
Il governo balla.
Balla coi numeri e con le proposte per la manovra. Ciò che vale al mattino non ha più senso il pomeriggio. E meno male che serve senso di responsabilità e rigore. Il governo è riuscito a
battere se stesso ed ha raggiunto vette ancora più alte di cialtroneria politica rispetto a quelle cui ci aveva abituato, che pure sembravano inarrivabili. Più che una manovra,
questo testo sembra sia diventato una lotteria mattutina. Ogni giorno, infatti,
qualcuno lancia la sua proposta dalle pagine dei giornali (forse prima di fare un'intervista pescano un bussolotto), partecipando al gioco di
chi la spara più grossa. Così finisce che
questa manovra (pessima) è figlia di nessuno, non ha padri politici.
Tutti la criticano, nessuno la difende. Neanche Tremonti e Berlusconi. Non si gestisce così il Paese in una situazione di crisi,
con il rischio di attacchi speculativi. In tutto questo marasma, oggi, c'è una buona cosa.
Maroni ha detto che ci sarà un
a riduzione o persino l'azzeramento dei tagli dei trasferimenti di fondi agli enti locali che, in questo modo, potranno continuare a fornire servizi ai cittadini. Speriamo siano parole con un minimo di fondamento.
Commenti