DITTATORUNCOLO DA OPERETTA

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Ieri ho detto che siamo all’epilogo della personalissima guerra di Berlusconi contro la Magistratura. Ho aggiunto che per il presidente del Consiglio la magistratura non è un potere da riformare ma un nemico da abbattere. Ho ribadito che il disegno del premier non è quello di un folle ma è il progetto sostanzialmente eversivo di questo “dittatoruncolo da operetta” che è diventato ormai il presidente del Consiglio. Ho concluso dicendo che Italia dei Valori sarà il cane da guardia della Costituzione contro questo piano scellerato, chiamando anche gli altri partiti dell’opposizione a fare la loro parte. L’ho detto e lo ribadisco.Puntuale la risposta del fido scudiere Gasparri che, stavolta, ha chiamato a raccolta tutti i senatori del Pdl. I deputati, evidentemente, erano già a cena. Donadi usa “toni criminogeni”. Hanno chiosato i senatori del Pdl. Il suo è un linguaggio d’odio che aizza pazzi e terroristi. E’ un irresponsabile. E’ una condotta grave e non tollerabile.Lascio a voi ogni commento su chi usa toni criminogeni e aizza pazzi e terroristi. La risposta dei senatori del Pdl è stata per me particolarmente evocativa. Mi ha ricordato un'altra celebre parodia, dove un signore gioca con un mappamondo ed incita le folle. Ogni riferimento al nostro dittatoruncolo da operetta è puramente intenzionale.

LA DITTATURA DEI PIXEL

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Ore 10 del mattino. Mattino 5, una delle trasmissioni Mediaset più seguite. Va in onda “l’Operazione Mesiano”. Obiettivo: distruggere la credibilità del giudice che ha condannato Berlusconi. Registi dell’operazione un manipolo di tiratori scelti, mascherati da giornalisti, tutti al soldo del premier.La tecnica è raffinata. Il conduttore annuncia un filmato in esclusiva. C’è un uomo che fuma una sigaretta mentre attende il turno dal barbiere. Cammina avanti e indietro, attraversa il semaforo, si siede su una panchina. Nulla di eccezionale, gesti quotidiani che appartengono a ciascuno di noi.Ma ecco che parte il killeraggio mediatico. Guardate e ascoltate il video. “Cammina avanti e indietro” viene ripetuto più e più volte. “E’ impressionante – dice la giornalista – non riesce a stare fermo”. “Fuma l’ennesima sigaretta della mattina”. Parte il primo colpo: Misiano è un uomo nervoso, instabile, insicuro, incerto, dunque inaffidabile. E poi ancora. Indossa mocassini bianchi su calzini turchesi – dice la giornalista – come fosse un il chiaro ed inequivocabile segno di follia.Così si distrugge la dignità umana e professionale di un uomo, di un servitore dello Stato. L’olio di ricino ha lasciato il posto ai più moderni pixel di una telecamera. Questo è fascismo.

Il ponte? Pagliacciata propagandistica

ponte_di_messina A dicembre inizieremo i lavori del ponte di Messina, dice Berlusconi. Bugia, diciamo noi. A meno che Berlusconi per inizio dei lavori non intenda la posa della prima pietra. Solito copione: telecamere, flash, nugolo di giornalisti (alcuni, forse molti, ‘embedded’…), sorrisi smaglianti del presidente del Consiglio che sicuramente si metterà in posa con elmetti da operaio. Una sceneggiatura perfetta per nascondere una fastidiosa verità: un minuto dopo la cerimonia i lavori saranno sospesi. Non ci sono soldi. Punto. Al di là di roboanti annunci, la situazione è questa. I numeri non sono come le dichiarazioni di Berlusconi e non possono essere smentiti. Ed i numeri sono chiari: per il 2010-2011 il contributo in conto capitale all’Anas è pari a zero e le risorse stanziate per la costruzione di opere pubbliche e infrastrutture è diminuita dell’8%. Numeri, non chiacchiere. Comprendiamo che Berlusconi abbia bisogno di recuperare credibilità e consenso dopo i fischi di Messina, ma questo castello di bugie gli crollerà addosso. Come farà il presidente del consiglio a costruire il ponte senza soldi? E come si fa a costruire il ponte senza progetti? Eh già, leggete cosa dice il Wwf: “non esiste ad oggi non solo un progetto esecutivo che consenta di aprire i cantieri del ponte, ma nemmeno il progetto definitivo che serve a completare la procedura di valutazione di impatto ambientale”. Insomma, ad occhio e croce, questo annuncio sembra la solita pagliacciata propagandistica di Berlusconi.

Non vogliamo essere pagati per fare i fannulloni

Il Parlamento, in un mese, ha votato solo tre leggi e solo una e' effettiva. Non ci vuole molto a capire che questo è un Parlamento che non lavora, in cui una maggioranza lobotomizzata attende solo gli ordini da Palazzo Chigi. Questo è un Parlamento asservito ai voleri di uno solo, che lo usa a suo piacimento per fare le leggi che vuole il premier e solo per il premier. Noi non vogliamo essere pagati per non lavorare, per fare i fannulloni. Non vogliamo tradire il patto con gli elettori e lo abbiamo gridato forte e chiaro oggi davanti a Montecitorio, lanciando una sfida: i deputati di Italia dei Valori, per ogni giorno in cui è prevista Aula e non si voterà, restituiranno la diaria di quel giorno alla Presidenza della Camera. Non saremo mai complici di un Parlamento fannullone.

Pinocchi in Parlamento

  E’ andata a finire proprio come ci aspettavamo. La proposta di legge dell’Italia dei Valori sull’abolizione delle province è stata bocciata dal Parlamento, anzi. Pd , Pdl e Lega, tutti insieme appassionatamente, hanno fatto in  modo che non si arrivasse neanche alla discussione sul provvedimento che porta la mia firma. Ancora una volta ha vinto la politica dei pinocchi, di chi in campagna elettorale aveva promesso di eliminare le province e non ha mantenuto la parola. Ancora una volta vince la politica che perpetua se stessa e le proprie poltrone e perdono i cittadini.

Mani pulite a Westminster e immunità a Montecitorio

gordon-brown Non sono un esterofilo, anzi provo un po’di fastidio per tutti quelli che.. “all’estero è meglio”. Oggi però, dall’Inghilterra, è arrivata una di quelle lezioni di civiltà che in Italia, ahimè, appartiene al periodo ipotetico dell’irrealtà. Andiamo per gradi. In Inghilterra è successo che la tv di Stato, la Bbc, ha rivelato che Gordon Brown sarebbe coinvolto nello scandaloso caso della “Mani Pulite a Westminster”. Da indiscrezioni, ha rivelato ieri la Bbc, sembrerebbe che anche il primo ministro inglese abbia messo a conto dei contribuenti inglesi i 170 euro pagati all’idraulico per riparare le tubature della sua casa privata. Pensate sinceramente che tutto ciò potrebbe accadere anche in Italia? No, in Italia succede questo. Nel Paese del sole e del mare e di Berlusconi, succede che, di fronte ad un presidente del Consiglio accusato di corruzione, non solo si pensi ad una nuova leggina ad personam che metta il premier al riparto da eventuali possibili condanne, ma che si invochi il ritorno, in maniera bipartisan e trasversale, all’immunità parlamentare, quello scandaloso privilegio che trasforma i politici in una odiosa casta di intoccabili. Non so cosa ne pensiate voi ma per quanto mi riguarda di questa casta che vuole ridarsi l’impunità penso tutto il male del mondo. Per questo, qualora si giunga ad uno scempio del genere, lo fermeremo con ogni mezzo, anche a costo di incatenarci in Parlamento.

Abolizione delle province: chi fa sul serio e chi no

Le province in Italia sono 110 e costano 13 miliardi di euro l'anno. In campagna elettorale, tutti, centrodestra e centrosinistra, hanno detto di volerle abolire. Passate le elezioni, non se ne è più parlato. Oggi, a 17 mesi di distanza, dopo un anno e mezzo di battaglie, Italia dei Valori è riuscita a portare la sua proposta di legge per l'abolizione delle province in Aula. Lunedì prossimo, 12 ottobre, tutti i partiti saranno chiamati ad esprimere il loro voto. Vedremo chi manterrà fede alle promesse e chi racconta frottole.

Lodo Alfano, Berlusconi inqualificabile

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ieri a Porta a Porta ha fatto affermazioni gravissime e inqualificabili, mostrando di che pasta è fatto e quale sia la sua cultura di riferimento: una cultura illegalitaria e antidemocratica. Noi abbiamo un’idea diversa di democrazia, quella che parte dal principio che la legge è uguale per tutti. Oggi che il Re è nudo non ci sono altre vie, se non quella delle dimissioni. Lo grideremo forte e chiaro in quella che sarà la nostra Piazza Navona 2.

Bocciato!!!!!!!!!!!!!!!!

 sede-consulta1 Bocciato. Il Lodo Alfano, ribattezzato Lodo Al Nano…, non passa l’esame di costituzionalità. E’ salvo, invece, e per fortuna, il principio di uguaglianza. Tutti i cittadini sono ancora uguali davanti alla legge, con buona pace di Ghedini, e non ci sono cittadini più uguali degli altri. Una vittoria per l’Italia, per i cittadini onesti ed ora non rimane che fare una cosa: andare al voto.  Mentre Silvio Berlusconi vada a fare quello che toccherebbe a qualunque altro italiano nelle sue condizioni: l’imputato nei tanti processi che lo vedono coinvolto per reati gravissimi.

Ghedini? Si ispira ai maiali di Orwell

este_07103331_374601 Ieri ho detto: “Ghedini si ispira ad Orwell e precisamente ai maiali nel romanzo satirico 'la fattoria degli animali'. Affermare che la 'legge e' uguale per tutti, ma non la sua applicazione e' come dire 'tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono piu' uguali degli altri. Noi, al contrario di Berlusconi e della sua maggioranza che grida all'eversione rispettiamo le sentenze, tutte, ed attendiamo con serenita' il verdetto della Corte Costituzionale. Se non dovesse bocciare il Lodo Alfano, saranno i cittadini a spazzarlo via, grazie al nostro referendum''. Oggi il Times ci dà ragione. Guardate la pagina: