BETTINO CRAXI ERA UN POLITICO, UN CONDANNATO E UN LATITANTE

 Bettino Craxi e Silvio BerlusconiBettino Craxi e Silvio Berlusconi   E così la politica, quella con il vizietto di autoassolversi e dalla memoria corta, ci riprova. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, in occasione del decennale della scomparsa di Craxi che ricorrerà il prossimo 19 gennaio, propone di intitolare a Bettino qualcosa: una strada, una piazza o un parco, quello che sia, l’importante è riabilitare ed uscire da anni che definire “squallidi”, secondo il Paolo Pillitteri, sindaco di Milano alla vigilia dello scoppio di Tangentopoli e cognato del leader socialista, inquisito anche lui, è dir poco.Punti di vista. Ovviamente, per noi lo squallore è una politica che, per anni, ha rubato e truffato i cittadini. Per questo, l’idea di intitolare a Bettino Craxi una strada, una piazza o un parco è fuori dalla nostra concezione etica della politica e delle vita sociale e civile. Perché per noi, per Italia dei Valori, c’è un limite invalicabile tra onestà e criminalità e quando un politico commette crimini la sua immagine si infanga per sempre. Non c’è una via di mezzo e la politica dovrebbe rendersene conto una volta per tutte. Un politico corrotto è solo un corrotto, non può essere scisso in due, per dimostrare che è stato anche uno statista. Un chirurgo, per quanto bravo, se fa esperimenti su cavie umane, non è un bravo chirurgo è un assassino e basta. Anzi, forse è il peggiore dei chirurghi.E’ questo che alla politica proprio non va giù. Ed è per questo che a Di Pietro e a Italia dei Valori certa politica non perdona il fatto che ama ricordare ad essa quanto sia sporca. Bettino Craxi non merita l’intestazione di nulla perché non era un esiliato ma un latitante, una persona condannata per corruzione e illecito finanziamento ai partiti, responsabile di tanti debiti nelle casse dello Stato nella prima Repubblica. Ha ragione Antonio Di Pietro quando dice che c’è una distorsione della realtà e che se targa ha da essere allora ci si scriva sopra “Bettino Craxi, politico, condannato, latitante”, perché questa è la verità che una stagione, quella di Tangentopoli, ha consegnato alla storia.Italia dei Valori ritiene offensivo, indecoroso intitolare una via, una piazza o un parco o qualunque altra cosa ad un latitante. Nulla contro l’uomo. E’ rivoltante la strumentalizzazione che molti nella maggioranza stanno mettendo in atto in queste ultime ore. Ma nessuno sconto quando c’è il gioco la  verità.    

Commenti

Continuando in questo gravissimo stravolgimento degli eventi storici, prossimamente si dichiarerà Mussolini eroe nazionale e le sue statue sostituiranno quelle di Garibaldi e Dante. E magari,una via a Milano, si potrebbe intitolare anche ad un altro "eroe" dei tempi moderni il fido scudiero Mangano da Arcore, tanto amato dai suoi signori per ì servigi resi. Avanti tutta Donadi, dovete unire tutte le forze realmente democratiche ed arginare questa follia dilagante, prima che tutto si trasformi in un putrido acquitrino, poichè la melma è melma e nessuno uomo o donna può trasformarla a proprio piacimento in oro lucente o presentarla come tale. E rompere le regole del vivere democratico e stravolgere la storia, può diventare deleterio anche per gli autori, che potrebbero rischiare a loro volta di essere delegittimati da coloro che si stanno stufando di essere presi per i fondelli.    

Io voglio sapere se il presidente Napolitano ci va o no ai festeggiamenti per i dieci annni della morte di questo politico, condannato, latitante. Perchè se ci va allora è gravissimo.

Ogni volta che si vuole fare qualcosa di poco trasparente si chiama in causa il principio della "pacificazione".   Si vuole riscrivere la storia della fine della II guerra mondiale ? Si parla di "pacificazione", ma sotto si vuole mettere Salò ed i repubblichini al pari dei parigiani e della resistenza.  Si parla di pacificazione con Craxi, ma sotto si vuole mettere la pietra tombale su Tangentopoli, per bollarla come la madre di tutte le carneficine ordite dalla magistratura contro la politica.Io sono stufo di questo modo che hanno certi amministratori, in particolare la Moratti, di gestire la cosa pubblica. Compresa la intelligenza dei concittadini. Come fa poi ad arrabbiarsi se la fischiano ovunque o se la cacciano via dalle manifestazioni ?Craxi è morto contumace. E' l'esempio per tutti coloro che si sottraggono alla giustizia. Avrebbe potuto e dovuto fare invece qualcosa per il paese. Parlare. Dire tutto quello che sapeva, e ne doveva sapere... Oggi avremmo una Italia diversa.  Craxi aveva una possibilità. Quella di diventare un esempio di riscatto. La dichiarazione in Parlamento che tutti quelli che hanno vissuto quegli anni ricordano, quando con il dito puntato su una Assemblea Parlamentare amnutolita disse che "nessuno in quell'aula poteva dichiararsi innocente rispetto ad un sistema che del finanziamento illecito dei partiti aveva fatto la regola"  non ha poi avuto seguito.   Craxi avrebbe potuto demolire l'apparato ma preferì volatilizzarsi. Riposi in pace là dove si trova. Io voglio che le strade, le piazze, siano dedicate a persone che con la propria esistenza hanno testimoniato la verità, non la menzogna, l'onestà, non il reato.

Occorre vigilare affinchè la storia venga scritta rappresentando la verità dei fatti veramente accaduti.Intitolare una strada o un parco a Bettino Craxi è un maldestro tentativo di riabilitare la figura del fuggiasco ex Presidente del Consiglio e mettere sotto accusa la stagione di mani pulite e dei magistrati che si sono resi protagonisti della bonifica alla corruzione di Stato.In questa manovra vedo un attacco politico ad Antonio di Pietro e all'Italia dei Valori.

Come ripagare i favori ricevuti.Probabilmente craxi é stato l'uomo politico più NEFASTO che l'Italia abbia avuto, le radici del male pré-esistenti, grazie alla sua NEFASTA personalità, sono state talmente ben radicate dal malaffare, che l'eventodi mani pulite, purtroppo un sogno incompiuto, non ha avuto l'effetto scontato sui politici che sono emersi dopo di lui.  Purtroppo l'educazione distillata da mediaset, da vent'anni in quà non ci augura niente di buono.Come si puo'  costatare, lo ZIO che fa funzione di primo ministro, et il NIPOTE  che fa funzione (TARLO) d'oppositore.  E cosi  la sera a cena,  decidono che il loro padrone puo' , e deve DIFENDERSI "DAI" processi, senza dimenticare il d'alema (minus)  che da vent'anni fa affari sotto banco con il padrone.

siamo al ribaltamento della verità si dedicano le strade a chi ha fatto un cattivo uso della politica asservendosene per avere privilegi e impunità ,qiesto è il cattivo messaggio di certa classe dirigente ,che usa il potere per brandirlo in testa al popolo . la signora moratti infischiandosene di tutte le regole ,fa quello che vuole ,e non si sente in dovere di spiegare niente a nessuno ,come del resto fa chi stà dalla sua parte,i consiglieri ancora aspettano da lei delle spiegazione in merito alle consulenze onerose date a ditte o personaggi  per fare quello che poteva svolgere impiegati nel comune e messe a stipendio ,quindi uno sperpero di denaro pubblico o forse anche peggio . questa sarebbe la classe dirigente che si ritiene la migliore , è una vergogna  continua. la signora moratti dovrà comparire davanti a i giudici per spiegazioni di tale comportamento ,chissà cosa si inventerà staremo a vedere

Ebbene sì, lo confesso. Dopo mani pulite pensavo che avessimo TUTTI (simpatizzanti di destra, di centro e di sinistra) il diritto di goderci almeno un ventennio di buona politica, e invece???? Come è andata a finire lo sappiamo tutti, e ora??? Cos'altro dovremmo aspettarci dopo la Via "onorevole" Bettino Craxi? Buon anno a tutti   

Allora perchè non facciamo via Luciano Liggio, piazza Genco Russo, corso Momo Piromalli, almeno questi hanno rischiato di persona...........