistris.
Vendola è un politico che potrebbe riportare al centro i temi della sinistra senza scadere nei soliti ritornelli dei vecchi partiti radicali e senza abbandonarsi ad un anti-clericalismo esasperato. L'unica possibilità che abbiamo per vincere è marcare la nostra differenza dalla destra rivendicando le battaglie e i temi a noi cari che in questo periodo di crisi non possono che essere vincenti! Quindi mi dispiace ma al momento non vedo persona migliore di Vendola per fare ciò. Se qualcun altro pensa di poterlo fare allora che si vada alle primarie e che decidano i cittadini. Di sicuro il nuovo leader non potrà essere Bersani, sarebbe come condannarsi alla sconfitta! Ben vengano altri giovani candidati come Renzi, Serracchiani, De Magistris, o Civati!
Sono perfettamente in sintonia con il commento del sig. Pietro: al momento non c'è persona migliore di Vendola. E aggiungo che, secondo me, una sua candidatura non significherebbe creare di fatto una spaccatura tra nord e sud del paese (scusate ma "padania" non riesco proprio a dirlo). Potrebbe, piuttosto, essere stimolo per il riavvicinamento di tanta gente alla politica: o dimentichiamo che la gente è disillusa e non va più a votare? E tanti, tra questi, sono di sinistra: lo hanno dimostrato le ultime regionali. E noi, come ha ribadito il Presidente Di Pietro al Congresso, siamo saldamente  integrati in quel progetto, in quella visione che molto ha di sinistra. C'è da dire, poi, che un eventuale candidato, dovrebbe essere scelto attraverso il meccanismo ormai irrinunciabile dellle elezioni "primarie", tra una rosa ampia di nomi proposti dai  partiti della coalizione: la politica degli "unti del Signore" non porta da nessuna parte... e a dimostrarlo è stato proprio Vendola. Che sia il nostro popolo a scegliere e non le segreterie di partito... di nessun partito.   
L'unico leader realmente carismatico della sinistra è l'attuale Governatore della Regione Puglia. Spiace ammetterlo ma nessuno -al momento- sembrerebbe in grado di contrastrare l'efficacia dei suoi interventi e l'innegabile dote di "pifferaio" ammaliatore che pare ormai aver abbandonato la sinistra da un decennio o forse più! Stimo molto il Primo Cittadino fiorentino e sono sicuro che in un futuro assai prossimo sarà in grado di rappresentare le idee progressiste nella maniera più opportuna ma ad ora non vedo altro futuro auspicabile se non Nichi Vendola.Otrebòr
 Condivido la posizione dell'on Donadi che solertemente segnala puzza di inciucio politico nelle salette private delle segreterie di partito. Proprio perchè si parla di investitura e non di primarie.Vendola ha dimostrato di avere le carte in regola per guidare il suo partito che ormai è espressione della sinistra vera. Oggi, però la politica va verso nuovi orizzonti. Credo che l'intenzione dell'on Donadi sia stata proprio segnalare questa necessità, quella di non etichettare il PD come un'orientamento di sinistra pura, ma di quel partito che sempre più va verso le necessità sensibili degli elettori tout court.Come ITALIA DEI VALORI fa da ormai tanti anni. Rivolgendomi alla dirigenza IDV aspico che lo spunto lungimirante dell'on Donati schiarisca la situazione puntando si ad una coalizione fattiva, rifiutando però investiture per acclamazione dei leader. Il cambiamento arriva dal basso. 
 Condivido la posizione dell'on Donadi che solertemente segnala puzza di inciucio politico nelle salette private delle segreterie di partito. Proprio perchè si parla di investitura e non di primarie.Vendola ha dimostrato di avere le carte in regola per guidare il suo partito che ormai è espressione della sinistra vera. Oggi, però la politica va verso nuovi orizzonti. Credo che l'intenzione dell'on Donadi sia stata proprio segnalare questa necessità, quella di non etichettare il PD come un'orientamento di sinistra pura, ma di quel partito che sempre più va verso le necessità sensibili degli elettori tout court.Come ITALIA DEI VALORI fa da ormai tanti anni. Rivolgendomi alla dirigenza IDV aspico che lo spunto lungimirante dell'on Donati schiarisca la situazione puntando si ad una coalizione fattiva, rifiutando però investiture per acclamazione dei leader. Il cambiamento arriva dal basso. 
Se De Magistris vuole Vendola a capo del maggior partito della sinistra può fondarne uno nuovo con lui, non capisco poi perchè il PD insiste nel farsi del male e fare del male al Paese a che servono ora le primarie?
Credo sia troppo presto cercare di individuare a tutti i costi un leader per la sinistra e le cose fatte di fretta, si sa, non vengono bene. Cercare di vedere in Vendola o in De Magistris i futuri probabili leader della sinistra a tutti costi è sbagliatissimo: Vendola perché troppo caratterizzato e De Magistris perché poco convincente, poco credibile, almeno per come al vedo io.Diamo tempo al tempo e perchè non usare lo strumento delle primarie? si candidino coloro che credono di avere quacosa da dire e sopratutto da dare a questa nuova sinistra e che vinca il migiore. Non necessariamente giovane, dal punto divista anagrafico, ma il più giovane, il più coraggioso nelle idee, nel modo di fare e concepire la politica. E allora perché non Donadi o lo stesso Di Pietro? 
Mi spiace ma Vi ricordo che 10%(IDV) + 25%(PD) non fa 35% ma a esser fortunati fa 20%.La matematica dei consensi è strana.Meglio allearsi con lega e 5 stelle che col pd!coalizione? raba da matti....
Caro on. mi trovo daccordo con la tua analisiNelle Marche abbiamo avuto un successo incredibile e chredo che se non valutiamo bene la vicenda potremmo perdere tutto per inseguire chimere che non portano da nessuna parte 
Possiamo e dobbiamo essere protagonisti. non siamo mai andati al traino di nessuno. Perchè dovremmo farlo ora? Per quale motivo più o meno nobile dovremmo spenderci per tirare la volata al Vendola di turno?
Nessuno discute le qualità del governatore della Puglia. pensare però a lui come al futuro Premier è azzardato. L'IdV-come dice giustamente Donadi-deve giocare la propria partita dettando temi e regole per costruire la futura coalizione.
per quale motivo dovremmo farci trainare da personaggi, seppure di spessore. come Nichi vendola?Il suo è stato ed è un lavoro prezioso ma il laboratorio Pugliese ma non è esportabile così come non è mutuabile nel resto d'Italia.
Con tutto l'apprezzamento per Vendola (ed un grosso applauso per ciò che ha fatto in Puglia), sono d'accordo con la lineea Donadi. Primarie serie. Un consiglio al PD: valorizzare meglio le forze buone e nuove che ha ed abbandonare i "soliti" noti ed arci-noti.....
Caro Massimo, ho letto con attenzione sia l'intervista di Di Pietro sia la tua. Non posso che darti ragione, anche se non mi pare che Di Pietro abbia "benedetto" l'eventuale candidatura di Vendola. Niki Vendola ha senz'altro il merito d'aver vinto in Puglia, nonostante gli ostacoli posti dalla vecchia guardia del PD. Ma l'Italia non è la Puglia e soprattutto al Nord, specialmente qui nel Veneto, il carisma di Niki risulterebbe piuttosto appannato se non del tutto assente. Ripetiamo sempre che l'Italia dei Valori è un partito post ideologico, nè di destra nè di sinistra e sarebbe meglio che anche i compagni di viaggio per costruire l'alternativa di governo lo fossero. Il leader di una coalizione deve appunto rappresentarla: non credo che Vendola, pur con tutta la stima che ho per la sua persona, sia il candidato ideale.Di certo, vi è un approccio politico da parte di De Magistris,  alla ricerca di fare sintesi di quello che è il mondo eterogeneo di ciò che fu la "sinistra" ed il mondo dei movimenti, attraverso un dialogo costante. La cosa di per sè è meritoria, ma è necessaria la consapevolezza che non tutte le istanze di questo mondo trasversale possono essere accolte, pena posizioni contraddittorie, se si avvia a creare un'alternativa di governo credibile.Cosetta Sartori Padova
Caro Donadi,Lei pone un problema serissimo.Come si fa a proporre come Leader dell'intero schieramento di centro sinistra una persona così caratterizzata come Vendola?Se non ricordo male, lo aveva detto anche Di Pietro in un'intervista alla 7 qualche giorno fa: il candidato presidente della coalizione del 2013 non potrà mai essere un uomo di parte, ma dovrà essere un uomo di sintesi.E AVEVA ESPRESSAMENTE ESCLUSO SE STESSO, VENDOLA E BERSANI.Ora che De Magistris cerchi, insieme a Santoro, di portare avanti una strategia diversa, mi pare velleitario e inconcludente (come molte delle cose che De Magistris ha tentato di fare da quanto è passato alla politica vedasi la proposta di Callipo in Calabria); basta vedere i risultati che ha ottenuto Sinistra e Libertà alle ultime elezioni regionali per capire che è una proposta non condivisa dalla gran parte degli elettori.Non basta fare clamore mediatico sui giornali, in Tv e su Internet; la vittoria elettorale si ottiene con i voti dei cittadini.E pensare che gli elettori che votano PD e IDV si facciano trascinare  da un "leaderino" pugliese, vuol dire non capire nulla di politica.La vera battaglia per il Governo si combatterà al Nord, dove il PDL è in crisi e la Lega fatica a mantenere le mirabolanti promesse del Federalismo; e solo dal Nord potrà arrivare un nuovo Leader che porti la coalizione alla vittoria come ha fatto Prodi nel 1996 e nel 2006 (ma vi rendete conto della differenza abissale  fra uno come Prodi e uno come Vendola ????). Il resto sono solo illusioni di persone che in politica non ne hanno mai azzeccata una ... (manca solo Flores d'Arcais)
NICHI VENDOLA chi è costui? è il mio Presidente. Un grande uomo, con ideali e praticità inegualiabili. Pertanto, non v'è dubbio che la sua persona possa (a vantaggio di noi tutti) rappresentare il nuovo riferimento del centro-sinistra moderno e radicato nella società civile. LUI E' QUELLO GIUSTO e mi dispiace per chi al contrario di me la pensi diveramente. Sbagliate.
Bene! Abbiamo scartato Vendola. Passiamo ad altro. Il suggerimento Renzi non mi dispiace e non solo perché è il mio sindaco. L'ho visto all'opera e mi pare che abbia le carte in regola per guidare una coalizione di centro sinistra. Ora però smettiamola di fare gli schizzinosi! Di Pietro si deve staccare da Grillo, da Santoro, da Vendola, da Pinco Pallino e poi? Ma questa opposizione s'ha da fare insieme a  degli oppositori, oppure ci si rivolge di nuovo a Rutelli, Casini, D'Alema, Marini e via inciuciando? Personalmente non mi fido di nessuno di questi figuri da riciclare, eccezion fatta per Tabacci che è una persona per bene. Qui si rischia di fare troppi distinguo che non giovano affatto se si deve mandare a casa, meglio in galera, Berlusconi e masnadieri complici e correi. Sarò semplicistico e rozzo ma credo che i grandi della Resistenza non avessero tante fisime e tanti schemi preconcetti quando organizzarono la lotta armata contro i nazifascisti. Stiamo attenti, cari discettatori sulla radice quadrata del nulla, che questi malgovernanti, non infrequentemente grazie  all'apporto salvifico di qualcuno che conta nell'opposizione, stanno ditruggendo non solo l'economia della nazione, ma anche il patrimonio di democrazia, di libertà di cultura e di civiltà  (questi ultimi due sono gli obiettivi preferiti dai legaioli) che mezzo secolo di lotte sindacali e sociali hanno messo a beneficio di tutti. Si continua ancora a giocare?
A parte le considerazioni su Renzi (anch'io vivo in territorio Toscano), che non mi elettrizza, concordo sul fatto che l'opposizione vada fatta e concordata tra forze politiche che hanno almeno le idee basilari di "opposizione". Quindi, più che porgere l'attenzione sulla possibilità di "frammentare l'atomo", mi porrei il problema di evitare coinvolgimenti con forze e/o persone che di sicuro non hanno la più pallida idea di cosa sia un'opposizione seria e coerente.
Vendola non può essere il futuro candidato premier. Non è ciò che vogliamo.
non capite proprio nulla......
Non possiamo permetterci di appoggiare Vendola come candidato. Andremmo solo verso la sconfitta a totale vantaggio della Lega! Si alle primarie di coalizione, vere, con candidati veri, si potrebbe aprire una fase lunga di discussione, di dibattito e, in qualche modo, rigeneratrice.
 il 60% dell'elettorato della Lega è di sinistra. Vendola raggiungerebbe tranquillamente il 70% della Lega. Lui ci sa fare. E' l'unico.
Non è possibile che IDV si appiattisca su un candidato leader del Centrosinistra come Nichi Vendola che rimane una grande persona ma, purtroppo, non è spendibile al nord come leader del centrosinistra se non si vuole continuare a perdere.
Caro Massimo,le mie poche righe vogliono essere un gesto di apprezzamento e di sostegno per la tua posizione che in questo caso è giustamente critica nei confronti di questa intenzione di Di Pietro. Sono anch'io dell'idea che Di Pietro abbia deciso di partecipare alla giornata indetta a Firenze con uno spirito di apertura e di ricerca di un maggior consenso non tanto per l'IdV ma per tutto il centrosinistra, ma mi chiedo: siamo proprio sicuri che Vendola sia davvero il leader di cui abbiamo bisogno? Sono perfettamente d'accordo con te Massimo quando dici che l'individuazione del leader non può prescindere dal PD (nonostante tutte le occasioni che il PD ha perso per diventare davvero un partito guida per tutta la coalizione e nonostante la presenza di certi personaggi come D'Alema che se finalmente uscissero dalla politica sarebbe meglio) e - aggiungo io - questa sorta di strumentalizzazione della società civile mi piace gran poco. Il Popolo Viola - per fare un esempio - è una bellissima realtà, ma va rispettata proprio perché ha il suo percorso che non è quello politico anche se con loro ovviamente c'è piena sintonia condivisione su tanti temi e battaglie, ma queste energie non vanno appunto strumentalizzate. Su Vendola poi non ho una grande opinione, adesso lo si sta incensando anche troppo, inviterei tutti ad andare a conoscere meglio la sua storia e le sue posizioni e - fidatevi - ci sono persone autorevoli e molto ben informate che mi hanno raccontato alcuni particolari non proprio edificanti, anzi! Non voglio aggiungere di più, ma dico soltanto: stiamo attenti ad elevare troppo Vendola e informiamoci bene prima su chi sia veramente e su cosa faccia, abbia fatto e rappresenti. Questo non vuol certo dire demonizzarlo o demolirlo, ci mancherebbe, dico solo che sono perfettamente d'accordo con Massino: non può essere assolutamente lui il leader! Quanto a De Magistris, se prima di qualche mese fa stravedevo per lui, oggi non posso purtroppo dire altrettanto... da quando - ricordo bene - durante una puntata di Porta a Porta si è messo a criticare spudoratamente Di Pietro, senza contare le volte che anche prima aveva rilasciato dichiarazioni a dir poco polemiche senza neanche avere la tessera dell'IdV. Ora, certo, uno può criticare sia che abbia o che non abbia la tessera per carità, anzi, la critica è sacrosanta, intendiamoci, ma ci sono gli ambiti per farla e quando si decide di portare tutto sulla stampa o in tv si fa una scelta ben precisa, che io non ho assolutamente condiviso. Anche Beppe Grillo ha avuto parole di critica verso De Magistris e io le ho condivise pienamente... Bisogna essere chiari e coerenti e soprattutto avere rispetto, in particolare per gli amici (Beppe e Di Pietro credo lo siano). Questo non significa certo che De Magistris non goda della mia stima, credo che lui sia una grande ricchezza per tutta l'IdV, ma questa sparata sul nuovo centrosinistra da costruire con Vendola e la società civile e la giornata di Firenze non mi trovano d'accordo sui modi, sui tempi e sui contenuti. Massimo io condivido pienamente la tua posizione!
Dire che la vittoria in puglia sia merito di Casini non corrisponde a verità e significa non conoscere la realtà pugliese. Primo: la puglia è storicamente di destra. Basta vedere i risultati delle elezioni nazionali dove il csx prende sempre batoste. Secondo: Vendola ha preso il 48,70% e qualunque politologo vi confermerà che è una percentuale altissima in una sfida dove tutti e tre i candidati sono fortissimi. Terzo se la Poli Bortone non si fosse presentata non è affatto detto che il suo 8,70% sarebbe andato tutto a Palese. Anzi è vero il controrio. Se un elettore ha votato Poli Bortone lo ha fatto con la consapevolezza di avvantaggiare Vendola e difficilmente avrebbe votato Palese se non si fosse candidata. Inoltre la base dell'Udc, insieme a suoi illustri esponenti (vedi Ferrarese, presidente della provincia di Brindisi), avrebbe prefito appoggiare Vendola.
 aìnalisi corretta. Vendola potrà essere trasversalissimo!!
sto leggendo con molto interesse i commenti di tutto, il merito di questa intervista è di aver rotto gli argini e averci invitato tutti a riflettere. quello che mi sembra chiaro è che su vendola non c'è unità di vedute e questo significa che non può essere il candidato di tutto il centrosinistra. e che donadi ha ragione quando dice che vendola è un personaggio forte ma rappresenta ed è espressione di una precisa parte politica. ci riusciamo ad andare oltre? a guardare oltre la siepe?
Vendola è stato bravissimo a crearsi la leggenda del vincitore.In realtà, se non ci fosse stata l'UDC con la Poli Bortone a dividere il campo avverso, il centro destra avrebbe vinto di larga misura anche in Puglia.Quindi, pensare che Vendola sia un grande politico capace di condurre le truppe del centro sinistra alla vittoria nel 2013 è frutto di una colossale mistificazione mediatica; chi volesse vincere ad ogni costo, farebbe meglio a corteggiare Casini (e perfino Fini) perchè allarghino le fratture nel centro destra, sperando che il centro sinistra riesca a restare un pò più unito.Sicuramente Vendola non può essere un uomo che unisce; la sua storia politica (la trovate qui http://it.wikipedia.org/wiki/Vendola ) parla per lui: prima PCI, poi PRC (in contrasto con la svolta "moderata" di Occhetto) è il rappresentante emblematico di una sinistra che ha sempre sbagliato tutto, senza avere mai il coraggio di riconoscerlo.E anche in Puglia, ripeto, il merito è dell'UDC di Casini che ha fatto perdere il centro destra.Se il gruppo dirigente proposto è questo (Vendola, De Magistris, Santoro, Marino...) abbiamo già perso !!Di Pietro, ripensaci. 
scegliere Vendola sarebbe uno sbaglio....