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  • Ieri pomeriggio ero incollata alla TV, su La7. Ho seguito il lungo discorso di Fini, e i successivi commenti.Mentre ascoltavo Fini, pensavo tra me e me che diceva cose sacrosante. Ha criticato la legge elettorale, la mancanza di contenuti agli slogan di governo, le leggi ad personam, lo stile “stalinista” (questa è stata davvero carina!!!) dei vertici del PDL, il giornalismo “servo”, anche e soprattutto in RAI, la mancanza di un programma economico “vero” che aiuti a superare la crisi, gli attacchi alla Costituzione e agli organi costituzionali.... E' stato un lungo discorso che ha tenuto alta l'attenzione di chi lo ascoltava. Un discorso capace di solleticare l'attenzione di doloro che, a destra, vorrebbero più “politica” e meno “aziendalismo”. In definitiva, era un discorso, per grandi linee, condivisibile.
  • Ovvio che io per prima mi sono però chiesta: “ma finora, dov'era???” In fondo tutte le cose che ha criticate, ha contribuito affinchè si realizzassero. Io per prima mi sono detta che le critiche che ieri muoveva Fini, erano le stesse che, da anni, muove Di Pietro. Con la differenza che quest'ultimo NON ha contribuito alle cose che critica. (tranne che in qualche raro caso)Quindi, diamo atto alla maggior “coerenza” dell'IDV e andiamo avanti. Fini ha fatto un “suo” percorso, da Fiuggi alla fusione di AN in PDL, che gli ha consentito di “sdoganarsi” dal “fascismo nostalgico”, e gli ha consentito di arrivare a posizioni di governo. Una volta conquistata la posizione di Governo, ha dovuto contribuire a consolidarla, altrimenti sarebbe stato il primo a perdere. Oggi lo scenario è diverso. Sua Emittenza gode minor consenso di prima, gli affari delle cricche, le leggi ad personam, la sfacciataggine di certe manovre da “caricatura di ducetto”, la crisi economica mai seriamente affrontata, e tanto altro ancora.....Tutte cose che rischiano di far perdere la “posizione di Governo” così duramente conquistata. Fini ha dovuto ingoiare diversi “rospi” in questi anni, appoggiando una serie di porcherie, e accantonando qualsiasi visione “politica” delle cose, del paese. Perchè la gestione di Governo berlusconiana, non è politica. Fini non ci sta a “cadere” insieme a Berlusconi, portandosi dietro un altro “marchio” difficile da cancellare. E quindi si “smarca” prima di cadere. Berlusconi, che non è un politico, ma un capo-azienda, gli offre l'occasione sul piatto d'argento: le pesanti critiche, lo squadrismo mediatico, la condanna del dissenso, l'espulsione dal partito. Fini “reagisce” alla maniera “politica”, e VINCE.
  • Perchè qui si continua a sbagliare punto di vista, secondo me. Fini NON ha deciso di fare opposizione a Berlusconi. Fini ha deciso di “sostituirlo” alla guida del più grande partito di destra. Una destra che torna a parlare di politica. Fini ha sottolineato l'assenza di veri programmi “politici” nei punti di Governo di Berlusconi, non perchè intenda mettersi a fare opposizione, ma perchè è pronto, LUI, a riprendere quegli stessi punti, e riempirli di contenuti, che saranno contenuti di destra.   Quindi, Fini ha una SUA coerenza. E devo dire che ha anche una notevole abilità. Berlusconi, con l'ausilio dei suoi giornaisti servi, ha fatto di tutto di più per screditare Fini. Per far apparire l'eventuale caduta di Governo una “colpa” di FINI. Bene, quest'uomo, è stato capace di ribaltare la situazione. Semplicemente facendo “politica”. Non ha minacciato azioni di “sfiducia” perchè avrebbe fatto karakiri. Fini DEVE continuare a dare fiducia ad un governo di DESTRA. Perchè FINI è un leader di destra, e tale vuole (legittimamente) rimanere. E sinceramente non capisco proprio perchè ci si aspetti qualcosa di diverso. Secondo me, Fini resta “il fascista elegante”, molto più credibile dal punto di vista politico rispetto al cainano, e oggi ha finalmente guadagnato una posizione di rilievo cui ambiva da sempre.
  • Semmai lo “sconforto” viene guardando da quest'altra parte. Tolto l'IDV, che più o meno da sempre ha evidenziato certe cose, il resto dell'opposizione dov'era??? Il maggior partito d'opposizione, ossia il PD, dov'era? A “patteggiare” emendamenti, a manifestare “disponibilità”, a mantenersi “neutrale” per non danneggiare Sua Emittenza? Quando c'era da lottare, il PD dov'era? E non sono solo io a chiedermelo. Leggo migliaia di critiche di questo genere dagli elettori del PD. Le sento dagli elettori piddini che conosco.
  • Ecco, è di fronte a questo scenario che ci troviamo: la destra ha ricompattato (grazie a Fini) l'elettorato scontento. Un elettorato che si “ritrova” nelle parole e nei programmi annunciati da Fini, e che voterebbe nuovamente il PDL, o come cavolo si chiamerà....... mentre la sinistra sta ancora “dibattendo” su cosa ha in mente Fini, su quali saranno le possibili future alleanze di Fini, senza un SUO vero programma forte e unitario. La sinistra continua a guardare nella casa dell'altro, senza prepararsi per bene in casa propria. La sinistra continua ad essere sfilacciata, incapace di operazioni politicamente coraggiose, mentre la destra è già pronta.

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