L'olio di ricino moderno

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Si sta facendo strada, nei palazzi del potere, in maniera subdola e strisciante, quella che potremo definire la Beatificazione di Villari. Se prima, tale strada era percorsa da pochi all’interno del Pdl, con il passare dei giorni, complice il tempo che affievolisce l’indignazione e fa dimenticare la bassezza etica del mercimonio che ha portato Villari alla presidenza della Vigilanza Rai, tale via si sta facendo più affollata e il PDL trova molti ed attesi compagni di strada del PD. Comincia dunque da parte di molti, non solo nella maggioranza, una sorta di beatificazione di “Villari il Resistente”. Un uomo che ha dato un significato nuovo e per certi versi “sublime” al concetto di attaccamento alla poltrona. E che proprio per tale riprovevole comportamento etico, che gli è valso contumelie (per lo più fasulle) dall’intero arco costituzionale, appare oggi, dopo essere stato disconosciuto (sempre apparentemente) da tutti, proprio in questo suo essere “sub partes”,  un perfetto Presidente bipartisan  della Commissione di Vigilanza Rai. Questa è la riprova di quanto bene abbia fatto Italia dei Valori a tirarsi fuori da questo fango ed è la dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto sia mortale il virus che ormai da troppo tempo  infetta il sistema dell’informazione pubblica radiotelevisiva, intorno alla quale si scatenano patetiche guerre fratricide per possederne uno spicchio di controllo. Si è arrivati persino a gettare sul palcoscenico dove si recita questa penosa e vergognosa commedia un pezzo di storia e di giornalismo italiano come Sergio Zavoli, salvo poi farlo decantare, aspettando che il tempo portasse il finale che, in realtà, troppi volevano e speravano fin dall’inizio.

Noi siamo fuori da tutto questo e ne siamo orgogliosi. Abbiamo un concetto troppo altro della cosa pubblica per piegarci a squallidi giochi di potere e ridurre il mandato che siamo stati chiamati a svolgere dai nostri elettori alle bramosie e alle voglie di palazzo.

Italia dei Valori non ha niente a che fare con tutto questo, rappresenta un modello di politica nuova, diversa, che mette al centro valori ed etica. Per questo diamo fastidio ed è per questo che, con uno schema non molto dissimile da quello del ventennio mussoliniano, scatta su di noi impietosa, ogni volta che proviamo a dire che il Re, inteso come potere, è nudo, la repressione che non è più fatta di manganelli e olio di ricino, ma di attacchi, insinuazioni, calunnie, denigrazione per distruggere la cosa più preziosa che un partito e un uomo politico può avere, la propria reputazione. Vi invito a leggere l’intervista a Mautone apparsa oggi su Panorama, la lettera su Libero a firma di Antonio Di Pietro e la risposta del direttore Feltri (trovate i link qui di seguito). Questi tre articoli dimostrano quante menzogne e quante bugie sono state scritte su di noi fino ad oggi. Dimostrano come Cristiano Di Pietro si sia limitato, come dice lo stesso Mautone, ad una insignificante  richiesta di favore nemmeno esaudita che, per carità, siamo i primi a non approvare ma per la quale Cristiano, pur senza alcuna responsabilità penale e quindi nemmeno indagato, ha già pagato il prezzo più alto, ovvero, la fuoriuscita dal partito. Mentre in tutti gli altri partiti, gli arrestati, gli indagati i rinviati a giudizio ci risultano comodamente e serenamente in sella alle loro poltrone e vanno tutte le sere in salotti televisivi compiacenti ad autoassolversi. Ma questo sacrificio, persino eccessivo, ci consente di porre, per il futuro, l’asticella del rigore morale all’interno del partito, al più alto livello, ed a nessuno mai nel nostro partito sarà applicato un metro di giudizio più tenero di quello che lo stesso Cristiano  Di Pietro ha applicato a sé stesso. Questa è l’incolmabile differenza tra noi e gli altri.

libero-9-gennaio-2009.pdf

panorama-9-gennaio-2009.pdf

 

Commenti

Stimato Onorevole, probabilmente "fuori orario " ma credo in tema con i "pianisti", se io dipendente pubblico venissi colto in flagrante a vidimare l'ingresso in ufficio ad un collega che arriverà con comodo so di essere passibile di licenziamento da parte della mia azienda, o sbaglio? I suoi colleghi che fanno lo steso votando per gli assenti cosa rischiano? Eppure mi sedmbra di rammentare che hanno responsabilità ben più grandi di quelle che può avere un qualsiasi impiegato di un'ufficio pubblico. o SBAGLIO DI GROSSO? Attendo con fiducia una Sua graditissima risposta.

carissimo onorevole che ne pensa della situazione di napoli?
delle dichiarazioni dell'onorevole barbato?
il mio giudizio è che avete sbagliato a candidare un pazzo.
un pazzo che usa il ricatto e la diffamazione (e droga)per andare avanti.
se viene in zona e domanda in giro ne avrà conferma.
non voglio usare questo spazio per citare fatti, cause, imbrogli alle società di assicurazioni che pur ci sono...... la mia domanda è un'altra.
come si può fare POLITICA in questo modo? parlare dei problemi della gente se chi ci rappresenta non è all'altezza?
la situazione campana è drammatica.
se desidera ulteriori informazioni solo in modo riservato.
ciao raffaele

Articolo ben fatto, chiaro e puntuale. Complimenti onorevole DONADI. Purtroppo tanya gente legge i giornai
li della Famigghia( proprio famigghia è non è un errore) BERLUSCONI con scarso spirito critico e forese per spirito di " servizio" o di " servitù"

Carissimo Onorevole, condivido ilSuo punto di vista e quello del Partito, bisogna vigilare affinchè il malaffare non si insinui nel Partito e affinchè in questo periodo di grande crescita non consenta ad arrivisti senza scrupoli di andare all'arrembaggio.Capisco che è spesso difficile riconoscere l'ambiguità di certi personaggi ma non obbiamo dimenticare che la nostra forza è la grande battaglia per le regole e per i valori etici e morali ormai quasi da tutti riposti in un cassettino della propia coscienza ben chiuso.Resto a Sua disposizione e colgo l'occasione per salutarLa cordialmente e rinnovarLe l'Augurio di Buon Lavoro.
Maurizio FERRAIOLI

anch'io ho trovato allucinanti le dichiarazioni di alcuni esponenti del pd che erano pronti a riprendere villari ed a tenerselo come presidente della commissione di vigilanza rai. davero non c'è mai fine al peggio

Leggevo sul Corriere di stamane che i 3 rappresentanti del PDL alla Commissione Vigilanza minacciano di lasciare, per far dimettere Villari. Il che mi ha fatto anche pensare a quanto possa essere paradossale la situazione di una commissione di vigilanza Rai la cui parte rappresentativa del partito di maggioranza (che spartisce le poltrone che pensano e dirigono le trasmissioni da vigilare) non vigilerebbe, per protesta, nei confronti di chi ha contribuito a far eleggere a vigilare

...con il risultato di annullare qualsiasi effettiva possibilità di vigilanza!!!

Nemmeno il Mago dei Maghi sarebbe riuscito in una simile magia....

On.le Donadi! Condivido ogni lettera del suo post ed apprezzo infinitamente la volontà di rinnovamento dell'Italia dei Valori.
Speriamo che sempre più italiani si rendano conto della dittatura dolce con cui siamo costretti a sopravvivere.
Cordialmente

Giampiero da Palermo

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