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  • La TV pubblica è finanziata dal canone, e dalla pubblicità. Per gli spazi pubblicitari bisognerebbe rispettare un "tetto", ma la cosa viene gestita in maniera sproporzionata, tra rai e tv commerciali.
  • La TV pubblica non può (e non deve) rispondere solo ad interessi commerciali, ma anche a legittimi interessi all'informazione, all'approfondimento, alla cultura nelle sue diverse forme.
  • Concordo che i reality facciano parte della moderna cultura. A me non piacciono, ma non si può impedire agli altri di seguirli. Tuttavia la TV pubblica, proprio in quanto tale, ha anche una funzione di "orientamento" e promozione culturale. Quindi se NON si appiattisse sul  trash renderebbe un servizio pubblico.
  • Se il premier è ossessionato da quei programmi (Santoro, Gabanelli, ora Saviano, Floris) che NON lo esaltano, un motivo deve esserci. Ma, per quanto possa dispiacergli, NON siamo ancora in una dittatura, quindi deve (lui come gli altri) fare i conti con le critiche. Se poi, dal suo punto di vista (o anche dal tuo) questi programmi sono vissuti come "rottura di balle", ti potrei dire che io vivo come rottura di balle Vespa o Paragone, X Factor, le soap, i reality (ma non solo), eppure mi limito a cambiare canale, piuttosto che dire vanno eliminati!!!!!!
  • Se la TV commerciale è quasi tutta di sua proprietà, è oltremodo schifoso (secondo me, ma non solo) che sia sempre LUI, direttamente o per interposta persona, a controllare anche quella pubblica, facendo (ovviamente) gli interessi suoi (e della sua TV commerciale) a danno della pubblica.
  • Un capo di governo che si rispetti (e che non viva un abnorme conflitto d'interessi) non si sognerebbe mai di inibire la pubblicità su giornali e reti televisive non di sua proprietà, o di invitare a NON pagare il canone della Tv pubblica.
  • Quanto alle ingerenze politiche, è vero che storicamente la RAI è stata terreno di lottozzazioni tra i partiti. Oggi questa ingerenza politica è diventata (anche perchè è degenerata) troppo soffocante. Per ovvi motivi, io NON sono per la privatizzazione. La Rai, per me, deve restare pubblica, ma senza partiti. Sempre per ovvi motovi, IO non amo le privatizzazioni a go-go.

 

  • Potrei citarti mille altre contraddizioni e malfunzionamenti di una TV pubblica nelle mani di un uomo in evidente conflitto d'interessi, e volto alla "promozione" dell'immagine sua e del governo che presiede. E' anche vero che l'autopromozione è stata fatta da TUTTI i governi. C'è sempre stato il TG che rappresentava l'house organ. Ma c'era anche "altro". Il telespettatore poteva scegliere. Non solo, ma il "portavoce" dell'house organ aveva comunque uno spessore personale e culturale più dignitoso di quelli attuali.

 

  • Infine, sempre per ovvi motivi, mi sembra chiaro che le nostre posizioni e opinioni sull'argomento sono divergenti e inconciliabili, e poichè è chiaro che nessuno dei due ha intenzione di rivedere la propria posizione, trovo inutile e ozioso continuare sull'argomento.
  • Buona giornata.

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