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SU DE LUCA NON CI SIAMO SVENDUTI

In questi giorni anche sul mio blog piovono tante critiche interne ed esterne al partito sulla scelta di sostenere la candidatura di De Luca in Campania. Non voglio più di tanto tornare sulle ragioni della scelta. Mi preme però fare due riflessioni.Il dominus incontrastato del Pdl in Campania è l’On. Cosentino, per il quale pochi giorni fa anche la Cassazione ha confermato la richiesta di arresto con l’accusa di essere, da vent’anni, referente politico della camorra e, in particolare, del clan dei Casalesi. Alla conferenza stampa di presentazione del candidato del Pdl On. Caldoro, Cosentino gli sedeva a fianco ed ha fatto chiaramente capire che Caldoro era “uomo suo”.Pensatene quello che volete ma  noi la responsabilità di affidare il governo della Campania alla longa manus delle cosche non ce la prendiamo.E se per contrastarlo dobbiamo sostenere l’inquisito De Luca (peraltro in nessun modo indagato per aver lucrato nemmeno un centesimo di danaro a fini personali) turandoci il naso, lo sosteniamo. Anche perché deve essere chiaro che altri candidati capaci di riunire tutto il fronte dell’opposizione al Pdl, dopo la rinuncia di De Magistris, non ve ne erano (e chi dice il contrario mente!!!). Ai nostri iscritti, simpatizzanti, o più semplicemente al popolo della rete, dei movimenti, della società civile, che fino ad ora ha guardato con fiducia ad IDV vorrei dire dal fondo del cuore che in noi nulla è cambiato. Non cambieranno i valori, il modo di fare opposizione, il rigore morale in cui crediamo e il tentativo che quotidianamente facciamo di applicare a noi stessi, per primi, in modo sempre più efficace, tale rigore. Abbiamo deciso di sostenere De Luca per le ragioni che abbiamo spiegato. Una scelta che potrete ritenere giusta o sbagliata, ma è stata fatta in buona fede ed ha scosso, fino all’ultimo,  la coscienza di ciascuno di noi.Per questo, accetto le vostre critiche, ma non riesco proprio a capire chi ci accusa di avere venduto la nostra anima e la nostra dignità. Sono nove anni Italia dei Valori Di Pietro in testa siamo in prima fila, mettendoci la faccia ogni giorno, anche di fronte ai continui insulti del centrodestra e al rancore del centrosinistra, e certo la decisione presa dal congresso non ha cambiato di una virgola la nostra anima e le motivazioni che ogni giorno ci spingono a continuare le nostre battaglie. Amici, noi restiamo quelli di prima con i nostri valori e le nostre idee.