LE API DI RUTELLI? RONZANO MA NON PUNGONO

 Sono neri dalla rabbia. Ieri, con malcelata riluttanza, hanno dovuto accettare la realtà dei fatti e dei numeri: la maggioranza non c’e’ piu. Berlusconi, turbato dalla prima lezione di democrazia inflittagli dal Parlamento, reagirà facendo l’unica cosa che sa fare: tentare, da qui fino agli ultimi giorni dell’impero, la compravendita di qualche deputato finiano, come fosse la campagna acquisti del Milan. Da settembre, per la maggioranza si aprirà la stagione dell’incertezza e dell’instabilità. Saranno in bilico, appesi continuamente al filo su ogni voto, in una sorta di lento logorio che li porterà presto al capolinea. Ieri è stata una giornata straordinariamente importante per il nostro partito, per Italia dei Valori, che ha dato prova di grande forza. Se il Parlamento, ieri, ha dovuto fare i conti con la questione morale e con quei valori nei quali il nostro partito crede da sempre e che da sempre porta avanti con caparbiertà e cocciutaggine, nonostante l'ostilità di molti, è grazie a noi. Siamo noi, infatti, ad aver presentato le mozioni di sfiducia a Scajola, a Cosentino e, infine, a Caliendo. Tutte scelte vincenti che il Partito democratico ha scelto di sostenere e condividere con noi. Siamo noi ad aver vinto, ad aver fatto bene insieme al Pd il nostro lavoro. Su un tema cruciale come quello della legalità non si possono fare sconti e noi lo diciamo da sempre, da quando il nostro partito era una piccola realtà di uomini armati di tanto coraggio. Ieri sera, sulla spinta di un'opposizione che si è mostrata unita e più agguerrita che mai, il tema della legalità, imposto da IDV alla coscienza della politica, ha fatto vacillare il governo. Non vedo davvero dove cosa ci sia di demagogico e di populistico in questo e nella politica di Italia dei Valori, come sostiene oggi il senatore Francesco Rutelli che, in un'intervista sul quotidiano "La Repubblica", si dice a disagio con noi e definisce "invettiva e populismo" la politica che noi portiamo avanti, a meno che il senatore Rutelli non pensi che la difesa della legalità sia invettiva, demagogia o peggio ancora populismo. Noi pensiamo che il senso di responsabilità, di cui il senatore Rutelli si riempie la bocca un giorno si e l'altro pure come fosse a suo esclusivo appannaggio, non sia un vago concetto astratto di cui parlare in verbosissime interviste, ma un valore da difendere con azioni concrete in Parlamento, con mozioni di sfiducia, voti responsabili e scelte coraggiose, a volte anche solitarie. In Afghanistan, ad esempio, riteniamo che da tempo ormai sia fallita ogni operazione di peacekeeping e siccome preferiamo tutelare i nostri soldati, piuttosto che piangerli da morti, abbiamo fatto una scelta coraggiosa e responsabile, e non demagogica e populista come dice il leader dell'Api. l'ex radicale, ex Margherita, ex Pd ora Api Rutelli. Noi abbiamo fatto proposte concrete e di riforma coraggiose per tirare fuori l'Italia dalla crisi ma forse il leader di Api, impegnato su qualche tv, era distratto e non se ne è accorto. Con tutto il rispetto, il ronzio delle Api non ci spaventa, soprattutto se arrivano dall'ex radicale, ex Margherita, ex Pd, ora Api Rutelli e chissà cosa domani. Per questo,se io fossi il segretario del Pd Bersani al leader dell'Api, un partito di profughi, non gli risponderei neppure al telefono. Perchè non esiste che uno che ha spaccato il partito, tradendo il mandato degli elettori, bussi alla porta il giorno dopo e venga trattato come potenziale alleato. Se passasse il messaggio che essere sleali paga, è evidente che a sempre più persone pungerà vaghezza di metter su un partito personale come ha fatto Rutelli perchè conviene, con buona pace di questo martoriato paese.

Commenti

 Povero Rutelli. Roma ha sempre avuto un sindaco di sinistra, tranne quando la sinistra ha proposto Rutelli come candidato.  Anch'io non me la sono sentita di turarmi il naso per votarlo e ho preferito astenermi.
io non abito a Roma, ma ci sono diversi miei amici, che rimpiangono il sindaco Veltroni!!! Altro che quello attuale!!!!
Ecco appunto non abiti a Roma, allora che parli? Prima documentati, questo sarebbe il buongoverno del buco di bilancio veltroniano ( fonte Corte dei Conti)... La Corte dei Conti conferma il maxi buco di bilancio a Roma provocato dalla sinistra La Corte dei Conti ha passato al setaccio la gestione del Comune di Roma, in particolare negli anni di Veltroni sindaco confermandone una voragine enorme e comportamenti piuttosto scandalosi.Spese autorizzate senza soldi in cassa. Entrate sovrastimate e incerte (come gli incassi delle multe dei romani) e l’utilizzo di risorse, stanziate per gli investimenti, per pagare la gestione corrente. E tutta una serie di comportamenti contrari all’ortodossia delle leggi della contabilità che hanno compromesso la stabilità del bilancio.La relazione finale ripercorre tutte le procedure non regolari seguite per alterare il bilancio in merito a avanzi d’amministrazione, fondi in conto capitale per spese correnti, proventi per spazi nei cimiteri, multe ed evasioni, entrate riferite ai prestiti e le spese fuori bilancio.Incredibili anche le manomissioni sui residui attivi...
Ora finalmente Roma ha un sindaco serio, Gianni Alemanno e già si vedono i risultati, Roma è più pulita, c'è più vigilanza, molti campi nomadi sobo stati chiusi, è stato revocato l'appalto per la manutenzione stradale all'imprenditore plurinquisito Romeo, è stato impedito lo scempio del parcheggio sotterraneo del Pincio, intere aree periferiche sono state riqualificate...
Mi ha infastidito molto il tono spocchioso di Enrico Letta ieri sera ospite su Rai 3 in bella compagnia degli ex soci Lupi e Raisi.Con il suo solito aplomb per altro criticato duramente dal giornalista dell'Espresso ,Letta non perde occasione di rimarcare il proprio distacco dal giustizialismo di Di Pietro .A questa parola dobbiamo una volta per tutte attribuire il giusto significato che ha e cioè quello di essere tutti uguali davanti alla legge.E' più comodo contrapporla al garantismo inteso come impunità.Purtroppo questa è la sfaccettatura berlusconiana che ha preso il sopravvento.Certe considerazioni fatte da un politico dell'opposizione ci danno la prova del loro continuo e perseverante standbay.Noi dell'IDV ,coerenti con il nostro pensiero ,stiamo lavorando per mandare a casa a qualunque costo questo governo del malaffare che impone enormi sacrifici solo ai più deboli Fosse per me tappezzerei l'Italia tutta con manifesti che spieghino la nostra contro manovra economica che non è stata neppure letta da Tremonti.La considero una proposta seria ,meritevole di essere diffusa il più capillarmente possibile.La piazza oltre alla protesta serve soprattutto a questo.Quello che pensiamo di Berlusconi è ormai cosa nota ,lavoriamo sugli elettori con proposte concrete e con alleanze serie.
Napolitano revoca a Calisto Tanzi il titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica, che scopro essere l'onorificenza più alta che lo stato italiano riconosce ai suoi cittadini, causa i cinque patteggiamenti e la condanna.Allora penso ma se per partecipare ad un concorso pubblico non bastano mai referenze, titoli, chissà chi bisogna essere per ottenere questo Titolo. Seconda notizia che mi ha creato non poco turbamento.Copio pari pari dall'Unità.Una laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione a Umberto Bossi, per chiara fama da parte dell'Università dell'Insubria, nella "sua" Varese.Sponsor autorevole dell'iniziativa è il Ministro Gelmini.Che tristezza!
Cara perplessa, dai tempo al tempo....vedrai che daranno una laurea ad honorem anche al Trota.....visto che una laurea VERA non riuscirebbe mai a prenderla!!!!
Cara Maria che schiaffo a tutti i nostri ricercatori e docenti. E parlare di analfabetismo di ritorno è ancora poco!L'impensabile che si fa realtà!
Se penso a quanto ho dovuto (giustamente) sudare per laurearmi io......e non certo al CEPU.....
A chi lo dici! Io in Lettere Moderne tu?
giurisprudenza. Federico II. Con i migliori giuristi come docenti.....diversi anni dopo, un corso post-laurea in "comunicazione pubblica", a Salerno..........
Brava perchè da quello che so diritto pubblico e privato e altri esami son tosti!Dimmi che tu hai trovato lavoro!:-)
Tosta, è tosta. Ma a me è sempre piaciuto come indirizzo di studio. L'hanno scelto anche 2 dei miei figli. Il lavoro? sì, ma.....erano altri tempi.......taaaanti anni fa......:-)  Ciò che mi sgomenta, invece, è l'incertezza che aleggia sui giovani, oggi. Vedere i ragazzi che studiano, s'impegnano, ma senza sapere cosa faranno.....SE riusciranno a fare qualcosa......A volte sono talmente demoralizzati, che non so davvero cosa dirgli per "rassicurarli"..........
Eh siccome io mi aggiungo alla lista dei disoccupati so che è difficile rassicurare quando non ci sono certezze.Comunque per trovare qualsisi tipo di lavoro ho anche pensato di togliere la laurea dal curriculum, poi in un moto di orgoglio ho detto no. In un servizio di Report (credo)durante uno sciopero dei precari della scuola, sono rimasta di sasso nel vedere un'isegnante strappare la sua laurea davanti alle telecamere.Mi ha colpito molto il fatto di quanto ti possono portare all'esasperazione.La stessa, di chi durante uno sciopero, dice:"Adesso è più importante mangiare e avere uno stipendio che difendere i nostri diritti". Piccole frasi o gesti che la dicono lunga.........
"linka" sul mio nome............e posta al "citofono"....      ;-)
che vergogna!
Povero Rutelli, ma dove crede di andare? Ha perso ogni credibilità politica.....lasciamolo parlare....
Ottime parole, specie l'ultimo passaggio sul tradire il mandato degli elettori.