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Caro Donadi,
saggio , equilibrato e chiaro il tuo atteggiamento. E ne siamo contenti . Ho l'impressione che vogliano indurti a prendere le distanze da Di Pietro, la cui cifra è una sacrosanta indignazione. Qualcuno deve pur esprimerla fuori dai denti ! Se si tollerano i Borghezio, i Bossi, i sindaci di Treviso et similia, non si può andare tanto per il sottile quando Di Pietro " sbotta". Se il rispetto nei confronti di Vittorio Emanuele III fosse stato meno istituzionale al tempo della marcia su Roma e, poi, delle leggi razziali, forse la storia d'Italia avrebbe avuto un corso ben diverso. Le Istituzioni devono anche meritarlo tale rispetto, non ridurlo ad un fatto burocratico. Un conto è il rispetto dovuto, altra è la rabbia con cui si deve assistere quasi impotenti ad una democrazia messa fortemente a rischio. Buon lavoro.

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