SCHIZZI DI FANGO IGNOBILI

Cena Di Pietro - ContradaCena Di Pietro - ContradaE’ iniziata l’ennesima offensiva contro Italia dei Valori ed il suo leader Antonio Di Pietro. I grandi burattinai, che agitano gli spauracchi dei falsi scoop di queste ore, sanno di avere in mano il nulla ma questo non li spaventa. Hanno gli strumenti, i mezzi finanziari e le motivazioni per creare fantasmi che poi “media” compiacenti, trasformeranno in sospetto e, quindi, in tentativo di delegittimazione. Il nulla, questa volta, davvero è desolante. Una cena per gli auguri di Natale in una caserma dei carabinieri. Organizzata dal comandante della Caserma. Presenti solo funzionari dello Stato e dei carabinieri. Vengono addirittura scattate foto ricordo. Certo! Contrada, presente alla cena, viene arrestato due settimane dopo, ma nessuno dei presenti aveva la sfera di cristallo. Tutti i presenti, inoltre, a distanza di vent’anni, confermano che era solo una cena per lo scambio di auguri. Eppure, intorno a quella cena scoppia la ridda delle insinuazioni, che nascono, oltretutto dalle farneticazioni di Mario Di Domenico, grafomane e pluricondannato per le sue strampalate azioni giudiziarie contro IdV e Di Pietro.Quello che sta accadendo in queste ore è la dimostrazione che, in questo paese, non solo la politica ma anche potentati economici e finanziari si muovono in spazi a dir poco opachi. Sono quegli stessi poteri, a partire dal gruppo economico che fa a capo a Berlusconi, che, vent’anni fa, con la politica facevano affari e hanno contribuito a creare quel sistema perverso, politico-affaristico, che tanto ha danneggiato l’economia e l’imprenditoria sana di questo Paese.Potentati economico-finanziari che da sempre si abbuffano alla mangiatoia pubblica  e beccano sonore bastonate ogni volta che si confrontano sui mercati. Gente che, per vivere, per continuare a fare affari e prosperare, ha bisogno di un politica debole, sensibile alle lusinghe dell’economia, venendo ripagata da uno Stato che svende i suoi gioielli all’imprenditoria pubblica e cede servizi, beni pubblici o reti infrastrutturali a prezzi di realizzo.Potentati economici che controllano grandi e piccoli giornali che usano, per difendere i loro referenti politici ed attaccare i loro avversari. Italia dei Valori questi potentati, presidente del Consiglio in testa, li ha tutti contro per una ragione semplicissima. Perché non siamo in vendita, perché non siamo disponibili a sacrificare l’interesse collettivo all’interesse particolare di nessuno. Per questo siamo inaffidabili e quindi pericolosi e, quindi, nemici da abbattere.Fino a quando Italia dei Valori viaggiava intorno al 2% dei consensi, ci potevano anche tollerare come una presenza quasi folcloristica. Ma oggi facciamo paura, oggi andiamo fermati.C’è tutto questo dietro agli attacchi dei giornali di oggi. Lo hanno fatto, ogni volta che hanno potuto, ma stavolta è un attacco concentrico e sistemico. Resisteremo anche a questo. E’ da questa consapevolezza che nasce la nostra forza e la nostra determinazione ad andare avanti. Ogni schizzo di fango è una medaglia da appuntare sul petto. 

Commenti

Proprio all'inizio degli anni '90 era saltato fuori l'accertamento presuntivo. Due parole che sono una il contrario dell'altra: infatti o si accerta o si presume, ma se si presume non si puo' dire di aver accertato. E con questo principio scatto' la caccia al lavoratore autonomo. Naturalmente solo i lavoratori autonomi indipendenti con reddito realmente basso, perche' gli evasori, con le grosse somme messe da parte, riuscivano ad adeguarsi facilmente alle medie "presuntive". Come era facile, per chi guadagnava molto di piu', abbassare il proprio reddito fino alle medie "presuntive", in modo da evadere comodamente e senza controlli le giuste imposte.Poi vennero le bollette telefoniche gonfiate di Telecom. Agli utenti che contestavano questi enormi addebiti, i funzionari di Telecom "insinuavano" che qualcuno in famiglia sicuramente aveva fatto "telefonate erotiche": figli, mogli, cameriere inesistenti, nonni defunti da tempo, e chi piu' ne ha piu' ne metta. Avevano inventato l'ACCERTAMENTO PER INSINUAZIONE. Ora tanto in voga!Mi ricordo, quando ero studente, io ed un mio amico ci divertivamo, quando eravamo in centro a Padova, ad alzare la testa al cielo e fissare nella stessa direzione emettendo degli "oooohhhh! guarda!". Dopo pochi minuti tutti i presenti nella piazza guardavano nella stessa direzione sconcertati!Allora eravamo solo degli studenti che si volevano divertire. Ora questi sono solo dei mascalzoni che vogliono distrarre la gente dai problemi veri, e/o vogliono rubarti il portafoglio senza che te ne accorga.Lorenzo Filippi - Padova

Chi ricorda il governo "CAF" sa benissimo che in Italia in quel periodo non cera spazio per una vera democrazia,tutto ruotava intorno agli interessi dei partiti dell'allora maggioranza che a sua voltaalimentava le clientele che la tenevano in vita.Poi è arrivata la stagione di Mani Pulite,e grazie ai giudici che ne componevano il pool ,si è rafforzata la speranza per una possibile società fondata sulla trasparenza,giustizia e meritocrazia.In quel periodo tutti sapevano del "banchetto di Stato" ma nessuno inteveniva per ripristinare la legalità.I cittadini che credono nei valori sopra citati dovrebbero difendere a spada tratta quei guidici che eroicamente sbarrarono la strada alla virulentà illegalità.Il male profondamente colpito cerca di infangare chi si è reso protagonista della "bonifica democratica".Siamo veramente messi male se si accusa un magistrato di essere in compagnia delle forze dell'ordine. 

Sto vedendo l'ignobile arrampicata sui palazzi di vetro del giornalista(o pannivendolo?)del Cor da Santoro....

Una cosa assolutamente vergognosa!

Perchè infangare l'IDV? Perchè inizia a far veramente paura...! Hanno paura di una vera opposizione, di qualcuno che gli metta i bastoni fra le ruote.Ridursi a questi mezzucci è squallido, ma dopotutto squallidi sono loro e il loro governo.Ma a noi non importa, andremo avanti per la nostra strada sostenedo Di Pietro, Donadi e tutti gli altri!!!Vai Massimo! Ti ho seguido oggi su Rai2! Vai così!!

Esprimo Grande solidarietà, a chi come te, Massimo, si fa in quattro e resiste a questi attacchi così gratuiti...E sono sicuro ...che tutto questo si fà perchè, ancora una volta, si vuole spostare l'attenzione su altro, dato che alla camera dei Deputati è stato approvato il decreto sul legittimo impedimento, che passera al vaglio del Senato della Repubblica e che aiuterà il PdC ancora una volta a fuggire dai processi! Sono stanco di tutto questo! Avete il mio appoggio, anche se sono solo un ragazzo i 21 anni, che ha un sacco di sogni da realizzare nella sua vita...!Ma il sogno più grande è quello di una Italia che ritrovi finalmente la sua identità!Resistenza!Con tanto affetto e stima ....Pietro R.

come disse borrelli .. resietere, resistere, resistere .. riusciremo ad uscirne piu' forti anche dopo quest' ennesimo schizzo vergognoso ed ignobile di fango .. evidentemente, non siamo cosi' in calo nei sondaggi, se hanno bisogno di questi squallidi mezzucci per tentare di gettarci discredito ..

Magaaari fosse solo"Una modica quantità",Guido..."

Infatti......non capisco.....da un lato dicono che l'IDV è un partito minoritario, guidato da un populista....e dall'altro si accalorano per infangarlo e delegittimarlo.....o, peggio, per "oscurarlo"....ma perchè lo temono tanto???

Premetto che politicamente sono un pò lontano dall'IDV, mi riconosco nella destra sociale, in particolare nella corrente di Alemanno, tuttavia mi fa piacere partecipare ogni tanto a questo blog e dire la mia, ormai mi sono affezionato, per me la diversità anche  di opinione non dev'essere mai d'ostacolo ad un sano, anche aspro ma leale confronto: per questo io preferisco parlare con voi piuttosto che con coloro che la pensano come me in tutto e per tutto, mi annoierei a morte.GRAZIE ALL'ON.DONADI E A TUTTI VOI! 

Benvenuto, come sempre Guglielmo tra di noi, tu sei una persona che ha capito che i Valori non appartengono agli schieramenti, ma all' indole e all'etica  del singolo.Speriamo che in un prossimo futuro, le nostre scelte elettorali possano essere orientate solo verso due preferenze : politica onesta o politica del malaffare e non ho dubbi sulla tua scelta. Lottiamo e lavoriamo tutti per  migliorare questo Paese che si sta avviando verso un periodo difficile. 

Certamente Luciano, io sono contro leggi ad personam, depenalizzazioni, contro amnistie e indulti, ero assolutamente contrario all'abolizione dell'ergastolo, sono contrario alle scarcerazioni facili, alle misure alternative alla detenzione per gravi reati, sono per la lotta senza quartiere contro il crimine, voglio rigore, legge , ordine e sanzioni durissime ed effettive per reati contro la persona, il patrimonio e l'amministrazione della giustizia.

Carissimi,purtroppo, ancora una volta, e chissà per quante altre volte, dobbiamo sorbirci le malefatte di questi uomini senza pudore e dignità, volte a discreditare chi, come ha detto lei onorevole, non è in vendita. Purtroppo vedo con sempre più insistenza e sempre più partecipazione, la complicità di mass media ormai completamente chini al volere del padrone, che non perdono mai occasione per gettare fango su avversari. E' una politica che ormai va avanti da anni e purtroppo, bisogna dirlo, ha portato anche i suoi frutti che considerare malani e nocivi è dir poco. Mi sorge una domanda, mio malgrado: quanto ancora potremo reggere l'urto provocato da questi scellerati? Non smetterò mai di lottare, io insieme a tutti voi, al fine di riportare un po' di luce in questa landa desolata che ormai stà diventando l'Italia. Con coraggio e convinzione, avanti tuttaAlessio

Di Pietro, è giallo sui rimborsi elettoralidi Gian Marco ChiocciI rimborsi elettorali non finiscono all’Idv ma a un ente controllato dall’ex ministro e dall’attuale moglie. Il terzo socio  è Silvana Mura. Per statuto è lei che "introita e rendiconta" i finanziamenti del partito. "Di Pietro in seminario? Voleva fare il Papa". "Così Mautone gonfiava gli appalti" Ma cosa diavolo combina Antonio Di Pietro con i rimborsi elettorali? Perché tante persone, formazioni politiche, partiti più o meno grandi, dopo essersi alleati con lui per il voto amministrativo, politico o europeo, alla fine lo trascinano in tribunale accusandolo di non aver diviso equamente i soldi? È normale che vecchi e nuovi amici, compagni d’armi, gente che l’ha seguito ovunque e comunque, siano tutti in malafede? Proviamo a scoprirlo andando a leggere le ultimissime carte processuali rese pubbliche con l’accesso agli atti del ministero dell’Interno e delle Corti d’appello di Roma, Bologna e Perugia, depositate nel procedimento contro Tonino. Processo intentato nella capitale, seconda sezione tribunale civile, per l’appunto, dal movimento politico del «Cantiere» ideato dall’ex amico Elio Veltri per ottenere legittimamente parte dei rimborsi incassati, come risarcimento delle elezioni europee del 2004, dalla formazione denominata «Lista Di Pietro-Occhetto».A scanso di equivoci va rammentato subito che i «rimborsi elettorali» altro non sono che fondi pubblici che hanno assolutamente uno scopo pubblico, un vincolo di destinazione ben preciso: quello - per dirla con un insigne costituzionalista - di consentire lo sviluppo della dialettica democratica. Ne consegue che sono «naturalmente» destinati ai partiti, solo ed esclusivamente a quelli. Eppure la documentazione processuale visionata dal Giornale sembra andare in una direzione drammaticamente opposta. Vediamo perché: Antonio Di Pietro, oltre al partito che lui chiama Movimento politico, ha costituito un’Associazione composta da lui stesso, dalla moglie Susanna Mazzoleni e dall’onorevole Silvana Mura, tenuta celata sino a poco tempo fa. Il 26 luglio 2004, un giorno prima dell’approvazione del piano di ripartizione dei rimborsi da parte della Camera, questa Associazione nomina quale rappresentante legale la stessa Mura. La particolarità di questo soggetto associativo è che, nella sua intestazione, ricalca alla lettera il nome del partito-movimento: c’è dunque l’«Associazione Italia dei valori» e c’è il «Movimento Italia dei valori». I due soggetti sulla carta hanno organi sociali e rappresentanti legali diversi: la Mura rappresenta legalmente l’Associazione, il presidente Tonino rappresenta legalmente il Movimento (tant’è che è proprio l’ex pm a depositare simbolo e liste). A forza di spulciare tra gli incartamenti del processo civile si scopre un suggestivo gioco degli specchi, che in mancanza di controlli da parte della Camera dei deputati, sembrerebbe far confluire i risarcimenti elettorali in conti correnti che con lo sviluppo della dialettica democratica sembrano «azzeccarci» davvero poco. A richiedere, incassare e gestire i rimborsi del «Movimento politico» (e sostituendosi a esso) sarebbe in via di fatto l’«Associazione» di famiglia, attraverso la deputata-rappresentante legale Silvana Mura. Il che trova un riscontro persino nello Statuto laddove si specifica - caso mai qualcuno nutrisse dubbi - che gli organi sociali dell’Associazione sono diversi dagli «organi» e dalle «strutture nazionali del partito», i quali «non limitano in alcun modo i diritti dei soci dell’Associazione». La patente di «socio» - sentenzia all’articolo 7 comma 4 - è subordinata ad accettazione notarile da parte del presidente fondatore (Di Pietro) nel mentre, al contrario, «l’adesione al partito (…) non comporta l’assunzione della qualità di soci dell’Associazione». Ma adesso viene il bello. Il «tesoriere» dell’associazione di famiglia, sempre per statuto, richiede i rimborsi elettorali e «li introita (…) per conto dell’Associazione» e cura la tenuta dei registri contabili «dell’Associazione e del Partito». Un rompicapo, all’apparenza. Un gioco delle tre carte, in realtà. Avendo a disposizione i documenti dell’Ufficio tesoreria della Camera si possono ricostruire i diversi passaggi, non solo di denaro. Ai primi di agosto del 2004, pochi giorni dopo la «delibera» del 26 luglio stesso anno, Antonio e Silvana depositano una dichiarazione congiunta con la quale precisano che «la rappresentanza legale del Movimento è rivestita, ai senso di statuto di detto Movimento, nella persona di Silvana Mura», dunque non più nella persona legale di Tonino. Sulla base di questa autodichiarazione, la Mura chiede alla Camera che si proceda al pagamento dei rimborsi elettorali su un conto corrente intestato «Italia dei Valori-Lista di Pietro» acceso preso il Credito Bergamasco, filiale di Bergamo Porta Nuova. Che documenti allega Silvana Mura per comprovare la sua qualità di rappresentante legale del Partito? Nessuno. E la Camera, che non effettua il benché minimo controllo, nemmeno se lo pone il problema. Paga senza batter ciglio. Quello che emerge dalle carte processuali è invece che la Mura è «solo» la rappresentante legale e il tesoriere dell’associazione di famiglia di Antonio Di Pietro, avendo ottenuto un plebiscito: il voto di Tonino e il voto della moglie. Non esiste alcun verbale di assemblea del Partito-Movimento che nomini quale proprio rappresentante legale Silvana Mura. Né esiste alcuna delibera dell’esecutivo nazionale del Partito-Movimento che Di Pietro definisce «il massimo organo assembleare» dello stesso. Il conto corrente su cui affluiscono i fondi pubblici dei rimborsi, poi, è formalmente intestato all’associazione di famiglia «Italia dei valori» con sede legale a Milano, in via Felice Casati 1b e al codice fiscale di questa. È perciò nella esclusiva disponibilità dell’Associazione di famiglia e non del Partito-movimento. Se sono vere tali premesse, e se non vi è alcuna delibera da parte del partito, persino Tonino ai tempi in cui indossava la toga sarebbe stato autorizzato a pensare a una falsa dichiarazione depositata alla Camera preordinata a «introitare» i fondi «per conto dell’associazione». Limitarsi a chiamare il conto corrente Lista Di Pietro-Italia dei valori non è ovviamente sufficiente - così scrivono in una memoria depositata in tribunale gli avvocati Paolo De Caterini e Francesco Paola, difensori del Cantiere - per mutarne la natura o per dimostrarne la gestione da parte del Movimento politico».Di Pietro, da parte sua, si difende sostenendo che la «rappresentante legale è Silvana Mura, non io». Purtroppo però un altro documento processuale attesta che Di Pietro, quale presidente e rappresentante legale del partito, «assume» sin dal 2002 Silvana Mura per «la gestione contabile e per l’amministrazione del personale, rapporti con fornitori, acquisto e stoccaggio materiale propagandistico, tesoreria Idv, marketing e pubbliche relazioni» eccetera. Insomma, lungi dall’essere rappresentante legale del partito, Silvana Mura è una sua dipendente, che Di Pietro fa eleggere parlamentare. E insieme, quale persona di fiducia, rappresentante legale dell’associazione di famiglia, che riscuote i fondi.Altro capitolo dolente, collegato ai rimborsi elettorali, quello dei rendiconti e dei bilanci dell’Idv. Per Tonino, checché se ne dica, è tutto pulito e regolare: «Ho pubblicato su internet il rendiconto del partito che è stato ratificato dal mio esecutivo nazionale» si legge nelle memorie consegnate ai giudici dal suo avvocato, Sergio Scicchitano. In realtà se si va un po’ più a fondo si scopre che ad approvare il rendiconto relativo alle elezioni del 2004 è stato il solo Antonio Di Pietro, il 31.3.2005, quale presidente dell’Associazione, e non del Partito. Non esiste alcun verbale di approvazione da parte dell’assemblea del Partito, né per il 2004 né per gli altri anni, precedenti e successivi. Una simile situazione, se confermata dai giudici, sarebbe contabilmente inquietante.«Questi rendiconti - osservano i difensori del Cantiere in un nuovo atto depositato - sarebbero perciò giuridicamente inesistenti e del tutto inidonei a conseguire fondi pubblici elettorali di scopo». Quanto poi all’Esecutivo nazionale - prosegue la nota - se le cose stanno così come si leggono «lungi dal configurare un atto di ratifica, quanto accaduto potrebbe solo comprovare la consapevolezza da parte dei componenti l’Esecutivo e dell’Ufficio di presidenza della evidente illiceità di tali condotte in danno degli associati al Partito (migliaia di militanti) e dei creditori, e porre le premesse per eventuali azioni di danni».Sembrerebbe, dunque, che i controlli sui fondi elettorali in Italia non esistano. La Camera paga su semplici autodichiarazioni, la Corte dei conti non ha il potere di effettuare controlli di merito, il Collegio dei revisori di Montecitorio effettua una verifica meramente formale sui rendiconti dei partiti senza pensare di acquisire la delibera assembleare di approvazione degli stessi per sapere se vengono da un partito o da un altro soggetto, magari con lo stesso nome, che si sostituisce ad esso. Per tornare all’Idv, dalla contabilità del 2004, si scopre che Di Pietro si è autoaccreditato la modica cifra di 432mila euro col generico titolo di «rimborsi spese», decine di migliaia di euro risulta essersi autoaccreditata Silvana Mura, e questo senza contare il milione e passa di euro che i partiti (e non le associazioni di famiglia che si sostituiscono) possono indicare in modo forfettario pari al 30 per cento delle spese supportate da documenti. Tutto senza nessun controllo sostanziale. E così, anche dalla lettura dei rendiconti «Italia dei valori» dal 2001 in avanti qualche legittimo interrogativo è impossibile non sollevarlo. Spiegazioni, ad esempio, sulle centinaia di migliaia di euro destinate a vari «comitati regionali»? Nessuna. Così come per altre spese, inclusi i 600mila euro formalmente iscritti come fondi per le pari opportunità, e che proprio la responsabile delle donne dell’Idv afferma non avere mai visto. In ballo ci sono non meno di 40 milioni di euro di fondi elettorali. Il problema vero è capire perché, giocando tra Movimento e Associazione, tra equivoci e omonimie, tra encomiabili dichiarazioni d’intenti e comportamenti contrari, il paladino della trasparenza rende tutto così opaco.

Sul discorso di Occhetto vedi rispostahttp://www.antoniodipietro.com/2007/05/consiglio_dei_ministri_espropr_1/index.htmlPer i finanziamenti elettorali vedi articolohttp://wildgretapolitics.wordpress.com/2008/03/17/di-pietro-archiviazione-del-procedimento-per-finanziamenti/Come si vede il personaggio è sempre lo stesso calunniatore e diffamatore.La prossima volta si affidi a fonti più autorevoli e serie.

Sì, ho letto, prendo atto che è stata disposta l'archiviazione dal GIP, meglio così.

Senza offese, Sig. Tucci, pur non avendo la bolla di cristallo, anche gli IPO-vedenti se ne sono accorti.E'  possibile che lei non ha una lieve idea dell'onestà? dell'unto,?Se ne é convinto, ben mi stà, e che dio l' aiuti.

Sig. Egidio, nel momento in cui Berlusconi sarà condannato con sentenza penale definitiva, io concorderò pienamente con lei, ma fino ad allora mi asterrò dall'emettere giudizi sulla base del principio di presunzione di innocenza di cui all'art.27 della Costituzione. Saluti

Per saperlo, dovrebbe farsi processare, dimostrando in quella sede la propria onestà. Perchè non lo fa? E, per favore, non venitemi a raccontare la solita pappardella "non lo lasciano governare.....". E' sotto gli occhi di tutti il fatto che Berlusconi è entrato in politica solo per poter salvaguardare i suoi interessi....Non ha mai fatto altro!!!! Se lui continua a svicolare per non lasciarsi processare, anche il principio della presunzione d'innocenza comincia a vacillare!!!! Qualsiasi cittadino è tenuto a rendere conto delle proprie presunte malefatte....tranne il presidente del consiglio??? Il primo cittadino italiano??? Ma mi faccia il piacere.....................

Sig.Tucci, lei sa bene che non si arrivera' mai ad una sentenza definitiva perchè berlusconi sta utilizzando qualsiasi mezzo per non arrivarci, manco al processo, figurarsi ad una sentenza. il legittimo impedimento, il processo breve, il lodo alfano, sono tutte leggi che mirano proprio a questo: non essere processato. quindi, che lei stia aspettando la sentenza definitiva, è francamente ridicolo.

UNA DOMANDA AI SIGNORI DELL'IDV. PER QUALE RAGIONE LENOTIZIE NEGATIVE CHE RIGUARDANO L'UOMO INTEGERRIMO PER ECCELLENZA DI PIETRO E SOCI SONO SCHIZZI DI FANGO E QUELLE CHE RIGUARDANO BERLUSCONI E I SUOI SONO VERITA' ASSOLUTE E INCONFUTABILI?QUALCUNO PUO' SPIEGARMI TALE DISPARITA' DI ANALISI E GIUDIZIO?

D'accordissimo con te Alessandro.Il solito sistema dei due pesi e due misure,dei lettori di questo blog,ma del resto anche del titolare e del suo referente.Inutile aspettarti risposte sensate.Al massimo ti scriveranno:bla bla bla ....Berlusconi.....bla bla......arcore.......bla bla bla bla.......conflitto d'interessi.......blablabla blabla bla.......Mai risposte a domande,ma solo invettive....o fughe!Come abbiamo visto fare al simpatico Massimo qualche tempo fa,colto sul vivo.....che poi sul blog ha finto zampata da leone...aahaahaaah,inutile dirlo:divertitissima!!!!!

STANNO FACENDO UN POLVERONE SU DI PIETRO SOLO PER TENERLO IMPEGNATO A DIFENDERSI, MENTRE LORO AL GOVERNO STANNO FACENDO L'ENNESIMA PORCATA.MA IL PRESIDENTE NAPOLITANO DOV'è?????????????? PERCHè NON INTERVIENE??????VAI AVANTI TRANQUILLO DI PIETRO, SIAMO TUTTI CON TE!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sono pienamente d'accordo con lei, on.Donadi, quando dice che IDV fa paura. E lo sa perchè? perchè è l'unica forza politica che dice le cose come stanno, che fa opposizione dura, senza sconti, che non ha paura di essere criminalizzata da quei servitori direttori di tg o ancor peggio da quelli che siedono in  parlamento e che fanno tanto i gradassi, che si sentono forti e invincibili perchè il sultano ha riempito le loro GOLE PROFONDE. Ho appena seguito l'intervento di Di Pietro alla Camera e plaudo ad ogni singola parola. L'UDC ha dimostrato di essere sempre la vecchia DC. Il PDL e Lega dimostrano di essere cortigiani, senza dignita', che se ne infischiano di valori come la giustizia e onesta'. A loro interessa stare sulla barca del piu' forte.

Avanti tutta Donadi. Il "banano"marcio comincia a scricchiolare, colpito dai morsi del piccolo tarlo, che si sta ingigantendo e pertanto comincia a spaventare e perciò deve essere abbattuto, schiacciato.Stiamo forse cercando potere, denaro, fama, sesso a gogò? Dobbiamo vergognarci di desiderare ancora una Italia più "pulita", solidale, a sostegno del Lavoro, delle Famiglie, dei Precari, dove regni più Giustizia, Legalità, Prosperità per tutti e non solo per pochi "eletti" dalle coscienze offuscate, che trattano i cittadini come merce di scambio.Con forza ed in coscienza la mia risposta è noììììììì I Valori sono e saranno la nostra molla. Sappiate che ci siamo e Vi siamo vicini, nel credo di un Futuro Migliore da costruire assieme, e non siamo quelli che porgono "l'altra guancia" o peggio si inchinano per farsi..........

Incredibile, si è rovesciato il mondo: chi va ad una cena  di Natale si badi bene  IN UNA CASERMA DEI CARABINIERI  con dei carabinieri è "sospetto" , ; chi intrattiene rapporti con i mafiosi è un povero perseguitato... ed il Corriere della Sera che gli va pure dietro... ma in che mondo viviamo, in che paese viviamo ?

Le illazioni sull'Idv e sul suo leader Di Pietro si commentano da sole...paragonare queste bufale alle malefatte di Berlusconi, poi, ha del ridicolo...ma un po' di vergogna no???

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