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DIRITTI E LIBERTA’ PER L'EMILIA ROMAGNA

Siamo usciti da poco dalla Sala Rossa della Provincia di Bologna, Franco Grillini, Giuseppe De Biasi, Carmela Brunetti ed io. Oggi abbiamo dato vita ufficialmente al coordinamento regionale di Diritti e Libertà in Emilia Romagna. L’entusiasmo è grande. Ci tengo a ringraziare tutti gli attivisti e i simpatizzanti che in queste ore, sapendo della conferenza, ci hanno rinnovato il loro appoggio e la loro disponibilità a intraprendere con noi quest’avventura.

Siete tanti, più di quanti osassimo sperare. E ogni giorno ci incoraggiate ad andare avanti. In questi momenti di agitazione delle acque della politica, sapere che stiamo facendo bene e che i cittadini ce lo riconoscono, ci convince sempre di più della necessità e della validità del nostro nuovo progetto politico.

Presto la cartina dell’Italia si arricchirà di tante bandierine arancioni con il tricolore, il simbolo di Diritti e Libertà. Le stiamo piantando in regioni, province (che, ripeto, vanno abolite) e comuni. Nel frattempo si avvicinano sempre di più le elezioni, la cui data, tra l’altro, continua a rimanere avvolta nel fumo. Chi dice a marzo, chi a febbraio. Ma non importa, siamo consapevoli che anche in questa situazione di incertezza del contesto (o forse proprio per questo) il lavoro che stiamo facendo, per riportare in alto i valori della legalità e della giustizia sociale, per tutelare i diritti di imprese e lavoratori, per avanzare sul fronte dei diritti civili, per una nuova etica pubblica e non lasciare impunito chi ruba e fa del male alla nostra Italia, porterà a dei risultati. Guardate quanti siete. E guardiamo avanti. Voglio anche che sappiate una cosa: non abbiamo avuto paura nel dire ‘no’ ad amministratori che non ci piacevano. Abbiamo rinunciato a qualche portatore di voti, certo, ma abbiamo guadagnato in credibilità. Non siamo disposti a sacrificare i nostri principi di etica, di legalità e trasparenza. Preferiamo la qualità.

Ps (non è il ‘puoi sparire’ di Grillo, non tagliamo teste con una frasetta alla fine di un post, diciamo no prima): grazie a tutti, ci vediamo nella prossima regione.

DIRITTI E LIBERTA' IN TOUR

Il tour di Diritti e Libertà continua. Dopo la Calabria, sabato siamo stati in Friuli Venezia Giulia, dove tanti amministratori si sono uniti al progetto di Diritti e Libertà. Le prossime tappe saranno l’Emilia Romagna e il Piemonte. È sempre più evidente che non eravamo i soli a sentire l’esigenza di un nuovo progetto in cui potersi riconoscere e a pretendere chiarezza sulla linea politica del nostro ex partito, Italia dei Valori. Sempre più amministratori e militanti ci confermano di essere pronti a seguire con coerenza i propri ideali unendosi al nostro progetto, che ci vede impegnati a costruire un grande centrosinistra. Lavoriamo con entusiasmo, forti anche delle numerose e continue adesioni a Diritti e Libertà.

Entro la fine dell’anno o, al massimo, a gennaio, cercheremo di organizzare il primo incontro pubblico dei nostri amministratori, che sono già centinaia in tutt’Italia. Vogliamo essere un punto di rifermento per i cittadini che chiedono riforme radicali, passi avanti sui diritti, soprattutto civili e dei lavoratori, sulla laicità dello Stato e sull’etica pubblica. Non c’è tempo da perdere, e non lo perderemo. Vogliamo dare una svolta a questo Paese, e lo faremo presentando i nostri candidati, ma anche sostenendo le candidature di esponenti di altri partiti che riteniamo possano incarnare il progetto migliore per il centrosinistra.

In Friuli Venezia Giulia saremo al fianco di Debora Serracchiani alla Regione e di Furio Honsell a Udine. Il neocoordinatore regionale di Diritti e Libertà, Giovanni De Lorenzi, lo ha detto chiaramente già alla conferenza stampa di presentazione, che c’è stata sabato. E non ci faremo influenzare, come qualcuno maliziosamente ha ipotizzato, dal fatto che anche l’Idv potrebbe essere nello stesso schieramento. Seguiremo con coerenza le nostre convinzioni in tutte le sfide elettorali, e lo ribadisco ancora una volta: noi non siamo contro l’Italia dei Valori. Anzi, saremo felici se anche l’Idv sosterrà i nostri stessi candidati. Candidati che Diritti e Libertà si impegna a scegliere con attenzione e coerenza. Persone pulite e competenti.

Intanto, questo mercoledì sarò a Bologna per presentare, insieme a Franco Grillini, il coordinamento di Diritti e Libertà in Emilia Romagna. Venerdì 14, poi, sarà la volta del Piemonte. Continuate a contattarci, l’indirizzo mail è .

2 MILIONI DI EURO ALL’EMILIA PER RIPARTIRE

Detto, fatto. Abbiamo una parola sola. Avevamo detto che avremmo devoluto l’ultima tranche dei rimborsi elettorali delle politiche 2008 alle popolazioni colpite dal terribile terremoto in Emilia Romagna. Così sarà.

Italia dei Valori consegnerà un assegno di 2 milioni di euro alle autorità competenti del comune di Finale Emilia, affinché possano provvedere a rendere di nuovo agibile la scuola comunale, andata completamente distrutta.

La scelta di devolvere proprio ad una scuola una parte del nostro rimborso elettorale non è casuale. “Giovani e istruzione”, è questo il binomio da cui dobbiamo e vogliamo ripartire, troppo a lungo trascurato, svilito e umiliato.

Smantellamento della Direzione investigativa antimafia, la Dia. Dopo la denuncia de Il Fatto quotidiano, avevamo chiesto ai ministri Cancellieri e Severino di smentire la notizia. Ieri, il ministro degli Interni si è impegnata pubblicamente a ripristinare i 2 milioni di euro sottratti alla tea (trattamento economico aggiuntivo) destinato agli agenti della Dia. Lo ha fatto alla festa nazionale del Pd. Bene. Ora venga a farlo in Parlamento. E’ quello il luogo degli impegni solenni e inviolabili.

La scelga di tagliare fondi ad una struttura come la Dia, voluta fortemente da Falcone, sarebbe sbagliata. Anzi, così come abbiamo chiesto nella nostra interrogazione, chiediamo al governo di assumere immediate iniziative per rafforzare il ruolo, le specificità, nonché le risorse finanziarie, umane e professionali della Direzione investigativa antimafia.

La Dia ha al suo attivo, tra il 2009 e il giugno 2011, sequestri di beni mafiosi per 5,7 miliardi di euro e la confisca di altri per un valore di 1,2 miliardi di euro, cifre che rappresentano l'introito maggiore per il Fondo Unico Giustizia. Il governo, dunque, confermi l’annuncio del ministro Cancellieri, rispondendo con urgenza alla nostra interrogazione in Parlamento.

TERREMOTO IN EMILIA: DIMENTICATO?

Stanno spendendo milioni di euro solo per la gestione ordinaria. Sono i sindaci dei piccoli comuni dell’Emilia colpiti dalla tragedia del terremoto a denunciarlo. Dei soldi promessi dal governo Monti, 2,5 miliardi di euro per la ricostruzione - di cui 500 milioni per il 2012 – non hanno ancora visto il becco di un soldo. Sono i comuni, al momento, che provvedono alle spese, con quello che hanno in cassa. Ma i fondi, già esigui, stanno per terminare.

La Camera, durante la discussione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti, aveva approvato un emendamento, da noi proposto come ordine del giorno, con il quale si destinavano i 91 milioni di euro per il 2012 e i 69 milioni di euro per il 2013 – per un importo totale di 160 milioni - frutto della riduzione dei rimborsi ai partiti, ai comuni in emergenza. Quei soldi, dicono gli amministratori, non sono mai arrivati. Non si perda tempo. Già se ne è perso troppo.

Noi la nostra decisione l’abbiamo presa: destineremo due milioni di euro di rimborsi elettorali, che saranno percepiti a luglio, a favore della ricostruzione in Emilia Romagna. Li consegneremo agli amministratori di quei comuni, a chi sta combattendo per ricostruire, per risollevarsi. Perché non bastano le parole, le visite, la solidarietà: servono i fatti concreti.