Mio  caro Onorevole Donati  ,sento il  dovere,come cittadina italiana ,di ringraziarLa per le risorse intellettive spese e per l'impegno costante nel tentare di far capire il significato di Democrazia e di cosa pubblica ,ma  ho la sensazione che la sua voce ,come anche quella  di altri integerrimi esponenti di IDV ,cada nel deserto ,eppure parlate il linguaggio del popolo e nell'interresse del popolo. Non riesco a capire, nonostante un'attenta  analisi, il motivo per cui i tanti Italiani in difficoltà delle cui esigenze Lei si è sempre fatto portavoce   hanno perso le capacità critiche ,forse sono obnubilati da una informazione parziale e pilotata  ma,molto attenta  nel prevedere un potenziale pericolo  e nel porre gli argini  gridando " all 'untore". E' quello che è successo con l'on. Antonio di Pietro,le cui parole ,del tutto condivisibili  e di condanna  per l'episodio di violenza  nei confronti del  presidente del consiglio,sono state  travisate e la gente ha finito col credere,. Forse il popolo, per ua quesione culturale, non capisce il significato di Democrazia Ateniese   ed il proprio  ruolo non di semplici spettatori.  Bisognerebbe rispolverare Pericle e la sua politica interna,ma non credo che la cultura sia appanaggio di questo momento storico e l'unica opposizione è quella di IDV,non certo quella di una  parte della sinistra fatta di protagonismo con la quale  non mi sono più identificata   avvivcinandomi al vostro programma,quasi per naturale inclinazione. Sono stata prolissa ma avevo bisogno di dire queste cose ad un vero pollitic, grazie al quale ci è consentito ancora sperare. .  Auguri di buon anno , che possa essere foriero di consapevolezza  per gli Italiani.