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cara maria, certo che marchionne ( e chi per lui) si è messo proprio d'impegno nel voler smantellare il sistema delle norme che regolano i rapporti coi lavoratori....per questo "capitano d'industria" sembra un'occasione da non perdere...d'altronde, la crisi imperversa, il lavoro scarseggia con conseguente aumento della disoccupazione, gli investimenti sono ai minimi, dunque, ottenere la disdetta del contratto per poi avere carta bianca per la dettatura UNILATERALE e SOTTO RICATTO delle condizioni lavorative ( o si accettano o chiudiamo!!!.) è un passo fondamentale (per fiat) per il raggiungimento dei propri scopi: ovvero un cambiamento delle relazioni industriali che, ovviamente, dia piu' potere al "padrone" e indebolisca le fasce lavoratrici che si tradurrà in maggiori profitti per i primi e diminuzione di salari con riduzione di diritti per i secondi.....gli argomenti non mancano per "giustificare" questo ambizioso obiettivo: ricatto della delocalizzazione, perdita dell'investimento, globalizzazione dei mercati, bassa competitività legata ad un elevato costo del lavoro e bla bla bla....se poi ci aggiungiamo gli "aiutini" di certi pseudo-sindacalisti che invece di difendere gli interessi dei lavoratori si mettono a difendere quelli dei loro padroni, il gioco è fatto.....

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