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L'importante è che la "combriccola" rimanga unita e compatta. Berlusconi e i suoi hanno già "fatto quadrato" attorno a quest' "ingiusto attacco mediatico" ......di chi?? dei soliti oppositori comunisti, giornalisti comunisti, magistrati comunisti???????Oggi su "La Repubblica" c'è un bel commento di Giannini, che sottoscriverei in pieno:Non è una buona notizia per la democrazia sapere che un ministro della Repubblica è finito nell'inchiesta sulla "cricca" del G8 all'Aquila. Per questo, da garantisti, ci auguriamo che il coinvolgimento di Claudio Scajola in quella brutta storia di corruzione e malaffare si risolva in una "bolla di sapone", come si è affrettato a scommettere il premier. Ma gli elementi a carico del ministro sembrano pesanti: secondo i pm, ci sono le prove testimoniali che Scajola avrebbe usato gli assegni circolari messi a disposizione da Anemone (non si sa a che titolo) per comprare un appartamento a due passi dal Colosseo. Profili giudiziari a parte, c'è un obbligo di chiarezza al quale un servitore dello Stato non può sottrarsi. Se il ministro si ritiene vittima di "un'intimidazione", non può limitarsi a parlare di "attacco inspiegabile": ha il dovere di spiegare se la compravendita immobiliare che lo riguarda è vera o è falsa. Se è convinto che dietro ci sia un misterioso "disegno preordinato", non può limitarsi a evocare "oscuri manovratori": ha il dovere di spiegare ciò che sa di questo "complotto" e chi sono i "complottisti". Ma se invece non è in grado di fornire al Paese queste spiegazioni, Scajola ha invece un altro dovere: dimettersi. Si chiama etica della responsabilità, ed è l'essenza della ragion politica.