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LE RISPOSTE DI MASSIMO DONADI
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Sarà anche un uomo solo, ma chi è al potere con lui, lo deve appunto a lui e a lui soltanto. Sarà ben difficile che Berlusconi cada fiocinato dai suoi nominati. Ci vuole coraggio e senso dello Stato per rinunciare ai privilegi ed operare per il bene del Paese, ed egli si è ben guardato (a parte poche eccezioni) di circondarsi di personalità di tal fatta. Per quanto riguarda le forti parole di Di Pietro verso il Capo dello Stato, devo dire che in prima istanza ho provato disagio, ma nulla in confronto al disagio che ho provato aqlla risposta di Napolitano ad un mio connazionale della Basilicata! Tant'è che ho scritto una piccola lettera aperta, che qui riporto:
Carissimo Presidente (si, perché Lei è a me caro), dopo la Sua risposta a quel mio Connazionale, che Le chiedeva di non firmare quella legge, che di fatto amnistia reati gravissimi e offende milioni di cittadini onesti che le tasse le pagano fino all’ultima goccia, ecco, mi sono sentita terribilmente sola e indifesa. Sono perfettamente a conoscenza delle prerogative del Capo dello Stato e conosco l’iter della promulgazione delle leggi varate dal Parlamento. Ma, un segnale ai cittadini onesti, che in Lei vedono il Custode ed il Difensore della Nostra Costituzione, che Lei veramente, nonostante i limiti imposti al Suo ruolo, si avvalesse almeno di quello che è concesso: non firmare immediatamente una legge scandalosa. Lo so, l’arroganza di questo anomalo, seppur eletto (o, meglio, nominato) democraticamente, parlamento, avrebbe ripresentato la stessa legge, e Lei sarebbe stato costretto a firmarla. Ma tutti i cittadini onesti Le avrebbero riconosciuto che Lei tutto aveva fatto quel che era in Suo potere, infondendo fiducia e speranza. Non sarebbe stata un’inutile “ruotar di penna”, un’abdicazione nei confronti di un razionale pragmatismo. No, quell’astensione ci avrebbe detto “Italiani onesti, assetati di Giustizia, sono con voi”.
Con immenso rispetto.
Cosetta Sartori
Padova