Poliziotto buono-Poliziotto cattivo? Un gioco che deve finire

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Il poliziotto buono - il poliziotto cattivo. Berlusconi-Fini. Due facce della stessa medaglia. Il primo governa il paese a botta di decreti con l’assenso sostanziale del poliziotto-Fini e dello stato maggiore del Pdl. L’altro, si erge a difensore “buono” della Costituzione, che fa la ramanzina e lascia che nulla cambi. Tante buone parole che non incidono sul comportamento antidemocratico del Governo Berlusconi.

La tecnica usata dalla polizia britannica è applicata a puntino. Ieri il presidente della Camera, per l’ennesima volta in questo anno e mezzo di legislatura, lancia il suo monito al Governo: “Nessuno da parte del governo puo' pensare di non doversi confrontare con il Parlamento ne' di poter esautorare il Parlamento dal diritto-dovere di controllare”. Ritornello sentito tutte le ventitre volte che il Governo ha posto la fiducia. Ogni volta qualcuno, dalle parti del Pd, in buona fede, applaude e tesse le lodi dello statista Fini. Il punto è che, i suoi appelli cadono nel vuoto, senza che nulla cambi. La sceneggiatura si snoda più o meno sempre allo stesso modo.

A questo punto, poco conta il fatto che Fini sia più o meno in buona fede, che creda o meno in quello che dice. Il fatto è che ormai si è ridotto a dare una patina di credibilità istituzionale alla gestione antidemocratica che la sua parte politica fa del governo e della funzione legislativa.

Per l’appunto il gioco del poliziotto buono e del poliziotto cattivo, che, alla fine, stanno tutti e due dalla stessa parte. La prova, mai ce ne fosse stato il bisogno, è venuta proprio ieri, quando nella sua ennesima critica Fini ha però precisato che in fondo non c’è nulla di nuovo sotto il sole, che quello dell’abuso della fiducia è un malvezzo di tutti i governi. Come dire: tutti colpevoli, nessun colpevole.

Eh, caro Fini! Questa non ce la beviamo proprio. L’azione di questo governo non può in nessun modo essere paragonata a quella dei governi che l’hanno preceduto. Il suo tentativo di sminuire il comportamento antidemocratico di questo esecutivo, sembra tanto da parte sua, l’aver gettato la maschera del poliziotto buono. Questo governo, infatti, non solo abusa della fiducia, ma ha letteralmente stravolto la funzione legislativa prevista dalla Costituzione. E’ un governo che legifera solo con decreti leggi. Decreti che vengono poi sistematicamente approvati con il ricorso al voto della fiducia. Una fiducia che viene apposta su un testo blindato senza che il parlamento possa nemmeno modificarlo. Ridotto ormai a semplice passacarte.

Ma non è tutto. Il decreto legge è soggetto alla preventiva verifica di legittimità da parte del Presidente della Repubblica. Ed ecco allora che questo governo in occasione di ogni voto di fiducia modifica completamente il testo approvato da Napolitano inserendovi parti nuove, così ampie, così diverse per materia e scopo, da costituire ciascuna un vero e proprio decreto legge, non soggetto al preventivo vaglio di legittimità del Presidente della Repubblica. E con questo strumento, ormai, tante volte si sono introdotte nel nostro ordinamento norme incostituzionali o, comunque, così lontane dalla storia, dalla cultura, dalla tradizione giuridica del nostro paese che ognuna di queste norme è uno sfregio alla nostra democrazia.

Questa è la realtà di questo governo e lei, caro presidente Fini, lo vada a raccontare a qualcun altro che non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Lo vada a raccontare a quel sistema dell’informazione di regime che ormai il nostro paese si ritrova. Ma non pretenda che noi le battiamo le mani. Noi chiamiamo le cose con il loro nome e quello che lei ha fatto ieri è soltanto ipocrisia e faziosità politica.

 

Commenti

Fini ha tradito i suoi elettori e i suoi sostenitori, mai e poi mai mi sarei aspettato che fini andasse a finire nel pdl, votavo AN pensando che questo non sarebbe mai successo invece ha buttato la spugna. In fin dei conti meglio così ho capito che IDV è meglio...

PURTROPPO NON SOLO QUALCHE NOSTALGICO DELL'INCIUCIO DEL CENTROSINISTRA, MA ANCHE QUALCHE ESPONENTE DI IDV, QUALCHE VOLTA HA ELOGIATO LA PRESUNTA STOFFA DI STATISTA DI QUESTO RAGAZZOTTO, LIGIO SERVITORE DELLA BANDA BASSOTTI LOMBARDA. PARLARE DI LUI E' ESSENZIALMENTE TEMPO PERSO, ANCHE SE, DOPO LA CADUTA, NON LONTANA ORMAI, DEL VECCHIO PRESUNTO PEDOFILO LO TROVEREMO, PURTROPPO, ANCORA NELLE SFERE DI RAPPRESENTANZA DEL POPOLICCHIO ITALIANO, INSIEME AL PURITANO CASINI ED AGLI ALTRI INCIUCIONOI DEL PD.
LA SITUAZIONE IN ITALIA OGGI E' GROTTESCA SE NON TRISTE: ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, CHE, CHECCHE' SE NE DICA, E' LA CARICA PIU' IMPORTANTE, C'E' UN SOGGETTO IL CUI REATO MENO GRAVE COMMESSO E' LA PEDOFILIA DI CUI LO ACCUSA LA MOGLIE; ALLA PRESIDENZA DEL SENATO VI E' UN SOGGETTO COLLUSO CON LA MAFIA E CHE OGNI TANTO ARDISCE PREDICARE VALORI A LUI DEL TUTTO ESTRANEI; STENDIAMO UN VELO PIETOSO SULLA PRESIDENZA DELLA CAMERA, PERCHE E' COME SE FOSSE GESTITA DIRETTAMENTE DALLA BANDA BERLUSCONE - BOXI - DELL'UTRI; ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA C'E' UN SIGNORE MOLTO ANZIANO LE CUI COSE MIGLIORI LE FA' QUANDO NON FA NIENTE.
COMUNQUE ACCOSTARE FINI, O MEGLIO FINIGLIO, ALLA SANA POLITICA, SAREBBE COME ACCOSTARE XARFAGNA E BRAMBILLA ALLA CULTURA. OVVERO INCOMPATIBILI.

E' dal Congresso di Fiuggi che il poliziotto buono sta preparando la successione a Berlusconi.
Tante sono le aperture democratiche ( forse strumentali ) che gli stanno spianando la strada ad una seria candidatura alla guida della nazione.
L'Italia del Valori ha la responsabilità di mettere in campo un progetto politico che raggruppi l'intero centro sinista per mandare a casa Berlusconi e prepararsi a resistere agli assalti di coloro che ne erediteranno il ruolo.

Caro on. Donadi,
concordo assolutamente con Lei per tutto ciò che concerne il modo di legiferare di questo governo, in particolare sugli interventi che stravolgono un testo legislativo e lo infarciscono di norme eterogenee "dopo" aver ottenuto l'approvazione del Capo dello Stato, sottoponendolo poi al voto di fiducia in una versione assolutamente diversa e mistificata; nonché ovviamente sulle tante norme "ad personam" e sulla maniera in cui ogni giorno vediamo violentata la Costituzione e vilipese le più sacre istituzioni dello Stato. A monte di questo specifico aspetto, concordo a maggior ragione con la valutazione di imbarbarimento e di scempio selvaggio, che non può non qualificare l’azione di questa maggioranza e di questo governo.
Ma su Fini, mi consenta, non sono del tutto d'accordo.
E' chiaro che egli, soprattutto in una veste "istituzionale" e con scenari politici in piena evoluzione (perdita di credibilità di Berlusconi, malumori interni alla maggioranza, scadenze giudiziarie in vista) "DEVE" giocare di equilibrismo e non può sbilanciarsi troppo, uscendo prematuramente allo scoperto. Ma propenderei a credergli per la buona fede e resterei in attesa delle sue mosse future.
Dopo essersi servito di Berlusconi e di tutto il suo apparato per uno sdoganamento della Destra "storica" e per condurla al potere, credo che la sua intenzione sia proprio quella di svuotare dall'interno il partito-baraccone e il partito-azienda, abbandonando Berlusconi al suo destino (la galera? speriamolo!) alla prima consistente opportunità, epurando e sbandando i suoi e creando - certo non da un giorno all'altro - una "vera" Destra seria, moderna, dignitosa e credibile.
Il che, a prescindere dalle idee politiche, credo dovrebbe essere l'auspicio di tutti noi perché porrebbe fine all'imbarbarimento in atto consentendo il ripristino di una corretta dialettica democratica.
Io credo che, se il Mascalzone sta progettando di gettare a mare trenta secoli di Civiltà di cui siamo eredi, Fini non abbia nessuna intenzione di permetterglielo né sul piano politico, né su quello giuridico-istituzionale, né su quello culturale e del "costume".
Dico addirittura di più, anche se ovviamente mi esprimo per paradossi:
considerato 1) come è sgangherata (e inquinata) la "Sinistra" in Italia, e 2) come d’altra parte questa Sinistra non abbia mosso un dito quando poteva farlo (lasciando invece prosperare allegramente gli abusi e i conflitti d’interesse che ci hanno portati dove oggi ci troviamo),
si potrebbe perfino ipotizzarne che sia Fini la nostra “salvezza” ossia l’unico, a livello di grandi partiti e per consistenza di forze disponibili, in grado di fermare lo scempio che è sotto gli occhi di tutti.
Solo che l'amico col pugnale dietro le spalle, se sbaglia una mossa mostrando il pugnale troppo presto, è un uomo morto e con lui sono morti i suoi progetti politici. Progetti che al momento devono, almeno in parte, restare "non dichiarati". Fini secondo me ha intelligenza e tempismo: ha saputo aspettare, rassegnandosi talvolta addirittura a "recitare" la parte del fantoccio, sa di dover ancora aspettare e saprà farlo fino al momento opportuno pagandone il prezzo necessario.
Caro Onorevole, si avvicinano momenti burrascosi in cui, più che la conta fra "Destra" e "Sinistra", ci toccherà fare la conta degli onesti e dei mascalzoni in questo Paese; gli schieramenti che lentamente andranno a profilarsi (la Barbarie e la Civiltà) saranno ovviamente "trasversali" alle attuali formazioni politiche (quanti di “Destra” apriranno gli occhi? quanti sedicenti di “Sinistra” si lasceranno “tentare” e corrompere?), e per certi aspetti prescinderanno anche alle connotazioni ideologiche tradizionali.
In questa prospettiva Fini potrebbe diventare il vostro interlocutore più credibile e forse addirittura il vostro “referente” privilegiato, per far rinascere non “la Destra”, ma il Paese dalle macerie del berlusconismo. (Per intenderci: un interlocutore infinitamente più credibile e un referente incommensurabilmente più affidabile di quanto si siano mostrati i tanti Casini e i troppi Veltroni che abbiamo tra i piedi).
Io sono persuaso che queste siano le intenzioni di Fini, a lungo termine e con tutta la “pazienza tattica” di cui è capace (e che a volte rischia di disorientare anche noi).
Che ci riesca o sia destinato al fallimento è tutto ancora da verificare, ma credo proprio che la sua "scommessa" sia questa.
E se questa fosse la sua scommessa, anche noi forse dovremmo segretamente “scommettere” e fare il tifo per lui. Con un po' di comprensione anche per la cautela con cui sta tessendo la sua tela.

Caro Onorevole, colgo l'occasione per ringraziarla della sua gentilezza che ebbe nei miei confronti in data 22/5/2009 in occasione del comizio elettorale tenutosi a Livorno. Detto questo, che cosa si deve dire dei poliziotti buoni o cattivi? Il marcio, secondo, me stà nella selezione delle persone, che non mette in risalto le vere capacità individuali ma, come sempre, favorisce i " segnalati" ecco spiegato, come per esempio il caso del G8 di genova dove un ispettore denuncia la messinscena delle bombe molotov e il Sig. Fini era in cabina di comando. Basterebbe che i poliziotti che risultino essere condannati fossero cacciati dalla polizia (anche solo dopo il primo grado e poi, semmaii reintegrati a sentenza definitiva), affinchè tutto ciò possa servire da deterrente per azioni illegali future

Giano bifronte, divinità minore, tutto qua.
Assai triste il fatto che piace ai giovani,che ripongono in questo personaggio aspettative di gran lunga superiori alle sue effettive capacità.Potrebbe se volesse, ma non può volere ciò di cui non comprende la grande importanza.Non credo sia in grado di comprendere che al di là del suo piccolo orizzonte personale ce n'è uno ben più grande, che renderebbe lui stesso molto grande , se soltanto avesse il coraggio di porselo come meta. Nei libri di storia troveremo le cariche da lui ricoperte, nulla di più.

Penso che chi sia il cavaliere più o meno lo sappiamo tutti, ma per coloro che seguono da poco i fatti e la politica sarà bene precisare meglio quale sia la coerenza del presidente della camera.
Alla caduta del primo governo Berlusconi il sig. Fini ,allievo di Almirante disse: io con Bossi non prenderò più nemmeno un caffè!Questa affermazione girò in tutte le reti televisive è un fatto pubblico . E' inaffidabile tanto e quanto il presidente del consiglio.I due messi insieme: La volpe e la faina!

Ma con quale governo Fini sarebbe diventato presidente della camera?Fini deve molto a Berlusconi,quindi ogni tanto si fa sentire per salvare la faccia(ricordiamoci quando le TV di Berlusconi attaccavano la sua compagna facendola vedere con Gaucci).E' bastato questo per farlo rientrare silente ed obbediente a fianco del capo.Io personalmente non mi sono mai fidata di Fini e ogni volta che vuole fare lo statista, sento puzza di bruciato.Se cadesse Berlusconi, cadrebbe anche lui, quindi ha tutto l'interesse ad appoggiare qualsiasi porcata, solo che qualche volta sente il bisogno di farsi sentire per distinguersi dai corifei veramente squallidi che circondano il capo.

La recita dei due è veramente patetica , offensiva , si burla dell'intelligenza umana non la mia ma quella di milioni di persone che non capiscono forse in buona fede, dobbiamo cambiare faccia al nostro paese!

Stimato Onorevole, La prego vivamente di fornirmi una semplice e spero non troppo impegnativa per Lei informazione utile a controbattere alcuni commenti riversatii addosso da alcuni conoscenti e/o amici con cui non riesco a condividere l'orientamento politico e/o di pensiero; quindi la mia richiesta : "Il defunto governo Prodi quante volte ed in quali occasioni ricorse al c.d. voto di fiducia?" Se come spero il ricorso a talr pratica fù inferiore per numero di volte in ugual periodo di tempo di governo sarà per me ulteriore "Merito" positivo da sventolare in alcune "dispute" che mi vedono talvolta coinvolto. Spero vivacemente in un numero inferiore di volte in cui si ricorse a simile espediente così forse, potrò esporre dei numeri che riescano a far tacere chi si erge a difensore dell'indifendibile situazione. Vivamente, anzi vivacemente ed ardentemente spero che i numeri mi diano ragione. I numeri difficilmente riescono a mentire.

Grazie per avercelo spiegato non l'avevo realizzato.
Onestamente dopo aver sentito in TV le dichiarazioni di Fini e successivamente il tuo duro commento mi chiedevo il perchè, in fondo Fini stava dicendo qualcosa di buono. Vedi come la Tv tagliando opportunamente riesce a sconvolgere il significato e quindi le opinioni dei telespettatori passivi.

"....si erge a difensore “buono” della Costituzione, che fa la ramanzina e lascia che nulla cambi...."
Che coincidenza, avevo pensato la stessa cosa dopo aver ascoltato fini in tv ieri.
BuonLavoro.
Giuseppe

Concordo pienamente. Di ipocrisia e faziosità politica si tratta. E' tutto un grande bluff ai danni della democrazia.

Prove tecniche di oligarchia istituzionale! Quale strada per cambiare?

In effetti, pur volendo riconoscere a Fini - e maxime a Napolitano - una totale buona fede (mah!?) non si capisce a cosa servano le altissime cariche istituzionali se, a fronte dell'ennesimo abbaiare alla luna, nulla succede e nulla ne consegue.
Se qualcuno di loro ancora crede alla favoletta della "moral suasion" non ha capito di che pasta e' fatto Berlusconi e non si accorge di rafforzare quell'immagine di onnipotenza che l'apprendista dittatore vuole promuovere di se'.

Esame semplice e lineare della situazione che concordo pienamente.
E' l'ora che Fini prenda posizione e sia coerente con i suoi giudizi nei confronti del governo senza giustificazioni.

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