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LA DITTATURA DEI PIXEL

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Ore 10 del mattino. Mattino 5, una delle trasmissioni Mediaset più seguite. Va in onda “l’Operazione Mesiano”. Obiettivo: distruggere la credibilità del giudice che ha condannato Berlusconi. Registi dell’operazione un manipolo di tiratori scelti, mascherati da giornalisti, tutti al soldo del premier.La tecnica è raffinata. Il conduttore annuncia un filmato in esclusiva. C’è un uomo che fuma una sigaretta mentre attende il turno dal barbiere. Cammina avanti e indietro, attraversa il semaforo, si siede su una panchina. Nulla di eccezionale, gesti quotidiani che appartengono a ciascuno di noi.Ma ecco che parte il killeraggio mediatico. Guardate e ascoltate il video. “Cammina avanti e indietro” viene ripetuto più e più volte. “E’ impressionante – dice la giornalista – non riesce a stare fermo”. “Fuma l’ennesima sigaretta della mattina”. Parte il primo colpo: Misiano è un uomo nervoso, instabile, insicuro, incerto, dunque inaffidabile. E poi ancora. Indossa mocassini bianchi su calzini turchesi – dice la giornalista – come fosse un il chiaro ed inequivocabile segno di follia.Così si distrugge la dignità umana e professionale di un uomo, di un servitore dello Stato. L’olio di ricino ha lasciato il posto ai più moderni pixel di una telecamera. Questo è fascismo.