IL PARTITO DELLA COSTITUZIONE NON E' LA VIA GIUSTA

Antonio Di PietroAntonio Di Pietro Ieri, Paolo Flores d'Arcais, sulle colonne de il Fatto quotidiano, ha lanciato una provocazione: ha chiesto di sciogliere Italia dei Valori in un movimento di più ampio respiro che raccolga l'ala movimentista del popolo viola, la società civile, i sindacati, per dar vita ad un grande partito della Costituzione.Per quanto mi riguarda, come ho già avuto modo di rispondere in parte sul quotidiano diretto da Antonio Padellaro, ritengo la proposta di d'Arcais inaccettabile e spiego il perchè.Silvio Berlusconirappresenta un grave pericolo per la Costituzione. Su questo non ci piove, così come non piove sul fatto che il Pd sia in preda ad un grande sonno e che l'Italia dei Valori sia l'unico partito a fare vera opposizione al totalitarismo devastante del premier. Il Partito democratico, in questo momento storico, non è solo afflitto da divisioni e contraddizioni interne strutturali, ma da anni ormai fatica a dare un'elaborazione adeguata della complessa situazione della società italiana. Con Bersani, oggi, scopre, la socialdemocrazia, quando è ormai scomparsa in tutt'Europa.Premesso questo, la soluzione che propone Flores d'Arcais risente di un vizio di forma. I movimenti, per definizione, si evolvono continuamente. Non sono statici. Ingabbiarli in un sistema come quello dei partiti, irreggimentarli, ne svilirebbe l'anima e li condurebbe a rapida morte. Quello che, invece, i partiti devono fare è cogliere le istanze e fare da pontieri con la società civile. Insomma, svolgere quel ruolo e quella funzione che la storia assegna ai partiti, ovvero essere valvola di collegamento tra la società e la politica.Italia dei Valori, a differenza di tutti gli altri partiti ormai ridotti a casta autoreferenziale, già svolge questo ruolo, è già valvola che cerca, aggrega e seleziona il meglio tra i movimenti e i sindacati. Prova ne è il fatto che il 95% dei candidati di IDV alle ultime elezioni europee proviene proprio dalla società civile. Ognuno, dunque, nella sua sfera di competenza ed appartenenza, ha e svolge un ruolo preciso. Semmai, dobbiamo chiederci perchè tutti i partiti, a cominciare dal Partito democratico, siano ormai scollegati dalla realtà, a differenza della Lega che, però, non parla alla testa ma alla pancia dei suoi elettori. C'è poi un altro aspetto non trascurabile per il quale ritengo il partito della costituzione una via non praticabile. I partiti non possono nascere in contrapposizione a o in difesa di qualcosa. Lo devono fare nei fatti, con un'opposizione seria ed intransigente. Se nascessero solo su questo humus, sarebbero destinati ad essere partiti per una stagione sola e mai partiti di governo.E' questa l'ambizione che Italia dei Valori deve avere oggi. Berlusconi, che conduca o meno a termine questa, è alla sua ultima legislatura. Lunga vita al premier, per carità, ma è nell'ordine anagrafico delle cose. Noi, da oggi, dobbiamo prepararci a diventare un partito di governo, in grado di proporre alternative moderne e soluzioni efficaci per il Paese. Dobbiamo diventare un partito post-ideologico, a vocazione maggioritaria, che confronta le sue scelte e strategie con il Pd, suo alleato, e dare ad esso, all'occorrenza, la scossa, ponendoci come baricentro nell'alleanza.Ci attende una grande sfida ma dobbiamo sapere guardare sempre oltre l'oggi, puntare lo sguardo su orizzonti sempre nuovi e più lontani. Italia dei Valori non è e non sarà mai il partito di una stagione sola. Sarà tra i partiti protagonisti di una nuova stagione, di una nuova primavera non lontana.

Commenti

Sono d'accordo anch'io in linea di massima in quanto tutti i partiti dovrrebbero rifarsi e ispirarsi nella loro mission alla Costituzione. E' anche vero però che oggi IDV, PD, l'area di centro-sinistra può dire di esprimere e rappresentare i contenuti della costituzione..altrettanto non possono fare i partiti del centrodestra che ogni giorno ne vorrebbero modificare un articolo, anche quelli fondamentali, o interpretarla a uso e consumo del suo despota. Quindi se la prossima alleanza si chiamasse "della Costituzione" non sarebbe fuoriluogo e lascerebbe la società civile tale.

Mi associo all'idea di Paolo Fores D'Arcais per la costituzione di un grande Partito della Costituzione per il nuovo risorgimento italiano.Sandro alias Stato Laico (vedi pagine Facebook)

Una domanda a tutti voi elettori e militonti IDV che avete esultato, minimizzato o ironizzato quando il Premier è stato aggredito: se tirassero un sasso in faccia a Di Pietro come reagireste? Secondo me tirereste in ballo il fascismo parlando di "vergognosa aggressione squadrista..."

Che emerita stronzata il Partito della Costituzione proposto da quell'essere parolaio e inutile che risponde al nome di Flores D'Arcais...si sentono tutti eroi in trincea...li vorrei vedere all'opera in uno Stato in cui vige la dittatura comunista come la Cina o la Bolivia o la dittatura teocratica come l'Iran...molto facile fare i guerrieri impavidi dove c'è la democrazia e sei libero di dire e fare quello che cazzo ti pare come in Italia...

I diritti, presenti nella prima parte della Costituzione,dichiarati effettivi ed inviolabili, non sono attuati per le scarse disponibilità finanziarie e ciò è dovuto alla mancata attuazione dell'articolo 53 e questa mancanza determina una evasione fiscale epocale! Quindi, occorre attuare l'articolo 53 con una seria riforma del sistema tributario che abbia alla sua base l'accertamento dei redditi effettivi ed abolisca quelli  forfetari, e per questo, occorre passare dal sistema induttivo al sistema analitico/deduttivo/sistematico, cioè "somma di tutti i redditi comunque conseguiti,comprese le renndite finanziarie, e dal loro importo dedurre tutte le spese comunque conseguite dimostrate dai relativi documenti fiscali. Con questo sistema,è facile capire, sarà tutto fatturato e avremo conseguito gli accertamenti dei redditi nella loro"effettiva consistenza" dando, così, progressività al sistema tributario nel suo complesso(On.li SCOCA/RUINI Ass. Cost. 23 05 1947)"Questo il solo sistema per reperire le risorse finanziarie per attuare i diritti effettivi presenti nellsa prima parte ddella Costituzione.roberto torelli

Caro On. Donadi, d'accordo su tutti i fronti.Le riporto il commento che ho inserito su MicroMega on-line, ieri, alle 16,35:IdV è già aperta alla società civile onesta e lo ha ampiamente dimostrato. Chi vuole impegnarsi, non solo con il voto, e aiutare la politica delle persone per bene, che oggi s'incarna nell'Italia dei Valori, deve iscriversi e mettere a disposizione le proprie competenze e capacità. Altro che sciogliere il partito!!! Altro che confluire in un'entità "liquida", alla PD, tanto per intenderci. Caro Flores, non abbia paura di sporcarsi le mani, cominci Lei! Si iscriva! E' tempo di militanza: lo sguardo del saggio dalla vetta della montagna ha già compreso ciò che sta avvenendo. E' tempo di scendere a valle ad aiutare.

Quello che l'On. Donadi scrive dovrebbe essere considerato vangelo per l'IDV. Io condivido al 100% le sue considerazioni e credo che avremmo molta più credibilità se Lei fosse il nostro Presidente. Uno statista per essere credibile deve fare considerazioni serie come Donadi fa e usare un tono, una forma, seria e pacata pur nella durezza delle considerazioni. I picconatori volgari e teatrali servono a volte, ma non possono essere l'immagine di un partito, semmai possono essere dei liberi battitori all'interno di un partito con il compito di organizzare il tam tam. Per fare quello che Donadi dice, che per me è una speranza, serve anche diplomazia e pacatezza oltre che parole misurate, ma nette. Facciamola questa IDV di cui Lei parla. Flores D'Arcais parla di coraggio necessario all'IDV e questop credo che dobbiamo averlo per progettare quello che Donadi scrive, ma non per sciogliere l'IDV nel Partito della Costituzione. Onorevole...coraggio!

 Sono pienamente d'accordo con lei, on. Donadi, Di Pietro ha creato un partito che con il tempo e le esperienze di ognuno di noi è diventato un grande partito e oggi è l'unico partito di opposizione. Non solo, è l'unico partito che ha un programma di governo. Tutto questo a dispetto di chi ci accusa di essere un partito che ha nel suo DNA solo l'antiberlusconismo. Noi combattiamo il berlusconismo perchè è diventato un sistema antidemocratico, totalitario, fascista, razzista, e mentre gli altri dormono o fanno lotte interne ad oggi possiamo vantarci di essere l'unico partito a difesa della giustizia, della legalità, ma soprattutto della NOSTRA LIBERTA'. E questo uscirà ancora più forte dallo scritto del nostro Congresso.

Caro donadi,sono un'iscritto e sono d'accordo su quello che dici,idv è un partito e le associazioni tali devono restare,finora come partito siamo sempre stati in prima linea con tutte le associazioni,movimenti,sindacati e solidali nelle loro(e nostre) battaglie sulla legalità,difesa della costituzione e posto del lavoro.questo ci ha premiati e ci continuerà a premiare in un consenso sempre crescente,essere coerenti credibili chiamare inciucio un inciucio,ladro craxi ,mafioso mangano e processo breve legge ad personam, ed essere in prima linea con e per la gente onesta  che non si riconosce in questo governo mafioso.ma in tutto questo il pd dov'è? e perchè dobbiamo sempre tendere la mano a gente che si continua a distinguere da noi?a gente che in 35 era assente al momento del voto sullo scudo fiscale?a gente come d'alema e tutti gli ex ds che non hanno fatto una legge sul conflitto di interessi quando erano al governo regalandoci un ventennio di berlusconi? 

Simone, hai perfettamente ragione, il PD, Partito Degli Inquisiti è pieno di esponenti inquisiti ed arrestati in gran parte d'Italia, dalla Liguria alla Toscana, dalla Puglia alla Campania, Calabria, Basilicata...al suo interno milita gentaglia  come Bassolino e Jervolino, un ex coordinatore stupratore, e persino un ex presidente di regione che se la faceva con i transessuali...non è abbastanza per mandarli a fanc...autocensura!!!!!

Va   bene   cosi'  ,   On.  Donadi .....    e   NON  prestiamo  molta  attenzione  a   CONFUSE  E  IRRITATE  CASSANDRE  pro od ex   P.D. ( ..  il  P.D.L.............   senza   la   elle  !!!!!!!!!!   )   le  quali  ,   con   estrema   confusione  ,  si  trovano  di  fronte  a   tentativi   spudorati  dei  loro  dirigenti    INCIUCIONES !!!!!  (  ..  anche  se  ..  NON ..  tutti !!!).   INVECE  VA'  BENE   COSI'   !!!!!!!!!!   MOLTO  BENE  l  '  I.D.V.  !!!!!!!!!!!...  e   non   bisogna  mai  dimenticare   che  ,   di  fronte   ai   PESCECANI    di   questa    repubblica ( ..  minuscolo  !!!!!!!!!  )  ,  l'  On.   Di  Pietro     si   e'  sempre  esposto  ,   correndo   GRAVI   RISCHI  ,  in  prima  persona  !!!!!!!!!!!!Grazie    I.D.V.    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Grazie   On.  Di  Pietro   (  ....e    Grazie  anche  a  tutti  gli  altri  Parlamentari  I.D.V. ).  !!!!!!!  

Onorevole, sono d'accordo con le sue parole che denotano grande lungimiranza, cosa che, e lo ammetto a malincuore, spesso manca nel nostro partito. Se si fa dell'opposizione a Berlusconi l'unica ragione d'essere dell'Italia dei Valori, quando lui si farà da parte (e come ha ricordato, non succederà fra molto tempo) anche l'IdV dovrà sciogliersi.Io invece spero nel percorso opposto: non indietro verso una fase movimentista, ma avanti verso la trasformazione e strutturazione in partito, avendo cura di predisporre adeguati anticorpi che evitino l'autoreferenzialità e il distacco dalla società civile che abbiamo sperimentato e ancora oggi vediamo nei partiti italiani.Il punto di partenza è la cultura liberale che ci appartiene o dovrebbe appartenere a tutti gli iscritti dell'IDV, testimoniata dalla nostra iscrizione in Europa all'ELDR. Solo così secondo me potremo raccogliere il testimone da questo centro-destra populista e inaugurare davvero una nuova stagione riformatrice nel nostro Paese.In caso contrario, temo proprio che la parabola ascendente di IDV, esaltante fino ad oggi, sia destinata a concludersi, temo non nel migliore dei modi.

Concordo con te, Massimo.La gente non capirebbe l'enensima nascita di un nuovo partito, l'ennesimo rimescolamento di carte.Molto meglio che i movimenti svolgano il loro utile ruolo nel loro ambito e i partiti facciano lo stesso.Semmai si pone il problema non solo di elabiorare proposte nuove che attirino gli elettori ma anche di far loro pervenire queste proposte.Il che non è facile, con questo montante clima di maccartismo mediatico.

Caro Donadi, capisco che è ormai diventata un'abitudine di chiudersi a riccio ogni qualvolta arriva una saggia proposta per rinnovare il Partito che ne ha veramente bisogno ma così facendo Italia dei Valori è destinata a implodere. Un Partito politico se non poggia su due valori fondamentali che sono la rappresentatività e la partecipazione democratica non può essere un Partito vero  e rimane un movimento legato al suo Capo storico e a quelli che, come lui, si chiudono a riccio per difendere la LORO posizione conquistata solo per il fatto di essere arrivati prima.Cordiali saluti.Walter, ex iscritto di Treviso

Ormai è una moda,GLI ALTRI devono sempre suggerire qualcosa a qualcuno.PERCHE'?Fate da soli e aggregate,non suggerite per aggregarVi, non c'è bisogno.Non prendeteli in considerazione.