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Anche oggi, Onorevole Donadi, devo  essere non in sintonia.E' oramai una costante, ma non potrà, spero, che fare piacere al partito il fatto che ci possano essere opinioni discordanti, pur nel solco della medesima strada dei Valori. Sul PD occorre fare, salvo fatti nuovi, una croce sopra.  E questo per almeno due motivi.

  1. Primo: il partito non viene ancora fuori dalle diatribe interne persino sul tipo di elettorato da raggiungere. Bersani continua a gridare che bisogna tornare alla gente, ma questo movimento non arriva mai..  La stessa cosa in Parlamento, dove la scuola Dalemiana ha insegnato che alla veemenza si può sostituire il fioretto... pessimo leader, pessima scuola.  Per non parlare delle fughe verso un centrismo esasperante, con la ipotesi di abbraccio con Casini, che aprirebbe poi la strada all'ingresso contemporaneo del PD in due poli: Quello di sinistra e quello di Centro... Insomma una salsa Bipolare nello stesso polo..
  2. Nonostante tutte queste questioni, il PD contiua a ribadire che, essendo il contenitore di voti più ampio,  sua è la premazia nella scelta del candidato Premier.   Ottimo sistema per spararsi negli attributi.

Lo stare ancora in attesa del PD ha portato ad una caduta nei sondaggi, segno evidente che la gente non ne può più di questo PD e della nostra posizione di attesa e di sudditanza in tante, troppe località . Non ha giovato alla immagine del Partito in nuila e, ad essere onesti, ci è solo bassamente servito per superare le barriere delle percentuali o entrare in tante maggioranze con il PD.Per quanto riguarda Vendola : Sono in completo disaccordo.  Vendola  ha le carte giuste per essere elemento di spicco nella Leadership emergente. Seguono De Magistris, Zingaretti e.. staccata, la Serracchiani.  Non riconoscere questo significa compiere, a mio avviso, un errore di prospettiva.   Se ITALIA dei VALORI aveva la intenzione di portare avanti Luigi, doveva fare dei passi precedenti che nessuno ha visto.  In assenza di Altri personaggi sulla scena politica, la scelta deve avvenire fra questi personaggi che rappresentano nuove leve.. Candidare Di Pietro ?  Non solo è sbagliato, ma è anche controproducente.  A Vasto 2009 Di PIetro ha annunciato urbi et orbi la intenzione di tornare a fare il coltivatore in Molise dopo il 2013. In questa affermazione ho letto la aspirazione che nuove leve finalmente prendano il controllo della Politica. D'altronde, in una politica basata sui Valori, così deve essere !! Grillo da anni fa l'avanguardista; lui ha già varcato la soglia della politica tradizionale ed è già nella fase in cui la politica la fa la gente e non più i Leader.   Ovviamente su questo terreno ancora manca un uguale movimento che possa contrapporre proposte. Giusta però è la critica che viene da tutti i movimenti e non solo da Grillo,  nei confronti di partiti che con tessere all'interno, con lotte di potere, scavalcamenti, ammucchiate,  imboscate, ed altre porcate "old-politik" all'esterno, poco hanno più a che vedere con la nazione. Cosa fare, allora ?

  • Innanzitutto dare l'esempio di virtù e di coerenza. In casa IDV non va tutto bene.  Forze nemiche dei Valori, transfughi di DC-PPI-PSI-UDC-UDEUR-FI-AN, tengono ancora saldamente nelle loro mani pezzi di partito, quei pezzi che continuano a emanare un odore cattivo, e che vengono sbattuti costantemente in prima pagine sui giornali  Fare spallucce, stringersi attorno al Leader come se solo  così sia garantita la onestà dell'intero partito, non è corretto. Se pulizia non viene fatrta è segno che chi deve organizzare in Controlli non ne ha le capacità e deve essere cambiato. Se in alcune regioni le espulsioni diventano un fenomeno ricorrente, va inviato un commissario con le prerogative morali per dirimere le ragioni. Il movimento era di Antonio di Pietri. Il Partito dovrebbe essere una libera associazione fra  cittadini, ai sensi dell'articolo 49 della Costituzione , e non una proprietà privata di pochi eletti.  Va quindi fatta pulizia dove serve, vanno fatti dei controlli severissimi e soprattutto  trasparenti su ciascuna delle situazioni denunziate, e poi fare un redde-rationem indicando dove vi è stata una opera fraudolenta e dove la stampa ha preso lucciole per lanterne.  Va consentito alla stampa di analizzare sino in fondo i comportamenti, perchè solo così si può mantenere la immagine di partito pulito  Oggi qualcosa di diverso si muove e le denunce ai mezzi di stampa stanno fioccando. Non si tratta di denunzie anonime o di "pour parler". La fonte è publica, quindi non si rischia nulla ad andare a prendere informazionihttp://www.iltribuno.com " href=" http://www.iltribuno.com "> http://www.iltribuno.com
  • In più  va osservato che nessuno più vuole fondersi con nessuno, salvo quelli che stanno compiendo migrazioni , come Rutelli &C : Le forze oramai, salvo fatti nuovi, devono viaggiare DIVISE ma UNITE , quindi seprate come formazione, ma unite da un PROGRAMMA . 
  • Infine, occorre necessariamente compiere un salto rispetto alla organizzazione attuale.  Se ITALIA dei VALORI ritiene che la attuale organizzazione dei partiti sia l'unica, allora è già destinata alla sconfitta che è già scritta nei sondaggi.  Un 5%-7% consente il "vivacchiamento"  ma non di più.  Occorre mettere il cuore, e non il calcolo nella attuale politica. "Mettere il cuore" vuol dire considerarsi non già i titolari di una concessione per 99 anni  in Parlamento,  come fanno tutti i partiti, ma costantemente in gioco per la società civile. Questo è il nuovo scenario. 

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