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LA LEGGE SULL’OMOFOBIA NO, IL BUNGA BUNGA SI
Tre giorni fa, in commissione giustizia, il Pdl e la Lega hanno bocciato la legge sull’omofobia, insieme ai Responsabili e all’Udc che, però, si è spaccato. E’ la terza volta che la proposta della collega Paola Concia del Pd viene respinta, nonostante sia stata raggiunta una buona mediazione e siano stati accolti i rilievi della maggioranza, ovvero quello di associare agli omosessuali anche anziani e disabili, seguendo le linee stabilite in materia di diritti civili dal Trattato di Lisbona. Non è servito a niente. Qualche giorno prima, sempre in materia di diritti civili, una maggioranza incivile, con la campagna elettorale alle porte, ha deciso di rinviare ulteriormente l’esame del testo sul testamento biologico, trattando il tema del fine vita come uno yoyo. Noi ci siamo opposti ma invano. Abbiamo chiesto loro di avere il coraggio delle loro azioni ma chi non ce l’ha il coraggio non sa darselo. Da questi due episodi parlamentari emerge chiaramente un dato di fatto. Al governo e alla maggioranza non frega niente dei diritti civili. Li trattano come li hanno sempre trattati: come strumenti elettorali da tirare fuori e nascondere all’occorrenza. Dietro di loro non c’è la coscienza del legislatore che, al di là dei suoi personali convincimenti morali o religiosi, legifera in nome e per conto di tutti i cittadini, ma le pressioni delle gerarchie ecclesiastiche. La paura è che la legge sull’omofobia, che vuole riconoscere semplicemente a chi viene offeso ed insultato il diritto ad avere giustizia, sia l’apripista ai matrimoni tra omosessuali. Così come una buona e seria legge sul testamento biologico che non imponga a tutti una morale di stato. In Italia non si riesce a fare una legge per punire gli odiosi crimini verso le persone omosessuali, anziane o disabili. La legge sull’omofobia no. Il bunga bunga sì.



BIOTESTAMENTO, ILLIBERALE E INCOSTITUZIONALE



UNA LEGGE PER CANCELLARE I PECCATI DEL PREMIER
Oggi è la giornata nazionale degli stati vegetativi, istituita per volontà del governo nel giorno dell’anniversario della morte di Eluana Englaro. Come i peggiori aguzzini non la lasciano in pace neanche da morta e, invece di cogliere l’occasione per avviare nel paese un confronto aperto su temi tanto sensibili, istituiscono una ricorrenza mortificante, insultante e irrispettosa non solo della famiglia Englaro ma della laicità dello Stato e dei diritti civili. Troppo facile e scontato dire che chi, come Silvio Berlusconi, è privo di moralità non può fare la morale a nessuno. In realtà, la verità è molto più desolante. A questo governo e a questo presidente del Consiglio, dei temi e valori etici in gioco, non frega niente assolutamente niente, non è mai fregato niente. E’ solo un campo di calcio dove giocare l’ennesima partita politica, soprattutto in questi tempi di sopravvivenza difficile per il governo, dopo che le arcorine di Raiset hanno compromesso di brutto i rapporti con il Vaticano. E’ per cancellare i peccati di Berlusconi che la legge sul testamento biologico venga ritirata fuori proprio ora, dopo essere rimasta chiusa per due anni nel cassetto, nonostante le urla belluine in Senato di Gaetano Quagliarello e Maurizio Gasparri, il 9 febbraio di due anni fa. E’ un Parlamento ancora una volta piegato agli interessi esclusivi del presidente del Consiglio, umiliato e vilipeso per garantire lunga vita ad un Re ormai agonizzante. La proposta di legge del governo sul testamento biologico è profondamente incostituzionale, così come la giornata nazionale degli stati vegetativi, è un insulto e una vergogna. Noi ci confronteremo in Parlamento e ci batteremo per una legislazione più umana e costituzionale. Quella legge, se approvata, sarà puntualmente smontata dalla magistratura che già sta facendo a pezzi l’altro capolavoro di insipienza ed arroganza, ovvero la legge sulla fecondazione assistita. Nessuno può essere curato contro la sua volontà. Riflettano i baciapile di turno e quanti in queste ore si accaniscono terapeuticamente per mantenere in vita un governo morto, su quello che Aldo Moro, uomo profondamente e intimamente cattolico ma laico, scriveva anni fa: “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Partiamo da qui.



BIOTESTAMENTO, L'ETICA A FINI POLITICI
Testamento biologicoNon c’è etica nella nostra politica, che è giunta al punto di utilizzare la delicatissima legge sul testamento biologico come strumento di lotta, con fini miserabili. L’intento del Pdl è chiaro: riesumare il testo approvato dal Senato sull’onda emotiva del caso Englaro per avvicinare l’Udc al centrodestra e per spaccare Fli. Quel testo sul testamento biologico è una truffa, illiberale,medievale, arcaico. Si chiama così solo per convenzione, in realtà è un mezzo per imporre l’alimentazione e l’idratazione forzata anche a chi si trova nella condizione di coma irreversibile. Siamo tornati alla concezione dello Stato Etico, di un potere burocratico che, in nome di superiori principi religiosi, politici, morali, decide al posto dei cittadini, annullando il libero arbitrio, la libertà di scelta e le convinzioni di ciascuno. Questa legge è un vero colpo alla laicità dello Stato, sancita dalla Costituzione e principio indispensabile per costruire uno stato moderno ed aperto a tutti i cittadini. Anche sulla terminologia ci sarebbe da discutere. Quando si parla di alimentazione forzata, alla maggior parte delle persone viene in mente un paziente nutrito con pappette e beveroni. Non è così, la realtà è molto diversa. Stiamo parlando di persone ‘nutrite’ attraverso flebo e sondini che iniettano nel corpo sostanze per permettere in mantenimento delle funzioni biologiche. Nulla di più, purtroppo. Il testamento biologico è la possibilità di scegliere con anticipo e nel pieno delle proprie facoltà mentali a quali cure sottoporsi o non sottoporsi nel caso in cui ci si trovasse nelle condizioni di non poterlo fare. Una diritto civile che dovrebbe essere garantito a tutti. Invece lo negano e tenteranno di approvare questa legge barbara solo per miserabili scopi di potere. Ci credessero, almeno. In quel caso potremmo avere rispetto di una posizione che muove da un sincero sentimento religioso, da profondo convincimento morale. No, è pura strumentalità, e per questo ancora più inaccettabile. Ci opporremo ad una legge che rende l’uomo schiavo di altrui convinzioni.



ELUANA PER CANCELLARE I PECCATI




LA DISCESA IN CAMPO DI BAGNASCO



BIOTESTAMENTO, RITORNO AL MEDIOEVO




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