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Carissimo Massimo, capisco che la ragione sociale dell'IDV sia sempre e soltanto l'antiberlusconismo, ma  ormai non basta più per mantenere viva e desta l'attenzione di chi spera in un cambiamento di direzione, rispetto alla situazione difficilissima in cui tutto il paese si trova ormai da tempo.Basta con l'attenzione su SB! Occorre cominciare a guardare oltre!Occorre capire a fondo attraverso quali strumenti è stato progressivamente tolto il potere ai cittadini, E' ormai arcinoto che la mafia sia nelle istituzioni e che attraverso il possesso dei media SB faccia la sua propaganda di regime, occorre andare oltre, cercare anche le altre cause del degrado sociale ed economico e della profonda recessione democratica che ci riguarda.L'aggressione alla nostra Legge Fondamentale non è cosa recente ed avviene tramite leggi ordinarie. Tra queste ricordo prima di tutto la legge elettorale modificata nel 2005 (il porcellum), legge questa che   ha introdotto il concetto di sovranità limitata del popolo. Per effetto della legge  elettorale i cittadini che votano non scelgono più direttamente i propri rappresentanti in Parlamento, di fatto sono stati sostituiti dal Segretario del partito che sceglie tra i più fedeli alla sua persona quelli che lo accompagneranno in Parlamento.Gli attuali segretari di partito hanno in mano le chiavi del paese.Capisco bene che non si può chiedere ad un tacchino di autoarrostirsi per le feste, ma chi pensa di non  essere paragonabile ad un tacchino e di avere la dignità della persona civile sa di occupare una posizione che, se la Costituzione fosse stata rispettata,  potrebbe non occupare. Chiunque stia oggi in parlamento è  potenzialmente ABUSIVO.Il mio appello è dunque rivolto ai parlamentari che conoscono il significato di parole come dignità e lealtà verso gli elettori, perchè si facciano promotori di un'azione volta alla  cancellazione del porcellum per l'introduzione di una legge elettorale rispettosa della Costituzione, in grado di produrre un Parlamento specchio delle diverse anime presenti nel Paese.E' ormai chiaro che questo bipartitismo forzoso non funziona, ed è ormai chiaro che questi partiti post-ideologici sono un impasto tremendo di affarismo, arrivismo, gestione del potere, agenzie di collocamento , insomma partiti/ azienda a volte a gestione familiare (es UDEUR ma anche IDV), il tutto in  connessione funzionale  con i grandi cambiamenti che hanno coinvolto la gestione concreta dell'attività di governo.Mi riferisco alle numerose leggi che hanno introdotto una sostanziale pesante OPACITA' nella gestione della cosa pubblica, partendo dall'abolizione del reato di abuso d'ufficio non patrimoniale(nel '97 ) e  alle leggi che  hanno dato  enormi poteri a  sindaci e governatori, poteri assimilabili a quelli dei podestà di mussoliniana memoria con la  contemporanea abolizione  dei controlli sul loro operato. Di fatto sindaci e governatori e rispettive giunte assomigliano ai CdA delle società di capitali. Stiamo marciando rapidi verso l'aziendalizzazione della gestione della cosa pubblica, nell'ottica di ridurre ogni ambito della vita umana a merce da vendere e comprare, andiamo verso un  sistema in cui i VALORI non contano e non esistono più, contano solo i" valori monetari", i prezzi delle merci, ossia dei beni e servizi in grado di soddisfare i bisogni. Tra questi beni hanno messo anche il più redditizio e il più utile in assoluto di tutti: l'acqua.Tra gli elementi problematici occorre anche tener presente una pasticciata e farraginosa riforma, a maggioranza, del titolo V della Costituzione, anche questa opera inspiegabile di un governo di centrosinistra, riforrma sulla quale andrebbe fatta una ragionata riflessione per evitare il pericolo di una "balcanizzazione del paese" nell'ambito dell'erogazione dei servizi pubblici.Da notare che tutto è successo negli anni 90. I tre nuovi e diversi sistemi elettorali, infatti, sono stati tutti introdotti nel fatidico 93, anno cruciale nella storia di questo paese, mentre l'elezione diretta del presidente di giunta regionale è stata introdotta con legge costituzionale nel 99, anno terribile quello, anno in cui un uomo di sinistra, D'Alema, per primo stracciava con la guerra umanitaria nella ex Yugoslavia contemporaneamente l'art.11 della Costituzione e il diritto internazionale.Da quel momento ho capito che tutto stava cambiando, in modo rovinoso. Sono passati 10 anni ed è da quel 24 marzo 1999 che ho iniziato una mia personale battaglia contro la persona che ritengo più di tutte le altre responsabile dei guai attuali, il capo vero, ancora oggi, del PD, l'ormai tristemente noto baffino.  Per cambiare dobbiamo mandare a casa tutti gli attuali politici, e anche AdP, se vorrà essere ricordato tra le persone che hanno aiutato il paese ad uscire dal disastro è bene che faccia un passo indietro ed esamini a fondo che cos' è diventato quel partito /movimento che ha fondato, meritoriamente, su un'idea: il rispetto della legalità, unica via per fare dell'Italia un paese "normale"Servono, rappresentatività, democrazia interna nei partiti e trasparenza.Per ciò che riguarda IDV e i suoi attuali problemi sembra che si  stia facendo una cernita delle mele al contrario: dentro le mele marce e fuori quelle sane. Spero sia una furbissima tattica del coraggioso Tonino.A breve lo scopriremo tutti.    

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