PAPI L'impunito Padrone Padrino Piduista Pifferaio ha acquisito ad honorem il diritto di essere chiamato emerito Puttaniere. Può vantare una lunga collezione di giovani ragazze di grandi e ben nascoste virtù, timorate dall'altissimo Oltretevere, ma esperte nell'arte amatoria, come le ben note Noemi, D'Addario e ora l'esotica Ruby. Pare che alla lunga lista vada ad aggiungersi qualche ben nota ministra, come Mara boccuccia di rosa...

Nel caso del nostro premier, abbiamo vizi privati (e non solo), senza le pubbliche virtù.....   

• Il silenzio è d’oro
• Fosse per noi, il gossip sarebbe vietato da un pezzo. Non si vede perché uno non possa andare a cena o a letto con chi gli pare senza ritrovarsi “giornalisti” e paparazzi alle calcagna e finire in edicola. Lo stesso vale per i politici, salvo per quelli che sfilano al Family Day e poi hanno tre o quattro famiglie o fanno le leggi per arrestare prostitute e clienti e poi frequentano prostitute. Dunque, all’alba del nuovo sexy-scandalo di B., precisiamo subito che il gossip non interessa né deve interessare a nessuno: B. è libero di ricevere a casa sua tutte le ragazze che vuole e farci quello che vuole, purché le interessate siano d’accordo. E, ovviamente, a patto che non vengano commessi reati e che B. non si renda ricattabile. Le due faccende, fra l’altro, sono collegate: se uno commette reati, ma anche comportamenti moralmente o politicamente indecenti, chi li conosce lo tiene sotto scacco e può chiedergli di tutto per monetizzare il proprio silenzio. È proprio questo il caso di B., e non solo per le rivelazioni della minorenne marocchina Ruby. Sono almeno trent’anni che B. è ricattato. In principio, per cose di mafia.

• Nel 1998, intercettato al telefono con l’immobiliarista Renato Della Valle, B. confida: “Devo mandare i miei figli in America, perché mi han fatto estorsioni… in maniera brutta… Mi è capitato altre volte, dieci anni fa e… sono ritornati fuori… mi han detto che, se entro una certa data non faccio una roba, mi consegnano la testa di mio figlio a me ed espongono il corpo in piazza del Duomo… Se fossi sicuro di togliermi questa roba dalle palle, pagherei tranquillo, così almeno non rompono più i coglioni”. Nel marzo ’94, mentre lui diventa presidente del Consiglio, il consulenteEzio Cartotto assiste a uno sfogo di Dell’Utri: “Silvio non capisce che deve ringraziarmi, perché se dovessi aprire bocca io…”. Poi il pizzino attribuito a Provenzano e rielaborato da Vito Ciancimino, che minacciava di “uscire dal mio riserbo che dura da anni” e cominciare a parlare, se non fossero stati risolti i problemi giudiziari suoi e degli amici degli amici e se B. non avesse “messo a disposizione una delle sue reti tv” per la bisogna. Negli ultimi anni, oltre ai messaggi diradio-carcere (“Iddu pensa solo a Iddu…”) e dal clan Graviano (“se non si muove nulla per noi, dobbiamo iniziare a parlare”), c’è l’avvocato Mills che incassa 600 mila dollari per non dire tutto quel che sa su “Mr. B”.

• E poi le ragazze. Orde di signorine che han fatto e visto qualcosa che riguarda B. e potrebbero raccontarlo al migliore offerente. B. chiama disperato Saccà perché ne sistemi una mezza dozzina aRaifiction: una in particolare, “Antonella Troise, sta diventando pericolosa”. S’è messa a parlare. Quando escono le prime intercettazioni, due estati fa, B. prepara addirittura un decreto urgentissimo pur di bloccare le altre, poi distrutte dai giudici di Roma. E ancora il ricatto minacciato da un agente del Sisde, marito di Virginia Sanjust, la giovane annunciatrice tv che, secondo i giudici di Roma, aveva “intrecciato una stretta relazione” sentimentale con B. E la strana familiarità di B. con i genitori della minorenne Noemi Letizia, che lo convocano alla festa per i 18 anni della ragazza e lui vola immantinente a Casoria. Avrebbe potuto ricattarlo pure la D’Addario, con tutto quel che sa e ha registrato sulle notti brave a Palazzo Grazioli, ma per sua fortuna non lo fece e raccontò tutto ai giudici. E il sindaco di Pontecagnano, Ernesto Sica, che minaccia di raccontare la compravendita di senatori del 2007 per far cadere Prodi, ma si cuce la bocca e, come per incanto, diventa assessore regionale. E Fabrizio Favata, che porta l’intercettatore Raffaelli da Paolo e Silvio B. col pacco dono della telefonata Fassino-Consorte, poi tenta di spillare soldi ai due fratelli in cambio del suo silenzio. La domanda, che non c’entra nulla col gossip e molto con la politica, è semplice: quante altre persone sono in grado di ricattare B.? E fino a quando ci faremo governare da un premier ricattabile?          (Marco Travaglio)                     

da Il Fatto Quotidiano, 28 ottobre 2010  

Penso che non valga piu' la pena commentare i fatti personali di un Presidente del Consiglio profondamente malato ed indegno del ruolo che ricopre.Mi permetto invece di denunciare la VIOLENZA CONTINUA che si ta facendo sulle parole ,alterandone consapevolmente e delittuosamente il significato !Una per tutte : Riforma costituzionale ! Sarebbe piu' giusto parlare invece di tentativo di ABOLIZIONE della Costituzione con connesso colpo di stato mediatico !Sarebbe dunque .a mio avviso, opportuno che OGNI VOLTA si facesse opera di verita'!Una precisazione : i processi contro B. sono inziati ben prima che entrasse in politica ; non scordateVi mai di denunciarlo quando le sue scimmiette ammaestrate iniziano la solita stucchevole storia delle centinaia di perquisizioni e processi ! Grazie a Dio esiste ancora l'obbligatorieta' dell'azione penale e quando uno delinque molto (sempre per scopi personali) e' facile che molte volte venga preso !RESISTERE,RESISTERE,RESISTERE !!   

Caro On. Donadi, è necessario, in merito alla questione "stipendi dei parlamentari", cominciare a dare dei veri e propri segnali di svolta. Il Movimento 5 Stelle già si è attivato in tal senso, ora tocca a Voi: perché tutti i parlamentari dell'Italia dei Valori non decidono di tagliarsi lo stipendio? Con una decisione del genere, dareste all'esterno, soprattutto a coloro i quali attualmente siano disinteressati (volutamente o meno) alla politica, una bellissima immagine di Voi: se davvero siete persone che desiderate il bene del Paese, e non semplici oppositori, magari solo di facciata (visto che intanto intascate, mese dopo mese, quel lauto compenso che sonoramente criticate), potreste ridurVi, tutti quanti, del 50% lo stipendio personale e magari creare un fondo apposito (da dedicare ad istruzione, ricerca, sanità e "cosa pubblica" in generale) verso il quale destinare questa parte di retribuzione alla cui avete rinunziato. O volete invece far intendere che anche solo con 5000€ al mese si vivrebbe troppo al di sotto delle Vostre aspettative? Scommettiamo che gli italiani sarebbero piacevolmente colpiti da una iniziativa del genere? Perché non Vi attivate in questo senso? Confido in una risposta, On. Donadi! Saluti da un Vostro sostenitore, Stefano Cornia

per Fabio Scapinproprio oggi un amico che è andato come medico volontario in Zimbabwe mi faceva notare la pericolosità di quello che sta avvenendo in Italia, gli attacchi alla giustizia in primis..la strada per la dittatura tipo paesi africani non è poi così lontana, se non si sta in guardia..............................sarà questo bunga bunga poi a far cadere il Governo ??????????   

Ciao Massimoc'era una volta, (e c'è ancora), un presidente dello Zimbabwe che si chiamava Mugabe.Impazzito dalla sifilide e chissa cos'altro, a causa dei molteplici rapporti sessuali con signorine di tutte le età ed estrazioni con cui giornalmente si sollazzava in party in cui c'era di tutto e di più(invece di preoccuparsi dei suoi connnazionali che aveva affamato per decenni arricchendosi a dismisura e depositando tutto in conti svizzeri!) portava alla rovina ed alla carestia attuali il suo paese.Ora è mantenuto lì come un fantoccio dal governo sudafricano a cui, per i più svariati motivi politici su cui sorvoliamo, fa comodo resti lì.Fatte le debite proporzioni, non vi sembra che questa di Silvio sia praticamente un copia-incolla all'italiana?Ma ci rendiamo conto a che livelli siamo?Non ci sono parole!!Ciao, a presto.Fabio

così come sono legittime, anzi DOVEROSE le inchieste sulla casetta di Montecarlo, o sulle frequentazioni di Marrazzo, sono legittime anche queste, che invito a leggere.Avverto, però: bisogna essere forti di stomaco!!!

• Ruby, le feste e il Cavaliere"La mia verità sulle notti ad Arcore"
• Fede ammette: "Ho visto Rubyalle cene a casa Berlusconi"

Avviso agli adoratori di Berlusconi: rispiarmatevi battute stupide, che è meglio!!!Noi abbiamo un governo che è paralizzato dal lavorio sulle leggi salva-premier. Un premier che da decenni pensa agli affari suoi, spesso a danno del paese, che ripete ossessivamente di non poter lavorare per colpa dell'opposizione, o dei magistrati, o della stampa. Nel frattempo, partecipa a feste e festini, laddove si comporta come un vecchio sporcaccione in un harem. Un presidente del Consiglio guardone di minorenni. (per ora). Non credo si possa scendere più in basso di così..............

Portata in questura con l’accusa di furto, priva di documenti, Ruby inizia una lunga ed articolata serie di dichiarazioni spontanee: fra le tante cose che dice Ruby, esternando e ritrattando a ciclo continuo, c’è anche la bomba sganciata su Palazzo Grazioli: “Sono stata ad Arcore”, confida Ruby a un assistente sociale. “Ho incontrato il presidente del Consiglio. Ho ricevuto 30 mila euro da Silvio Berlusconi. In contanti, dentro una busta” Lo scrive il Fatto Quotidiano di stamattina. Ma dalla questura di Milano viene liberata ed allontanata in fretta per via di una telefonata dalla ‘Presidenza del Consiglio’. Ecco come parte l’ultimo affaire/scandalo che investe Silvio Berlusconi. Protagonista una minorenne extracomunitaria, senza documenti e accusata di furto, ma viene subito liberata per l’energica telefonata di Palazzo Chigi. Che cosa c’entra la presidenza del Consiglio con una “ladra”? E perché qualcuno a nome del governo mente sulla sua identità? Quali sono stati gli argomenti che hanno convinto la questura di Milano a insabbiare un’identificazione, in ogni caso a fare un passo storto? Ad attendere Ruby fuori dalla questura c’è Nicole Minetti, l’igienista dentale di Silvio Berlusconi, quella che a 25 anni è diventata Consigliere regionale della Lombardia; è lei che ha fatto arrivare la chiamata dalla Presidenza del consiglio. Poi Ruby racconta del “bunga bunga”; – “Silvio (lo chiamo Silvio e non Papi come gli piacerebbe essere chiamato) mi disse che quella formula, il “bunga bunga”, l’aveva copiata da Gheddafi: è un rito del suo harem africano” a cui avrebbero partecipato escort, veline, note presentatrici della TV e Ministre. Dichiarazioni apparentemente poco credibili che però trovano un immediato riscontro: - Il suo telefonino cellulare il 14 febbraio è “posizionato” nella “cella satellitare” di Arcore. - Un paio di gioielli in suo possesso sono stati acquistati da Silvio Berlusconi. - Le indagini hanno accertato anche quanto rasentava l’incredibile: e cioè che le giovani donne ospiti di Villa San Martino, come alcuni degli indagati, usano, nei loro colloqui, l’espressione gergale e arcoriana del “bunga bunga”. Il premier viene descritto molto inquieto, ed avrebbe affidato a Nicolò Ghedini la controffensiva. Siamo a posto.