• Il danno e la beffa

• Qualcuno deve aver raccontato al sindaco di Adro per quali meriti alla signora Gelmini sia stato affidato il ministero dell’Istruzione. Non si spiega altrimenti lo scacco davvero stellare al quale quel bel tomo sta costringendo lo Stato italiano. Perché, dopo lo scandalo, dopo il tardivo invito della ministra a toglierli di mezzo, tutti i marchi della Lega, lì voluti dall’uomo del Carroccio, sono rimasti dov’erano, incollati a centinaia in quella scuola nuova di zecca ma pubblica e non appannaggio di un partito anti-italiano e antimeridionale. Giorno dopo giorno, si attualizzano i costi della bonifica fin qui rimasta sospesa. I bimbi seguitano a sguazzare in quel pantano simbolico mentre gli adoratori di Bossi in altri luoghi insistono a dipingere di verde leghista le strisce pedonali. Pernacchie alla Gelmini da una forza politica che le dedica il rispetto riservato a una zia rincoglionita, pernacchie allo Stato italiano con la testa infilata nella sabbia. Simmo ’e Napule, paisà? Macché, A-d-r-o. (Toni Jop)   

07 ottobre 2010