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  • Leggendo l'articolo citato dall'on. Donadi, non sapevo se ridere o piangere......Necessità di rilancio dell'economia, parlando di "competitività", senza esplicitare niente di più. Secondo me, traducendo il "fascistese", aumentare la competitività significa, par la maggior parte, economizzare sul costo del lavoro. Quindi salteranno ancora altre regole (come il pericoloso precedente di pomigliano), e pagheranno i lavoratori. Quest'ultimi saranno comunque demonizzati o considerati dei "privilegiati" rispetto a coloro che il lavoro ancora non lo avranno. E saranno parecchi. Un quarto della disoccupazione è solo quella giovanile.
  • Le regole sono un lusso che non potremo permetterci. E anche questa la dice lunga.
  • Il nucleare: ancora?????
  • Il fisco: l'ieda della riduzione ad un paio di aliquote l'irpef, è un disegno caro alla destra berlusconiana, perchè in sostanza avvantaggia i più ricchi. La concentrazione del favor foscale sulle voci "lavoro, ricerca, famiglia" la dice lunga. Posto che, dalle parole precedenti, si desume che Tremonti punta alla costituzione di "blocchi industriali", e quindi alla progressiva scomparsa della piccola impresa, il FAVOR fiscale andrà a  beneficio dei soliti noti (FIAT???), della ricerca (che ormai è solo privata, quindi come sopra), e la famiglia serve per tener buono l'elettorato cosiddetto moderato e la chiesa. Sull'assenza di un  Ministro per lo sviluppo economico glissa......
  • Ora, mi vengono in mente alcune "chicche" di un certo Goebbles......
  1. "La propaganda è come l'arte: non ha bisogno di rispettare la verità"
  2. "Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità"
  3. "Non basta sottomettere più o meno pacificamente le masse al nostro regime, inducendole ad assumere una posizione de neutralità nei confronti del regime. Vogliamo operare affinchè dipendano da noi come una droga".
  4. "Quando sento parlare di cultura metto mano alla pistola".
  • Tornando a noi, personalmente ritengo  Tremonti un "figuro" pericoloso. Data la assoluta mediocrità di chi lo circonda, appare un gigante della politica, e dell'economia. Ma è un uomo pericoloso, arrogante, ignorante. Tuttavia, questa sorta di "credito" di "autorevolezza" come economista e come politico (serio) gli è stata riconosciuta dal suo governo (ad esempio La Lega, che tiene gli altri in scacco), e persino da una buona parte della cosiddetta opposizione, che addirittura aveva vaneggiato un governo tecnico guidato da Tremonti!!!!A questo punto, ci sarebbe da augurarsi che il Governo cada prima che questo losco figuro possa solo vagamente pensare di porre in essere ciò di cui vaneggia!
  • Tuttavia, c'è da fare anche qualche considerazione su questa eventualità. Berlusconi "manda a dire" che nei punti programmatici che presenterà a settembre alle Camere, e sui quali porrà la fiducia, non ci sarà "il processo breve" (=messaggio di tipo distensivo rivolto ai finiani e al PD). Restano i famosi cinque punti:  riforma tributaria, il federalismo fiscale, la sicurezza, l'immigrazione, il rilancio del Sud e, appunto, la giustizia.  In sostanza, resta "a tutto campo" la possibilità di continuare la campagna di propaganda in proprio favore, per risollevare il consenso perso, per riagganciare qualche finiano, per allontanare lo spauracchio delle elezioni anticipate, la riforma elettorale. Quei cinque punti, come tutte le scelte politiche dei governi di Berlusconi, si basano sul vuoto pieno di nulla. Sulle campagne di demonizzazione, criminalizzazione, diffusione di panico e ricerca di "rassicurazioni". Basta rileggere il punto 3) di Gebbles.

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