I FANTASMI DI EUTELIA

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 Si definiscono fantasmi perché si sentono invisibili. E di fatto lo sono, soprattutto agli occhi del governo. Sono i tanti lavoratori della Agile, ex Eutelia, che hanno occupato la sede nella speranza che qualcuno senta il loro grido d’aiuto. In cambio, fino ad ora, hanno ottenuto solo un blitz di uomini in divisa scura che hanno tentato di buttarli fuori da quelle mura, con spinte e strattona menti. Siamo andati ad incontrarli ed abbiamo scoperto una realtà surreale: ingegneri e tecnici specializzati che non ricevono lo stipendio da tre mesi e sanno bene che dietro questo fatto c’è la mano di società fantasma che comprano fabbriche in difficoltà al solo scopo di agguantare tfr e proprietà immobiliari e non si fanno scrupoli a lasciare per strada i lavoratori. Italia dei Valori è dalla loro parte e ha portato la questione in Parlamento, presentando un'interpellanza parlamentare.Non convincono le parole pronunciate in proposito dal sottosegretario Romani: “Cercheremo di sviluppare tutte le iniziative possibili pur nella consapevolezza di non avere mezzi adeguati per incidere sulle politiche della proprietà” . Italia dei Valori chiede un intervento immediato del governo e continuerà a combattere contro il muro che l’esecutivo ha alzato su questa vicenda.

Commenti

Concordo pienamente. Qui la crisi non c'entra, ma c'entra il Capitalismo più truffaldino e mangia-lavoratori che esista; e dubito che il Governo che ci ritroviamo faccia giustizia e chiarezza su questa vicenda, visti anche i vari provvedimenti messi a disposizione proprio dei truffatori finanziari.Non dell'Idv ci siamo distinti ancora. Continuiamo così...Luca.

Nel mio commento precedente  mi sembrava chiaro che Eutelia ricevette in dono nel 2006,per la modica cifra di un euro, (1 EURO..)  l'intera struttura di Getronics Italia, liquidata ini fretta e furia dalla capogruppo OlandeseQueste cose in genere vengono fatte con il tacito accordo che qualcuno troverà comunque lavoro per la ditta che nasce e che si accolla la situazione. Questo nessuno sino ad ora lo ha detto, eppure  tutti lo dovrebbero sapere.  Eutelia ha rapidamente mostratola corda. La crisi ha accelerato un processo giàin atto in strutture sempre più malate.

La vicenda di Agile ex Eutelia dimostra quanto ci sia bisogno del contributo dell'IDV per la moralizzazione della politica e dell'economia italiana.

 caro on.le donadi quello che ha fatto lei, che è parlamentare ha corrisposto al 100% con quello che ho sentito giusto fare da cittadino di Roma . Andare all'Eutelia. Anche io  sono andato e confermo quello che avete scritto la visione è fuori dalla realtà semplicemente allucinante. Pubblicherò alcune foto. sul blog www.europamente.wordpress.comUn'azienda che dovrebbe essere fiore all'occhiello delle TLC e dell'information tecnology , autogestita da ingegneri e quadri in gamba che dormono lì!lavorano e ascoltano la musica tra TERMOS , letti della protezione civile, fanno assembleee !! Mentre il Parlamento è tutto dedito ad approvare leggi come quella di ieri salva ladrii o rientra capitali dall'estero, capitali che sono serfviti a finanziare i partiti cioè loro stessi.io personalemente  ripensando a quello che ho visto ieri ed oggi ,  rifelttendoci sopra, non ho dormito la notte , mi interrogo sul futuro del paese, sul mio futurosul futuro dell'italia.Non capisco questi parlamentari come fanno a dormire , con il paese che va a rotoli, come  fanno a tirare su le coperte  se soltanto avessero visto e sentito quello che ho visto io e che ha visto  ed ascoltato lei donadi in questi due giorni? La storia parte da lontano d'accordo con l'laltro commentatore, però aggiungo la storia è fatta di tanti piccoli dettagli , e dalla lettura e dall'analisi dei tanti piccoli fatti che la compongono  si scopre il quadro moustruoso di interrelazioni  e le squallide motivazioni che stanno  dietro l'agirre di questi presunti capitani di azienda.io propongo donadi che voi riuniate  il gruppo parlamentare di idv o la commssione lavoro non so proprio all'eutelia in  segno di rispetto di solidarietà e di riflessione ! in fondo siamo tutti sulla stessa barca !!!

 caro on.le donadi quello che ha fatto lei, che è parlamentare ha corrisposto al 100% con quello che ho sentito giusto fare da cittadino di Roma . Andare all'Eutelia. Anche io  sono andato e confermo quello che avete scritto la visione è fuori dalla realtà semplicemente allucinante. Pubblicherò alcune foto. sul blog www.europamente.wordpress.comUn'azienda che dovrebbe essere fiore all'occhiello delle TLC e dell'information tecnology , autogestita da ingegneri e quadri in gamba che dormono lì!lavorano e ascoltano la musica tra TERMOS , letti della protezione civile, fanno assembleee !! Mentre il Parlamento è tutto dedito ad approvare leggi come quella di ieri salva ladrii o rientra capitali dall'estero, capitali che sono serfviti a finanziare i partiti cioè loro stessi.io personalemente  ripensando a quello che ho visto ieri ed oggi ,  rifelttendoci sopra, non ho dormito la notte , mi interrogo sul futuro del paese, sul mio futurosul futuro dell'italia.Non capisco questi parlamentari come fanno a dormire , con il paese che va a rotoli, come  fanno a tirare su le coperte  se soltanto avessero visto e sentito quello che ho visto io e che ha visto  ed ascoltato lei donadi in questi due giorni? La storia parte da lontano d'accordo con l'laltro commentatore, però aggiungo la storia è fatta di tanti piccoli dettagli , e dalla lettura e dall'analisi dei tanti piccoli fatti che la compongono  si scopre il quadro moustruoso di interrelazioni  e le squallide motivazioni che stanno  dietro l'agirre di questi presunti capitani di azienda.io propongo donadi che voi riuniate  il gruppo parlamentare di idv o la commssione lavoro non so proprio all'eutelia in  segno di rispetto di solidarietà e di riflessione ! in fondo siamo tutti sulla stessa barca !!!

Questa, come quasi tutte le storie di lavoro in Italia non nascono oggi.Oggi venogno acuite dalla crisi, che sta fungendo, ahimè, da fattore detonante di una situazione esplosiva in cui il Paese si trova da anni. Un Paese strozzato dal debito pubblico tra i più alti,se non il più alto, del mondo. Un Paese che ha intere regioni lasciate in mano alla criminalità organizzata, un Paese che ha un disastroso sistema tributario, che confisca reddito ai lavoratori dipendenti e pensionati, mentre premia idelinquanti e gli evasori con la impunità dei condoni e degli scudi.  Un paese in cui le aziende sono strozzate dai costi del lavoro e dalla concorrenza sleale in casa.Un paese che,  con una  classe politica ed una classe dirigente assolutamente inadeguate, ha perso sfide importantissime, ma non ieri, non oggi.... da sempre. Pertanto, a mio avviso, non deve passare il concetto che questa sia  una storia di oggi. Questa è una storia che inizia prima del 2000 e che ha un tracollo nel 2006.. Peccato che nessuno se ne sia accorto, compresi tutti i politici che all'epoca erano in Parlamento ed i sindacati.  A onor del vero qualcuno aveva sin dall'epoca dato voce a queste persone:  Beppe Grillo  ospitò il primo grido disperato dei lavoratori che oggi TUTTI vanno a visitare.Getronics Italia (ex-Olivetti): il simbolo del declino dell’informatica italiana… Solo un caso isolato o è destinato a ripetersi? (Dedicato  alla generica azienda xxxx) Editoriale di: Albus Silentioso   Sommario “La speranza è che il 2008 veda, da parte della Direzione Centrale, una presa di responsabilità di fronte al mercato e di fronte al Paese, invertendo la rotta nelle relazioni sindacali, cercando non più di ridurre i dipendenti al silenzio ed all’obbedienza, mediante il terrore di un licenziamento imminente forzandoli al boicottaggio del sindacato, ma cercando nuove forme di collaborazione con le organizzazioni dei dipendenti.” ___________________________________________________________________________ Historia magistra vitae. (Cicerone, De Oratore, II).   Lo abbiamo studiato tutti a scuola. Vediamo se, alla prova dei fatti, siamo in grado di mettere realmente in pratica gli insegnamenti… Per chi non lo sapesse, la olandese Getronics NV nel 1998 acquisì la Olivetti (Wang Global) e nel 1999 la Olivetti Ricerca raccogliendo così, in Italia e nel mondo, la eredità informatica del gruppo Olivetti. Ritengo che le tristi vicissitudini di Getronics Italia siano interessanti sia per i Dipendenti che per il Management  delle multinazionali ancora presenti sul nostro territorio in quanto, confrontando (con i dovuti distinguo) la nostra situazione con questa (purtroppo finita male), si rilevano delle similitudini un po’ preoccupanti.... Se consultate il sito di eurinvestor.it  e cercate GETRONICS  troverete il seguente link, http://www.euroinvestor.it/Stock/ShowStockInfo.Aspx?StockId=344132 Scorrendo i dati e confrontando le performance dell’azienda, nell’area “Dati storici” ricaviamo l’andamento dell’azione nel corso del 2006  un anno, purtroppo, molto  particolare per Getronics Italia.Se  scorriamo la relazione storica, utile per chi deve decidere se investire capitali, notiamo che, per il 2006 anno non certo positivo, non compare nulla relativamente al disimpegno in Italia anzi, dal 2005, furbescamente, si passa direttamente al 2007 !!! In realtà qualcosa nel 2006 è avvenuto…… come leggerà chi vorrà scorrere l’articolo, Getronics Italia è stata liquidata per 1 EURO!!!Articoli originali: http://www.beppegrillo.it/2006/03/informatica_add.html Ripreso anche da:http://www.businessonline.it/3/E-business/1050/Getronics_Italia_simbolo_del_declino_dell’informatica_italiana__Di_Beppe_Grillo.html ________________________________________________ 18 Marzo 2006 Informatica addio Alcuni dipendenti della Getronics Italia mi hanno chiesto di dare visibilità alla loro storia. Una vicenda simbolo del declino dell’informatica italiana di questi anni e della latitanza del mondo politico e industriale. Che fine ha fatto l’Olivetti che competeva con le multinazionali del settore in tutto il mondo? Che fine ha fatto l’informatica Telecom? Come siamo riusciti in soli dieci anni a non contare più un c..o nell’innovazione? Chi volesse dare la sua testimonianza personale sulla fine dell’informatica italiana scriva un commento in questo post. “La nostra storia: La Getronics nel 1998 ha acquisito la Olivetti (Wang Global) e nel 1999 la Olivetti Ricerca raccogliendo così, in Italia e nel mondo, la eredità informatica del gruppo Olivetti. All’inizio del 2000 appena dopo l’acquisizione di Olivetti Ricerca, la Getronics Italia contava su oltre 3000 persone e più di 500 M’ di fatturato. Gli anni immediatamente successivi sono caratterizzati da un calo significativo del mercato dell’Information e Communication Tecnology in Italia ed anche la Getronics subisce cali di fatturato e di margini. 2003 L’inizio del 2003 è caratterizzato dall’uso della Cassa Integrazione Ordinaria per circa 500 dipendenti. Dal 20 marzo 2003 il nuovo presidente di Getronics Italia e’ l’ing. Roberto Schisano. Si dice essere ‘l’uomo giusto, al posto giusto’. L’ing. Schisano era già noto, invece, a tutti i lavoratori della Getronics ex Olivetti, al sindacato ed anche alla magistratura, per la tragica vicenda della OP Computer: la divisione personal computer della Olivetti di cui Roberto Schisano era Amministratore Delegato. La società fallisce nel 1999, lasciando un buco di 60 miliardi di vecchie lire, ed è rilevata dallo stesso Roberto Schisano attraverso la Eurocomputers S.p.A., società costituita appositamente.Pochi mesi dopo la stessa Eurocomputers S.p.A., fallisce: sulla vicenda i magistrati di Ivrea stanno ancora indagando e su Schisano pende l’accusa di bancarotta fraudolenta. L’ultima udienza è del 31 Gennaio 2006. 2003-2004 Il biennio 2003-2004 si caratterizza fortemente per la grande ristrutturazione. Nel 2003 si conclude un accordo sindacale che prevedeva l’uso di cassa integrazione straordinaria, solidarietà, mobilità breve e mobilità lunga (la Getronics è stata l’unica azienda di informatica in Italia ad usufruire della mobilità lunga).In questa fase il capitale sociale viene dimezzato, da circa 160 m’ a circa 72m’. Nonostante le continue pressioni da parte dei lavoratori e dei sindacati, il Piano Industriale presentato al Ministero delle Attività Produttive nel Giugno 2003 fu nei mesi successivi completamente disatteso e nessuna politica di rilancio industriale fu praticamente messa in atto. Alla fine di questa fase di ristrutturazione i dipendenti Getronics passano da poco meno di 3000 a circa 1950. Il fatturato progressivamente cala: nel 2004 arriva a 280m’ 2005 A gennaio 2005 viene resa pubblica la decisione di cedere il ramo d'azienda chiamato Desktop On Site Services della Getronics, 250 lavoratori e 70 m’ di fatturato, in pratica il pezzo storico della Managed Services della Olivetti. Il sindacato si oppone, anche in sede ministeriale, a questa cessione perché intravede in questa scelta una chiara volontà di destrutturazione. Si ritiene, inoltre, illegittimo l’uso dell’Art. 47 che regola le cessione di ramo d’azienda. Attualmente sono in corso, coordinate da Fim Fiom Uilm nazionali, centinaia di cause da parte dei lavoratori ceduti forzatamente. L’elemento che, però, caratterizza in modo determinante questa cessione è un evidente conflitto di interessi di Roberto Schisano.La Alchera Solution, infatti, una delle aziende a cui vengono ceduti lavoratori e fatturato, fa parte del Gruppo Innotech di cui è presidente e membro del CDA lo stesso Schisano. Questo tema è stato oggetto di interrogazioni parlamentari, alla Camera e al Senato. Il 2005 è segnato da una forte conflittualità fra sindacato, lavoratori e azienda. Tuttavia il management italiano è prodigo, attraverso ogni canale di comunicazione esterno ed interno alla azienda a veicolare informazioni sulla positività dell’andamento e sulla crescita del business in Italia. Il 30 Novembre 2005 in sede istituzionale al Ministero delle Attività Produttive (MAP) Schisano dichiara esplicitamente che la Getronics Italia, nonostante le difficoltà su una grossa commessa pubblica, è fuori dal tunnel, che i risultati del 2005 sarebbero stati in linea con le positive attese e che il 2006 sarebbe stato un anno di crescita e non di contenimento. Con queste premesse Schisano riteneva inopportuno il mantenimento del tavolo istituzionale al MAP chiedendo si spostare la discussione in sede aziendale. 2006 Il 17 gennaio 2006 la Getronics NV annuncia, a causa di perdite inattese registrate nelle attivita’ italiane, la DECISIONE DI VENDERE TUTTE LE ATTIVITA’ DI BUSINESS ITALIANE lasciando l’Italia. Di tale volontà non è data nessuna comunicazione alle organizzazioni sindacali ed ai rapprentanti dei lavoratori. Pochi giorni dopo la consociata italiana comunica formalmente alla Regione Puglia e al MAP la rinuncia ad un contratto di programma denominato ABSC (Advanced Business Services Center). Il 18 gennaio 2006 le Segreterie Nazionali di Fim Fiom Uilm chiedono al MAP, al presidente della Getronics Olanda ed alla direzione della Getronics Italia di fissare URGENTEMENTE un incontro. Ad oggi nessuna risposta dal MAP per il quale evidentemente il problema non esiste. Il 4 febbraio 2006 il capitale sociale della Getronics Italia passa da 72 M’ a 8,2 M’ senza nessuna spiegazione ufficiale. A quanto pare, l’abbattimento del capitale sociale insieme alla ricapitalizzazione di 55 m’ annunciata il giorno precedente, serviranno a ripianare il debito del 2004 e 2005. Giovedì 23 febbraio la Direzione Getronics ha comunicato ai lavoratori di tutte le società da essa controllate la decisione di assorbire gli aumenti derivanti dal rinnovo del contratto nazionale e la relativa una tantum dai superminimi individuali. Marzo 2006 E’ stato spostato l’incontro al MAP tra Azienda ed OO.SS programmato per il 2 marzo perché all’ultimo momento ha garantito la presenza (per la prima volta) anche la corporate olandese. Anche la manifestazione nazionale sarà spostata per coincidere con l’incontro che si terrà presumibilmente nella settimana del 13. Non abbiamo molte speranze perché Schisano dopo aver deprezzato la Getronics diminuendo fatturato ed organico è interessato a rilevare tutta o una quota della Getronics Italia.Secondo noi si sta delineando la stessa vicenda di OPC per la quale Schisano ha un processo in corso. Oggi la Getronics Italia ex Olivetti poco più di 1900 persone, comprendendo anche i colleghi della Desktop On Site Services che non abbiamo mai smesso di ritenere tali, non ha più valore economico sul mercato, pronta per qualsiasi operazione di speculazione e/o spezzettamento.   Beppe ..NON CI ABBANDONARE !!! Per favore.. PUBBLICA QUESTO NOSTRO MEMORIALE !!!!”  

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