Quirinale, il pericolo peggiore non è lo scontro

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Lo dico apertamente. Sono un convinto sostenitore del buon operato del Presidente della Repubblica Napolitano. C’è poco da fare, a tutti noi piacerebbe un Presidente super interventista e baluardo attivo nella difesa di quella costituzione che avvertiamo quotidianamente in pericolo. Ma non è questo il ruolo che l’ordinamento gli attribuisce né, tantomeno, sono questi i poteri che la Costituzione ha previsto per lui.

Il suo è un ruolo basato sulla sola capacità di persuasione e di convincimento delle forze politiche, e del governo in particolare, con l’unico potere di intervento diretto rappresentato dalla facoltà di non controfirmare una legge (ma che deve comunque controfirmare se il parlamento la riapprova tale e quale).

E la capacità di persuasione, ovviamente, è tanto più forte quanto più il Presidente riesce ad interpretare il sentimento e le aspettative di tutto il Paese e non soltanto di una parte di questo.

In quest’ottica, ho approvato la quasi totalità degli atti compiuti da Napolitano nell’ultimo anno, compresa la firma del Lodo Alfano, che potrà anche essere, come fermamente credo, una porcata politica ed una norma incostituzionale ma, avendo recepito quasi tutte le critiche mosse dalla Corte Costituzionale al lodo Schifani, non era così palesemente incostituzionale da consentire al Presidente di rifiutare la firma.

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Detto questo, l’appello di ieri di Napolitano, ad abbassare i toni dopo il G8, proprio mi risulta incomprensibile.

Tante volte abbiamo sentito, da tanti Presidenti della Repubblica, generici appelli alla pacatezza ed alla civiltà del confronto politico. E, se ci si fermiamo all’ovvio, non c’è proprio nessuno che auspichi un confronto politico “inutilmente feroce” ed “incivile”.

Dove sta allora la parte incomprensibile e, conseguentemente, inaccettabile, dell’appello del Presidente Napolitano?

Sta nel fatto che questo appello giunge in un momento particolarissimo della nostra vita politica, dopo alcune settimane di offensiva da parte di un coraggioso gruppo editoriale e delle opposizioni parlamentari, tesa a denunciare una serie di fatti politici di una gravità che non ha precedenti negli ultimi decenni.

Il primo è lo scandalo sessuale che vede coinvolto in prima persona il presidente del Consiglio, per il quale è stato provato che egli ha  mentito più volte agli italiani.

Una delle più alte cariche dello Stato, colui che dovrebbe guidare le sorti del Paese, si circonda di minorenni e prostitute, disegnando un quadro di degrado morale che non ha precedenti nella storia della penisola dai tempi di Caligola.

Il secondo è  la legge sulle intercettazioni, che è ancora lì, non cambiata di una virgola, quella che possiamo definire il più grande regalo di tutti i tempi alla criminalità organizzata.

Il terzo, è la legge sul testamento biologico, una legge confessionale ed oscurantista, che cancella la libertà dei cittadini di decidere sul loro fine vita.

Il quarto, la decisione della Consulta sul lodo Alfano, con una Corte costituzionale vilipesa ed umiliata dalla cena “carbonara” tra due alti giudici e rappresentanti del Governo che l’hanno disonorata.

Il quinto ed ultimo, appena due giorni fa, la proposta di scudo fiscale tombale, l’ennesima legge porcata che prevede un vero e proprio riciclaggio di Stato di soldi sporchi con annesso colpo di spugna sui reati societari e tributari.

Il tutto, poi, in un contesto dove, giorno dopo giorno, la libertà d’informazione va sempre più a farsi benedire, ed è ormai quasi impossibile, in questo paese, leggere in un giornale o ascoltare da una televisione qualcosa di diverso dal pensiero unico berlusconiano.

In questa situazione, l’invito al dialogo per le riforme e alla moderazione dei toni, espresso dal Presidente della Repubblica, finisce inevitabilmente con l’apparire rivolto principalmente alle opposizioni, ed acquista così  un sapore amaro e, ovviamente, involontariamente beffardo.

Non dubito delle buone intenzioni  del Presidente Napolitano, anzi, proprio per questo, desidero indirizzargli un auspicio.

Questa legislatura richiede senz’altro, al Presidente della Repubblica, uno straordinario equilibrio ed una enorme attenzione nel dosare i propri interventi, in quanto uno scontro frontale e costante tra l’esecutivo ed il Presidente della Repubblica sarebbe, in realtà, uno  scenario graditissimo per Berlusconi. Tuttavia intravedo per la Presidenza della Repubblica, un pericolo peggiore anche rispetto allo scontro frontale. Ovvero quello di cadere in un attendismo esasperato che la porti ad diventare sempre più tollerante nei confronti del Governo. Anche in questo caso Berlusconi finirebbe con il fare quello che vuole, e non ci sarebbe nemmeno un presidente della Repubblica a tentare di impedirglielo.

 

Commenti

Controfirmerei pure le sue virgole. Il suo acume intellettuale e la sua logica ferrea e calma sono una perla in un oceano parlamentare di melma. Finché c'è un solo parlamentare come Lei, ci sarà una luce all'orizzonte. Con molta stima.

on. Donadi le ribadisco la mia stima e concordo quasi pienamente con quello che dice soprattutto, e qui rispondo ad post di un utente, sul fatto che lo scontro fra PdR e PdC sarebbe cosa graditissima al Cavaliere: immagino che il motivo è che lo scontro darebbe su un piatto d'argento le occasioni al B. di delegittimare la figura del Presidente portando a conseguenze veloci e nefaste. Ma devo spiegarle il mio quasi: indubbiamente Napolitano si trova in bilico ma non può esimersi dall'essere garante della costituzione, quindi benché il Parlamento possa approvare leggi incostituzionali, leggi vergogna ecc. lui ha il diritto-dovere almeno di farlo notare a gran voce alla Nazione, d'altra parte invece interviene in situazioni che doveva lasciar stare come per esempio il caso delle procure di Catanzaro e Salerno. Se il Paese va alla deriva, come sta andando, lui dovrebbe almeno dimostrare di aver fatto di tutto per evitarlo. Mi permetto di ipotizzarle il perché della richiesta di silenzio in vista G8: per me il presidente in tal caso voleva evitare di screditare l'Italia rappresentata, purtroppo da B. L'Italia in quel momento era B., e se si rischiava di screditare lui, si screditava l'intero Paese, e forse Napolitano pensa anche che non possiamo farci salvare da B. dagli altri Paesi, ma dobbiamo liberarcene dall'interno, mentre quella era un'occasione per far influire la stampa estera dentro la politica italiana. Ovviamente non sono d'accordo con il PdR, ho cercato solo una possibile motivazione. Io penso che se cade il B. per attacchi dall'esterno a me va bene uguale basta che vada via.

c'è un unico problema, se il parlamento abbassa i toni non sentiremo più parlare l'opposizione... già mi sembra silente

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Pertini il lodo alfano non l'avrebbe firmato.

Caro onorevole, vorrei ricordae Pertini ... Il Presidente della Repubblica italiana qualche ruolo ce l'ha ... Il nostro evidentemetne si sente graziato da una manciatina di voti che lo ha fatto eleggere e tace. Io ho sempre sostenuto che più che dal centro-sinistra sia stato eletto dal centor-destra ... E questo appello all'opposizione a abbassare i toni in un paese dove i toni alti li tiene solo il governo per coprire il brusio di chi dovrebbe contrastarlo ...

Caro Massimo...Riposto nel tuo tranquillo blog un commento che non ci "azzecca" con il post..Ormai i blog Di Pietro e IDV,sono diventati una vera sarabanda....
Caro ADP..
Il più che prevedibile "pasticcio" causato dalla candidatura di Beppe al PD,è ormai alle spalle.Sarebbe bastato un minimo di buon senso,per capire che il PD,mai avrebbe accettato tale candidatura..Les jeux sont fait,ormai è inutile recriminare.Ho anche sperato che "la cosa" non avvenisse perchè sono certo che si sarebbe ingenerata una"lotta fratricida"tra IDV e grillini,cosa che avrebbe segnato la fine dei due schieramenti.Ribadisco ancora che è necessario che Grillo,Travaglio,Santoro etc.sostengano l'IDV perchè solo così si può sperare in un cambiamento.....Del PD,neanche a parlarne e se il buon giorno si vede dal mattino,il 25 ottobre calerà la notte....
Attenzione quindi,ai colpi di testa non vanifichiamo quell'8% dei consensi,teniamoceli prudentemente cari...Al moderatore del blog voglio dire di essere più attento.A volte si ha la sensazione di scendere in un'arena,dove arroganza e volgarità dominano la scena.......

il morbo antidemocratico infuria, lo strapotere del premier ,capo e padrone ,dell impresa governo avanza e Napolitano ci chiede di alzare bandiera bianca. poiché il capo dello stato può rivolgere un messaggio alle camere lo faccia, vada nel parlamento sovrano ed esterni le sue preoccupazioni ma la smetta di trattare gli italiani, l opposizione, la stampa, come dei scolaretti che fanno marachelle mentre il maestro - l esecutivo - ruba le merende e palpeggia le scolare . quale tregua quale dialogo civile con chi ha ormai depredato tutto ,o quasi ,di una democrazia nel nome e nell interesse di un solo individuo. cosa altro dobbiamo aspettare, la proclamazione dell impero ? caro Donadi la sua benevolenza onora la veste di parlamentare ma di un parlamento che - come lucidamente dice - espropriato di ogni possibilità di dialogo. Napolitano , ma forse capisco male, attende che il pd partorisca il suo leader , mentre gli sfugge la grave condizione della puerpera italia .

E' giusto non adeguarci agli auspici del Presidente Napolitano (non ha il dono dell'infallibilità), anche perchè Berluscono vorrebbe la pacatezza dagli altri per portare meglio a termine le sue porcate. Anche a me piace di più lo stile dell'ex Presidente Scalfaro; rendiamoci conto, però, che Napolitano si sta muovendo in un campo minato e Berlusconi ci metterebbe un'attimo a delegittimarlo per relegarlo in un cantuccio. Teniamocelo buono il Presidente della Repubblica, prima o poi potrà potrà servire veramente!

Caro Massimo, al di là delle tue precisazioni, mi devi consentire di esprimere alcuni dubbi. Ho l'impressione che il nostro Presidente della Repubblica viva in un altro stato. E' impossibile non rilevare le porcate di questo governo e le nefandezze e schifezze del suo capo. Come si può dialogare con un governo privo del senso dello stato e del vivere civile? Si può comprendere la differenza di idee su certe questioni, ma qui non si tratta di idee ma di voglia di gestire un potere coercitivo e vessatorio. Il Presidente della Repubblica forse di questo non si è ancora accorto e pretende di far dialogare i cittadini onesti con coloro che vogliono consegnare l'Italia alle mafie.

Caro Donadi,
a me non piace la figura di un Presidente della Repubblica che sia solo notaio di uno Stato.
Sono legato alla figura del Presidente Scalfaro, in modo particolare quando consentì il varo del Governo Dini.
Un governo tecnico che promosse importanti riforme tuttora vigenti.
Se si sono attuate importanti scelte politiche, evidentemente il ruolo del Presidente è tutt'altro che formale.
E' vero una delle prerogative del Presidente della Repubblica è la persuasione, ma se non tutte le forze riescono a sopire la propria rabbia istituzionale, vuol dire che la sua voce non è autorevole.
Cordialità

Eh No.....Caro Massimo...
Capisco la prudente analisi.....Il Presidente,poteva e doveva dare agli italiani un segno tangibile del suo essere super partes e lo doveva a noi italiani che riponiamo in Lui la massima e incondizionata fiducia.Le vicende degli ultimi mesi,erano l'occasione affinchè il Presidente ribadisse la sua vicinanza al "popolo sovrano"...Ciò,non è stato percepito dagli italiani,che hanno in più circostanze richiamato la figura di Sandro Pertini......Complimenti per il tuo raro self-control........ Mi associo inoltre alla richiesta di R.Tucci.....grazie

secondo me il pres napolitano si turova in una situazione imbarazzante e forse non sa come comportarsi. da un lato sicuramente vorrebbe condannare berlusconi per le sue avventure sessuali con escort e minorenni, per alcune leggi fatte solo per salvaguardare gli interessi di pochi a scapito della maggior parte dei cittadini onesti che pagano le tasse fino all'ultimo euro. adesso c'è anche la proposta di legge per far rientrare i capitali depositati all'estero.. quindi ancora una volta il governo berlusconi difende i ladri e i disonesti, che hanno rubato, hanno frodato il fisco, e altri reati come falso in bilancio e noi dobbia stare a guardare e applaudire questo geverno, con la scusa che i soldi servono per la ricostruzione dell'abruzzo

On. Donati:
Le chiedo scusa ,ma io non riesco a capire, il comportamento del Presidente della Repubblica. lui dice di abbassare i toni.ma come si fa ad abbassare i toni, se questo governo va per la sua strada senza tener conto le proposte dell'opposizione? .
Hanno fatto molte leggi ed altre è in pentola riguardanti il bene del sign,Berlusconi? Il quale BERLUSCONI non compera solo reti TV giornali Palazzi ,ville ed anche altro ancora per i suoi gusti personali, lui vuole e può, con il compiacimento dei suoi soci. di arrivaRE al Quirinale ???? cissà:

Gent.mo ON Donadi, Lei è una persona troppo civile è troppo onesta per mettersi contro il presidente della repubblica, ma mi riesce difficile darLe ragione per quanto riguarda il comportamento di napolitano. il presidente della repubblica deve essere il garante del popolo NON del parlamento o di questo governo mafioso, e questo il presidente della repubblica NON l'ha fatto. ritengo il suo comportamento un'autentico attentato alla nazione, un traditore della patria. forse Lei non troverà di Suo gusto questa mia interpretazione, ma bisogna dire la verità, per quanto questa possa sembrare cruda e amara. Lei stesso trova incomprensibile l'appello attuale alla tregua. Mi dica On Donadi: quale giustificazione ci può essere su simili comportamenti se non la consapevolezza che l'attuale presidente della repubblica sia un fautore della politica di berlusconi? mi dispiace ma questo presidente della repubblica, in qualità di garante del popolo italiano mi fa vergognare di esserlo.
cordialmente

mario

il presidente della repubblica, invece di dare consigli da una posizione privilegiata dal lodo alfano, si svincoli da quel lodo e probabilmente gli italiani tutti potranno, forse, nuovamente riconoscersi nel presidente della repubblica.........forse.
e lo faccia fare anche a qualcun'altro; non è necessario che lo facciano tutti, almeno un'altro.

anche io vorrei un Napolitano più incisivo, come lo è stato in passato Oscar Luigi Scalfaro

Caro Donadi,
il tuo equilibrio e la tua pacatezza di toni tifanno onore. Tuttavia dovresti spiegare a me, e credo non solo a me, perché lo "scontro frontale tra l'esecutivo e il Presidente della Repubblica sarebbe uno scenario graditissimo a Belusconi. Lo chiedo senza ombra di polemica, ma proprio perché non l'ho capito. Grazie per le spiegazioni che vorrai darci.

Chiedo scusa al Presidente della Repubblica, ma non mi sento adeguatamente rappresentato da lui.

L'ho sentito dire, in occasione della firma sul ddl "Alfano" questa frase (non ricordo su quale TV): "credetemi... era necessario firmarlo". Ora, Sig. Presidente della repubblica, DEVE spiegarci perché "era necessario": perché il PEDOFILO aveva minacciato di fermare 100.000 processi? Se la ragione è questa allora Le faccio i miei complimenti: cedere ad un ricatto le fa onore!!!

Il Presidente della Repubblica: un uomo che non parla mai tranne quando deve rimproverare i magistrati onesti che lavorano in tribunale e lavorano a casa con tutto ciò che ne consegue (una tra tutte: la moglie che, giustamente, brontola perché non riceve le dovute attenzioni da parte del marito).

Il Presidente della Repubblica: un uomo che si gira dall'altra parte quando 2 giudici della Corte Costituzionale (corte costituzionale ormai) vanno a cena con il fruitore di una legge (palesemente INCOSTITUZIONALE) su cui tra poco dovranno esprimere il parere di costituzionalità.

Il nel Gxx si vocifera di estromettere l'Italia a favore della Spagna. Non mi stupirei se anche in Europa iniziassero a circolare voci che ci vorrebbero fuori dall'Unione... e non capisco perché non l'abbiano ancora fatto (forse perché, per accaparrarsela, ci salterebbero addosso sia la Russia sia gli USA?).

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