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Onorevole, sono d'accordo con le sue parole che denotano grande lungimiranza, cosa che, e lo ammetto a malincuore, spesso manca nel nostro partito. Se si fa dell'opposizione a Berlusconi l'unica ragione d'essere dell'Italia dei Valori, quando lui si farà da parte (e come ha ricordato, non succederà fra molto tempo) anche l'IdV dovrà sciogliersi.Io invece spero nel percorso opposto: non indietro verso una fase movimentista, ma avanti verso la trasformazione e strutturazione in partito, avendo cura di predisporre adeguati anticorpi che evitino l'autoreferenzialità e il distacco dalla società civile che abbiamo sperimentato e ancora oggi vediamo nei partiti italiani.Il punto di partenza è la cultura liberale che ci appartiene o dovrebbe appartenere a tutti gli iscritti dell'IDV, testimoniata dalla nostra iscrizione in Europa all'ELDR. Solo così secondo me potremo raccogliere il testimone da questo centro-destra populista e inaugurare davvero una nuova stagione riformatrice nel nostro Paese.In caso contrario, temo proprio che la parabola ascendente di IDV, esaltante fino ad oggi, sia destinata a concludersi, temo non nel migliore dei modi.

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